mercoledì 30 novembre 2011

Ritroviamo i tesori della cultura mondiale

Spesso chi vive in provincia nei pressi di grandi città, seppur non amando il caos metropolitano, è orgoglioso delle meraviglie artistiche che caratterizzano il territorio urbano italiano e qualche volta si concede qualche giornata di relax per ammirare tesori inestimabili della cultura mondiale davanti ai quali spesso si passa senza neanche accorgersene. C'è da dire che gli italiani sono un po' 'viziati' per quanto concerne il senso del bello quale categoria artistica e filosofica e che spesso dimenticano di ammirare ciò che hanno intorno. Se è vero che 'l'occhio' di un cittadino italiano è generalmente più 'allenato' a comprendere il bello in modo quasi istintivo, è tuttavia vero che spesso sono proprio gli italiani a conoscere meno il proprio patrimonio artistico e culturale. Questo accade con il paesaggio o con i capolavori più noti. Molte volte sono proprio i romani e coloro i quali vivono nelle grandi città d'arte a dimenticarne la straordinaria bellezza, troppo impegnati ad affrontare le quotidiane difficoltà del vivere all'interno di o poco discosti da città tanto belle. Una delle cose che ci si scorda più facilmente è il tipico giro turistico dei monumenti principali delle grandi città, quale ad esempio il giro del Vaticano e del Colosseo. Se si chiede alla maggioranza dei romani e di coloro che vivono nella provincia romana quante volte hanno trovato il tempo, passandovi davanti, di entrare a San Pietro per ammirare la Pietà o semplicemente per farsi coccolare da un ambiente assolutamente denso di capolavori quale è la più importante chiesa cattolica del mondo, risponderanno il più delle volte che sì, quando viene qualche persona da fuori o quando erano piccoli. Ma forse è importante, a volte, anche ritrovare il gusto del piacere assolutamente puro nell'osservazione di alcuni tra i più grandi capolavori della cultura per poi tornare ai ritmi più rilassati della vita provinciale. 
©2009.2021

martedì 29 novembre 2011

Dialogo tra romanità e cattolicesimo

Ovviamente se si vuole cercare l'arte italiana nel BelPaese è bene fare un giro per gli edifici religiosi non tanto perché nei musei non c'è, bensì perché la chiesa e la religione cattolica è stata l'unica costante per secoli nella vita politica, culturale e civile di un paese la cui storia è decisamente complessa da comprendere. A Roma, inoltre, la costanza si è dovuta unire ad una volontà di affermazione in seguito ad un periodo non breve di oscuramento della libertà di culto e molti edifici monumentali simbolo dell'antica Urbe sembrano aver instaurato un dialogo eterno con la monumentalità delle costruzioni religiose maggiormente cattoliche. Uno di questi mirabili esempi è la Basilica di Santa Maria del Popolo, quella meno 'chiassosa' proprio accanto alla stazione metropolitana. Un tempo era il Mausoleo dei Domizi Enobarbi e, nel primo secolo dell'anno Mille, il pontefice Pasquale II decise di demolire la tomba di Nerone, la cui memoria era piuttosto viva nella popolazione romana e costruirvi una basilica cattolica. Durante i secoli la chiesa venne ovviamente ampliata, arricchita di opere d'arte e dell'ingegno, tra cui due dipinti di Caravaggio e uno di Annibale Carracci nel transetto, la Cappella Chigi dipinta da Raffaello e con una statua del Bernini e, nella navata destra un gradevole esempio di quell'arte che è più facilmente rintracciabile nelle città della provincia del Centro-Italia, la Cappella del Presepio con affreschi di Pinturicchio e della sua bottega, grottesche mirabili e probabilmente costruita su progetto del Brembo. Ammirare tali capolavori è sempre qualcosa di ottimale per lo spirito e il corpo e può costituire uno spunto per goderne con ritmi più contemplativi anche nella straordinariamente bella provincia italiana, prevedendo eventualmente un tour artistico verso regioni e paesini che sembrano contenere in sé l'essenza stessa dell'italianità. 
©2009.2021