venerdì 29 luglio 2016

Cronachette di un viaggio in Italia. Itinerari mentanesi. Mentana * Giulianova * Santo Stefano di Sessanio * Avezzano * Mentana

Parco Nazionale
Gran Sasso e Monti della Laga
29 luglio 2016

Parco Nazionale 
Gran Sasso e Monti della Laga
Mentana * Giulianova * Santo Stefano di Sessanio * Avezzano * Mentana

Ci svegliamo presto, Claudio deve andare a lavoro e Valentina ha alcune incombenze, ci alziamo, facciamo colazione, ci prepariamo e usciamo. 

Parco Nazionale 
Gran Sasso e Monti della Laga
Santo Stefano
di Sessanio
La mattinata si presenta irta di semplicità e in men che non si dica siamo di nuovo insieme per andare da un professore erborista che ha risolto le problematiche di colesterolo di Claudio in brevissimo tempo. 

In macchina cantiamo per la gioia di cantare e il tragitto sembra più lieve mentre le montagne di Lazio e Abruzzo si addolciscono fino ad arrivare al mare. 
Parco Nazionale 
Gran Sasso e Monti della Laga

Giulianova è molto più vivace d'estate, con le biciclette da mare, le casette basse, colorate e i balconi fioriti, le botteghe con gli articoli estivi, racchettoni, asciugamani con i beniamini del momento, palette, secchielli e tutti i giochi che non possono mancare in un'estate da trascorrere su spiagge grandi e accoglienti. 
Santo Stefano 
di Sessanio

Risaliamo in macchina e ci dirigiamo verso Santo Stefano di Sessanio carichi di buon umore, integratori alimentari e preparati erboristici. 

Parco Nazionale 
Gran Sasso e Monti della Laga
Ci divertiamo a ritrovare il Pisciarellone, una cascatella che parte dal lato orientale del Gran Sasso, di quella montagna che riesce sempre ad affascinarci con la sua naturale e imponente bellezza. 

Santo Stefano 
di Sessanio
Non senza difficoltà arriviamo a Santo Stefano attraversando i radi e morbidi pratoni immersi in una nuvola di profumatissimo elicriso, l'odore dolciastro con sentore di liquirizia, anice e finocchietto, unito alla frescura dell'aria di montagna, ci stuzzica l'appetito. 

Santo Stefano 
di Sessanio
Alfin giungiamo a Santo Stefano di Sessanio, splendido borgo incastonato nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in pietra bianca, legno e ringhiere antiche. 

La distruzione del terremoto è stata devastante ma una gran parte del borgo è intatto e molte case costruite con pietre, sudore e materiali solidi hanno retto al sisma. 

Santo Stefano 
di Sessanio
Guidati da guide d'eccezione ci dirigiamo verso un bar alimentari in un'amena piazzetta in cui è presente un arco in cui risulta particolarmente evidente l'evoluzione, e l'involuzione storica dovuta ad una perdita di conoscenze in seguito alla dissoluzione dell'Impero romano, della tecnologia edilizia composta da un arco medievale centrale dritto, un arco ogivale verso l'esterno e un arco a tutto sesto. 

Santo Stefano 
di Sessanio
Mangiamo qualcosa di buono guardando l'attività nelle botteghe che riprende antichi mestieri, quello della tessitura con la lana esposta al sole per prendere l'aria secca dell'estate e i merletti al tombolo, antica arte che fa pensare alle leggende di fate e fatine che intrecciavano nottetempo code e crini di cavalli.
Santo Stefano 
di Sessanio

Quindi una bottega d'artista che dipinge legni statici ispirandosi forse a Paul Klee e Duchamp, addolcendone lo stile con la delicatezza di colori tenui e giustapposti a non comporre armoniosità disarticolate.
Santo Stefano 
di Sessanio

Salutiamo il paesino ma è tardi e dobbiamo tornare verso casa. Sulla strada non manca una deviazione pasticcera ad Avezzano, dove godiamo della deliziosa bontà di pastarelle create con sapienza e dedizione in un tripudio di sapori che ricordano antichi sapori e fragranze dell'infanzia e ci rimettono in pace con l'universo creato. 

Torniamo verso casa cantando e sentendo i Led Zeppelin con il nostro bottino di dolciumi e prodotti erboristici.



domenica 10 luglio 2016

Cronachette di un viaggio in Italia. Itinerari mentanesi. Mentana * Autogrill * Bagni San Filippo * Val d'Orcia * Monte Amiata * Rifugio Cantore * Parco dell'Uccellina * Mentana


Verso la Toscana
10 luglio 2016

Mentana * Autogrill * Bagni San Filippo * Val d'Orcia * Monte Amiata * Rifugio Cantore * Parco dell'Uccellina * Mentana

Val d'Orcia, Toscana
Ci svegliamo ad un orario decente ma non abbastanza per fare quello che ci eravamo ripromessi di fare, Valentina ha un groppo in gola e sente il bisogno di andare alle terme, in pochi minuti decidiamo dove andare e Claudio prepara le borse mentre Valentina si dedica alla toilette mattutina senza particolare felicità. 
Bagni San Filippo

Saliamo in macchina, nello stereo i Led Zeppelin, tra di noi parole e pensieri. L'estate scorre sulle colline sabine con tanto di dorate rotoballe d'ordinanza e rettangoli di fieno messo ad asciugare al sole. 

