sabato 27 ottobre 2018

Conachette di un viaggio in Italia. Mentana * Palestrina * Mentana


27 ottobre 2018

Mentana * Palestrina * Mentana

Ci svegliamo intorno alle otto, svolgiamo alcune attività casalinghe, ci prepariamo, carichiamo il Cam Curvi, il beauty Samsonite, la borsa fasciatoio Peg Perego, giochi Clementoni Baby sulla Ford Focus diretti verso Palestrina, cittadina che non conosciamo quasi per niente. Sulla strada il tempo varia velocemente, un vento autunnale smuove le foglie gialle, rosse e verdi mentre la minaccia di piovaschi temporaleschi si abbatte sulla provincia romana, riusciamo a metterci al riparo senza bagnarci. Parcheggiamo abbastanza facilmente, Giulia vuole scendere e provare le sue JinWoodShoes col basso ricamato, le polacchine Nero Giardini le stringono troppo i piedi, per il momento. Giungiamo presto nell’antico Foro, oggi piazza centrale con uno splendido duomo, dedicato a Sant’Agapito, in cui è conservata anche la copia della Pietà di Palestrina scultura incompleta di Michelangelo. Mamma Valentina e Giulia ascoltano alcune spiegazioni di una guida con un gruppo durante la poppata di metà mattina mentre Papà Claudio si diletta a fotografare il centro storico. Ci incamminiamo verso la parte alta, salendo le scale che ci portano direttamente verso la casa natia di Pierluigi da Palestrina, maestro della polifonia, il museo non è visitabile per una masterclass in corso, proseguiamo l’ascesa, Papà Claudio col Cam curvi in mano, Mamma Valentina con Giulia a piedi o talvolta in braccio. Giungiamo al Tempio della Fortuna Primigenia, costruito dal medesimo architetto del Tempio di Ercole Vincitore a Tivoli, visitiamo dapprima la parrocchia di Sant’Antonio Abate, dunque ci troviamo nel bar del Palazzo Colonna Barberini, attualmente sede di uno splendido museo che visitiamo con gusto entrando dall’anfiteatro che era parte del Santuario della Fortuna Primigenia e che fu riutilizzato nella costruzione del nuovo edificio che ha inglobato anziché distruggere le preesistenti architetture. Rimaniamo stupefatti di fronte al Mosaico del Nilo, probabilmente di fattura alessandrina, che testimonierebbe, tra l’altro, frequenti e consolidati rapporti tra l’Egitto e l’antica Praeneste. I reperti e il palazzo stesso sono meravigliosi e decidiamo di fermarci un po’ al bar dall’evocativo nome di Articolo 9 (della Costituzione della Repubblica italiana) per prendere un cappuccino, l’ambiente è accogliente, il cibo sembra buono anche se dev’esserci stato un cambio turno tra cameriere e ci fermiamo anche a pranzo. Torniamo a Mentana passando per Zagarolo, pensiamo a Francesco di Giacomo e all’articolo 9, lasciando che il forte vento spazzi le strade divertendosi a creare turbini di foglie e a scompigliare gonne e capelli.

sabato 20 ottobre 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Borgo Grappa * Circeo * Terracina * Frosinone * Mentana (aggiornato)


