31 marzo 2019
Mentana * Bagnaia* Capodimonte Lago di Bolsena * Mentana
Ci svegliamo presto, ci prepariamo e usciamo per una gita domenicale, forse verso il mare. Dopo alcune indecisioni prendiamo l'autostrada verso il viterbese, forse Tarquinia, usciamo a Orte, ci immettiamo sulla superstrada verso Viterbo, ci fermiamo a Bagnaia per acquistare la pizza pasquale ma i forni sono chiusi, ne approfittiamo per fare rifornimento di panini e porchetta calda presso un chioschetto mobile di una salumeria locale. Giulia dorme fino a Montefiascone, che si staglia nelle sue femminee rotondità sulla scura roccia paperina, proseguiamo verso Marta ma un cartello di un'esposizione canina ci dissuade dall'andare, ci fermiamo dunque a Capodimonte. Parcheggiamo la Ford Focus di fronte al lago, prendiamo un latte macchiato e una birra al bar Cantone e chiacchieriamo con una famiglia di turisti tedeschi probabilmente neonazisti. Mamma Valentina riesce, inspiegabilmente, a rimanere calma e sorridere. Proseguiamo la nostra gita, di quando in quando accompagnata da papere di varie specie con prevalenza di germani reali, ci fermiamo un po' per una sosta al parco giochi. Il lago è splendido seppure le acque non ci sembrino balneabili, vorremmo fare il giro delle isole in barca ma desistiamo per vari motivi, chiacchieriamo con alcune persone del luogo, prendiamo una birra, un gelato al cioccolato e un latte macchiato dal re del gelato rafforzando le nostre convinzioni repubblicane, risaliamo sulla Focus e torniamo verso Mentana.
domenica 31 marzo 2019
sabato 30 marzo 2019
Crocchette di un viaggio in Italia. Mentana * Farfa * Moricone * Mentana
30 marzo 2019
Mentana * Abbazia di Farfa * Moricone * Mentana
Ci svegliamo pigri, ci prepariamo, facciamo un giro a Casali, dalle parti di Villa Zeri, adornata da uno splendido glicine in fiore. Mangiamo e, nel pomeriggio, andiamo a Farfa per acquistare la cioccolata per Giulia nella bottega monastica e dunque ci dirigiamo verso Moricone per una pizzata da Fratini tra amici. Sulla strada la Sabina si esprime in tutta la sua prorompente e celata bellezza, una Venere coperta da una morganatica illusione di semplicità. Le gemme illuminano il tramonto infiammato dagli alberi di Giuda in piena fioritura. Mangiamo in buona compagnia e torniamo a Mentana.
Mentana * Abbazia di Farfa * Moricone * Mentana
Ci svegliamo pigri, ci prepariamo, facciamo un giro a Casali, dalle parti di Villa Zeri, adornata da uno splendido glicine in fiore. Mangiamo e, nel pomeriggio, andiamo a Farfa per acquistare la cioccolata per Giulia nella bottega monastica e dunque ci dirigiamo verso Moricone per una pizzata da Fratini tra amici. Sulla strada la Sabina si esprime in tutta la sua prorompente e celata bellezza, una Venere coperta da una morganatica illusione di semplicità. Le gemme illuminano il tramonto infiammato dagli alberi di Giuda in piena fioritura. Mangiamo in buona compagnia e torniamo a Mentana.