Erbe marroni e bianchi ciuffi di fiori si alternano a verdi e frondose querce che si stagliano fiere sui campi ondosi. 

Val d'Orcia
Arriviamo a Bagni San Filippo, località termale toscana molto suggestiva con un fiume caldo che scorre in mezzo ad un bosco creando pittoresche formazioni calcaree, piscinette naturali, vasche e torrentelli di acque curative, con una concentrazione di zolfo alquanto variabile, vista la quantità di vegetazione acquatica che si è adattata a crescere in quell'ambiente acquatico. 

L'acqua è davvero calda, probabilmente oltre i 40°C e l'abitudine che da qualche tempo si sta diffondendo in luoghi termali liberi di portare animali da compagnia a godere di bagni nelle medesime piscine in cui si immergono i bagnanti ci dissuade prontamente dall'immergerci nel torrente. 

Verso il mare
Torniamo verso la macchina non senza qualche lamentela da parte di Claudio e ci dirigiamo verso il mare. 

Verso il Monte Amiata
Il Tomtom continua a non funzionare, per fortuna abbiamo le mappe, che però non ci evitano di sbagliare strada anche grazie alla segnaletica italiana che è notoriamente poco leggibile per chi non conosce già la via da percorrere. 

Attraversiamo la ricca e molto fotogenica Val d'Orcia, passiamo accanto a Pienza, Valentina vorrebbe prendere un po' di formaggio ma Claudio prosegue sulla strada senza intenzione alcuna di fermarsi, sbagliando strada ci troviamo sul Monte Amiata, l'aria è fresca e ci viene voglia di fermarci presso il Primo Rifugio Amiatino, dove c'è un'osteria che sembra niente male ma è al completo e un'area pic-nic che ci ispira. 
Monte Amiata, Toscana

C'è qualcosa di indefinibile che non ci piace, guardiamo e passiamo. 

Proseguiamo e arriviamo al Rifugio Cantore, dove c'è il Bar Marsiliana, una vallata piena di iperico di montagna, alberi, uccellini, un gruppo di giovani esploratori che sta facendo un campo scuola. 

Ci piace subito, ci fermiamo e decidiamo di mangiare lì buoni panini con ottime salsicce toscane. 
Rifugio Cantore, Marsiliana
Monte Amiata, Toscana

Valentina ha una stranissima sensazione, si rilassa e si sente a casa per la prima volta dopo moltissimo tempo. Crollerebbe addormentata sulla panchina di legno se non ci fosse da mangiare, gustiamo con piacere i panini, chiacchierando ne mangiamo cinque tra i sorrisi dei gestori preoccupati per la pioggia. 

Ci rifocilliamo al Bar Marsiliana,
Rifugio Cantore, Monte Amiata
Senza quasi dircelo ci prepariamo un 'letto' con il plaid, ci copriamo con gli accappatoi e gli asciugamani e ci addormentiamo in quel sonno profondo e riposante di quando ci si sente al sicuro, a casa appunto. 

Toscana, Italia
Non ci poniamo il problema di non essere mai stati in quel luogo prima, godiamo il momento e soprattutto la soporifera rilassatezza del ritorno a casa dopo un lungo, lunghissimo viaggio. 
Dormiamo forse qualche ora, cullati dai rumori del bosco, quindi raccogliamo un po' di iperico, salutiamo e andiamo verso il mare con la voglia di tornare in quel luogo che ci ha accolti in modo tanto naturale, spontaneo, ovviamente giusto.

Ripartiamo, attraversiamo le colline con i vigneti del Brunello a creare elegantissimi tappeti di succulenta verzura e pregiatissime uve per uno tra i vini più noti e, oggettivamente, più buoni del Pianeta.
Verso la Maremma

Claudio non ha tantissima voglia di andare verso il mare ma appena comincia ad intravedere le pinete e le strade che portano verso l'Uccellina cambia radicalmente umore. Vorrebbe anche fermarsi a Rispescia per comprare un po' di carne ma la domenica l'alimentari dove ci riforniamo sempre quando siamo lì in vacanza è chiuso. 
I vigneti del Brunello di Montalcino

Salutiamo mentalmente la Signora Paola e l'Agriturismo Redipuglia, entriamo nel Parco con negli occhi la gioia di tornare in un luogo a cui siamo particolarmente affezionati.

