giovedì 29 dicembre 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Acquasparta * Passignano sul Trasimeno * Val di Chiana * Volpaia * Civitella in Val di Chiana * Passignano sul Trasimeno * San Gemini * Mentana

 

29 dicembre 2022

 

Mentana * Acquasparta * Passignano sul Trasimeno * Val di Chiana * Volpaia * Civitella in Val di Chiana * Passignano sul Trasimeno * San Gemini * Mentana

 

Ci svegliamo presto, con l’intenzione di partire prestissimo. Tra una cosa e l’altra non ci muoviamo da Mentana prima delle 7.30 con la Ford Focus SW. La giornata si preannuncia freddina ma non troppo, più che fine dicembre sembra un clima e un paesaggio novembrino. Gli alberi non ancora completamente spogli, le querce ramate e le gemme che fanno germogliare i boschi. Uliveti alleggeriti del loro prezioso carico nero, viola e verde danzano sui Preappennini. La strada è libera. Facciamo colazione a Acquasparta, scoprendone la bellezza discreta e semplice, memore di un glorioso passato linceo. Proseguiamo fino al lago, con una piccola sosta a Passignano sul Trasimeno per una colazione veloce e gustosa. Il clima è molto più caldo. Riprendiamo il percorso fino alla Val di Chiana. Svolgiamo delle commissioni e ci ritroviamo a Civitella in Val di Chiana, luogo di un truce eccidio perpetrato dai nazifascisti il 29 giugno del 1944. Rendiamo omaggio alle vittime, il sentimento di libertà risorge nei nostri animi non assopiti e prontamente mossi agli ideali di giustizia, resistenza e antifascismo, ora e sempre. Ritorniamo verso la strada con i cuori oppressi dalla violenza ottusa e grave. Proseguiamo verso il lago, tornando nel bar della colazione, dove mangiamo della torta al testo niente di che, facciamo una passeggiatina con sosta nei giochi pubblici. Le onde di terra ricordano all’acqua l’armonia di ere remotissime. Non siamo di buon umore, qualcosa si è spezzato nei nostri animi a Civitella in Val di Chiana. Ci fermiamo casualmente a San Gemini che ci accoglie con la bellezza della vita che contempla il passato, il presente e il futuro, che considera la vita stessa il più prezioso valore civico e morale. Il Rione Piazza ci abbraccia con tutta la sua umbra gentilezza, vitalità e gioia. Prendiamo un caffè in una chiesa quattrocentesca sconsacrata. La Luna e Venere ci salutano fanatiche stagliandosi in un cielo nero definito dai tetti e dalle antiche architetture umbre. Torniamo a Mentana con il desiderio di essere nuovamente parte di quella comunità generosa e sincera, di farci abbracciare da San Gemini, paese a noi particolarmente caro.

 

sabato 3 dicembre 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Laterina * Val di Chiana * Arezzo * Massa Martana * San Gemini * Mentana

  

3 dicembre 2022

 

Mentana * Laterina * Val di Chiana * Arezzo * Massa Martana * San Gemini * Mentana

 

Ci svegliamo prestissimo, la pioggia continua a cadere copiosa dopo una nottata di burrasca. Prepariamo tisane calde, panini e l’occorrente per trascorrere una giornata fuori. Carichiamo tutto sulla Ford Focus SW e partiamo, più tardi del previsto. È ancora buio, l’alba ci accompagna soltanto nel suo farsi giorno, il sole coperto dalle nuvole. Prendiamo l’A1 invece della superstrada e l’autunno ci accoglie in tutto il suo splendore, fuochi naturali fatti di chiome arancioni, rosse, marroni, gialle, rami rossi, bianchi, neri che si stagliano orgogliosamente nel cielo grigio, morbido, rendendone ancor più drammatica la bellezza, fanno presagire la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. L’aria di neve della sera prima viene coperta da quella brumale della terra finalmente bagnata, forse nei boschi si potrebbe udire il sospiro delle felci e dei ciclamini, la rinascita dei funghi e il chiacchiericcio delle radici. Stormi di storni, che timidamente sembrano riapparire dopo il lockdown, volteggiano nelle loro danzanti geometrie. Tra le tante tragedie causate, la pandemia ha avuto il merito involontario di far respirare il cielo. Sbagliamo strada, ci troviamo a Laterina, piccolo borgo che conserva memorie di un passato ‘rosso’ di comitati e di sezioni coi pugni chiusi levati in aria, falci e martelli. La Val di Chiana ci sorprende con le sue foreste ordinate, le casette deliziose, le colline che ispirano un senso del bello armonico ed essenziale. Facciamo una piccola sosta in un bar improbabile tra tante macellerie senza fronzoli. Arriviamo a Arezzo giusto in tempo per mangiare alla bell’e meglio nella Gastronomia del Cervo e visitare in orario gli affreschi di Piero della Francesca che ci riempiono di pura gioia, di quel senso di armonia e profonda serenità che soltanto la meraviglia della grande arte è in grado di generare. Un senso di profondo ordine interiore proviene da quelle linee, quei colori e quella ricerca di bellezza. Improvvisamente le angosce, il senso di sgomento per le guerre e le torture nel nostro mare e ai confini europei svanisce, riempiendo il cuore di speranza per l’umanità nella sua complessa interezza. Proseguiamo la nostra passeggiata aretina, tra mercatini antiquari e natalizi, decorazioni e abbellimenti, giochi di luce e una generale voglia di stare bene, dopo l’ovattata guerra contro l’invisibile virus assassino. Torniamo verso casa, sentiamo freddo ma preferiamo percorrere la superstrada. Ci fermiamo a mangiare da qualche parte ma dove? Deruta? Massa Martana? Alla fine il ricordo di una giornata a San Gemini con antichi mestieri, cestai e infanzia ridente per le stradine ci fanno optare per il buono, e non economico, Torchio del Rione Rocca a San Gemini. Ci rifocilliamo e torniamo a Mentana.

domenica 12 giugno 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Capestrano * L’Aquila * Mentana

 12 giugno 2022

 

Francavilla al Mare * Capestrano * L’Aquila * Mentana

 

Ci svegliamo presto e di buon umore. Il mare è calmo, pieno di conchiglie, meraviglioso in questo periodo dell’anno. Svolgiamo attività francavillesi e poi risaliamo sulla Ford Focus SW per tornare a Mentana e votare. Decidiamo di non percorrere l’autostrada ma scegliamo una strada differente, la prima sosta è a Capestrano, che aveva già suscitato la nostra curiosità sia per essere il luogo di ritrovamento del Guerriero custodito nel Museo di Chieti, sia per l’oggettiva bellezza del borgo, a cavalcioni sulle colline montuose della Valle del Tirino. Troviamo parcheggio nella piazza principale. C’è un matrimonio e quindi possiamo visitare il meraviglioso castello e anche il municipio senza troppe difficoltà. Chiacchieriamo di Garibaldi, di libertà e di felicità. Ci concediamo un aperitivo in piazza, dove chiacchieriamo, facciamo amicizia. Capestrano è un luogo ancestrale, rimane scolpito nella memoria di chi viene accolto tra le sue pietre e la sua abruzzese gentilezza, ruvida all’apparenza e sincera nell’essenza. Proseguiamo. La strada è più agevole, leggermente meno profumata rispetto alla Tiburtina Valeria ma molto suggestiva anch’essa. Ci fermiamo a L’Aquila, mangiamo in centro, prendiamo l’immancabile caffè al torrone dai Fratelli Nurzia, giri di giostra e poi ripartiamo, salutando la bella città che esprime anche nel nome tutta la forza femminile. Continuiamo e arriviamo a Mentana giusto in tempo per votare per i referendum, anche se il quorum è ai minimi storici. 