domenica 10 marzo 2019
Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Perugia * Solomeo * Orvieto * Mentana
10 marzo 2019
Mentana * Perugia * Solomeo * Orvieto * Mentana
Ci svegliamo intorno alle sette con l’idea di andare a vedere
Solomeo, piccolo paese alle porte di Perugia dove l’imprenditore del cachemire Brunello
Cucinelli ha creato una moderna Villa Adriana in miniatura. Svolgiamo alcune
faccende domestiche, ci prepariamo e carichiamo sulla Ford Focus il necessario
per una giornata fuori casa. Partiamo in un clima freddino che ci fa pensare
alla Lombardia, prendiamo l’autostrada e arriviamo a Perugia, Giulia accetta l’idea
di dormicchiare sul BebèConfort e arriviamo senza difficoltà. Papà Claudio
propone di andare a vedere la Città della domenica, di cui Mamma Valentina non sa
niente, dopo una piccola ricerca su internet decidiamo di andare a Perugia e
rimandare la gita al parco giochi di qualche anno o mese. Troviamo subito
parcheggio, ci incamminiamo verso il centro storico. Riusciamo a visitare la
Chiesa di Sant’Ercolano, a pianta ottagonale e dedicata al patrono del capoluogo
umbro, una torre con orologio e cappelle sovrapposte appoggiata sulle mura
etrusche e affrescata in modo mirabile. Ci inerpichiamo verso il centro storico,
entriamo nel Museo nazionale dell’Umbria, che visitiamo velocemente cercando di
coglierne i dettagli più importanti. Notiamo con piacere che vi è un punto UNICEF
per l’allattamento e il relax, dotato di fasciatoio e di salviettine
umidificate. Usciamo nella ventosissima e fredda Perugia, entriamo velocemente
nel Duomo, dove è in corso la messa cantata, Giulia guarda estasiata il coro e l’organista,
usciamo per non disturbare la funzione religiosa e compriamo un vasetto di
salsa tartufata. Torniamo velocemente verso la Focus e ci avviamo verso
Solomeo. Papà Claudio ha fretta di arrivare e così giungiamo lì in un orario in
cui tutto sembra deserto, l’ora di pranzo. Fa troppo freddo per attendere l’inizio
dello spettacolo, alle diciotto, è tutto aperto e chiuso al contempo. Non
troviamo quello che cercavamo, ossia la realizzazione pratica degli ideali
mazziniani, ma rimaniamo molto impressionati dalla creazione di una novella
Villa Adriana in un borgo medievale riadattato a città ideale dal visionario
imprenditore italiano del cachemire Brunello Cucinelli, evidentemente un genio
del nostro tempo con una idea molto personale della perfezione, del bello e del
buono. Cerchiamo invano un’area giochi per Giulia, esploriamo i dintorni, l’anfiteatro,
il teatro, la scuola di arti e mestieri diffusa nel borgo, la piazza con sedie
e tavoli, piantine, un’onda gialla, forse a rimarcare la vicinanza temporale
dell’otto marzo. Tutto sembra perfetto alla corte del duca illuminato, anche i
bracieri pronti per essere accesi forse in occasione dello spettacolo teatrale,
a ricreare la sacralità apollinea del teatro greco. Certamente è un luogo
particolarissimo e siamo felici di averlo visto, pensiamo che forse dovremmo tornarci
durante i giorni feriali. Torniamo un po’ frastornati e mogi verso casa ma ci
fermiamo a Orvieto, cittadella che amiamo molto e che ci ridona subito il buon
umore, ci rifocilliamo presso un baretto dove siamo stati più volte dopo aver
giocato con l’altalena sulle mura cittadine, dunque Mamma Valentina e Giulia
vedono velocemente il Museo Emilio Greco mentre Papà Claudio va a recuperare la
Ford, dunque visitiamo insieme il Museo Archeologico Nazionale e finalmente
torniamo verso Mentana, stanchi e pieni di stimoli intellettuali da elaborare.
sabato 9 marzo 2019
Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Ariccia * Roma * Mentana
9 marzo 2019
Mentana * Ariccia * Roma * Mentana
Ci svegliamo intorno alle tre di notte, Papà Claudio dorme mentre Mamma Valentina e Giulia infornano pizze e svolgono altre attività mattutine e domestiche. Ci riaddormentiamo brevemente e ci risvegliano intorno alle sette, ci prepariamo e e usciamo intorno alle 10.30. Carichiamo sulla Ford Focus il necessario per trascorrere una giornata fuori. Andiamo ad Ariccia, definiamo un rametto di mimosa sulla tomba di Bisnonna Augusta, poi giochiamo nel parco giochi Menotti Garibaldi, pranziamo al sacco e dunque ci rilassiamo nel Bamby bar. Riprendiamo la Focus e ci dirigiamo verso Roma per una lezione di musica, torniamo velocemente verso Mentana con una piccola sosta per giocare al Parco giochi Nomentum.
