domenica 16 gennaio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Terme di Viterbo * Mentana

Mentana *  Terme di Viterbo * Mentana

16 gennaio 2022

Ci svegliamo senza fretta in questo terzo giorno di fine quarantena, la prima domenica in libertà dopo tanta attesa e oppressione. Prepariamo il necessario per trascorrere qualche ora alle terme, carichiamo sulla Ford Focus SW ciambelle, braccioli, cibo, borsoni da piscina modello Famiglia Brambilla e partiamo. Il cielo è di un azzurro intensissimo, le colline striate di verde germoglio, la terra riposa, e già si intravede la Primavera. Arriviamo senza troppe complicazioni e ci dedichiamo alcune ore di puro relax. Abbiamo parecchie tensioni da sciogliere. Le ombre lentamente si allungano, è ora di tornare, le giornate sono ancora brevi. Faticosamente rimettiamo nella Ford Focus tutto l'armamentario, un gatto nero ci saluta sperando in qualche bocconcino prelibato ma riesce ad ottenere soltanto qualche pezzetto di pizza che snobba, offeso. Mentre torniamo gli alberi sulla collina di baciano anche senza foglie, eleganti gazze ci svolazzano intorno fanatiche e storni di storni si esibiscono in danze meravigliose nella luce del tramonto. Torniamo a Mentana a notte già alta. 


lunedì 10 gennaio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Rieti * Mentana

 10 gennaio 2022

 

Mentana * Rieti * Mentana

 

Ci svegliamo presto, l’aria è fresca, siamo un po’ intorpiditi dalla quarantena. Usciamo per farci infilare degli stecchetti nel naso. Carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per una intera giornata fuori, panini, pizza, frutta, dolciumi, tè caldo, acqua, tazze, vestiti di ricambio, coperte, giochi, libri. Dobbiamo mettere benzina. Optiamo ancora una volta per il self service con disinfezione delle mani prima e dopo. La campagna sabina si apre al bianco dell’inverno, sferiche chiome di rami e neve danzano con resistenti foglie marroni coperte di bianchi fiocchi, le montagne si vestono coi colori del cielo. Giulia vuole fare un pupazzo di neve. Lei è negativizzata da giorni ormai. “Tra un po’ amore, non subito”. Non comprende eppure capisce. Quanta sofferenza stanno affrontando le giovani generazioni dell’Europa in pace da decenni! E quanta forza d’animo stanno dimostrando: loro insegnano a noi adulti, rammolliti dalla libertà conquistata da altre generazioni, a portata di click. Le notizie del Kazakistan si intrecciano alla propaganda novax su canali rigorosamente gestiti da Mosca. Dalla Serbia con furore il padre di un famoso tennista si è scagliato con retorica nazionalista su un giornale russo contro l’illiberale Australia. Gli improperi affiorano sempre più, così come il senso di impotenza. Forse si riescono a comprendere gli eventi soltanto quando non si ha più la possibilità di parteciparvi. Dall’esterno tutto si comprende con maggiore chiarezza. Il chiarore dell’inverno ci fa pregustare la fine della quarantena. Rieti con la neve è incantevole, così come i tanti paesini della Sabina appena spolverati, come fossero fatti di pandoro. Due ore di fila, come in una dogana, una di quelle che c’erano prima che il sogno dell’Europa Unita si realizzasse, controllo dei documenti e fastidioso stecchetto nella gola e nel naso da parte di una donna infilata in una tuta. Scorgo il suo sguardo truccato, i lineamenti gentili dietro alla cuffia e alla visiera appannata. Ci accomuna forse anche il desiderio di fare pipì e l’impossibilità pratica di realizzare tale bisogno. Torniamo verso Mentana. Giulia è delusa, vorrebbe proprio fare un pupazzo di neve. Ci fermiamo poco dopo Rieti per fare pipì all’aperto. In un bar non posso entrare, non ci sono bagni e l’unico luogo è un lembo di terra coperto di neve e foglie. Mi accuccio sperando che nessuno mi veda, apro gli sportelli ma devo sbrigarmi. Vedo il giallo liquido insinuarsi sotto il manto nevoso, sciogliere i cristalli più vicini al suolo e pian piano anche il trasparente strato superiore. Risalgo sulla Ford Focus SW che ha sempre più bisogno di una pulita e di una aggiustata e torniamo verso Mentana, accolti dal verde intenso e dal blu della Sabina romana. Monte Gennaro ci saluta fanatico con il suo scialle nevoso.

lunedì 3 gennaio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Civita Castellana * Mentana

 

3 gennaio 2022

 

Mentana * Civita Castellana * Mentana

 

Ci svegliamo presto. Carichiamo sulla Ford Focus Station Wagon il necessario per trascorrere una giornata fuori, quindi cibo, acqua, tè caldo, pronto soccorso, vestiti di ricambi, giochi e libri. L’appuntamento è alle 10 ma preferiamo premunirci. Uscire per andare a farsi infilare degli stecchetti nel naso e nella bocca è frustrante. Stiamo bene ma forse rappresentiamo elemento di rischio per la comunità di cui siamo parte, per chi ha deciso che la libertà è non vaccinarsi, con tutti gli improperi e gli anatemi del caso che inevitabilmente ci sovvengono. Peccato che la comunità di cui siamo parte per la quale mostriamo tale e tanta sensibilità da rintanarci sebbene persone sane, vive, libere onde evitare potenziali gravi conseguenze per altr*, non si premuri di rimborsare i guadagni non ottenuti, le spese effettuate, le tasse che verranno pagate, le bollette da pagare, l’affitto dell’officina, i rincari e tutte le spese annesse e connesse. Civita Castellana ci si mostra sorniona nella valle tra alberi spogli che sfoggiano i loro rami vestiti di gemmette per evidenziare la bellezza delle nuvole invernali. Troviamo un’operatrice comprensiva, che effettua il tampone anche alla piccoletta, cancellando la prenotazione per il giorno seguente. Riusciamo a cavarcela in una mezzoretta. Torniamo a rintanarci a Mentana.