27
agosto
Itinerario:
Lago di Garda * Lazise * Colà * Mantova
Dopo
un intenso giro turistico riflettiamo sull'opportunità di
tornare a casa per mancanza di soldi.
![]() |
| Acqua! a Lazise |
Lazise è un gioiello, frequentatissimo. Tra l'altro è giorno di mercato per cui le già affollate stradine si popolano di turisti e abitanti, senza però creare il tipico senso di soffocamento da calca, chissà perché.
![]() |
| Mercatino a Lazise |
Lazise,
dunque, è incantevole e il Lago di Garda molto più
piccolo di quanto Vale immaginasse, le ricorda Trevignano o
Bracciano piuttosto che l'Ontario o altre formazioni lacustri di
ampiezza considerevole. La meta odierna sono le Terme di Colà-Lazise
Parco Termale del Garda.
![]() |
| Il Lago di Garda |
L'ingresso fa pensare vagamente a quello del Bioparco (lo zoo) di Roma, con spunti Coppedè, suggestivo. Una ragazza che sembra una creatura elaborata in computer grafica, con scultorei ricci mogano, carnagione diafana e occhi color acquamarina, una moderna Medusa?, è alla cassa, paghiamo e ci spiega velocemente e molto affabilmente in che modo funziona il parco...perché
![]() |
| Shakti-Matting a Colà |
![]() |
| Claudio termale |
Ci
immergiamo in questo paradiso terrestre, l'acqua è
semplicemente perfetta, calda, sulfurea senza l'odore di zolfo, che
pure ci piace molto, e sotto i piedi un ghiaino che massaggia
delicatamente l'arco plantare.
Ci coccoliamo con massaggi in acqua, tenedoci reciprocamente a galla e trasportandoci senza fatica, insomma: proprio quello che serviva per rinfrancar le membra e lo spirito più che fra un enigma e l'altro, tra una città e l'altra. Il sole ci regala una calda e serena
giornata estiva in
questo agosto che sembra aver confuso gli emisferi australe e
boreale. Ce ne andiamo di malavoglia con il desiderio di tornare
presto, magari non da soli.
Arriviamo verso le 4 a San Giorgio, santo di cui vogliamo approfondire la conoscenza e la simbologia associata, visto che sembra una costante di questa prima parte di viaggio...è curioso pensare, tra l'altro, che San Giorgio è il nome delle scuole elementari frequentate da Claudio parecchi anni fa. Ci cambiamo e rifocilliamo velocemente poi... Mantova da Porta San Giorgio :) spettacolarmente bella o “semplicemente meravigliosa” come recita la brochure informativa. A Palazzo Ducale ritiriamo i biglietti acquistato ieri per telefono, non senza aver, prima d'entrare nelle mura cittadine, intavolato una breve discussione sulla presunta imminente chiusura delle Cartiere Burgo e sulla inettitudine della classe dirigente italiana, selezionata con criteri altri rispetto al merito e che chiaramente crea disoccupazione anziché sviluppo, arroccamento corporativo e isolazionismo egoista piuttosto che portare avanti e far crescere realtà produttive di tutto rispetto spesso e volentieri costruite faticosamente e fortunosamente con l'ingegno creativo della generazione post-
bellica della Seconda Guerra Mondiale.
Ci coccoliamo con massaggi in acqua, tenedoci reciprocamente a galla e trasportandoci senza fatica, insomma: proprio quello che serviva per rinfrancar le membra e lo spirito più che fra un enigma e l'altro, tra una città e l'altra. Il sole ci regala una calda e serena
![]() |
| Parco Termale del Garda di Colà - Lazise |
Arriviamo verso le 4 a San Giorgio, santo di cui vogliamo approfondire la conoscenza e la simbologia associata, visto che sembra una costante di questa prima parte di viaggio...è curioso pensare, tra l'altro, che San Giorgio è il nome delle scuole elementari frequentate da Claudio parecchi anni fa. Ci cambiamo e rifocilliamo velocemente poi... Mantova da Porta San Giorgio :) spettacolarmente bella o “semplicemente meravigliosa” come recita la brochure informativa. A Palazzo Ducale ritiriamo i biglietti acquistato ieri per telefono, non senza aver, prima d'entrare nelle mura cittadine, intavolato una breve discussione sulla presunta imminente chiusura delle Cartiere Burgo e sulla inettitudine della classe dirigente italiana, selezionata con criteri altri rispetto al merito e che chiaramente crea disoccupazione anziché sviluppo, arroccamento corporativo e isolazionismo egoista piuttosto che portare avanti e far crescere realtà produttive di tutto rispetto spesso e volentieri costruite faticosamente e fortunosamente con l'ingegno creativo della generazione post-
![]() |
| Camera Picta del Mantegna |
La
Camera Picta o Camera degli Sposi di Andrea Mantegna è
effettivamente un gioiello di rara bellezza, godiamo di tanta arte
per il tempo che ci è concesso dalle esigenze
organizzativo-museali e poi ci rifocilliamo con un cappuccino, una
tortina di tagliatelle, un bicchiere di vino e un occhio di bue alla
nutella in un baretto vicino alla Casa del Rigoletto dove entriamo
per il rotto della cuffia, stava per chiudere.