Mentana * Ariccia * Roma * Mentana
Ci svegliamo intorno alle tre di notte, Papà Claudio dorme mentre Mamma Valentina e Giulia infornano pizze e svolgono altre attività mattutine e domestiche. Ci riaddormentiamo brevemente e ci risvegliano intorno alle sette, ci prepariamo e e usciamo intorno alle 10.30. Carichiamo sulla Ford Focus il necessario per trascorrere una giornata fuori. Andiamo ad Ariccia, definiamo un rametto di mimosa sulla tomba di Bisnonna Augusta, poi giochiamo nel parco giochi Menotti Garibaldi, pranziamo al sacco e dunque ci rilassiamo nel Bamby bar. Riprendiamo la Focus e ci dirigiamo verso Roma per una lezione di musica, torniamo velocemente verso Mentana con una piccola sosta per giocare al Parco giochi Nomentum.
giovedì 7 marzo 2019
Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tivoli * Setteville * Roma * Mentana * Barco * Nomentum * Mentana
7 marzo 2019
Mentana * Tivoli * Setteville * Roma * Mentana * Barco * Nomentum * Mentana
Ci svegliamo intorno alle sei, forse Giulia ha già
impostato nella sua mente l’ora legale, svolgiamo alcune faccende domestiche,
facciamo colazione, ci prepariamo e usciamo. Papà Claudio va in officina mentre
Mamma Valentina e Giulia si dirigono con la Ford Focus verso il Tempio di
Ercole Vincitore che è però chiuso e aprirà intorno alle undici, risaliamo
sulla station wagon e andiamo ad acquistare ovetti di cioccolata, biscottini e
altri dolciumi pasquali, essendo il Carnevale finito ormai da due giorni.
Mentre ci dirigiamo verso Roma, tentiamo di fare una sosta a Setteville, dov’è
il Museo della Cornicolana, che è però chiuso, dunque arriviamo a Valle Giulia
con l’intenzione di visitare Villa Poniatowski ma Giulia è assorta in un sonno
profondo, per cui torniamo verso Mentana, dove acquistiamo alcuni beni di prima
necessità. Nel pomeriggio andiamo a fare una bella passeggiata al Barco, gli
alberi sono in fiore e tutto ci appare nella sua meravigliosa bellezza di
paesaggio in cui gli uomini e la natura hanno saputo interagire armoniosamente.
Veniamo più o meno amorosamente circondate da un gruppo di cani pastori
maremmani impegnati a far rientrare un gregge di pecorelle- Risaliamo sulla Ford
Focus e ci dirigiamo verso l’officina di Papà Claudio, prima di arrivare
giochiamo un po’ nel parco giochi della Riserva Nomentum dove Giulia impara a
giocare con la stellina blu, risultato che vuole mostrare a Papà Claudio e
Francesco, i quali colgono l’occasione per mettersi a giocare con le altalene e
fare due passi nel parco, che è però pieno di cani, risaliamo finalmente sulla
Focus e andiamo via.
mercoledì 6 marzo 2019
Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Bagnaia e Villa Lante * Mentana
Mentana * Bagnaia e Villa Lante * Mentana
Ci svegliamo presto, intorno alle cinque e trenta,
svolgiamo alcune faccende domestiche, facciamo colazione e carichiamo sulla
Ford Focus il necessario a trascorrere una giornata fuori.
Accompagniamo Papà Claudio all’officina e ci dirigiamo verso Viterbo, con l’idea di andare a Tuscania o di fermarci prima.
Sulla strada una nebbiolina nasconde il paesaggio
lasciando intravedere alcune briose fioriture.
Arriviamo a Bagnaia senza troppe difficoltà, parcheggiamo, Giulia gioca sull’altalena e poi andiamo a fare un giretto nel borgo.
Incontriamo idealmente la Pucciarella, una donna che nel
Sedicesimo secolo tenne testa ai Lanzichenecchi, salvando Bagnaia, splendido
borghetto medievale nella tipica pietra cimina, con una sassaiola improvvisata
e, a quanto pare, alquanto efficace.
Pegaso, il cavallo alato, sembra
attenderci in villa, camminiamo curiose tra fontane, giochi d’acqua, verde
perfezione formale di un giardino all’italiana settecentesco con gli elementi
di aria, acqua, fuoco, terra e l’astrazione formale simbolizzate in una complessa
e fittissima serie di rappresentazioni e rimandi, tra stemmi e raffigurazioni
mitologiche, nella creazione di un immaginario autoreferenziale fondato
sull’imposizione dall’alto più che dalla libera iniziativa e pertanto di
difficile lettura per i posteri.
Ci beiamo nei giardini, poi Giulia fa uno
spuntino con la pizza preparata da Mamma Valentina e veniamo a sapere che è
possibile, per un’apertura straordinaria, visitare anche gli edifici della
villa, in particolare le residenze degli illustri ospiti della famiglia
Montalto Peretti e dell’alto prelato Gambara, che fu anche patriarca di
Venezia.
