8 febbraio 2020
Mentana * Assisi * Perugia * Amelia * Mentana
Ci svegliamo presto. Papà Claudio brontola, Mamma Valentina
prepara la sportina per il pranzo al sacco e il necessario per trascorrere una
giornata fuori. Carichiamo la borsa frigo, il Cam Curvi, libri sonori e libricini
vari sulla Ford Focus, non riusciamo più a trovare il CD-libro con le storielle
delle fairies, chissà dov’è. La giornata è freddina ma senza vento e scaldata da
un bel sole pieno. Assisi ci accoglie a suo modo, tra botteghe artigiane,
mercanti nel tempio, geometrie perfette che si incastonano meravigliosamente
nel paesaggio, arricchendolo di umane maestrie. Il borgo è bellissimo, la Basilica
di San Francesco ci meraviglia, ristorandoci lo sguardo e lo spirito. Ammiriamo
gli affreschi, Papà Claudio individua subito quelli più particolari, li osserviamo
con attenzione, beandoci nella contemplazione di tali opere di arte e ingegno
che a distanza di tanti secoli sembrano riuscire a comunicare in un linguaggio
universale, senza limiti geografici o temporali. Usciamo ritemprati, arricchiti
spiritualmente e culturalmente. Mamma Valentina spinge il Cam Curvi per tutta
la salita, lunga e faticosa, fermandosi di quando in quando davanti a delle
botteghe di artisti e artigiani o in piazza per riprendere fiato. Risaliamo
sulla Ford Focus e ci dirigiamo verso Perugia, luminosa e abbastanza poco
affollata, dalle scale mobili che ci svelano una città antica e sotterranea,
sconosciuta e affascinante che fa pensare vagamente a Gerusalemme. Dopo aver
vagato un po’ mangiamo in un posticino carino, Bistrot, dove ci accorgiamo di
quanto sarebbe importante se sui menù, accanto ai piatti e agli ingredienti, vi
fosse anche l’indicazione delle calorie. Camminiamo un po’, ci fermiamo in una
sala da tè molto carina. Mamma Valentina si riscalda ben bene con un tè rooibos
aromatizzato naturalmente mentre Papà Claudio e Giulia preferiscono la
cioccolata. Usciamo, aspettando l’arrivo del Bartoccio. Papà Claudio va a
mettere altri soldi per il parcheggio a pagamento, è uno scandalo che non vi
sia una tariffa giornaliera: per poche ore oltre 10 euro di parcheggio ci
sembrano davvero eccessivi. La maschera perugina della commedia dell’arte, il
bifolco con cappellaccio su un carro trainato da buoi o da mucche che critica i
politici e i potentati di turno, arriva accompagnato dalle majorettes, da
danzatori, da persone in costume tradizionale e dalla banda musicale che attira
immediatamente l’attenzione della piccoletta. Ci divertiamo un po’ a seguire il
carro e poi torniamo verso Mentana, non senza una sosta nel negozio di
giocattoli La città del Sole. La luna piena illumina le vallate, le colline e i
paesini, creando onirici paesaggi surreali. Sulla strada Giulia comincia a mostrare
evidenti segni di stanchezza e fame ma i ristoranti a quell’ora sono ancora
chiusi per cui facciamo una piccola deviazione ad Amelia dove c’è una pizzeria
al taglio e tavola calda alla buona ma con cucina casareccia e gustosa. Quando
arriviamo Giulia dorme già.
Nessun commento:
Posta un commento