domenica 31 maggio 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tarquinia Lido * campagne di Tuscania * Lago di Bolsena, Montefiascone * Torre Alfina * Bosco del Sasseto di Monte Rufeno * dintorni di Bagnoregio * Mentana


31 maggio 2020

Mentana * Tarquinia Lido * campagne di Tuscania * Lago di Bolsena, Montefiascone * Torre Alfina * Bosco del Sasseto di Monte Rufeno * dintorni di Bagnoregio * Mentana

Ci svegliamo abbastanza presto, le borse già pronte e tutta l’intenzione di andare a fare una bella gita. Facciamo una colazione improvvisata sulla Ford Focus SW e ci dirigiamo verso Orte, l’ultimo casello nel Lazio, percorriamo la Orte-Viterbo dove non c’è più traccia di nebbia ma un paesaggio meraviglioso, con alcuni campi già trebbiati punteggiati di rotoballe, altri ricolmi di fiori multicolori che donano all’occhio un ristoro di bellezza e serenità. A Tarquinia Lido veniamo molto positivamente impressionati dalle migliorie sul lungomare rispetto all’ultima volta che ci eravamo stati e ci viene subito voglia di trascorrere lì le vacanze ma qualcosa non ci convince, la sabbia troppo nera, forse, o l’acqua fredda. Ripartiamo verso il Lago di Bolsena, dove arriviamo passando per l’Agriturismo Sensi, oramai un punto di sosta quasi obbligato quando passiamo dalle parti di Tuscania. Il bel campo di lavanda non è ancora fiorito ma sta per sbocciare e in questo momento particolare si può ammirare uno spettacolo molto particolare: i papaveri che contrastano armonicamente col loro rosso fuoco il violaceo che si intravede tra il verde non ancora argenteo dei ciuffi provenzali e le rare, nonché profumatissime, rose Napoleone in fiore. Chiacchieriamo e acquistiamo alcuni prodotti a base di lavanda di cui già avevamo apprezzato l’eccellenza, dunque facciamo visita all’azienda agricola, molto grande per i nostri standard. Le colline si avvicendano flessuose, nel loro ondulare dorato, verde scuro e policromo, creando immagini perfette per fotografie e quadri paesaggistici, oltre che per rilassare mente e corpo. Ammiriamo la produzione degli asparagi, ne assaggiamo di crudi, squisiti e andiamo via con la voglia di tornare. Il lago ci accoglie con un litorale non affollato ma con l’acqua piuttosto freddina per cui desistiamo dall’idea di fare un bagno ma Giulia e Papà Claudio si divertono a creare castelli di sabbia. È ora di andare, ricarichiamo sulla Focus SW l’armamentario e ci dirigiamo verso Torre Alfina, cercando le strade che evitino sconfinamenti interregionali. A Torre Alfina gustiamo un gelato in una gelateria del 1850, visitiamo lo splendido castello, prima longobardo, poi sforzesco, dunque Bourbon del Monte, quindi dei banchieri belgi Cahen di Anversa, poi di altri proprietari, tra cui il fallito Gaucci, e infine ora del Tribunale di Perugia. La gentile guida ci accompagna attraverso le sale pavimentate e affrescate in modo mirabile, tra l’altro da Pietro Ridolfi, pittore romano della cerchia dannunziana con porte in legno intarsiato del senese Pietro Corsini. Peccato che non vi siano più i grandi capolavori dell’arte mondiale ormai venduti all’asta ma certo che val bene una visita perché è molto suggestivo. Scendiamo ai piedi del castello e ci inoltriamo con un gruppo di adulti e bambini nel Bosco del Sasseto, dove l’elfo Alfin ci svela i segreti del Bosco del Sasseto di Monte Rufeno insieme ai suoi aiutanti, una fata-strega e un insetto-re-botanico. Salutiamo il gruppo di bimbi e genitori, l’elfo e il personale dell’associazione Ape regina, risaliamo sulla Ford Focus e ripartiamo verso Bagnoregio, dove incontriamo Giulio, la piccoletta mangia un pezzo di pizza al taglio. Concludiamo la serata in un ristorantino nelle campagne di Lubriano tra gatti, cani, fiori e strani personaggi, quindi torniamo a Mentana.

sabato 30 maggio 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Maccarese * Passoscuro * Mentana

Ci svegliamo presto, con un'insolita nebbiolina e un clima fresco. Dopo qualche esitazione decidiamo di andare al mare, per cui carichiamo la borsa sulla Ford Focus SW e andiamo verso Maccarese. Non troviamo traffico ma ci stupiamo per la quantità di stabilimenti diroccati. Facciamo una passeggiata, il profumo dell'elicriso si unisce a quello del mare, blu solsasse. I gabbiani giocherellano nell'acqua, ci bagniamo appena i piedi, chiacchieriamo, ci rilassiamo un po' e poi ripartiamo per le attività mentanesi, spesa, pranzo, saluti ai Nonni. Nel pomeriggio andiamo verso Cineto Romano ma un acquazzone ci fa desistere dall'impresa. Vedremo le cascate e il pozzo senza fine un'altra volta.


sabato 23 maggio 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Isola Liri * Arce * Sperlonga * Nemi * Genzano * Mentana