Il giardino, le grottesche e gli affreschi grondano di riferimenti
agli stemmi che sono affissi all’ingresso, leoni con pere, i Peretti, gamberi
di fiume, Gambara, draghi, Papa Gregorio XII al secolo Ugo Buoncompagni,
monticelli, Montalto, e una stella che pare simbolizzasse il passaggio, nella fase
di costruzione della villa, di una cometa.
La fontana del Giambologna al centro
del complessissimo disegno di siepi di bosso e tasso emerge a rappresentare
l’astrazione formale, usciamo dalla villa, dopo una inaspettata visita guidata
anche nei casini estivi del Gambara e della famiglia Montalto, facciamo un rapido
giro nel centro storico del borgo e risaliamo sulla Focus per tornare a
Mentana.
Accompagniamo Papà Claudio all’officina e ci dirigiamo verso Viterbo, con l’idea di andare a Tuscania o di fermarci prima.
Fontana del Pegaso, Villa Lante |
Casino, Villa Lante |
Arriviamo a Bagnaia senza troppe difficoltà, parcheggiamo, Giulia gioca sull’altalena e poi andiamo a fare un giretto nel borgo.
Giardino , Villa Lante |
Casino, , Villa Lante |
Arno e Tevere, , Villa Lante |
Casino, , Villa Lante |
Fontana del Giambologna, , Villa Lante |
Villa Lante |
Fontana Lumini, , Villa Lante |
Villa Lante |
martedì 5 marzo 2019
Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma Villa Giulia * Mentana * Tivoli Villa d’Este * Mentana
5 marzo 2019
Mentana * Roma Villa Giulia * Mentana * Tivoli Villa d’Este
* Mentana
Ci svegliamo intorno alle sette, facciamo colazione e
svolgiamo alcune faccende domestiche. Prepariamo il necessario per trascorrere
una giornata fuori, tra cui pizza appena sfornata, pannolini, vestitini per
Giulia. Accompagniamo Papà Claudio in officina e proseguiamo. Giulia si
addormenta sul BebéConfort e Mamma Valentina sbaglia strada un paio di volte.
Arriviamo dunque a Villa Giulia e parcheggiamo proprio nei pressi. Sulla strada
incontriamo alberi caduti, pini sradicati, distributori di benzina distrutti,
un bollettino di guerra per qualche raffica di vento in una capitale europea di
uno tra i Paesi più industrializzati e potenti del mondo. La Villa ci incanta
per la sua bellezza, gli affreschi e la struttura architettonica mirabile. Ci
immergiamo nella civiltà etrusca, Giulia sembra interessata, un po’ meno lo è
alla mostra di Mario Schifano, e riemergiamo dopo aver ammirato il meraviglioso
sarcofago degli sposi in terracotta, vasellame, gioielli di fattura talmente
raffinata da sembrare moderni, scudi, resti di tetti e frontoni di templi. Ci
incantiamo dunque a vedere le tavole votive etrusche, che molto ricordano le
Tavole Eugubine e un cippo con un’iscrizione civile. Riprendiamo la Ford Focus,
passiamo a prendere Papà Claudio e torniamo per mangiare un boccone. Risaliamo
sulla Focus, accompagniamo Papà Claudio in officina e andiamo a Tivoli per
vedere Villa d’Este. Impieghiamo un tempo un po’ lungo per seguire le indicazioni
stradali che Papà Claudio ha impartito a Mamma Valentina nel timore che potesse
smarrire la strada. Giungiamo al parcheggio di fronte al Convitto Nazionale,
andiamo a dondolare sull’altalena in un parco giochi del centro storico e ci
incamminiamo verso la Villa Patrimonio UNESCO. Giulia è felicissima, scorrazza
e ammira con sincero ed infantile stupore i giochi d’acqua, gli affreschi e i
giardini. Torniamo dunque a prendere la Ford, recuperiamo Papà Claudio e
torniamo a Mentana.