20 ottobre 2018

Mentana * Borgo Grappa * Circeo * Terracina *  Frosinone * Mentana

Ci svegliamo intorno alle sette, carichiamo sulla Ford Focus il Cam, il beauty Samsonite e il necessario per trascorrere una giornata all’aria aperta. Il sole splende e la temperatura è mite, una di quelle ottobrate che ispirano la gioia dal primissimo mattino. Appena sull’uscio Papà Claudio esplicita il suo disappunto e il suo malumore per la gita, non ha voglia di andare né di restare e l’inconsolabile brontolone rimane di umore nero per tutta la giornata, nonostante si sia preparato e vestito in tempi da record lasciando presagire un cambiamento nella meteoropatia sentimentale che, purtroppo per Mamma Valentina e Giulia, non avviene. L’agro pontino si schiude nella sua bellezza da Sud, in cui il degrado dialoga placidamente con un paesaggio meraviglioso che abbraccia qualunque sfumatura dal pastello della brezza marina illuminata dal sole autunnale al morbido verde in contrasto con la ruvidità delle rocce bianche. Dune tipicamente mediterranee celano allo sguardo l’ebbrezza del mare, la sabbia fine, chiara e ferrosa, onde di luce. Mamma Valentina non resiste a mettere i piedi nell’acqua immediatamente appoggiata da Giulia che la segue felice come soltanto lei sa essere. Papà Claudio brontola, tanto per cambiare, mentre Mamma Valentina decide che Giulia può fare un bagno, veloce, rapido ma liberatorio. Giulia ride, si crogiola nella leggerezza acquosa e poi viene immediatamente frizionata con un asciugamano e vestita per non farle prendere freddo. Incontriamo alcune persone, prima una persona con tre cani, poi tellinari con strani trabiccoli per dragare e selezionare le conchiglie, dunque una famiglia con due gemelline e una nipotina dodicenne baby-sitter o quasi che ci indica Terracina quale luogo imperdibile nel nostro vagabondare alla scoperta del Lazio. È ora di risalire sulla Ford, salutiamo la famigliola, idealmente i tellinari e i fari coi colori del Portogallo e in effetti il Circeo ci fa molto pensare alla costa di Faro e del Sud del Paese all’estremo Occidente dell’Europa. Cerchiamo qualche azienda agricola, ci fermiamo in una azienda biodinamica e andiamo via senza acquistare niente: le coltivazioni in questa terra fertile e generosa sono davvero tante, dalle distese di piantagioni di kiwi fino alle aziende del biologico. Tutto ci sembra più grande, in dimensioni quasi americane. Il promontorio e il Parco del Circeo sono semplicemente splendidi ma decidiamo di proseguire verso Terrracina, andiamo via senza parcheggiare: è ora di pranzo e proseguiamo. Arriviamo a Frosinone verso le due, passando dal paesaggio marittimo a quello montano, attraversiamo Patrica, luogo natio di Bisnonna Alessandrina, entriamo in un ristorante sperando che la cucina sia aperta, lo è. Ci accomodiamo in una splendida veranda che ci evoca i trabocchi adriatici, quando ci portano il menù con i prezzi ci accorgiamo che la sensazione deriva forse dai prezzi esorbitanti del cibo, peraltro non eccellente né memorabile, anzi migliorabile. Poco prima di arrivare a Mentana finalmente Mamma Valentina riesce, tra insulti e improperi da parte di Papà Claudio, a convincerlo a pulire la Ford Focus presso un autolavaggio a gettoni. Torniamo a Mentana stremati e scontenti ma con le immagini di Circeo e Monti Lepini negli occhi.


giovedì 18 ottobre 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana


18 ottobre 2018

Mentana * Roma * Mentana

Ci svegliamo intorno alle sette, svolgiamo alcune faccende e, dopo pranzo, andiamo a Roma per delle incombenze, approfittando della bella giornata per andare a visitare una mostra su Dante Alighieri a Palazzo Chigi. Carichiamo il Cam Curvi, il beauty Samsonite, le ciammelle a cancellu, le polpette preparate da Nonna Lucilla e il necessario per trascorrere un pomeriggio nella Capitale senza trovarci troppo in difficoltà. Troviamo parcheggio al Circo Massimo, camminiamo sui sanpietrini sconnessi, nell’inquinato traffico metropolitano, al Foro Boario cominciamo a ricordarci di essere in una delle città più belle del Pianeta ma la confusione, il disagio a procedere su strade non pensate per le famiglie, ci stordiscono. All’altezza del Teatro di Marcello e del Portico d’Ottavia ci estasiamo nel ritmo architettonico evidenziato in tutto il suo splendore dalla luce aurea che caratterizza le ottobrate romane. Entriamo nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli, non c’è la messa ma vengono diffuse le note di un coro. La bellezza del luogo, la musica e l’arte contribuiscono notevolmente a farci riprendere l’equilibrio e la predisposizione a proseguire la nostra esplorazione della Città Eterna. Appena usciamo sembra che il traffico e la tipica ‘caciara’ si siano trasformati in un’eco distante nel tempo. Giungiamo a Palazzo Chigi attraversando languidamente vicoli e piazzette in cambiamento perpetuo. Incontriamo di nuovo il Carabiniere dell’altra volta, lo salutiamo e gli chiediamo informazioni. Giulia si è addormentata nel Cam Curvi, ci negano l’ingresso col passeggino, evitiamo troppe discussioni per non svegliarla. Andiamo di filato a Largo Argentina per un saluto veloce, ci sentiamo accolti. Raccontiamo l’accaduto ma la contemplazione estatica di Giulia attira il fulcro del discorso. Torniamo velocemente al Circo Massimo per riprendere la Ford Focus e andare verso Monteverde, sbrighiamo una formalità assicurativa, riprendiamo la Focus SW per andare verso il quartiere vecchio a fare una passeggiata. Il Museo della Repubblica romana è chiuso, parcheggiamo e proviamo una pasticceria americana che ci delude non poco, continuiamo a camminare verso il Teatro Vascello, chiediamo informazioni sugli spettacoli e troviamo alcune risposte anche sul RomaEuropa, torniamo a Mentana non senza una sosta poppata nei pressi di Castel Sant’Angelo, di fronte al ‘Palazzaccio’.  