sabato 11 giugno 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tagliacozzo * Scurcola Marsicana * Castel di Ieri * Francavilla al Mare

 

11 giugno 2022

 

Mentana * Tagliacozzo * Scurcola Marsicana * Castel di Ieri * Francavilla al Mare

 

Ci svegliamo presto ma non troppo, svolgiamo alcune faccende domestiche e mentanesi, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario e partiamo tra le nove e le dieci. Il cielo è terso, l’aria frizzante e non rovente. Decidiamo di non percorrere l’autostrada ma di andare con lentezza, la strada è più impervia ma ci troviamo in poco tempo immersi tra ginestre in fiore, profumo di elicriso, afrore di bosco e paesaggi che cambiano con la velocità tipica del Centro Italia. Colline, montagne, borghi incontaminati si lasciano esplorare con lentezza, mentre delicatamente giriamo tra le curve e i tornanti non larghi sulla strada con poche automobili, molte biciclette e qualche segnale di vita agreste. Giugno è nel suo pieno splendore, i colori pieni della primavera si intrecciano sinuosi con i verdi intensi e gli alberi che fanno presagire le dolcezze della cornucopia estiva. Facciamo colazione al Bar Piccadilly di Tagliacozzo, chiacchieriamo, di rilassiamo, poi proseguiamo. Ci fermiamo a Scurcola Marsicana, così senza neanche sapere bene perché. Il paese è incantevole, da un momento all’altro ci aspettiamo di veder sbucar fuori qualche fatina o per lo meno un elfo, un* gnom* eppure ci sono persone, un matrimonio e tre splendide chiese, tutte e tre dotate di organi a canne. La prima ha una scala che abbraccia il sagrato da cui si gode una visuale meravigliosa, dentro fiori e allestimenti per le nozze, cui non partecipiamo, se non come augurio. Una violinista illuminata da un raggio di sole prova un concerto e noi ci soffermiamo ad ascoltarla, con viva emozione. Ci inerpichiamo ancora e troviamo la seconda chiesa e infine la terza ben restaurata con i denari della popolazione scurcolese emigrata in America. Alcuni lampadari in prezioso vetro, presumibilmente di Murano, illuminano l’ecletticità che contraddistingue il luogo di culto. Torniamo verso la Ford Focus SW, chiacchieriamo con una scurcolese e proseguiamo anche se proprio non ci capacitiamo sul perché tante case siano in vendita in quel luogo così particolare e caratteristico, a neanche 45’ da Roma e con ben due uscite autostradali nei pressi. Tra tornanti, nuvole di ginestre fiorite, boschi, montagne, monti e colline ci troviamo in un paesello dal nome curioso, Castel di Ieri. Facciamo una sosta ma solamente nella piazza del paese, mangiamo panini anche se avremmo molta voglia di fermarci nella locale trattoria Lisa. Qualcosa ‘stona’: in piazza, nei bar, nei luoghi di ritrovo sono solamente uomini, niente donne. Sembra davvero un tuffo in un paesino di tanti anni fa, quando le donne non andavano nei bar perché era considerato sconveniente, inopportuno. Andiamo via e arriviamo a Francavilla al mare, dove svolgiamo attività francavillesi e ci addormentiamo all’imbrunire.

sabato 4 giugno 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Cantalupo * Vescovio * Torri in Sabina* Cottanello * Rieti * Mentana

4 giugno 2022

Mentana * Cantalupo * Vescovio * Torri in Sabina  * Cottanello * Rieti * Mentana


Ci svegliamo pigramente in questo sabato di giugno. Svolgiamo alcune faccende domestiche e mentanesi poi, a ritmo lento, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere una giornata fuori e ci dirigiamo verso la Sabina Reatina occidentale, fuori dai percorsi turistici di massa. Prendiamo un caffè freddo e un aperitivo nella micropiazzetta di Cantalupo. Intorno a noi colline variegate, i preappennini, paesini e borghi che chiacchierano dai cocuzzoli con vanitosa umiltà. Le rotoballe già ai bordi dei campi, tra boschi disordinati, vigneti e uliveti che si alternano in ritmi pettinati e spontanei. L'aria è tersa, respiriamo subito meglio, il livello del rumore è basso, si riescono a distinguere i canti degli uccellini, le voci che rimbalzano tra le chiare pietre sabine. Facciamo un primo aperitivo giocosi a Cantalupo, treat scivolate e dondolate nel parchetto ombreggiato da antichi lecci, roveri e querce e una piazzetta in cui parlottare del giubileo di diamante della Regina Elisabetta in perfetto inglese. Il clima è leggermente uggioso e il grigiore mette in risalto la varietà talvolta sottovalutata dei verdi di giugno. Proseguiamo il nostro giretto seguendo le indicazioni della coppia italo-inglese. Arriviamo a Vescovio, luogo splendido che evoca atmosfere solarpunk hygge. C'è un matrimonio, non è un royal wedding, mancano cappellini e fascinator, ma è molto suggestivo. Mangiamo pesce accanto al Forum Novum e nell'abbraccio petroso del medioevo sabino, in un bel chiostro con giardino all'italiana. Ci rilassiamo, chiacchieriamo con una famiglia che sta celebrando un compleanno e con un terzetto belga-fiammingo. Proseguiamo verso Torri un Sabina a pochi chilometri. Tutto è silenzioso, è l'ora della pennichella. Un bar libreria edicola è aperto. Donne dentro, uomini fuori a pigliare il fresco. Ci incamminiamo nel delizioso borgo dove incontriamo una coppia toscana in gita. Chiacchieriamo camminando, senza stress, ridiamo benevolmente della delirante solitudine di un vecchio, ci raccontiamo storie paurose della Sabina tra lo sguardo divertito di un uomo col cappello di paglia, comodamente appoggiato sulla panchina a godersi il panorama. Proseguiamo, saltando saltando alcune tappe per vari motivi, tra strade ombreggiate maestosamente da grandi alberi in ottima salute. Arriviamo a Cottanello dove un maestro di musica perpetua la gloriosa tradizione di chi porta note, ritmi, melodie e armonie anche nei comuni più piccoli. Pensiamo a Paolo Fresu e in un istante ci rendiamo conto dell'importanza di ciò che quell'insegnante compie ogni giorno. Anche lui è un eroe a suo modo ma le sue azioni non vengono celebrate con statue e ricorrenze. Le sue gesta non sono narrate nei libri di testo né vengono omaggiate durante la parata del 2 giugno. Cavalli di Tolfa da trekking ci accolgono. Andiamo a Rieti e pian piano che scendiamo verso la piana reatina l'aria di fa più puzzolente di smog. Rieti ci accoglie simpaticamente, camminiamo, chiacchieriamo, giochiamo, mangiamo e torniamo a Mentana. 

