martedì 29 gennaio 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Parco di Veio e Valle del Sorbo * Santuario del Sorbo* Anguillara Sabazia * Mentana * Monterotondo * Mentana


29 gennaio 2018

Mentana * Parco di Veio e Valle del Sorbo * Santuario del Sorbo* Anguillara Sabazia * Mentana * Monterotondo * Mentana

Ci svegliamo ad orari differenti. Mamma Valentina e Giulia si alzano tardissimo, impoltronite dalla nebbia che tutto avvolge attutendo i rumori. L’aria è freddissima poi d’improvviso spunta il sole e la temperatura sale di qualche grado. Dopo mangiato carichiamo sulla Ford Focus tutto il necessario per trascorrere un paio d’ore all’aria aperta, dunque salutiamo Papà Claudio e ci dirigiamo verso il mare. Sul raccordo anulare Giulia esprime il suo disappunto dimenandosi sul BebéConfort, per cui cambiamo itinerario. Telefonicamente cerchiamo il percorso sensoriale all’interno del Parco di Veio, non c’è, era un’iniziativa privata, chissà dove, però ci sono percorsi percorribili col passeggino dalle parti della Valle del Sorbo, pare. Ci avventuriamo tra strette stradine, entriamo nel parco che sembra quasi un luogo dove si possano incontrare da un momento all’altro fate, elfi, gnomi e altri fantastici personaggi. Arriviamo al Santuario del Sorbo, al confine tra Formello e Campagnano, la chiesa è chiusa, percorriamo strade che man mano diventano sempre più simili a quello che potrebbe essere un paesaggio scozzese settentrionale o irlandese. Ci fermiamo per una pausa poppata. Mamma Valentina cerca di capire dove siamo utilizzando il TomTom e decide di proseguire verso il Lago di Bracciano. Anguillara Sabazia ci accoglie con stormi di gabbiani in cerca di pane, cigni, germani reali e papere varie, un lago che fa pensare al mare, un po’ come l’Ontario o il Garda. Quando Giulia vede le acque agitate del lago si illumina di felicità. Giochiamo sulla spiaggetta, camminiamo nel vento freddissimo poi ci rintaniamo nel Bar del Molo per un latte macchiato, una sosta bagno e una bella poppata che concilia il sonno di Giulia. Ripartiamo verso Mentana, ceniamo e poi usciamo per una passeggiata e per acquistare dentifricio e carta igienica nella vicina Monterotondo. Al centro commerciale usiamo il tapis roulant come skilift fino a che l’addetto alla sicurezza spegne le luci. Ci incamminiamo dunque per le strade del centro e del centro storico di Monterotondo, deserte. Prendiamo un latte macchiato, una birra e un latte di riso nel Face Cafe, dove chiacchieriamo con alcuni avventori. Torniamo verso la Focus e dunque a Mentana.

domenica 20 gennaio 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Fonte Cerreto * Mentana



20 gennaio 2019

Mentana * Fonte Cerreto * Mentana

Ci svegliamo tardi, dopo le otto e mezzo, il tempo è grigio ma non ventoso e decidiamo di andare sulla neve come programmato dalla sera prima. Carichiamo sulla Ford Focus SW il Cam Curvi, borse Decathlon con scarponi da montagna Wedze, il beauty Samsonite, lo zaino colmo di cioccolata Dolc-art, ciammelle a cancellu, parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore nei contenitori IKEA, acqua e libri sonori, cambi di abiti e tutto quanto potrebbe servire per una gita sulla neve. Beh, forse esageriamo un po’ nelle previsioni ma tanto il bagagliaio della Focus è capiente. Facciamo una sosta poppata nel solito Autogrill. La neve ci accoglie sull’autostrada, il Velino sembra un cuore innevato, ci dirigiamo però verso il Gran Sasso, pensiamo che la strada sia più veloce e agevole. Il laboratorio di Fisica nucleare si nasconde tra gli alberi e le pendici innevate. Lo scenario è fiabesco, sui colori del blu, grigio, azzurro violaceo. Superiamo senza problemi il piazzale di Fonte Cerreto fino al punto in cui la strada è interrotta, ben prima del Rifugio Montecristo, parcheggiamo, facciamo una passeggiata, incontriamo alcuni bimbi e bimbe, qualche cane, persone gentili che ci offrono i loro slittini Decathlon per provare a scivolare sulla neve ma capiamo ben presto che la forma bianca, fredda e cristallina dell’acqua non è esattamente l’elemento che Giulia ama di più. Mamma Valentina riconosce il medesimo amore per il mare e la diffidenza verso la coltre che tutto imbanca. Il silenzio è quasi assoluto, ci rilassiamo e ci fermiamo su un ciglio per una sosta poppata. Giulia si addormenta stanca e felice e torniamo verso casa.