domenica 14 ottobre 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana


14 ottobre 2018

Mentana * Roma * Mentana

Ci svegliamo intorno alle otto, svolgiamo alcune faccende e decidiamo, su stimolo di Papà Claudio, di andare a Roma. Carichiamo Cam Curvi, il beauty Samsonite, ciambelle a cancello, acqua e noci sulla Ford Focus SW che necessiterebbe di una bella lavata e partiamo. Giulia gioca coi libri musicali sull’Iseos. Arriviamo al Quirinale in breve tempo, le strade sono libere, il sole splende e la giornata sembra davvero meravigliosa, non abbiamo difficoltà a trovare parcheggio, un Corazziere ci fornisce le informazioni necessarie per raggiungere l’Infopoint dove acquistare i biglietti ad un prezzo simbolico e Giulia, al solito, fa innamorare e sorridere chiunque ne incontri lo sguardo felice. Ci godiamo una passeggiatina per le strade della Capitale, arriviamo a Palazzo Chigi, chiediamo informazioni su quando sia possibile visitarlo ad un Carabiniere che gentilmente ci indica il cartellone di una mostra su Dante che si concluderà il 4 novembre, la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate che celebra la fine della Prima guerra mondiale con l’armistizio di Villa Giusti. È quasi ora di tornare verso il Quirinale, ci dirigiamo verso un bar, i prezzi sono indecentemente alti, un cartellone pubblicitario del Carrefour ci indica la via verso la Coop dietro Piazza San Claudio, dove acquistiamo cibarie, pensiamo che abbiano dimenticato il cartello ma ci accorgiamo che è semplicemente posizionato in modo da indicare proprio l’ingresso del concorrente, misteri del marketing. Arriviamo in tempo, ci mettiamo diligentemente in fila e chiacchieriamo con alcune persone, effettuiamo il controllo all’ingresso e finalmente entriamo nella meravigliosa sede della Presidenza della Repubblica italiana. Prendiamo posto nella Cappella Paolina e ci godiamo il concerto della domenica tra lo stupore talvolta scettico altre divertito del pubblico per la tranquillità di Giulia. Torniamo a Mentana per un pranzetto domenicale in famiglia.

sabato 13 ottobre 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Bracciano * Antica Monterano * Oriolo Romano * Bracciano * Formello * Mentana


13 ottobre 2018

Mentana * Bracciano * Antica Monterano * Oriolo Romano * Bracciano * Formello * Mentana

Ci svegliamo verso le sette e decidiamo di andare a fare una gita verso Tolfa e Santa Marinella, passando per Bracciano. Carichiamo in macchina il Cam, la Samsonite e tutto il necessario sulla bianca Ford Focus SW, ci fermiamo al mercato ad acquistare noci, albicocche e semini vari. Dalle parti di Bracciano Giulia si addormenta e preferiamo proseguire alla scoperta della città fantasma Antica Monterano dove non arriviamo prima di venir tamponati sulla Via Cassia. Il luogo è decisamente molto suggestivo, un posto con tante storie da raccontare il cui genius loci è un leone che sembra voler difendere con la sua memoria il ricordo di una vita che fu e che potrebbe, da un momento all’altro, essere di nuovo. Un cavaliere ci precede, ad un abbeveratoio incontriamo due donne, chiacchieriamo di scuola italiana, ci salutiamo, loro vanno in una direzione, noi in un’altra, dunque incontriamo un padre e suo figlio, due ragazze con cani al seguito, un paio di famiglie, una coppia di giovani appassionati del film Il marchese del Grillo, un gruppetto di ragazze e ragazzi che ci fanno pensare a Don Bastiano e al suo gruppo. Usciamo da quel luogo con una stranissima sensazione. Cerchiamo un posto dove mangiare qualcosa andiamo a Oriolo Romano, troviamo un alimentari che ci prepara alcuni panini imbottiti, ristoranti e bar non ci ispirano punto. Andiamo dunque a Bracciano, il Castello Odescalchi non è particolarmente accessibile col passeggino, vi sono scale e scale a chiocciola, preferiamo fare un giretto nel borgo, che ci incuriosisce con le sue particolarità, i bar e le botteghe. Al belvedere incontriamo un terzetto di persone e una coppia, Giulia gioca con loro facendo innamorare, al solito, chiunque la guardi. Risaliamo sulla Ford Focus, Giulia fa una poppata consistente ma Mamma Valentina commette il terribile errore di posizionarla sul Bebé Confort prima che abbia completamente finito la suzione, si scatena un putiferio di lacrime e urla, Papà Claudio cerca di intervenire con canzoncine e giribiribiri, Mamma Valentina si esibisce in contorsioni per fornire il latte a Giulia mentre sta comodamente seduta sul suo Iseos e finalmente riusciamo a partire diretti verso Mentana. Un risveglio degli appetiti lattosi ci porta a fermarci a Formello, paesino molto carino con vicoletti e antiche chiese. Incontriamo una coppia di ricercatori che sta effettuando alcune misurazioni con una strumentazione Leica, Mamma Valentina pensa a Gagarin e Tereskova. Proseguiamo e finalmente arriviamo a Mentana.