giovedì 2 giugno 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Montelibretti * Bocchignano * Poggio Mirteto * Bocchignano * Mentana

 2 giugno 2022

 

Mentana * Montelibretti * Bocchignano * Poggio Mirteto * Bocchignano * Mentana

 

Ci svegliamo pigramente e con umore instabile in questo due giugno in cui festeggiare la Repubblica Italiana e celebrare il 140mo anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi. Svolgiamo alcune faccende domestiche, carichiamo la Ford Focus SW con il necessario per una giornata fuori e poi ci dirigiamo verso l’Umbria, alla scoperta delle vie dello zafferano, almeno nelle intenzioni. Evidentemente l’idea di prendere l’autostrada a metà mattina di un giovedì festivo e di ponte lungo non è molto originale, il traffico è statico e non abbiamo intenzione punto di entrarvi. Cambiamo strada e andiamo a Montelibretti, che ci accoglie come i paesi della Sabina sanno fare quando decidono di essere accoglienti. Troviamo un bar che ci serve un ottimo aperitivo sotto l’ombra naturale di tigli non ancora fioriti la fiammante fioritura una bouganville carminio e magenta. Tutto è perfetto, c’è anche l’edicola dove acquistare giornali e riviste, fare quattro chiacchiere e un paio di famigliole locali che ci suggerisce un paio di ristorantini. Mangiamo pesce tra le colline, giochiamo al parco giochi e respiriamo i profumi di giugno nell’aria pulita e gradevole. Con lentezza vacanziera proseguiamo verso Bocchignano dove c’è un festival jazz, è troppo presto e prendiamo un caffè nell’unico bar. Proseguiamo verso Poggio Mirteto, vivace e attiva, molto più ricca all’apparenza. Ci rilassiamo tra un mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato, un gelato, una birra artigianale sabina e un laboratorio creativo sulle api. Torniamo quindi a Bocchignano, splendida, in cui il ritmo del jazz si intreccia con le antiche mura di un paese che sembra più una grandissima casa che una città. Ha circa cento abitanti in tutto e pare proprio di poter vivere quell’atmosfera un po’ medievale di comunità in cui le storie e le passioni sono anche condivisione. A pochi chilometri da lì il deposito del più grande sito di commercio online mostra tutta la superflua ambizione all’immediatezza consumistica. Il concerto è carino ma quel che è davvero meraviglioso è che tutto il paese, o quasi, partecipa al piccolo grande evento. Le colline e i preappennini danno sfoggio di sé e la Sabina mostra la sua straordinarietà.

Torniamo a Mentana con un senso di tranquillità e serenità.

domenica 29 maggio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Farfa * Mentana * Toffia * Osteria Nuova * Mentana

 29 maggio 2022

 

Mentana * Farfa * Mentana * Toffia * Osteria Nuova * Mentana

 

Ci svegliamo con un po’ di fatica, avremmo bisogno di riprenderci, è stato un periodo difficile. Svolgiamo alcune faccende domestiche e poi partiamo insieme anche a Nonna Lucilla, che ha deciso di trascorrere una giornata con noi. Allegria insonnolita ci accompagna in questa mattinata. Ginestre e rotoballe danzano con le nuvole e le frondose campagne sabine. Farfa è un incanto, c’è anche una fiera del fiore. Ci sentiamo coccolat* nell’ombroso chiostro. Andiamo via verso l’ora di pranzo e l’umore si guasta. Capita sempre quando non si rispettano i ritmi dei luoghi. Torniamo a Mentana, mangiamo un boccone nervosamente e ripartiamo verso Toffia, dove ci aspettano amic* e momenti di creatività. Mangiamo una pizza a Osteria Nuova e poi a casa.

domenica 1 maggio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Orvieto * Mentana

 

1° maggio 2022

 

Mentana * Orvieto * Mentana

 

Ci svegliamo con lentezza in questa prima giornata di maggio così densa di significati politici. La giornata si presenta piovosa e i nostri programmi per andare a Solomeo si modificano. Carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per una gita fuoriporta, eccedendo non poco nelle previsioni di necessità. Acquistiamo poi fave e pecorino, tradizionalmente immancabili e ci dirigiamo verso l’autostrada, non trafficata. Il grigio inchiostro del cielo evidenzia in modo drammatico i volumi dinamici della Sabina, della Tuscia e dell’Umbria, il vento fa danzare alberi e prati. I pensieri seguono e il buon umore è presto raggiunto. Troviamo parcheggio velocemente, ci incamminiamo tra le viuzze della cittadella cui siamo tanto affezionat*. La passeggiata verso il duomo sarà l’unica attività non pigra della giornata per * adult*. Appena arriviamo al Duomo, ci beiamo nella sua meravigliosa bellezza e cominciamo la nostra pigrissima giornata. Prendiamo un aperitivo nella Cantina Foresi, bimb* e cane scorrazzano felici in piazza, apprendendo il senso del bello col piacere dello stare insieme giocando in libertà e sicurezza. Con calma e molta indecisione ci spostiamo nell’adiacente Ristorante Pellegrini per gustare rivisitazioni della tradizione, allungando senza accorgercene i turni del personale che tira un sospiro di sollievo quando, con bradipa lentezza, finiamo di mangiare ad un orario imprecisato ché il tempo sembra essersi rincantucciato nelle sue convenzioni, dimenticandosi di noi. Una visita fugace nel duomo si trasforma nell’avventurosa emersione dagli inferi, con tanto di infantili volti sporchi di polvere che pare carbone. Con gran fatica ci incamminiamo verso Piazza della Repubblica, le poche centinaia di metri ci paiono faticosissimi chilometri, incontriamo Rosaria nella sua bottega, ci salutiamo e abbracciamo, nei dolori che ci accomunano e nella gioia dell’incontrarci e abbracciarci. L’aperitivo da Montanucci è motivo di risate, usciamo poi, un po’ straniti, nelle stradine e ci fermiamo con convinzione nella Folk Osteria dove la musica, l’acqua e il buon cibo trasformano una merenda in una festa. Torniamo a Mentana con tanta stanchezza e voglia di stare insieme.

sabato 30 aprile 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Rieti * Mentana

 

30 aprile 2022

 

Mentana * Rieti * Mentana

 

