giovedì 5 settembre 2013


A Messina ci sono due posti dove è obbligatorio andare almeno una volta nella vita: il Chiosco Ottocentesco di Piazza Cairoli per un'aranciata da ricordare o una limonata unica e da Famulari per gli arancini più fantasiosi e buoni della città che possono essere annoverati senza ombra di dubbio tra i più gustosi del mondo intero. 

Da Famulari, l'ultima volta che ci siamo andati c'erano 33 tipi di arancini senza contare tutte le tipicità della rosticceria messinese, dai pitoni (una specie di calzoni) ai fagottini, dalle pizzette agli arancini al trancio. Gli arancini sono squisiti dal primo all'ultimo e consigliarne uno sarebbe riduttivo, dipende dal gusto personale. La caratteristica generale è la gran quantità di condimento e la perfetta combinazione degli ingredienti del ripieno per ottenere un insieme organico e perfettamente armonico. Si può mangiare in piedi, ai tavolini informali all'interno e all'esterno del locale o portare via le prelibatezze della rosticceria più famosa di Messina, frequentata anche da star, politici e starlettes che vogliono deliziarsi con delle specialità introvabili altrove. Ovviamente appena preparati sono dei capolavori, ma anche il giorno successivo mantengono le loro caratteristiche. Noi ne abbiamo mangiati al tavolo, andando in estasi per quelli fatti al momento, 'dello Stretto', 'piedi' e 'salmone', e godendo insieme ai nostri familiari, dopo un viaggio di centinaia di km, della squisitezza di un prodotto decisamente eccellente anche quando gustato non nella pienezza della sua espressione.

Prima e dopo l'abbuffata di arancini scatta la sosta al chioschetto ottocentesco di piazza Cairoli. Il nome non tradisce il luogo: è un chiosco vero e proprio, di materiale metallico, con vetri e i posti a sedere in una specie di giardinetto popolato da messinesi di tutte le età e da molti giovani e giovanissimi. La storia del chioschetto si intreccia con quella della città. Specialità: la spremuta di arance con una punta di granita di arance, semplicemente squisita, piace a chiunque, e la limonata al sale, strepitosa ma un po' particolare, non tutti la amano.

martedì 3 settembre 2013

Lapillo Gelato, gelati e granite degne di questo nome a Stromboli

Le Isole Eolie sono uno dei luoghi più belli sulla Terra ma la pasticceria non sempre è all'altezza della tradizione dolciaria siciliana, giustamente famosa un po' ovunque, una delle cose che non sempre si trova con facilità, con alcune eccezioni eccellenti, una in particolare, è la vera granita siciliana, soffice, non stucchevole e preparata con ingredienti rigorosamente naturali e freschi. Da Lapillo abbiamo avuto una piacevole e rinfrescante sorpresa: gelati ottimi, da svenire quello di fichi e davvero squisite le creme, quali nocciola, pistacchio e gianduja, e granite degne di questo nome in territorio siciliano, molto buona quella di mandorle e superlativa quella di gelsi, finora tra le migliori granite di gelsi assaggiate. Non abbiamo chiesto, anche perché eravamo con un gruppo di amici conosciuti nelle Isole, ma la sensazione è che i gusti di frutta varino in base alla stagione, per cui c'è di che esplorare

lunedì 2 settembre 2013

Alfredo, Lingua, Salina. Granite e pane cunzato per arricriarsi

Alfredo è famoso in tutte le Isole Eolie e assolutamente a ragione. Pur se non si soggiorna a Salina, è consigliatissimo fare una gita gastronomica nella frazione di Lingua anche soltanto per assaggiare la granita di mandorle, che può facilmente essere annoverata tra le granite più buone del mondo. Preparata rigorosamente con mandorle vere, cosa piuttosto evidente visto che si sentono proprio le mandorle tritate nel palato, e non con latte o pasta di mandorle, non è troppo dolce e la consistenza è soffice, una poesia. Il pane cunzato è ottimo, ben condito e variamente presentato. Un pane cunzato basta abbondantemente per due persone: le porzioni sono "siciliane". I tavoli all'aperto con vista sul mare sono una splendida cornice per questo posto semplice dove "arricriarsi".