domenica 7 ottobre 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Soriano nel Cimino * Sant’Eutizio * Viterbo * Mentana

7 ottobre 2018

Mentana * Soriano nel Cimino * Sant’Eutizio * Viterbo * Mentana * Moricone * Stazzano * Mentana

Ci svegliamo verso le otto, il cielo è nuvoloso e piove. Guardiamo le previsioni meteo mentre ascoltiamo la rassegna stampa e svolgiamo alcune faccende. Carichiamo la Ford Focus SW bianca con il Cam, la Samsonite e tutto il necessario per una gita, tranne i panini. Prendiamo l’autostrada, usciamo a Orte e Papà Claudio guida verso Viterbo sulla superstrada di raccordo. A Soriano del Cimino c’è la Sagra delle castagne e ci viene voglia di fermarci ma ci sono troppi problemi per il parcheggio e il tempo non sembra intenzionato a volgersi al bello. Proseguiamo dunque sulle strade limitrofe, colme di noccioleti, arriviamo a Sant’Eutizio e ritorniamo sulla superstrada per arrivare dunque a Viterbo. Parcheggiamo davanti alla Porta Murata, dedicata a San Bonaventura di Bagnoregio, e ci incamminiamo per le strade della città, verso i rioni più antichi. Vorremmo mangiare in una vecchia locanda ma non c’è posto, proseguiamo dunque e ci rifocilliamo, o meglio Papà Claudio e Giulia mangiano con gusto mentre Mamma Valentina si limita a qualche assaggio, in un localino che vende saccocce, ossia le tipiche pagnottelle preparate, però, con l’impasto della pizza e intingoli casarecci. Visitiamo i monumenti, ci rilassiamo tra vicoli e viuzze, piazzette e una città ancora a misura umana. Nel quartiere San Pellegrino Mamma Valentina trova finalmente le nocciole e proseguiamo la passeggiata sgranocchiano o suggendo le squisite nocchiette viterbesi. Torniamo a Mentana e ci prepariamo per uscire a mangiare una pizza con amici a Moricone, troviamo chiusa per ferie la solita pizzeria e ci avventuriamo alla scoperta di un altro ristorante ‘storico’ della zona, trascorriamo una serata tranquilla e torniamo a Mentana con una piccola sosta poppata a Stazzano

sabato 6 ottobre 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana (aggiornato)


6 ottobre 2018

Mentana * Roma * Mentana * Villa Adriana * Cerreto Laziale * Castel Madama * Mentana

Ci svegliamo intorno alle sei, Papà Claudio si premura di preparare pranzo, merende, giocattoli e tutto il necessario per trascorrere la giornata fuori casa. Mamma Valentina prova a svegliarsi mettendosi sotto la doccia mentre Giulia dorme placidamente nel lettone. Carichiamo tutto sulla Ford Focus e ci dirigiamo con tutta la buona volontà verso la nostra destinazione. Attraversiamo il raccordo anulare colmo di pioggia, strade non ancora allagate e giungiamo in Via delle Benedettine. È tutto chiuso, aspettiamo, girando con la SW in stretti vicoli da borgata in una zona abbastanza costosa della Capitale. Cerchiamo un bar, finalmente lo troviamo. Facciamo colazione, acquistiamo panini nel locale alimentari. Entriamo dunque nella scuola dove ci spiegano che la filosofia della libertà e l’insegnamento della stessa ai bimbi non ha molto a che fare con la libertà della maternità e dell’essere donne e madri al contempo. Torniamo a Mentana in tempo per trascorrere una placida giornata in famiglia. Nel pomeriggio usciamo, il cielo sembra meno nuvoloso, per portare alcune cose a Dafne, Kari e Timo a Villa Adriana, ci salutiamo e chiacchieriamo velocemente, proseguiamo dunque alla scoperta del Lazio. Una pioggia scrosciante ci accoglie a Cerreto Laziale, borgo abbarbicato tra i boschi dove una prestigiosa banda musicale inonda le strade di note da oltre centotrent’anni e che si fregia del titolo di ‘Terra della Musica’. Proseguiamo dunque passando da Castel Madama dove ci fermiamo a prendere dolciumi e supplì. Torniamo a Mentana mentre la pioggia scioglie la sua forza sull’abitacolo della Ford Focus SW, facendo rivedere, almeno in parte, l’originale bianco della carrozzeria.