Ci svegliamo ad orari diversi, svolgiamo attività mentanesi, uno splendido viavai di persone care vivacizza la mattinata. Nel pomeriggio, dopo pranzo, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per un pomeriggio e una serata a Rieti. Abbiamo un appuntamento a Villa Reatina, di fronte al teatro della battaglia risorgimentale dove una improbabile scultura di marmo e piastrelle evidenzia il degrado urbano reatino, cioè qualche calcinaccio e un paio di scritte con la bomboletta spray circondate da una natura generosa e piena nel verde d’aprile sottolineato dalle fioriture del siliquastro e arrossato dalle prime timide distese di papaveri rossi che si contendono la scena con la borragine blu e ciuffi di gialle nebulose pratoline. La Sabina ci accoglie nel suo centro mostrando le lievi variazioni climatiche, nell’area romana prevalgono i vivaci e più determinati colori della primavera piena, in quella reatina il disgelo della neve tarda ancora, lasciando spazio a tavolozze fluttuanti. Incontriamo un gruppo a Villa Reatina, con cui poi mangiucchiamo qualcosa nel bar Jolly, un bar sport di quartiere e di provincia che fa pensare a Stefano Benni e alla sua Luisona, a tovaglie stirate e conservate con cura, ad ammodernamenti che lasciano intravedere un tempo in cui al bar si andava per giocare e carte e bestemmiare, per tirare al biliardino e fare marachelle. Intrecciamo parole e sguardi, poi andiamo al centro di Rieti per incontrare amic* di famiglia sul bel Lungovelino. Sperimentiamo innovazione sociale sorseggiando bevande e gustando pizza al Bonobo. A malincuore salutiamo * amic* e torniamo a Mentana.

lunedì 18 aprile 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Vignanello * Mentana

 

18 aprile 2022

 

Mentana * Vignanello * Mentana

 

Ci svegliamo presto. Carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere all’aria aperta la giornata di Pasquetta. La giornata è ventosa e freddina, i verdi di aprile si snodano nella Sabina e nella Tuscia, il traffico è nervoso, l’autostrada trafficata. Arriviamo a Vignanello passando per paesini da visitare la prossima volta. Nel parcheggio del castello Ruspoli ci fermiamo in attesa di raccogliere il gruppetto. Fa freddo, l’umore non è dei migliori. Infine entriamo. Il castello è splendido, l’animazione decisamente poco adatta al luogo, sgradevole musica discotecara toglie magia al luogo che è davvero incantevole. La visita al castello è impressionante. Varcando il ponte levatoio sembra di entrare in un mondo ormai remoto, o che si pensa sia lontano, in cui poche famiglie, per lo più imparentate tra loro, gestivano i destini d’Europa e di gran parte del Pianeta. Un albero genealogico millenario, un seme giunto dalla Scozia che in Italia ha trovato la sua migliore espressione, camini che parlano di amori finiti male, di donne col carattere indomito e forte come quello di guerrieri al fianco di Carlo Magno. La caccia alle uova in versione nostrana è tra labirinti di antiche siepi in splendidi giardini all’italiana. Andiamo via con la sensazione di aver guardato dal buco della serratura le vicende private della Storia dell’Europa moderna. La Tuscia lentamente intreccia le sue colline con la Sabina e torniamo evitando autostrada e traffico.

domenica 10 aprile 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Villa San Giovanni in Tuscia * Vetralla * Mentana

 

10 aprile 2022

 

Mentana * Villa San Giovanni in Tuscia * Vetralla * Mentana

 

Ci svegliamo assonnati in questa domenica d’aprile ventosa e fredda, nuvolosa e presaga di una stagione calda che tarda ad arrivare. Svolgiamo alcune faccende domestiche, ci prepariamo e carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere una mezza giornata fuori. I colori di aprile svelano i segreti delle stagioni, le querce ombreggiano le ondeggianti colline mostrando foglie e rami, pieni e vuoti, non è ancora il tempo delle ombre compatte e piene dell’estate, i contrasti sono netti nelle loro infinite gradazioni. Il viola della borragine chiacchiera col giallo e il bianco di una gran varietà di fiori, col rosso dei tulipani in prati verdi di pioggia creando armonie in movimento impossibili da riprodurre se non a dispetto della loro naturale bellezza. Villa San Giovanni in Tuscia ci accoglie festosamente, addobbata per #TusciaInFiore. Tutto il paesino partecipa all’evento, * bambin* scorrazzano per i vicoletti colorando mondi soleggiati, creando pace in un domino di immagini e felicità. Non guardano il colore della pelle, non si domandano il luogo di provenienza, il razzismo è soltanto una distorsione culturale: l’unica cosa cui sono interessat* è capire come un* o l’altr* è riuscit* a dipingere un fiore o un albero. La musica di tre complessi si intreccia nell’aria con gentilezza fino al grande evento: il volo del pallone aerostatico accompagnato dal ritmo della banda, pare quasi di poter vedere Dulcamara col suo carico di elisir d’amore. Giochiamo, parliamo, incontriamo amic* di lunga data e decidiamo di andare a mangiare una pizza a Vetralla, da Sfizio, un luogo frequentatissimo dove gustiamo una pizza scrocchiarella e chiacchieriamo amabilmente. La serata si conclude, è ora di tornare. Nel cielo della Tuscia viterbese si distinguono bene le costellazioni, dalla Ford Focus SW non si capisce se sia possibile vedere la Via Lattea. Dopo una breve sosta caffè in autogrill torniamo a Mentana e ci addormentiamo quasi all’istante.  

martedì 5 aprile 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Narni * Amelia * Mentana

  

5 aprile 2022

 

Mentana * Narni * Amelia * Mentana

 

Ci svegliamo di pessimo umore, la giornata prosegue in modo alterno. La primavera si mostra in tutto il suo delicato vigore, gli alberi si slanciano verso un nuovo ciclo di stagioni, le montagne innevate fanno capolino tra il blu violaceo dei Preappennini e il verde delicato e pieno dei prati dove papaveri e fiori di ogni colore fanno a gara per attirare impollinatori. La Ford Focus SW fila tranquilla sull’autostrada fino a Narni, dove il Medioevo dialoga faticosamente con la modernità. Mangiamo qualche dolciume, cerchiamo il calore del sole e ci fermiamo a chiacchierare di elezioni imminenti, politiche, cani di fronte al teatro. Andiamo via, indispettite da una città in cui tutto sembra una rappresentazione. Non siamo dell’umore giusto per lasciarci andare alla giocosità giullaresca della cittadina fortificata. Risaliamo sulla Ford Focus SW e arriviamo ad Amelia, attraversando gole scure di vegetazione e algide di pietre puntute. Amelia ci accoglie tra le sue antiche braccia, gustiamo ottimo caffè e dolciumi, camminiamo e ci godiamo la sorniona cittadella che occhieggia dai vicoli fioriti e dalle colorate finestre mostrando una parte ancora della sua bellezza antica e contradaiola. Svolgiamo alcune faccende di salute, giochiamo nel grande e ben organizzato parco giochi dunque torniamo a Mentana.


sabato 2 aprile 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Castelli * San Gabriele * Azzinano * Carsoli * Mentana

 

2 aprile 2022

 

Mentana * Castelli * San Gabriele * Azzinano * Carsoli * Mentana

 

