mercoledì 26 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana

 

26 agosto 2020

 

Mentana * Roma * Mentana

 

Ci svegliamo verso le otto, svogliamo alcune faccende domestiche e, nel pomeriggio, decidiamo di andare a Roma per una gita MIC Card. Il tempo è incerto e non sappiamo bene cosa fare, Giulia insiste per tornare ai Mercati di Traiano e lì andiamo. Parcheggiamo nei pressi del Rione Monti e ci incamminiamo nei vicoletti. Acquistiamo pizza e squisita crostata con le visciole nell’antico forno di Via dei Serpenti e ci rechiamo nel sito archeologico. Giulia crea il suo spazio di gioco di fronte alla ‘sua’ giara, che ormai considera giocosamente una sua bottega di olive e pan di farro e Roma risponde alla sua infantile bellezza con la potenza di arti ammaliatrici distillate nei secoli e nei millenni. Nuvole bluastre si alternano all’oro rosaceo del tramonto, una musica di violini e flauti andini si diffonde dai Via dei Fori e si amplifica nell’emiciclo dei mercati, una coppia di sposi ci saluta dal palazzo dei maltesi, accanto a quello del Grillo. Tutto è perfetto. A fatica ci togliamo da quella emozionante magia e torniamo a Mentana, non senza una sosta gelato.

domenica 23 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tuoro sul Trasimeno * Orvieto scalo * Mentana

23 agosto 2020

 

Mentana * Tuoro sul Trasimeno * Orvieto scalo * Mentana

 

Ci svegliamo intorno alle sette con l'intenzione di andare a Tuoro sul Trasimeno per ascoltare un concerto di Paolo Fresu. Pigramente ciondoliamo tra le mura domestiche svolgendo alcune attività. Ci prepariamo con lentezza, usciamo per giretti familiari mentanesi, pranziamo velocemente, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere fuori casa una mezza giornata e ci dirigiamo verso il Lago Trasimeno. Sulla A1 ci troviamo imbottigliati in un ingorgo vacanziero domenicale, usciamo a Orte e proseguiamo senza grandi difficoltà sulla superstrada per Perugia. L'Umbria ci saluta con la sua geometrica naturalezza, tra campi di girasoli maturi e ormai statici, zolle smosse, vigneti, aree boschive e centri abitati medievali. Arriviamo al Campo del sole, le statue ci guardano ieratiche, nell'ufficio informazioni turistiche un'artigiana tesse gioielli in merletto d'Irlanda con una tecnica arcaica e materiali da lei brevettati, un DOP artigianale, se esistesse questa denominazione. La biglietteria è ancora chiusa, non facciamo in tempo a prendere il battello per l'isola Maggiore, d'altronde non è lì che la nostra gita ci sta portando. Risaliamo sulla Ford, Giulia protesta dall'alto del suo Bebeconfort ma riusciamo comunque ad arrivare in paese. Veniamo attirati dall’insegna di un'osteria ma aprirà più tardi e i tavoli sono già prenotati. Nella piazzetta antistante il museo incontriamo persone gentilissime e molto simpatiche che ci raccontano di Annibale, di Cartagine, della forza della Repubblica romana successiva all'epoca dei re. Beviamo insieme birra, acqua, tè. Giulia gioca con la fontana, scorrazzando liberamente nella piazzetta. Salutiamo gli amici estemporanei e ci dirigiamo verso il luogo del concerto. La biglietteria non è ancora aperta, ammiriamo i merletti, mangiamo non bene nella pizzeria Ciao ciao, quindi andiamo a vedere il concerto. Il lago è meraviglioso, il concerto eccezionale. Torniamo quindi verso Mentana non senza una sosta a Orvieto scalo per un caffè e per capire se c'è un problema meccanico con la Ford Focus SW, arriviamo a Mentana stanchissimi.


sabato 22 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Sutri * Orvieto * Mentana

21 agosto 2020

 

Mentana * Sutri * Orvieto * Mentana

 

