Mentana *
Rasiglia * Francavilla al Mare * Mentana
Ci
svegliamo presto, con ritmi e umori differenti. È un giorno importante, di cambiamento,
l’ultimo della primavera, e c’è una importante prova da affrontare. Dondola il
primo dentino, a marcare un momento di passaggio. Carichiamo sulla Ford Focus
SW, senza qualche pezzo, le samsonite e il necessario per la giornata. La
mattina è fresca, l’influenza mia e di Giulia quasi finita ma già si sente
sulla pelle il piacevolissimo calore dell’estate. Le ginestre si appallottolano
sulle colline, rotolando allegre sugli Appennini tra prati in cui campeggiano
viola e cerulei su segmenti giallastri, mostrandosi finalmente tra i prati
riarsi. Il cupo e denso verde di giugno rinfresca i nidi degli uccellini. Sull’A1
c’è un gran traffico di camion, il caldo causa incendi nelle aree agro-industriali
e produttive. Arriviamo di gran carriera ad Assisi. Le colline umbre sorridono ammiccanti
nella loro bellezza essenziale, rustica e concreta. Entriamo in una scuola
splendida, Giulia la esplora, svolge le sue attività, con indipendenza, calma e
serenità, la certezza dei suoi intendimenti. È quasi ora di pranzo quindi
andiamo a Rasiglia, un borgo di acqua e artigianato, turismo e storie di
confini che si intrecciano coi pattern del telaio. Ci rilassiamo profondamente:
un borgo magico nel peculiarissimo modo umbro, fatto di dignità, sincera
discrezione, timida fierezza. Riprendiamo la via senza arrivare all’antico
confine dei longobardi, giungiamo a Francavilla attraversando le colline
adriatiche. Sistemiamo alcune cose e poi ci troviamo al mare, che ci accoglie
con una luna quasi piena e un gruppo di improvvisazione teatrale, alghe varie e
diverse che ossigenano le acque, la trasparenza cristallina del litorale che
tanto ci coccola. Ripartiamo e la luna ci accompagna fino a Mentana.
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