Ci svegliamo presto, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per una giornata fuori porta e alcune attrezzature. Partiamo alle sei circa in una giornata piovosa, fredda, grigia che preannuncia tempesta. Le previsioni meteo per Castelli indicavano sole, le prendiamo per buone. Sull’autostrada la primavera e l’inverno si intrecciano, dandosi la mano, danzando un vorticoso passo a due, in cui a sprazzi cerca di intrufolarsi anche l’autunno, l’estate occhieggia nel giallo dei tromboni. Spazzaneve ci aprono la via. Intorno a noi verdi germogli e bianchi fiocchi di neve, tutto sembra irreale, la neve ad aprile è insolita. Il Gran Sasso si nasconde pudico tra nubi che lo imbellettano, mettendone in luce il movimento petroso, la plasticità geologica, la forza e la levità del solido gigante. Le case sembrano accorrere a mettersi in posa per una bella immagine coi tetti imbiancati, le finestrelle ornate di merletti e pizzi al tombolo, i caminetti odorosi di legna. Due caprioli curiosi ci salutano, la neve ci stordisce di un inaspettato freddo e per il contrasto drammatico della neve sui fiori di pesco e di ciliegio. Il profumo del bosco in cui gli alberi bianchi d’inverno e di primavera imitano i monti in un crescendo rossiniano. La compresenza essenziale svela la magia di aprile. Pranziamo ai Cinque Sensi dopo aver fatto delle compere, oggettini di preziosa ceramica castellana. Salutiamo amici e parenti, ripartiamo verso San Gabriele ma il vento, la montagna e la vita sono molto più interessanti del tempio di ferro, vetro e cemento. Proseguiamo verso Azzinano, paesino colorato per gioco, poi ci fermiamo a Carsoli per creare un pupazzo di neve, giocare, ammirare la neve sui salici in germoglio e mangiare qualcosa. Torniamo dunque a Mentana tra neve, nevischio e pioggia battente.

giovedì 31 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Rieti * Mentana

 

31 marzo 2022

 

Mentana * Rieti * Mentana

 

Ci svegliamo in orari differenti, la Primavera, preoccupata della siccità veneta, si esprime nella sua piovosa essenza. Nel pomeriggio carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per qualche ora fuori casa. Siliquastri fanatici si stagliano tra le cangianti tonalità di grigio, il verde pratino e le gemme degli alberi nella Sabina. Tra gli ulivi le querce ricordano la continuità dell’autunno, confondendo i sensi o semplicemente spiegando con la pazienza di un gigante buono la compresenza delle stagionalità, la bellezza della natura nella sua interezza diversificata e coerente. Arriviamo a Rieti senza troppe difficoltà, l’auditorium di Santa Scolastica ha un bell’organo, camminiamo per le stradine amichevolmente discorrendo della originale torta mimosa, la Mimosa di Adelmo, di politica, cani e femminismo. La piazza centrale di Rieti ci accoglie, tra i suoi vicoletti affastellati e mitteleuropei. Quanto è diversa questa città dalla caotica Roma eppure quante similitudini, quanta storia in comune. Torniamo verso Mentana dopo il tramonto, non accorgendoci neppure che l’ora è tarda. Le lucette della città vibrano saluti.

domenica 27 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Roma * Mentana

27 marzo 2022

 

Mentana * Roma * Mentana

 

Ci svegliamo tardi in una mattina lattiginosa di primavera. Spostiamo le lancette dell’orologio, svolgiamo alcune faccende domestiche, familiari e mentanesi e poi proseguiamo il nostro percorso sulle tracce di Cristina di Svezia. La Ford Focus SW ci porta fino a Prati, camminiamo, ci godiamo il quartiere, mangiamo in un ristorantino greco. Proseguiamo a piedi, ammiriamo il porticato di San Pietro. Torniamo verso la Ford Focus, con un po’ di stanchezza. Saliamo verso la Porta Pertusa dove pare che Cristina di Svezia sia stata ‘segretamente’ accolta dal Papa. Il portale che conduce alla Torre dei Venti è però murato, non vi sono targhe commemorative, niente sembra ricordare la ‘Regina di Roma’. Torniamo a Mentana, il tepore ci fa venire voglia di stare all’aperto, di ammirare le fioriture di alberi di Giuda, di peschi e biancospini, facciamo una passeggiatina veloce al Barco dove prati bianchi profumano le colline. Torniamo con la sensazione di aver trascorso una bella giornata.

sabato 26 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana

 

26 marzo 2022

 

Mentana * Roma * Mentana

 

Ci svegliamo presto, svolgiamo alcune faccende domestiche e mentanesi. Laviamo finalmente la Ford Focus SW, pranziamo velocemente e poi andiamo a Roma, alla ricerca delle orme di Cristina di Svezia. Parcheggiamo non lontano dalla Via Flaminia, entriamo dalla porta del Popolo adornata per lei “in modo degno” con spighe da Gian Lorenzo Bernini, saliamo verso il Pincio per raggiungere Villa Medici e la fontana con la palla di cannone leggendariamente lanciata dalla sovrana per ricordare ad un nobile di essere puntuale. Sul percorso incontriamo la statua dedicata ai Cairoli, con la celebre frase di Garibaldi “la Grecia ebbe i suoi Leonida, Roma antica i suoi Fabi e l’Italia moderna i suoi Cairoli”. Il profumo di primavera sacralizza ancor di più il loro sacrificio per la nostra libertà. Roma è bellissima, come sa essere quando vuole mostrarsi. Passiamo accanto alla casa con le porte e le finestre mostruose, ci diverte tanto. Scendiamo verso l’affollata Via del Corso, bandiere dell’Ucraina campeggiano sui palazzi francesi e italiani. L’Europa non accetterà una ulteriore aggressione. Mi auguro, ci auguriamo che sia finito il tempo di tiranni e dittatori, per lo meno sul suolo europeo. Facciamo una piccola sosta ristoro alla Pasticceria Cinque Lune, proseguiamo verso Palazzo Farnese, dove ci perdiamo per ritrovarci immediatamente. Notiamo che le persone sono più attratte dai cuccioli che dai bambini, pensiamo che la società in cui viviamo sia un po’ bizzarra e ci rendiamo conto che il dittatore russo ha perso la guerra mediatica, e forse anche quella militare, grazie a giocattoli e animali domestici. Proseguiamo ancora verso Trastevere, non arriviamo a Villa Farnesina e a Palazzo Corsini ma ascoltiamo concerti improvvisati in piazza Trilussa. Torniamo verso la Ford Focus SW con una piccolissima sosta per far mangiare a Giulia un piatto di pasta e quindi a casa.