Ci svegliamo intorno alle sette con l'intenzione di fare una gita. Pigramente ci prepariamo e, dopo pranzo, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere qualche ora fuori casa e andiamo a Sutri per vedere il 'museo di Sgarbi', il museo di Palazzo Doebbing. Troviamo parcheggio nei pressi e ci incamminiamo nell'incantevole borgo. Il palazzo, ristrutturato di recente, presenta una collezione strutturata in modo magistrale. Molti personaggi pubblici sono famosi per il fatto di esserlo ma evidentemente non è il caso di Vittorio Sgarbi, intellettuale di straordinaria sensibilità artistica e capacità fuori dal comune sebbene dal carattere alquanto chiassoso e piuttosto antipatico, per usare delicati eufemismi. Usciti dal museo con gli occhi colmi di bellezza e il corpo pervaso da quell'eccitamento dei sensi utilizzato nei secoli da sacerdoti di tutte le religioni per risvegliare lo spirito vitale nelle popolazioni di ogni epoca e ogni dove, ci rechiamo nella bella piazzetta dove i bimbi giocano, i locali chiacchierano nei bar e due automobili creano un ingorgo di traffico. Risaliamo sulla Ford Focus SW e andiamo a Orvieto, che ci appare nella sua infinita e simbolica bellezza, per un concerto, l’esecuzione del tema musicale della colonna sonora composta da Ennio Morricone del film Mission con Robert De Niro, eseguita dalla Scuola di musica comunale Adriano Casasole nella biblioteca sotto lo scuro cielo stellato. Incontriamo la ginecologa che ha seguito la nascita di Giulia, ci salutiamo con affetto e torniamo dunque a Mentana.

giovedì 20 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana

20 agosto 2020

 

Mentana * Roma * Mentana

 

Ci svegliamo presto. L’aria è fresca e pigramente trascorriamo la giornata a Mentana, disegnando, suonando, svolgendo alcune faccende domestiche. Nel tardo pomeriggio ci rechiamo a Roma per una visita guidata nei luoghi della storia di Roma, partendo dall’Isola Tiberina, non senza prima una sosta rinfrescante da Neve di Latte a Prati. Ammiriamo il serpente, simbolo di Esculapio all’interno della chiesa di San Bartolomeo e nella parte inferiore dell’isola, antico porto e antichissimo luogo di guarigione tuttora in uso. La guida ci racconta che i romani, giungendo dall’antica Grecia con un serpente sacro alla divinità della salute decisero di costruire un tempio dedicato proprio ad Esculapio sull’isola tiberina, cioè nel luogo verso cui si diresse l’animale appena ebbe modo di liberarsi. Da quel momento, lontanissimo nel tempo, l’isola tiberina è sempre stata sede di luoghi di cura, attualmente vi sono poliambulatori, ospedali, centri di cura laici e/o afferenti a varie religioni, per lo più l’ebraica e la cattolica. Appena iniziamo la gita, uno spicchietto di luna ci saluta nel chiarore del tramonto, appena sopra i platani, sorniona come un gatto. Scendiamo le scale che ci portano nella parte inferiore dell’isolotto, dove ammiriamo il ponte rotto, un’incisione a forma di serpente, la struttura ‘a barca’ della tiberina – così com’era nell’antichità romana, il Tevere – grande padre, ci narra la guida. Giove e Saturno ci fanno l’occhiolino, appena sopra l’arco del ponte rotto o pons Aemilius, col loro allineamento emozionante. Risaliamo e proseguiamo sul ponte Palatino fino alla casa dei Crescenzi e dunque al Tempio di Portuno, protettore dei porti e dei commerci, salvato dalla furia distruttrice cattolica grazie ad una salvifica quanto opportunistica conversione dell’edificio di culto al cattolicesimo. Sempre camminando giungiamo di fronte al tempio monoptero periptero, cioè con un’unica fila di colonne che ne definisce il perimetro, di Ercole oleario o vincitore, il più antico edificio in marmo rimasto intatto per il medesimo motivo di quello di Portuno e del Pantheon, e costruito nel 120 a.e.v. con prezioso materiale marmoreo a grana fine del Monte Pentelico proveniente dall’antica Grecia su commissione del ricco mercante romano, appartenente alla corporazione degli oleari, Marco Ottavio Erennio, in latino Marcus Octavius Herrenus. Ci soffermiamo ad ammirare il foro Boario, dove si commerciava prevalentemente carne e bestiame e che si trovava vicinissimo al foro oleario dove invece si mercanteggiavano prevalentemente prodotti agroalimentari, e il particolare arco tetrapilo, cioè aperto su quattro lati, di Giano. La leggenda vuole che proprio lì fosse ritrovata la cesta con Romolo e Remo abbandonata nelle acque del Tevere per ordine del perfido Amulio, che usurpò il trono di Alba Longa a Numitore e fece gettare nell’Aniene Rea Silvia, la madre dei gemelli più famosi della storia della città eterna. La gita continuerebbe fino al Circo Massimo ma Giulia non ha intenzione alcuna di proseguire nell’esplorazione della storia romana e preferisce tornare verso la Ford Focus SW. Dopo varie peripezie torniamo a Mentana, fermandoci brevemente per una granita nella Gelateria Gori di Montesacro. 