Nel
baretto leggiamo alcune pagine di libri e riviste acquistati nella
libreria del Palazzo ed elaboriamo alcune delle informazioni che ci
sono state fornite da una gentile donzella dell'Ufficio Informazioni
Turistiche posto all'interno della Casa di Rigoletto, appunto.
![]() |
| Palazzo Ducale Mantova |
![]() |
| Valentina e Rigoletto |
Una associazione culturale locale è riuscita a far conoscere le meraviglie che si celano in questo luogo di culto tanto emblematico per comprendere la realtà sociale e culturale del luogo natio del sommo Virgilio.
La chiesa venne costruita a spese di un ricco ebreo, Daniel Norsa, che era molto simpatico ai Gonzaga e ad una parte della cittadinanza mantovana in quanto era ricco e ben propenso a prestare denaro per soddisfare i capricci dei regnanti. Uno Shylock simpatico. Questo signore era tanto potente e importante nella città da essere raffigurato in un quadro esposto nella Cappella piccola di Sant'Andrea. Ma procediamo con ordine.
![]() |
| Madonna della Vittoria a Mantova |
Per la religione ebraica qualunque rappresentazione figurativa del divino è sacrilega e, non riconoscendo Gesù quale figlio di Dio e incarnante il principio stesso della divinità, è palese che la madre del dio e del figlio del dio cattolico, Cristo per il principio trinitario, non è altro che la rappresentazione pittorica di una bella fanciulla.
![]() |
| Madonna della Vittoria a Mantova |
Vai a sapere perché, se per voglia di “marcare” il territorio al pari dei suoi concittadini cristiani o per convinzioni religiose che gli impedivano di considerare “accettabile” e sufficientemente “decorosa” l'immagine di una avvenente donzella a raffigurare una vergine madre di un dio da lui misconosciuto e ritenuto sacrilego, tant'è che decide di chiedere al Vescovo, quindi all'autorità religiosa cattolica, il permesso a rimuovere il dipinto. Apriti cielo! Una sommossa popolare si scatena, forse anche per qualche conticino in sospeso, si potrebbe malignamente pensare, e il povere – si fa per dire – Daniel Norsa si vede costretto a rinunciare ai piani per la costruzione della propria dimora, a pagare per la costruzione della Chiesa della Vittoria e per la relativa pala d'altare dipinta dal Mantegna. Cosa raffigura questa
![]() |
| Mantova semplicemente meravigliosa |
![]() |
| Lucrina Fetti |
L'onta sacrilega dei Norsa viene dunque lavata, secondo la Ragione del tempo, con la costruzione di una chiesa ma, e questo è quello che più ci fa capire la mentalità e la società mantovana del Rinascimento, suscitando in noi meraviglia e ammirazione. I Norsa e questo episodio vengono raffigurati immediatamente dopo quello che era uno dei più noti “mass media”, un quadro.
![]() |
| Spartito musicale nello studiolo di Isabella d'Este |
Torniamo
a San Giorgio con la sensazione di aver compreso qualcosa della
patria di Virgilio e... ci innervosiamo pensando che forse dovremmo
tornare a casa... troppe spese e il guadagno?
Scritto da Valentina Cosimati
Scritto da Valentina Cosimati














Nessun commento:
Posta un commento