 

giovedì 10 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Terni * Rieti * Mentana

  

10 marzo 2022

 

Mentana * Terni * Rieti * Mentana

 

Ci svegliamo presto. Esco da sola, salgo sulla Ford Focus SW che avrebbe decisamente bisogno di una lavata. Digito l’indirizzo della biblioteca di Terni e mi avvio. Non vi sono molte difficoltà, c’è un incidente vicino all’uscita di Orte ma niente traffico. Ascolto la radio e lascio scivolare via i pensieri in un vuoto riempito dai colori di fine inverno, le gemme, i fiori che si fanno strada, la neve che lascia intravedere il blu delle montagne in lontananza. Parcheggio in Piazza Dalmazia, vorrei che Giulia fosse con me, c’è un parco giochi e si sarebbe sicuramente divertita. Pago il parcheggio e mi dirigo a piedi verso la splendida biblioteca, un vero e proprio gioiello permeato di umbro senso civico. La piazza centrale di Terni è molto gradevole, non la conoscevo, vi ritrovo l’amata Umbria e un pizzico di care Marche, mi ci sento subito a mio agio. La bella giornata di sole mi indurrebbe ad indugiare ma, finito il mio impegno, sento il bisogno di tornare. Mi fermo in una norcineria per portare qualcosa. In ogni momento sento fortissima la loro mancanza, che strana cosa la libertà, difficile da definire include però l’amore e le relazioni con gli altri, la partecipazione civica e morale, la famiglia, qualunque cosa si intenda per famiglia. La solitudine non è una forma di libertà, può esserlo di introspezione ma infine si è sempre soli da qualcosa o da qualcuno e insieme alla saudade. Claudio e Giulia stanno bene, invece di tornare a Mentana vado direttamente a Rieti, attraversando vari tunnel in cui la radio non prende, ci sono i lavori in corso. Il prezzo della benzina sale durante il corso della giornata, questo mi spaventa, mi fa pensare alla crisi argentina, alle crisi economiche di cui ho letto nei libri di storia. È un periodo politicamente incerto. Sono fiduciosa ma se non fossi spaventata sarei un’incosciente. L’ennesima guerra europea, un dittatore furioso che arriva dal Nord, a poco più di un secolo dalla Rivoluzione Russa, dal Fascismo dalle guerre mondiali, dopo e nel corso di una pandemia, la minaccia nucleare. Il Novecento è stato il secolo breve? La velocità di cambiamento di questi primi vent’anni del XXI non mi sembrano lenti, anzi, direi che ci stiamo abituando a velocità supersoniche e tra le generazioni di ventenni non mi sembra di rintracciare germi di quella libertà che fan ben sperare in un futuro migliore, anzi, vedo poca fantasia, scarsa creatività, forza ideale e aspirazioni morali pressoché inesistenti. Speriamo che la prossima generazione di giovani riesca a sviluppare principi sani e tracciare nuovi solchi di libertà e felicità. Parcheggio dietro alla casa in cui Margareth Fuller Ossoli soggiornò a Rieti. Mangio alla Mattera, faccio un giro per la città che sembra mitteleuropea, c’è un silenzio innaturale per me, quello dell’ora di pranzo, negozi chiusi, pennichella. Non sento però le voci e il tintinnare di stoviglie tipico delle città italiane, i profumi e gli odori che ne adornano lo spazio olfattivo. Arrivo nella biblioteca, faccio un giro nel museo archeologico, poi mi siedo nel Caffè Napoleone dove incontro persone in cerca di socialità. Sciamo insieme ad amic* e compagn* mazzinian* e garibaldin* tra i luoghi del Risorgimento. È poi ora di tornare nella strada ormai buia di notte.

martedì 8 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Fiumicino * Porto * Fiumicino * Mentana

8 marzo 2022

Mentana * Fiumicino * Porto * Fiumicino * Mentana

Ci svegliamo presto, svolgiamo alcune faccende domestiche e prima di pranzo andiamo a Fiumicino con la Ford Focus SW. Qualche aereo decolla e atterra ma l'aeroporto di Fiumicino è quasi fermo rispetto al traffico aereo in tempi non pandemici. Mangiamo nella via principale, senza infamia e senza lode, gironzoliamo un po' e poi ci fermiamo al Porto di Traiano e Claudio. Esploriamo l'area archeologica con piacere e gioia, poi torniamo verso Mentana. 

domenica 6 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Sabaudia * San Felice Circeo * Faro di Punta Rossa * Sabaudia * Roma * Mentana

  

6 marzo 2022

 

Mentana * Sabaudia * San Felice Circeo * Faro di Punta Rossa * Sabaudia * Roma * Mentana

 

Ci svegliamo presto e di buon umore, con la voglia di una bella giornata da trascorrere a Sabaudia e nel Parco del Circeo. Carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per una giornata all’aperto. L’aria è freddissima, l’inverno svolazza coi fiocchi di neve sulle montagne rimanendo abbarbicato sulle sue posizioni, con tutta l’intenzione di non cedere un centimetro alla primavera, per lo meno non prima dell’equinozio, ma i biancospini, i pescheti già rosati e i germogli su colline e cime degli alberi raccontano storie di tepidi risvegli nell’aria ingentilita dal canto degli uccellini. La danza si ripete nell’Agro pontino, già colmo di zucchine, e i Monti Lepini, spruzzati di neve fresca. Il cielo è tra l’indaco e il nero, tra il perlaceo e il celestino, un grigio scuro che mette in risalto il giallo, il verde e le sfumature più delicatamente frizzanti. Il mare è indeciso, non sa se vestirsi di verde o di blu oggi. Sabaudia ci trasmette un senso di banalità fascista e ci rendiamo conto che il fascismo è la negazione stessa dell’italianità, manca quel senso di grazia e bellezza che nasce dal dialogo costante tra differenze e caratterizza il genio italiano. La strada che conduce a Torre Paola è splendida, con le dune del litorale laziale non ancora distrutte dalla speculazione selvaggia. Qui e là si intravedono ville e case di gran lusso. Incontriamo per caso una gara di canoa, andiamo oltre e saliamo sul promontorio della Maga Circe, il borgo medievale di San Felice ci avviluppa tra i suoi vicoli, l’odore di cibo non ci convince, proseguiamo verso il faro, dove ci fermiamo, scendiamo a piedi, arrampicandoci e destando un’ammirazione un po’ gelosa di chi vorrebbe saltellare tra le onde e non lo ritiene abbastanza sobrio. Palmarola, Ponza e Zanone ci salutano dal mare, risaliamo sulla Ford Focus con l’intenzione di tornare a Roma ma ci fermiamo in un punto ristoro dove mangiamo ottima mozzarella, melanzane grigliate e altre gustose specialità. Torniamo verso Roma, raggiungiamo la manifestazione ucraina e torniamo a Mentana.

domenica 13 febbraio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Salerno * Roma * Mentana

 

13 febbraio 2022

 

Salerno * Roma * Mentana

Ci svegliamo presto, con  un po’ di malinconia. Esploriamo Salerno, con obbligatoria tappa da Pantaleone che la domenica è ancor più particolare. Ci aggiriamo tra le vie e infine prendiamo il bus del ritorno, fino ad arrivare a Tiburtina. Sul Cotral una popolazione tanto diversa da quando ero ragazzina, sembra di essere in una grande metropoli europea. Piccole gocce di pioggia ci accolgono ma tutto procede bene.

sabato 12 febbraio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Salerno * Maiori * Amalfi * Positano * Amalfi * Salerno

 

12 febbraio 2022

 

Salerno * Maiori * Amalfi * Positano * Amalfi * Salerno

 