mercoledì 19 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana


19 agosto 2020

Mentana * Roma * Mentana

Ci svegliamo presto con l'intenzione di fare una gita un po' lunga. Dopo ampia discussione e valutazione optiamo per Roma. Carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere una giornata fuori. Mentre percorriamo le strade di Roma non più deserte ma comunque non affollate chiamiamo lo 060608 per prenotare le visite ai musei del circuito MIC Card. Andiamo a fare colazione in un bar boulangerie francese a Prati poi parcheggiamo dietro Piazza Navona e ci godiamo la visita al Museo di Roma, dove ammiriamo la Roma vivace e vissuta con orgoglio fino a qualche decennio fa, affreschi con scritte cinesi (?) ed egizie. Un panorama da ricordare. Pigramente facciamo un aperitivo nel cortile del palazzo Braschi, quindi ciondoliamo un po', mangiamo ottima pizza a Via del Pellegrino nel forno Monteforte, quindi arriviamo a passo lento al Museo Barracco, posto particolarissimo, sempre all'interno del circuito MIC Card, in cui ammirare sculture antiche ma non romane in un giro del mondo in poche stanze. Facciamo merenda da Roscioli e torniamo a Mentana.

martedì 18 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana


18 agosto 2020

Mentana * Roma * Mentana

Ci svegliamo presto con l'intenzione di andare a fare una bella gita. Dopo attenta e scrupolosa riflessione optiamo per una giornata a Roma a vedere i musei del percorso MIC Card. Carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere qualche ora fuori e ci dirigiamo verso la Capitale. Mentre percorriamo le strade non più completamente deserte prenotiamo l'ingresso ai Musei Capitolini e ai Mercati di Traiano. Comincia ad esserci una parvenza di traffico post-ferragostano, troviamo comunque parcheggio facilmente e ci incamminiamo per le vie del centro alla ricerca di biscotti che avevamo dimenticato. Raggiungiamo il Campidoglio, misuriamo la temperatura, prendiamo le precauzioni anti COVID-19 e cominciamo la visita nella splendida sede espositiva alla ricerca di Romolo, Remo, la lupa, Faustolo, Rea Silvia e Acca Larenzia. Ci immergiamo nella incredibile società romana, nella storia antica con la meraviglia negli occhi. Abbiamo giusto il tempo di bearci nell'ammirazione del ritratto del ragazzo morso dal ramarro di Caravaggio, quadro in mostra non permanente come gli altri due presenti nella pinacoteca, prima di uscire senza peraltro aver visto neanche la metà del museo. Ci incamminiamo verso la Ford e, dopo varie peripezie, giungiamo a Monti. Parcheggiamo a pochi passi da Via Panisperna, dove aveva sede il laboratorio di Fermi frequentato da Majorana. Camminiamo alla ricerca di un ristorantino o di una tavola calda, essendo stata scartata la prima opzione per motivi vari e infine acquistiamo panini e yogurt bianco in un supermarket di zona. Arriviamo dunque ai Mercati di Traiano, splendidi, dove giochiamo agli antichi romani, ammiriamo estasiati Roma, comperiamo libri. Torniamo verso la Ford non senza una sosta al panificio Serpenti. Arriviamo a Mentana stanchi e con gli occhi e lo spirito colmi di bellezza.

