8 settembre 2018
Mentana * Santacittarama ad Osteria Nuova * Scandriglia *
Rieti * Riserva Naturale Laghi Lungo e Ripasottile * Poggio Bustone * Mentana
Ci svegliamo intorno alle sette, sbrighiamo alcune faccende e
usciamo tardi verso le undici. Carichiamo Cam, borsa Benetton, plaid Decathlon,
beauty Samsonite e borsa frigo nella Ford Focus SW e andiamo verso la Salaria. Papà
Claudio suggerisce di visitare Santacittarama, monastero buddista nei pressi di
Osteria Nuova, Giulia dorme e preferiamo tornare un’altra volta, ne
approfittiamo per definire alcune questioni pratiche inerenti tavoli e affini. Segnali
stradali invitano ad andare piano e meditare, la Sabina dopo le piogge estive è
verde e colma di uva e olive, gli alberi danzano con la luce polverosa e il
plumbeo grigio delle nuvole. La terra è fertile e colma di sé. Andiamo dunque a
Scandriglia, dove troviamo chiuso per ferie il ristorante dove avremmo voluto
mangiare. Fortunatamente avevamo con noi gli ottimi panini saggiamente preparati
da Mamma Valentina, qualche tarallo e le immancabili ciammelle a cancellu per
Giulia. Torniamo verso la Salaria, Mamma Valentina consulta la cartina del
Touring Club Italiano e individua una riserva naturale che non conoscevamo,
immediatamente a Nord di Rieti dove ci fermiamo per una sosta pranzo veloce nel
forno La Mattera, ossia la madia, e ci incamminiamo nel centro storico passando
per strade che non conoscevamo. Ci accorgiamo di non aver mai davvero visto
Rieti, ci siamo passati tante volte ma non ne avevamo mai compreso la bellezza
e la ricchezza di monumenti e luoghi di indubbio valore storico, artistico e
paesaggistico. Girovaghiamo un po’, quindi ci fermiamo nell’ufficio
informazioni turistiche dove l’addetto ci racconta un po’ di storie del
territorio fornendoci alcune indicazioni e ci mostra un esemplare della prima
cartina redatta da Amerigo Vespucci in cui compare il continente americano.
Proseguiamo nel nostro giro fino ad arrivare a Piazza San Rufo, considerato l’ombelico
d’Italia e contende il centro geografico della penisola con Foligno. Il
parchimetro corre veloce e Papà Claudio va a riprendere la Focus SW mentre
Mamma Valentina e Giulia giocano con cigni, papere, piccioni nei pressi del
Ponte Romano e incontrano alcuni bambini e un gruppo di escursionisti impegnati
nel ripercorrere le orme di San Francesco nell’omonimo cammino. Ci riuniamo, giochiamo
col Velino, fiume limpido e placidamente veloce, dove è pericolosissimo fare il
bagno in quanto, oltre ad essere freddissimo è anche pieno di mulinelli e ha
una portata d’acqua fortissima. Torniamo sulla Ford Focus, ci ritroviamo nel
corteo delle auto d’epoca che avevamo incontrato davanti alla cattedrale
reatina e arriviamo nella Riserva naturale del Lago Lungo e Ripasottile. Ci fermiamo
nel campo di atterraggio per deltaplani che è anche una scuola di volo, Papà
Claudio gioca con l’altalena di allenamento e Giulia con la terra arata di
fresco, Mamma Valentina cerca invano un bagno. Intorno a noi montagne, campagne,
alianti e deltaplani. Proseguiamo verso Poggio Bustone, paese natale di Lucio
Battisti e primo monastero in cui San Francesco sperimentò la vita comunitaria,
luogo di indubbia bellezza e molto importante per i francescani. Andiamo a fare
una passeggiata tra le viuzze di Poggio Bustone, paesino che sembra incastonato
nel tempo passato, un piccolo presepe adagiato sulla montagna, caratterizzato
dal vociare di bambini e dal profumo di sughi saporiti. Incontriamo la cugina
di Battisti che porta in piazza la sciarpa del suo tanto famoso parente.
Andiamo a fare un giro nel giardinetto ‘I giardini di marzo’ dove campeggiano
le statue di San Francesco, accanto ad un campetto di calcio, e Lucio Battisti,
circondato da ragazzini, pensiamo che gli avrebbe fatto piacere sapere che
intorno alla sua chitarra ancora si riuniscono giovanissimi. Torniamo dunque
verso Mentana.