Ci svegliamo presto, nell’emozione dello stare insieme. La Ford Focus SW è dal meccanico, presumibilmente al nostro ritorno sarà come nuova. Facciamo colazione, troviamo i biglietti ma perdiamo il bus, cosa che ci consente di entrare nei giardini risorgimentali, con la fontana in origine dedicata ad Esculapio/Asclepio. I profumi ci inebriano, la chiave per esplorare la Costiera oggi è qui. Giulia fa il diavolo a quattro nei pressi di Maiori per salutare la sua amica. La cittadella è più carina di quanto sembri ad un primo sguardo distratto, sempre Costiera Amalfitana è. Andiamo dunque ad Amalfi per prendere il bus per Positano, splendida coi suoi pieni, i suoi vuoti, spazialità colorate e uniche. Torniamo ad Amalfi, muovendoci col comodo bus che si snoda agilissimo tra le viuzze impervie a picco tra le falesie e i terrazzamenti impreziositi dai limoni. Torniamo dunque a Salerno nello sbalorditivo tramonto, mangiamo in un’osteria senza TV dove si chiacchiera di libri e cultura, godiamo ancora un po’ Salerno e poi torniamo nel mini hotel, ci addormentiamo felici anche se il ricordo di Nonno Pietro non lascia spazio ad una felicità piena.

venerdì 11 febbraio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Salerno * Vietri sul Mare * Amalfi * Minori * Salerno

 

11 febbraio 2022

 

Salerno * Vietri sul Mare * Amalfi * Minori * Salerno

 

Ci svegliamo un po’ lentamente. Colazione, pigrizia nel sole campano. Dobbiamo faticare un po’ per trovare il biglietto giornaliero per la Costiera, cosa che ci permette di vedere con tutta calma lo splendido Giardino della Minerva, scrigno di medievale sapienza, coccola avvolgente di profumi, odori, colori e sapori. Storie si intrecciano, dialogano. Tutto è perfetto, si perde la cognizione del tempo e dello spazio. La Costiera ci ammalia, è luogo stregonesco, fiabesco in cui si può perdere l’orientamento per ritrovarsi nella pienezza dell’eudaimonia. Torniamo a Salerno. Andiamo a prendere Papà Claudio, che ha cambiato umore e sembra aver capito quanto siamo importanti per lui. Mangiamo, una città diversa si schiude alla nostra esperienza, passeggiamo nella notte e poi torniamo, addormentandoci nella affaticata stanchezza della meraviglia.

giovedì 10 febbraio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Salerno * Cetara * Maiori * Amalfi * Salerno

 

10 febbraio 2022

 

Salerno * Cetara * Maiori * Amalfi * Salerno

 

Ci svegliamo abbastanza presto, curiose, un po’ stanche. Il mare ci dà il buongiorno. Facciamo colazione dopo doccia e veloce rassettata di robe, capelli e pensieri. Qualche capriccio, altro paio di scarpe, forse aveva una piccola vescichetta, per fortuna erano in saldo. L’idea di andare a Napoli ci viene bocciata dalla città: niente gira nel verso giusto fino a che decidiamo di andare in Costiera Amalfitana, che è molto più bella di come viene descritta per il semplice motivo che servirebbero parole che sappiano suonare i sentimenti come un archetto ben tenuto sul ponte di uno Stradivari per raccontarne l’essenza. Facciamo un bagnetto, tra la curiosità delle persone, il rumore dei trapani di lavoratori attaccati alla scogliera per sistemare la rete metallica, uomini ragno che imbrigliano fragilità paesaggistiche. Assaggiamo squisitezze e ci ricordiamo che fidarsi è bene ma non fidarsi è saggio. Secondo stop: Maiori, paese ampio, parco giochi, chiacchierate, amicizie estemporanee, rapide e intense come la malinconia in questi luoghi dove non si riesce a distinguere il punto in cui il cielo incontra il mare. Amalfi ci impressiona: è davvero splendida! Caffè con scorzetta di limone in piazza a 5 euro, giochi al parco giochi sulla spiaggia, torniamo esauste. La Costiera ci saluta con un tramonto da primi canti del Paradiso dantesco, una luminescenza meravigliosa senza però vedere il sole. Si intuisce lo splendore della nostra Stella ma non si vede. Torniamo a Salerno, stanche ma ancora con la voglia di conoscenza. Tutto va nel verso giusto e infine ci addormentiamo stremate.

mercoledì 9 febbraio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Salerno * Vietri sul Mare * Salerno

  

9 febbraio 2022

 

Mentana * Roma * Salerno * Vietri sul Mare * Salerno

 

Ci svegliamo prestissimo per poter prendere il treno delle 6:26 da Roma Termini. Claudio è di pessimo umore, forse cela in quel modo le sue preoccupazioni oppure ha semplicemente deciso di creare problemi. Mi spiace ma non ho intenzione alcuna di farmi rovinare il primo viaggio da sola con la piccoletta per cui, di base, chissene. La notte è incerta sul da farsi, ha intenzione di aprirsi al giorno ma lentamente, come è sua abitudine in questo periodo dell’anno. La Ford Focus SW che avrebbe bisogno di un’aggiustatina e di una pulita ci trasporta fino alla stazione deserta. Fa impressione. È presto ma non così tanto. I tendoni vaccinali marcano il paesaggio della piazza. Facciamo colazione da Panella, o forse sarebbe meglio dire che ci facciamo spennare da Panella. Entriamo e ci accomodiamo sul treno, abbastanza libero. Saluti dal finestrino e poi via. Il treno comincia il suo viaggio verso il Sud. Osserviamo le variazioni di colore, dimensione e spazialità durante il tragitto man mano che il sole sorge. I neri degli alberi che si trasformano in marroni, rossi, gialli, verdi, bianchi. In inverno il colore di tronchi e rami risulta più netta, evidente. Giulia esplora il movimento, la tendina, il secchio: è un’avventura anche quella. Disegna tutte le pagine del taccuino, parla con macchinista e col capotreno, resiste fino a Napoli, che non la incuriosisce. In effetti si presenta avvolta da una nube di smog, alti palazzi, per niente musicale e accogliente come è nella sua natura di città unica e particolare. Il Vesuvio ci accoglie senza salutarci, nasconde la sua vulcanica pericolosità nella placida tranquillità di un monte preappenninico. La stazione di Salerno è splendida, tranquilla, pulita, con taxi e punto informazioni che funziona, tutto perfetto. Chiediamo informazioni e camminiamo un po’, fino al primo negozio di scarpe, dove acquistiamo un paio di comode e leggere Primigi per la piccoletta che aveva i piedi completamente zuppi di sudore. Un investimento in leggerezza e salute utile per trascorrere una vacanza senza troppi problemi ed alleviare la sua stanchezza e i disagi di qualunque viaggio.