domenica 16 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana


16 agosto 2020

Mentana * Roma * Mentana

Ci svegliamo presto, prima dell’alba ma poi ci riaddormentiamo fino a quasi le nove. Svolgiamo alcune faccende domestiche, facciamo un brunch con pane casareccio, marmellata fatta in casa, rimasugli del pranzo e della cena ferragostane ripassati in padella o scaldati al microonde dunque finalmente riusciamo ad uscire. Non lasciamo il territorio del comune di Mentana fino almeno alle tre del pomeriggio. A volte le giornate sono particolarmente pigre. Dopo aver scartato una serie di opzioni folli, tra cui andare al lago o in montagna, ci avventuriamo nelle vie deserte della Capitale. Bellissime. Roma sembra respirare della sua stessa meravigliosa unicità. Alcuni turisti, tra cui molti provenienti dalle regioni più duramente colpite dal COVID-19 sembrano aver dimenticato la pandemia in corso, non utilizzano mascherine e non prestano particolari attenzioni a non creare assembramenti, scatenando a volte reazioni, per lo più taciute, da parte di romani e laziali in generale, delle forze dell’ordine e di altre persone che debbono necessariamente stare a contatto con loro. Non ci facciamo comunque guastare la gita, indossiamo le nostre mascherine, utilizziamo il gel disinfettante, evitiamo assembramenti, facciamo slalom tra i gruppuscoli nei punti di maggiore affollamento, ad esempio davanti alla fermata della metropolitana. Ci domandiamo perché qualche ingegnere, in combutta con qualche politicante di poco conto ma molto danno, abbia deciso di costruire la linea C della metropolitana in uno dei luoghi artisticamente, archeologicamente, culturalmente più ricchi e preziosi del mondo. Una rabbia che non può trovare ascolto ci fa innervosire, abbiamo la sensazione di cattiveria violenta e avida contro cui la popolazione e il buon senso hanno pochi strumenti. Camminiamo tra le antiche strade, tra i fori, le basiliche, i monumenti e ci soffermiamo su alcuni di essi, la colonna di Traiano, il Palatino, la statua del Fiume Tevere e del Fiume Nilo al Campidoglio, le statue degli imperatori in Via dei Fori e sui loro calzari, sul Risorgimento e sulla storia della Città eterna, tra leggende e verità. Concludiamo la gita romana, iniziata con ottimi gelati e cremolati da Neve di Latte in Prati, con un gelato molto buono in croccante cialda artigianale appena fatta con panna squisita e un ottimo frappè da Latte in Via Silvio Spaventa. Torniamo a Mentana stanchi ma non esausti e con gli occhi colmi di bellezza.

sabato 15 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Montopoli di Sabina * Poggio Mirteto Scalo * Mentana


15 agosto 2020

Mentana * Montopoli di Sabina * Poggio Mirteto Scalo * Mentana

Ci svegliamo intorno alle sette. Siamo assonnati, accaldati e un po’ frastornati. Prepariamo la borsa per andare al lago. La lasciamo là, in un cantuccio. Ci rimettiamo a pigrare nel lettone. Con molta lentezza prenotiamo un tavolo alle Ecofattorie Sabine di Poggio Mirteto, ci prepariamo e usciamo, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere un pranzo di ferragosto, colori, libri, giocattoli e ci addentriamo nella meravigliosa Sabina, già bella normalmente ma con l’estate ancor più intensa e ricca di dettagli in un insieme complesso eppure semplice. La Salaria è completamente bloccata, per cui facciamo una piccola deviazione e decidiamo di andare a vedere il paesino di Montopoli. Parcheggiamo a pochi passi dalla casa di Pietro Oddi e proseguiamo tra vicoli affrescati, dedali di straduzze, archi e piazzette dove i bambini giocano senza timore e i gatti sono parte integrante della vita sociale, tra palazzi con grandi 'scarpe' per garantirne la stabilità e panni stesi. Chiediamo informazioni ad alcune ragazzine, le quali molto gentilmente ci fanno da ciceroni e ci portano in giro per il coloratissimo e intricato borgo pieno di scorci e di piccoli dettagli, di antiche storie e di fiori. Rimaniamo stupiti dalla bellezza del paese, arcaico e moderno, silenzioso, tranquillo e con un panorama estremamente ricco, complesso, meravigliosamente italiano e illuminato dalla calda luce agostana. Ringraziamo, salutiamo guide e gatti e ci affrettiamo verso le Ecofattorie Sabine dove mangiamo lautamente e con soddisfazione. Torniamo a Mentana satolli e contenti.