Ci svegliamo presto, sistemiamo un po', ci prepariamo e usciamo. Ci dirigiamo verso Arce ma prevediamo una sosta a Isola Liri: Giulia non l'ha ancora vista e rimane incantata di fronte alle cascatelle nel centro storico. Risaliamo sulla Ford Focus SW, arriviamo ad Arce, molto carina, tra i monti, una piazza e una chiesa costruita con gradevole alternanza tra forme concave e convesse. Visto il tempo splendido ci dirigiamo verso il mare, Terracina ma poi deviamo verso Sperlonga che ci saluta coi suoi splendidi vicoletti e il suo mare accogliente. Dopo il primo bagno di stagione riprendiamo la Ford Focus SW e ci dirigiamo verso Mentana ma il traffico selvaggio sulla Pontina ci fa presto cambiare percorso per cui prendiamo l'Appia e andiamo a Nemi per una sosta rinfrancante. Gustiamo ottimi panini acquistati nella salumeria Castelli e Giulia un cono non male nell'Osteria del gelato.  Ci fermiamo sulle panchine ad ammirare lo splendido panorama, Giulia scorrazza felice poi andiamo a Genzano, camminiamo nell'Olmata con Prozio Romeo e poi torniamo verso Mentana.

domenica 17 maggio 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * San Polo dei Cavalieri * Montagna spaccata * San Polo dei Cavalieri * Mentana


17 maggio 2020

Mentana * San Polo dei Cavalieri * Montagna spaccata * San Polo dei Cavalieri * Mentana

Ci svegliamo pigri ma decidiamo di andare a fare una passeggiata sui Monti Lucretili, con molta lentezza, dopo aver pulito un po’ casa, riusciamo a partire verso l’ora di pranzo. Siamo indecisi se andare a Monteflavio oppure a San Polo, dopo una breve consultazione optiamo per la seconda ipotesi. Il lockdown è entrato nella fase 2 ma noi siamo comunque un po’ titubanti. Armati di Stokke, mascherine, panini e pizza ci dirigiamo dunque verso San Polo dei Cavalieri. Giulia non apprezza gli squisiti panini col lonzino e pane fatto in casa perché vi è qualche frammento di rosmarino non perfettamente triturato nell’impasto né la pizza e inizia, dall’alto del suo BebèCofort uno sciopero della fame, ci dobbiamo dunque fermare nell’unica rosticceria aperta dove hanno una pizzetta rossa che molto fa pensare alla Luisona del bar di Stefano Benni. Per ripicca ne mangerà un po’. Quando giungiamo ci sorprendiamo per la mancanza di parcheggio e per l’assenza di mascherine, se è vero che non sono obbligatorie mentre si svolge attività fisica è anche vero che il sentiero è stretto e si possono indossare quando si incrocia qualcuno senza recare danni a chicchessia. Camminiamo e, dopo pochi passi, Giulia e Papà Claudio esplicano in modo inequivocabile il loro concetto di ‘andare in montagna’: si siedono all’ombra, su un ampio sasso, per mangiare e bere. Con molta fatica, Mamma Valentina riesce a convincerli a camminare un po’, incontriamo una mandria con un vitellino, rischiamo di sbagliare sentiero e poi, dopo una mezzora abbondante di cammino su terreno misto Giulia acconsente ad entrare nel marsupio-zaino Stokke e si addormenta sulle spalle di Mamma Valentina. Torniamo verso Mentana attraversando il viale con le ginestre quasi in fiore e ci fermiamo a San Polo, dove Giulia riconosce i cerchi, vuole giocare e saltellare, fa amicizia coi gatti nel vicolo dei Lincei e osserva guardinga alcuni cagnolini. Torniamo dunque a Mentana.

lunedì 11 maggio 2020

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Pineta di Monteflavio * Mentana

10 maggio 2020 .

Ci svegliamo verso le sette. Il cielo è coperto, controlliamo le previsioni meteo, non dovrebbe piovere. Ci prepariamo, indossiamo le mascherine, carichiamo cibarie, acqua, tè caldo, colori, scarpe di ricambio, marsupio Stokke, e ci avviamo verso il parco naturale più vicino e più facilmente fruibile con la piccoletta. Le strade sono quasi deserte, qualche ciclista corre in gruppi di due o tre bici, a distanza di sicurezza. La primavera si esprime in tutto il suo luminoso splendore. Dopo cinque mesi - tre di influenze varie e due di lockdown COVID-19 - ci sentiamo quasi sovrastare dalla meraviglia. La piccola vomita appena arriviamo quindi si rannicchia nello Stokke e sale dapprima sulla schiena di Papà Claudio e poi, dopo pochi metri, su quella di Mamma Valentina che trova più confortevole. Camminiamo in un'immensità di verde, spazio, colori e profumi cui non eravamo più abituati. Gli altri camminatori indossano mascherine, ci salutiamo e ci teniamo a distanza. Incontriamo un gruppo di cavalli, pasteggiamo frugalmente non lontano dalla casa del pastore e poi ci dirigiamo verso i resti del Beechcraft precipitato nel 1960, fotografiamo il fossile con la grande conchiglia, Claudio ammira la meccanica dello sportello delle ruote posteriori, ancora funzionante, mentre la piccoletta si rammarica di non avere con sé chiodi e attrezzi per aggiustarlo. Giulia cammina, facendo un po' di storie, per più di un chilometro di terreno misto, tra salite, discese, sassi, manto erboso. Bramerebbe un ristorante ma si accontenta di un tavolo con le panche, panino, biscotti, sesamini e, ovviamente, tetta. Riprendiamo il cammino con la scricciola nello Stokke, Mamma Valentina arranca un po' ma c'è la fa. Ci riposiamo nell'area picnic, Mamma Valentina recupera forza nella schiena ammirando due arcobaleni ad x e l'evolversi delle nuvole. Torniamo a Mentana con la contentezza e l'eccitazione di un lungo viaggio avventuroso. Incontriamo i nonni, ceniamo, ammiriamo le stelle e poi crolliamo addormentati fino alle cinque, ora in cui ci svegliamo di soprassalto, scossi da un terremoto 3.3 con epicentro la riserva della Marcigliana, a pochi metri dall'uscita del GRA Nomentana Mentana.