Arriviamo al Rarity Art Mini Hotel e ci spaventiamo: ci sono impalcature e fili volanti e se non fosse il posto giusto? Entriamo e l’atmosfera è affatto diversa, ci ambientiamo, tranquillizziamo e ci rendiamo conto di essere in uno splendido palazzo d’epoca, con meravigliosi stucchi, una facciata decorata con leoni e una situazione gradevolissima. Tra l’altro in pieno centro con tutte le comodità possibili e una spettacolare vista mare. Siamo contentissime e usciamo all’esplorazione di Salerno. Giulia insiste per andare al mare a giocare e fare il bagno, cosa che puntualmente facciamo, con un minimo di attenzione per il clima che fa presagire la primavera ma temperatura dell’acqua pur sempre invernale. Scopriamo rosticcerie e cibi di strada, luoghi di interesse e cultura, Alfonso Gatto ci guida alla scoperta della poesia del posto, Pantaleone ci delizia con le sue prelibatezze che da sole varrebbero una gita nella bella città campana. Facciamo un piccolo giro a Vietri sul Mare, la Costiera ci fa intuire la sua magia. Ci rilassiamo buttando fuori la bruttura del periodo appena passato, andiamo al parco giochi e ci invade una storia atroce, che cerchiamo di espellere subito dalla nostra memoria emotiva ma è difficile. A due mesi dalla morte di Nonno Pietro che è con noi ma non tra noi, sensazione difficile da definire. Ci addormentiamo stanche e contente.


domenica 16 gennaio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Terme di Viterbo * Mentana

Mentana *  Terme di Viterbo * Mentana

16 gennaio 2022

Ci svegliamo senza fretta in questo terzo giorno di fine quarantena, la prima domenica in libertà dopo tanta attesa e oppressione. Prepariamo il necessario per trascorrere qualche ora alle terme, carichiamo sulla Ford Focus SW ciambelle, braccioli, cibo, borsoni da piscina modello Famiglia Brambilla e partiamo. Il cielo è di un azzurro intensissimo, le colline striate di verde germoglio, la terra riposa, e già si intravede la Primavera. Arriviamo senza troppe complicazioni e ci dedichiamo alcune ore di puro relax. Abbiamo parecchie tensioni da sciogliere. Le ombre lentamente si allungano, è ora di tornare, le giornate sono ancora brevi. Faticosamente rimettiamo nella Ford Focus tutto l'armamentario, un gatto nero ci saluta sperando in qualche bocconcino prelibato ma riesce ad ottenere soltanto qualche pezzetto di pizza che snobba, offeso. Mentre torniamo gli alberi sulla collina di baciano anche senza foglie, eleganti gazze ci svolazzano intorno fanatiche e storni di storni si esibiscono in danze meravigliose nella luce del tramonto. Torniamo a Mentana a notte già alta. 


lunedì 10 gennaio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Rieti * Mentana

 10 gennaio 2022

 

Mentana * Rieti * Mentana

 

Ci svegliamo presto, l’aria è fresca, siamo un po’ intorpiditi dalla quarantena. Usciamo per farci infilare degli stecchetti nel naso. Carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per una intera giornata fuori, panini, pizza, frutta, dolciumi, tè caldo, acqua, tazze, vestiti di ricambio, coperte, giochi, libri. Dobbiamo mettere benzina. Optiamo ancora una volta per il self service con disinfezione delle mani prima e dopo. La campagna sabina si apre al bianco dell’inverno, sferiche chiome di rami e neve danzano con resistenti foglie marroni coperte di bianchi fiocchi, le montagne si vestono coi colori del cielo. Giulia vuole fare un pupazzo di neve. Lei è negativizzata da giorni ormai. “Tra un po’ amore, non subito”. Non comprende eppure capisce. Quanta sofferenza stanno affrontando le giovani generazioni dell’Europa in pace da decenni! E quanta forza d’animo stanno dimostrando: loro insegnano a noi adulti, rammolliti dalla libertà conquistata da altre generazioni, a portata di click. Le notizie del Kazakistan si intrecciano alla propaganda novax su canali rigorosamente gestiti da Mosca. Dalla Serbia con furore il padre di un famoso tennista si è scagliato con retorica nazionalista su un giornale russo contro l’illiberale Australia. Gli improperi affiorano sempre più, così come il senso di impotenza. Forse si riescono a comprendere gli eventi soltanto quando non si ha più la possibilità di parteciparvi. Dall’esterno tutto si comprende con maggiore chiarezza. Il chiarore dell’inverno ci fa pregustare la fine della quarantena. Rieti con la neve è incantevole, così come i tanti paesini della Sabina appena spolverati, come fossero fatti di pandoro. Due ore di fila, come in una dogana, una di quelle che c’erano prima che il sogno dell’Europa Unita si realizzasse, controllo dei documenti e fastidioso stecchetto nella gola e nel naso da parte di una donna infilata in una tuta. Scorgo il suo sguardo truccato, i lineamenti gentili dietro alla cuffia e alla visiera appannata. Ci accomuna forse anche il desiderio di fare pipì e l’impossibilità pratica di realizzare tale bisogno. Torniamo verso Mentana. Giulia è delusa, vorrebbe proprio fare un pupazzo di neve. Ci fermiamo poco dopo Rieti per fare pipì all’aperto. In un bar non posso entrare, non ci sono bagni e l’unico luogo è un lembo di terra coperto di neve e foglie. Mi accuccio sperando che nessuno mi veda, apro gli sportelli ma devo sbrigarmi. Vedo il giallo liquido insinuarsi sotto il manto nevoso, sciogliere i cristalli più vicini al suolo e pian piano anche il trasparente strato superiore. Risalgo sulla Ford Focus SW che ha sempre più bisogno di una pulita e di una aggiustata e torniamo verso Mentana, accolti dal verde intenso e dal blu della Sabina romana. Monte Gennaro ci saluta fanatico con il suo scialle nevoso.

lunedì 3 gennaio 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Civita Castellana * Mentana

 

3 gennaio 2022

 

Mentana * Civita Castellana * Mentana

 

Ci svegliamo presto. Carichiamo sulla Ford Focus Station Wagon il necessario per trascorrere una giornata fuori, quindi cibo, acqua, tè caldo, pronto soccorso, vestiti di ricambi, giochi e libri. L’appuntamento è alle 10 ma preferiamo premunirci. Uscire per andare a farsi infilare degli stecchetti nel naso e nella bocca è frustrante. Stiamo bene ma forse rappresentiamo elemento di rischio per la comunità di cui siamo parte, per chi ha deciso che la libertà è non vaccinarsi, con tutti gli improperi e gli anatemi del caso che inevitabilmente ci sovvengono. Peccato che la comunità di cui siamo parte per la quale mostriamo tale e tanta sensibilità da rintanarci sebbene persone sane, vive, libere onde evitare potenziali gravi conseguenze per altr*, non si premuri di rimborsare i guadagni non ottenuti, le spese effettuate, le tasse che verranno pagate, le bollette da pagare, l’affitto dell’officina, i rincari e tutte le spese annesse e connesse. Civita Castellana ci si mostra sorniona nella valle tra alberi spogli che sfoggiano i loro rami vestiti di gemmette per evidenziare la bellezza delle nuvole invernali. Troviamo un’operatrice comprensiva, che effettua il tampone anche alla piccoletta, cancellando la prenotazione per il giorno seguente. Riusciamo a cavarcela in una mezzoretta. Torniamo a rintanarci a Mentana.