mercoledì 12 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Lago Sabatino * Trevignano Romano * Mentana


12 agosto 2020

Mentana * Lago Sabatino * Trevignano Romano * Mentana

Ci svegliamo più tardi del previsto, svolgiamo alcune faccende domestiche, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere alcune ore fuori casa e ci dirigiamo verso il Lago Sabatino. Troviamo parcheggio e la piazzola segnata per mantenere il distanziamento sociale. Piantiamo gli ombrelloni, distendiamo i plaid Decathlon e facciamo un bagnetto nelle fresche acque lacustri. I cigni ci salutano anche oggi. Ci rilassiamo, poi mangiamo in una trattoria vicina e ci concediamo un bel gelato da Ermete. Chiacchieriamo, giochiamo, trascorriamo una giornata piacevole e torniamo a Mentana in questa insolita estate in cui non possono mai mancare mascherina e disinfettante per le mani.

martedì 11 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Lago Sabatino * Mentana


11 agosto 2020

Mentana * Lago Sabatino * Mentana

Ci svegliamo presto con l’intenzione di andare al mare, ci riaddormentiamo fino a circa le sette, ci prepariamo, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere una giornata all’aria aperta e dunque partiamo verso un lago nei dintorni. Optiamo per il Lago Sabatino, anche noto come Lago di Bracciano. Arriviamo presto e non abbiamo difficoltà a parcheggiare, disponiamo ombrelloni e plaid Decathlon nelle aree predisposte dal Comune per agevolare il distanziamento sociale anti-COVID-19 e ci godiamo una bella giornata lacustre tra bagni e chiacchierate, in compagnia di alcune persone del luogo, pochi turisti e pacifici cigni. Ammiriamo con piacere lo splendido panorama con castelli merlati, antichi borghi, qualche sparuta vela, surf, canoe. Mangiamo in un negozio di pasta fresca che prepara anche piatti espressi e torniamo a Mentana passando per Campagnano e Morlupo.  

domenica 9 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Viterbo * Mentana



9 agosto 2020

Mentana * Viterbo * Mentana

Ci svegliamo intorno alle otto, pigramente svolgiamo alcune faccende domestiche, pranziamo, ci riposiamo un po’ e poi usciamo per andare a Viterbo ad incontrare amici e ascoltare un concerto di Rita Marcotulli in Piazza San Francesco. Carichiamo sulla Ford Focus SW il Cam Curvi, la Samsonite con libri e il necessario per trascorrere fuori casa una serata. Le strade sono relativamente libere, a Mentana il cielo minaccia tempesta ma sulla via lascia il posto a qualche cirro sparso, nembi solitari, cumulonembi radi. Le colline gialle di cereali raccolti sono punteggiate di alberi densamente verdi che creano ombre solide, concrete, evidenziando ancor più l’abbagliante luminosità estiva. Parcheggiamo senza problemi accanto ad una delle porte delle meravigliose mura cittadine, pressoché intatte, e ci incamminiamo tra strade e straduzze del centro storico, dove incontriamo cari amici. Ci rilassiamo un paio d’ore, giocando e chiacchierando, nel giardino dedicato a Lucio Battisti, molto gradevole, ampio e non caotico per poi andare a mangiare una pizza, alquanto migliorabile, in una pizzeria ricavata all’interno di una chiesa sconsacrata dove possiamo agevolmente chiacchierare. Proseguiamo tra le vie del centro spingendo a passo svelto i passeggini fino ad arrivare nella scenografica Piazza San Francesco dove ci godiamo uno splendido concerto dell'ufficiale della Repubblica italiana, Rita Marcotulli. Torniamo dunque verso la Ford Focus fermandoci per una grattachecca e una chiacchierata di saluto, dunque torniamo a Mentana accompagnati dalla Luna sorta da poco e dal chiarore oscuro del profondo blu su cui si stagliano pini danzanti e querce secolari.

sabato 8 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Santo Stefano di Sessanio * Campo Imperatore * Mentana * Roma * Mentana