domenica 3 marzo 2019
Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Villa Adriana * Mentana
3 marzo 2019
Mentana * Villa Adriana * Mentana
Ci svegliamo con la voglia di pigrare in una giornata
meravigliosa, Mamma Valentina tiene il broncio a Papà Claudio mentre Giulia spiega
con risate e gridolini che tutto è meraviglioso. Decidiamo di andare a Villa
Adriana, visto il clima alquanto favorevole e la gratuità dell’ingresso in occasione
della prima domenica del mese. Carichiamo sulla Ford Focus libri sonori, qualche
gioco, acqua, il plaid Decathlon e il necessario per trascorrere una giornata all’aria
aperta. Non troviamo parcheggio, in villa torniamo indietro, ricarichiamo il
telefono e compriamo cibarie in un forno, sulla strada troviamo un bel parco
giochi, ci fermiamo per un paio di giri in altalena e sullo scivolo. Chiamiamo quindi
Kari, Timo e Dafne che non avevano progetti per la giornata, ci diamo
appuntamento in un altro parco giochi, poco distante. Li incontriamo, chiacchieriamo
un po’, prendiamo una spremuta d’arancia in un baretto e Giulia fa subito amicizia
con Laura e Alessandro. Kari, Dafne e Timo tornano alle loro faccende e noi
andiamo a Villa Adriana coinvolgendo anche i due bimbi, che sono in compagnia della
loro mamma, Daniela. Raggiungiamo agevolmente la Villa, gremita di persone ma talmente
grande da non risentire minimamente dell’affollamento e incontriamo i cugini
Fabrizio, Rosy, Matteo e Andrea, affettuosamente ci salutiamo e proseguiamo il
giro turistico, dunque torniamo verso Mentana.
sabato 2 marzo 2019
Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Gubbio * Urbino e Fano * Mentana
2 marzo 2019
Mentana * Gubbio * Urbino e Fano * Mentana
Ci svegliamo di buon mattino, facciamo colazione, ci prepariamo, carichiamo bagagli, cibarie e giochi sulla Ford e partiamo alla volta di Urbino, Fano e Pesaro sulle tracce di Rossini. La campagna umbra ci incanta e ci fermiamo a Gubbio, come previsto da Mamma Valentina. La città dei matti ci accoglie con spirito impertinente. È evidente che non è un normale borghetto bensì una cittadina in cui l'abitudine alla libertà e alla partecipazione attiva alla vita civica è fortemente radicata. Senza neanche accorgermene ci facciamo ammaliare da questa antica sirena che pare adagiata su uno scoglio terrrigno. Dopo aver ammirato le tavole eugubine, aver chiacchierato coi contradaioli e disertato di politica, democrazia, storia, scienza, ci incamminiamo per gli splendidi vicoli e riprendiamo la Focus. Arriviamo a Urbino e andiamo via senza parcheggiare, diretti verso Fano dove scopriamo che la mostra rossiniana non è stata prolungata. Ci rifocilliamo comunque in un baretto gestito da donne, sentendoci immersi in un film d'autore visitiamo brevemente il centro storico di Fano che si sta attrezzando per il carnevale con una sosta nel Palazzo Malatestiano e torniamo a Mentana in tempo per il derby Roma Lazio.
Mentana * Gubbio * Urbino e Fano * Mentana
Ci svegliamo di buon mattino, facciamo colazione, ci prepariamo, carichiamo bagagli, cibarie e giochi sulla Ford e partiamo alla volta di Urbino, Fano e Pesaro sulle tracce di Rossini. La campagna umbra ci incanta e ci fermiamo a Gubbio, come previsto da Mamma Valentina. La città dei matti ci accoglie con spirito impertinente. È evidente che non è un normale borghetto bensì una cittadina in cui l'abitudine alla libertà e alla partecipazione attiva alla vita civica è fortemente radicata. Senza neanche accorgermene ci facciamo ammaliare da questa antica sirena che pare adagiata su uno scoglio terrrigno. Dopo aver ammirato le tavole eugubine, aver chiacchierato coi contradaioli e disertato di politica, democrazia, storia, scienza, ci incamminiamo per gli splendidi vicoli e riprendiamo la Focus. Arriviamo a Urbino e andiamo via senza parcheggiare, diretti verso Fano dove scopriamo che la mostra rossiniana non è stata prolungata. Ci rifocilliamo comunque in un baretto gestito da donne, sentendoci immersi in un film d'autore visitiamo brevemente il centro storico di Fano che si sta attrezzando per il carnevale con una sosta nel Palazzo Malatestiano e torniamo a Mentana in tempo per il derby Roma Lazio.
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