Bagno al mare nel
Parco dell'Uccellina
Maremma Toscana
Parcheggiamo e in men che non si dica ci tuffiamo nel mare caldo, limpido, perfetto, sguazziamo felici, ridiamo, ci abbracciamo, nuotiamo e poi ci rituffiamo tra le onde e i fluttuanti raggi del sole prima del tramonto coccolati dalla luna che in trasparenza danza con la sua stella. Felici e affamati torniamo in macchina, ci vestiamo e mangiamo frutta e formaggio che Claudio aveva preparato la mattina. 

Per evitare il traffico sulla Roma-Civitavecchia sbagliamo strada più volte ma alfin giungiamo a casa.  

sabato 9 luglio 2016

Cronachette di un viaggio in Italia. Itinerari mentanesi. Mentana * Parco del Treja * Trevignano * Mentana

9 luglio 2016

Mentana * Parco del Treja * Trevignano * Mentana


Ci svegliamo presto dopo una lunga notte di caldo e chiacchiericcio da strada in un paese tranquillo. Siamo assonnati e avremmo voglia di dormire ancora un po' ma abbiamo promesso ai nipotini di portarli al Parco avventura del Treja quale premio promozione, per Saretta a pieni voti e per Gianluca con un po' di affanno. Li chiamiamo e sono già prontissimi, con tanto di zainetto e capelli perfettamente acconciati, la voglia di scoprire qualcosa di nuovo. La piccola Sara ha studiato con attenzione tutti i percorsi su internet, sa cosa vuole fare e si è informata prima di uscire. Nell'orto Papà Giancarlo in tuta da lavoro e falcetto sta sistemando la vigna. Saliamo in macchina, nello stereo un disco dei Led Zeppelin, i nipotini conoscono almeno una delle canzoni del disco e questo ci riempie di gioia e soddisfazione. Anni di indottrinamento musicale modello Noriega hanno sortito qualche effetto. Sulla strada guardiamo assonnati i campi dorati dalla mietitura e arricchiti dai colori pastello delle resilienti fioriture selvatiche. Arriviamo, troviamo parcheggio e ci incamminiamo verso il Parco avventura, attraversiamo il ponte sul limpido fiume Treja, popolato di pesci e ragni d'acqua, all'arrivo ci accoglie un gatto molto simile a Tigro, che effettivamente si chiama Tigre, incede elegante e immediatamente si fa avvicinare da Valentina, quindi da Claudio, dai Nipotini e dagli altri. Quando arriviamo un addetto al parco porta con sé un cesto di fichi, ce ne offre uno che Valentina accetta con molto piacere. Aspettiamo l'apertura quindi paghiamo il biglietto, entriamo e comincia l'avventura per i piccoli, che vengono imbragati con apposite dotazioni di sicurezza per farli volare tra gli alberi ad alto fusto e far loro scoprire il meraviglioso sapore della libertà, non senza un saluto da parte di un bel rospo che passava di là. Tra qualche passo falso condito da un paio di lacrimucce e voglia di andar via, scendere da quelle cavolo di impalcature e non salire mai più su qualcosa di frondoso con le foglie, superano le prove non sempre facilissime per ragazzini di paese non abituati a sbucciarsi le ginocchia tra prati e rovi colmi di spine, raramente prodighe di prelibate more. Trascorriamo nel parco più di tre ore, poi stanchi e affamati andiamo verso Trevignano, dove mangiamo ottima pizza e dolcetti nel forno-pizzeria 'scoperto' da Mamma Lucilla e Papà Pietro. Ci rifocilliamo quindi andiamo a fare una passeggiatina sul Lungolago, dove incontriamo cigni, cignetti e uno splendido cigno nero che si fa fotografare e guardare in tutta la sua splendida bellezza. Le sue piume intrise d'acqua lacustre, non cristallina come ricordavamo, formano sulla sua fronte, sul piumaggio color pece, piccolissime perle di rara beltà, celebrazione assoluta della maestosa eleganza della Natura. Incontriamo poi altri cigni, che sembrano voler creare una coreografia sul bagnasciuga del Lago di Bracciano. Gianluca e Sara saltellano sulle rocce nere senza restrizioni con l'unica indicazione di non farsi male. Torniamo quindi verso Mentana, cantando, o meglio i Nipotini cantano, Claudio guida e Valentina sonnecchia sorridendo contenta sotto i baffi. Dopo un'iniziale diffidenza Gianluca e Sara decidono di voler tornare anche l'indomani nel Parco avventura, si sono divertiti, finalmente lo possono ammettere, spieghiamo loro che non possono tornare al Parco avventura tutti i giorni ma solletichiamo la loro curiosità con una prossima gita in un museo, con quadri, statue e altre amenità, non sono troppo convinti che sarà divertente ma ricominciamo a cantare e la macchina scorre veloce verso casa.