8 agosto 2020

Mentana * Santo Stefano di Sessanio * Campo Imperatore * Mentana * Roma * Mentana

Ci svegliamo presto con l'intenzione di andare al Gran Sasso. Carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per una mezza giornata all'aria aperta e partiamo. Imbocchiamo l'autostrada trafficata ma molto meno del solito in questo periodo dell'anno. Le montagne di Lazio e Abruzzo oggi hanno intenzione di svelarci scenari fantastici, acquerelli fantasy di una bellezza senza eguali. Arriviamo a Santo Stefano di Sessanio passando per Paganica, borgo delizioso ristrutturato in modo carinissimo dopo la devastazione del terremoto, con botteghe tipiche di prodotti del parco alimentari e artigianali. Ci fermiamo per una breve sosta a Santo Stefano, acquistiamo una pecorella di lana per Giulia nel negozio di lana naturale e poi proseguiamo verso Campo Imperatore fermandoci qui e là in base all'estro del momento. La temperatura, intorno ai 17*C verso mezzodì con un venticello freddino, richiede vestiti caldi e scarpe chiuse. Le nuvole giocano a nascondere e svelare cime, a rincorrersi sulle doline carsiche, ad ombreggiare paesaggi marziani. Torniamo dunque a Mentana. Ci riposiamo un po' e ci prepariamo per andare a vedere Il barbiere di Siviglia in forma di concerto al Circo Massimo. Fiove e Saturno ci accompagnano per tutta la durata dello spettacolo poi la luna, sorniona, fa capolino, così, tanto per ricordarci che siamo nella città più bella del mondo, o comunque in una delle più belle. Torniamo a Mentana stanchi e contenti.

giovedì 6 agosto 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana

6 agosto 2020

 

Mentana * Roma * Mentana

 

Ci svegliamo presto, accompagniamo Papà Claudio a San Saba per un lavoro e ci dedichiamo la giornata per una imprevista quanto gradita gita vacanziera romana. Percorriamo qualche metro nel contraddittorio, quasi ossimorico, quartiere San Saba, popolare ed esclusivo al contempo, poi, visto che non abbiamo il passeggino Cam al seguito, risaliamo sulla Ford Focus SW e ci dirigiamo verso il centro, senza sapere bene dove. Ammiriamo il Colosseo e poi, come per un’improvvisa ispirazione, andiamo a San Pietro in Vincoli, a quell’ora quasi deserta. Parcheggiamo senza fatica, entriamo, la chiesa è quasi vuota di turisti, i fedeli hanno altri orari, e ci godiamo il Mosè di Michelangelo con una spiegazione inattesa sulle fasi di restauro e sugli studi in corso che ci svela l’immensità del genio nella bellezza meravigliosa della tomba di Giulio II. Guardiamo anche altri capolavori, soffermandoci su un volto di Gesù del V secolo, rarissima rappresentazione per quell’epoca, che risente ancora fortissimamente dell’eccellenza tecnica raggiunta dagli artisti dell’Antica Roma ed è, oggettivamente, splendido. Da lì ci spostiamo verso Prati, dove mangiamo un gelato degno di questo nome in un bar molto carino e pulito, una colazione che ci mette di buon umore. Risaliamo sulla Ford Focus e andiamo in centro, finalmente troviamo parcheggio vicino al Teatro dell’Opera e possiamo agevolmente acquistare i biglietti per gli spettacoli, dunque ci incamminiamo verso Piazza Barberini e Via Rasella. Torniamo a San Saba per pranzare con pinsa in automobile con Papà Claudio, che deve proseguire il suo lavoro mentre noi continuiamo a gironzolare per le vie della città semideserta di romani e, purtroppo, anche di turisti. Andiamo verso il rione Borgo, dove mangiamo gelati di qualità mediocre e pessima, e guardiamo con simpatia il confine senza dogane tra lo Stato della Repubblica italiana e lo Stato della Città del Vaticano, dunque camminiamo divertendoci ad individuare ponteggi, scale e le giocose carrucole. Gironzoliamo ancora un po’ tra San Giovanni, le mura aureliane, Monti, Colosseo, Testaccio, Piramide, Aventino prima di tornare da Papà Claudio e dunque a Mentana.