domenica 2 aprile 2017

Cronachette di un viaggio in Italia. Itinerari mentanesi. Mentana * Roma * Orvieto * Mentana

2 aprile 2017

Mentana * Roma * Orvieto * Mentana

Ci svegliamo tardi dopo una notte movimentata con lunghi momenti di veglia. Facciamo colazione, ci prepariamo e andiamo a prendere la piccola, si fa per dire, Asya alla stazione della Metropolitana. È più tardi del previsto quindi la sosta al centro commerciale salta anche per la notevole presenza di macchine e persone dovuta alla domenica uggiosa. Troviamo subito parcheggio e dopo poco arriva la figlia di Amila che Valentina ricordava ancora preadolescente. Ora è una giovane donna che sa viaggiare da sola e forse ha anche un po’ nostalgia di casa. Ci abbracciamo raccontandoci le novità, andiamo a mangiare da Mamma Lucilla e Papà Pietro che hanno gentilmente preparato un pranzo a base di verdure, riso e altre bontà naturali.
Chiacchieriamo, finiamo di mangiare e dunque ci dirigiamo verso Orvieto, la giornata non è troppo calda e la splendida cittadina umbra ci sembra perfetta per far scoprire alla nostra amica candese il Centro Italia. Arriviamo senza problemi, chiacchierando in macchina di Mazzini, di libertà e di femminismo. Parcheggiamo in centro e proseguiamo a piedi, Orvieto si presenta sobriamente affollata di turisti, non troppi e non troppo pochi. Ci dirigiamo direttamente verso il Duomo passando per il Palazzo del Popolo, il colpo d’occhio è, come sempre, splendido.
All’entrata ci fanno gentilmente omaggio del biglietto per Asya, c’è la messa, cantata, e la Cappella di San Brizio è pressoché deserta: un lusso che godiamo appieno.
Brividi di puro piacere ci pervadono appena entriamo nella ‘sfera’ a misura d’uomo e di spettatore, le immagini entrano nella nostra pelle, i colori ci incantano e ci ritempriamo con la forza espressiva di Luca Signorelli e di Beato Angelico. Scopriamo dettagli che non conoscevamo, ritroviamo collegamenti con lo Studiolo di Urbino, ammiriamo con infinita meraviglia le bellezze inenarrabili racchiuse in quello scrigno di tesori inestimabili dell’arte italiana in cui il passaggio tra Medio Evo e Rinascimento attraverso l’Umanesimo è palesemente evidente.
Indugiamo nel piacere di essere all’interno di tanta bellezza, quindi ci dirigiamo verso il Presbiterio, tornando di fatto in pieno Medio Evo con il bellissimo ciclo trecentesco interamente conservato che raffigura Storie di vita della Madonna superbamente affrescate da Ugolino di Prete, il medesimo artista che ha decorato la Cappella del Corporale dove ormai la messa è finita.
Mentre ci deliziamo occhi e sensi rimirando gli affreschi trecenteschi e il reliquiario lo spettacolare organo del Duomo inizia ad emettere suoni. Ne ascoltiamo le melodiose note osservando i dipinti, quindi veniamo inevitabilmente attratti dall’organista che ‘danza’ sulle tastiere e sulla pedaliera ricordando a memoria lo spartito. Ci fermiamo ad ascoltare il concerto fino quasi all’inizio della messa successiva. Usciamo quindi sulla piazza laterale al duomo, nella grigia giornata primaverile.
Ci incamminiamo verso il centro, Asya gioca con i cavalli di Michelangeli e quindi ci rifocilliamo con la tappa ormai consueta al Bar Montanucci.

Torniamo verso Mentana un po’ stanchi ma ricaricati di arte e bellezza.