martedì 15 gennaio 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Viterbo * Mentana


15 gennaio 2018

Mentana * Viterbo * Mentana

Ci svegliamo intorno alle sette, Papà Claudio svolge alcune incombenze mentre Mamma Valentina e Giulia si preparano. Dopo aver caricato la borsa Diadora per la piscina, il Cam Curvi e il necessaire Samsonite sulla Ford Focus e aver assicurato Giulia sul BebèConfort, accompagniamo Papà Claudio mentre Mamma Valentina e Giulia si incamminano verso Viterbo. Prendiamo l’Autostrada fino a Orte, poi la superstrada.
Le piscine termali di Viterbo sono chiuse, con nostro grande disappunto, quindi andiamo a fare un giro nel centro cittadino, entrando da Porta San Bonaventura. Esploriamo le vie della cittadina laziale, facciamo una piccola sosta al Caffè Schenardi, poi un saltino nel negozietto di delicatessen per acquistare cioccolata di Modica e proseguiamo la nostra passeggiata fino al Palazzo dei Papi. Attraversiamo il quartiere medievale con curiosa gaiezza, poi mangiamo un pezzo di pizza e torniamo a Mentana.

domenica 13 gennaio 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Rapolano Terme * Siena * Mentana


13 gennaio 2018

Mentana * Rapolano Terme * Siena * Mentana

Ci svegliamo tardissimo, intorno alle nove, dietro insistenti richieste di Giulia e decidiamo di andare a rilassarci alle terme dopo la faticata in cucina per la festa di Papà Claudio e ‘Zia’ Mariagrazia. Carichiamo sulla Ford Focus il Cam Curvi, il beauty Samsonite, le borse Diadora e Decathlon con il necessario per una giornata alle terme, ovviamente senza dimenticare le ciammelle a cancellu, la cioccolata trappista e l’acqua. La campagna laziale e umbra ci incanta, quella toscana ci delizia con le sue linee ordinate, più nordiche. Mamma Valentina e Papà Claudio concordano sulla bellezza variegatissima e complessa del Centro Italia. Il parcheggio delle terme è pieno, Papà Claudio prevede molto affollamento, previsione che si rivela corretta, anche perché la piscina più grande è ad una temperatura adatta per il nuoto ma non per il relax termale e l’altra struttura, dotata di circa sette piscine è chiusa. Giulia è un po’ perplessa ma contenta, nonostante la calca ci rilassiamo e trascorriamo parecchio tempo in acqua, facendo attenzione a non prendere freddo e, nel contempo, a rinfrescare il corpo. Facciamo amicizia con alcune persone, tra cui una famiglia australiana. Mangiamo, ci ri-immergiamo in acqua, quindi usciamo e andiamo a far merenda a Siena, nel Consorzio Agrario, dove Mamma Valentina sfoga il suo bisogno di carne mangiando tre etti di prosciutto crudo, Giulia mangia con gusto la pizza rossa appena sfornata e Papà Claudio ritempra corpo e spirito con pizza e panini imbottiti. Usciamo contenti e felici per le strade della città toscana che tanto amiamo, due studenti di fiati jazz molto talentuosi ci introducono alle bellezze della cittadina del Palio. Arriviamo a Piazza del Campo, splendida, dove i bambini giocano, corrono, si rotolano e ridono. Giulia si avvicina ad alcuni di loro con titubanza poi decisamente verso un gruppetto di quattro ragazzine che, prima di domandarle il nome, le chiedono “di che contrada sei?”. Loro sono dell’Istrice, del Bruco, del Nicchio e della Chiocciola. Immediatamente colgono l’occasione di giocare, chi di loro riceverà un abbraccio e un bacio vincerà. Sebbene la più intraprendente sia la bimba che tifa Bruco, Giulia dà un bacio a quella della Chiocciola e ben due a quella dell’Istrice. Le quattro ragazzine, che sembrano in tutto e per tutto delle fatine o delle eroine di disegni animati, accolgono il risultato con gioia, delusione e, soprattutto, sincerità, la abbracciano, se ne innamorano all’istante e la salutano, dandole ad intendere che questo incontro rimarrà nella loro memoria. Andiamo via ebbri di medievale stordimento e torniamo a Mentana non senza pianti disperati, forse l’incontro con le contradaiole rimarrà indelebilmente impresso anche nei ricordi della piccola Giulia.