7 luglio
2024
Francavilla
al Mare * Bussi sul Tirino * Santa Maria de’ Centurelli, Caporciano * Fonte
Cerreto * Mentana
Ci
svegliamo presto dopo una notte agitata dalla scottatura solare di una giornata
trascorsa al mare senza interruzione.
Svolgiamo
alcune faccende domestiche, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario e ci
dirigiamo verso Bussi sul Tirino, dove facciamo colazione all’ombra degli
alberi del parco, il campanile di Tocco da Casauria ci saluta in mezzo alle pale
eoliche, nel ricordo dei vagiti di Michetti. Riprendiamo la via, verso l’Aquila
ma ci fermiamo tra cardi, rotoballe e selvagge fioriture a Santa Maria de’
Centurelli, antico crocevia della transumanza, che ora ha perso i sacramenti ma
non la sacralità. Un luogo arcaico, in cui sembra ancora di poter sentire l’energia
di quel rapporto bucolico e aspro di un tempo michettiano in cui il rapporto
con la natura era vitale, vigoroso, concreto e rude come l’odore del pecorino. Sono
passati relativamente pochi anni da quando quel posto, che ora evoca la
simbologia di una cattedrale nel deserto, era tanto importante da erigere un monumento,
di più, un luogo di culto in cui celebrare e scandire la vita. La società è
cambiata modificando radicalmente i tempi dell’abitudine, gli ambienti e le
dimensioni. Proseguiamo verso L’Aquila, ci fermiamo per una sosta necessaria ad
un autolavaggio a gettoni e mangiamo a Fonte Cerreto, passando da Paganica.
Un’onda di
bellezza ci trasporta verso il Gran Sasso, ci rilassiamo alle pendici del monte
che tanto amiamo, dondolandoci tra gli alberi e le ginestre, necessarie un
tempo e ora profumate ornamenti. Arriviamo a Mentana mediante l’autostrada,
destreggiandoci tra lavori in corso e speranze che i lavori dell’umano ingegno reggano
bene. Il caldo e il calore familiare ci avvolgono.
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