venerdì 31 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pretoro * Passo Lanciano * Altino * Rocca Scalegna * Pescara * Francavilla al Mare

31 agosto 2018

Francavilla al Mare * Pretoro * Passo Lanciano * Altino * Rocca Scalegna * Pescara * Francavilla al Mare

Ci svegliamo verso le otto, un po’ apatici e con la voglia di trascorrere la giornata a pigrare senza muovere un dito. Non andiamo al mare per pura inedia, mangiamo e riusciamo a scuoterci un po’ verso l’ora di pranzo. 

A Passo Lanciano
Carichiamo Cam Curvi, borsa Benetton con i teli mare, beauty Samsonite con le creme Bionike, Chicco, Weleda, i Pampers e i vestitini, ombrellone tecnico e la borsa termica con le polpette di lenticchie e tofu per Mamma Valentina e di riso e prosciutto cotto per Giulia e Papà Claudio sulla Ford Focus e partiamo con l’intenzione iniziale di andare a vedere un riserva marina nei pressi di Vasto che cambiamo quasi subito decidendo di andare verso le montagne, ad Altino a compare i peperoni dolci che tanto erano piaciuti a Giulia. Ci dirigiamo dunque verso la Majelletta senza giungervi per questioni di altitudine. 
Pretoro

Sulla strada, dalle parti di Pretoro, gioiellino medievale abbarbicato tra boschi e montagne maestose, ci fermiamo in un laboratorio di pasticceria strepitoso, le Dolcezze del Parco, dove la pasticcera Paola stava sfornando, croce e delizia dell’olfatto di passanti e habitué, bocconotti, che finalmente riusciamo ad assaggiare in tutta la loro squisita bontà e torte briciola, una sorta di sbrisolona mantovana in versione abruzzese. Acquistiamo biscotti deliziosi e ci dirigiamo verso Passo Lanciano dove ci rilassiamo e facciamo una specie di pic-nic sull’erba con le polpette, Mamma Valentina si addormenta sul plaid Decathlon mentre Papà Claudio e Giulia si divertono a correre e camminare sull’erba. 
Pretoro

Torniamo dunque a valle, con una piccola deviazione nel laboratorio pasticceria dove acquistiamo bocconotti appena fatti, cannoli alla crema freschissimi e riempiti al momento con una crema che fa molto pensare a quella di Nonna Lucilla, petali di biscotti visto che gli altri sono finiti presto e un vassoio di nove bocconotti che dovrebbe, nelle intenzioni, durare qualche giorno e che, ovviamente, viene spazzolato la sera stessa perché, è noto, il bocconotto va mangiato fresco di forno altrimenti rischia di perdere un po’ di quella deliziosa morbidezza che lo contraddistingue. 

Pescara
Arriviamo ad Altino dove riusciamo giusto ad acquistare peperoni e perette freschissime per cui andiamo a Rocca Scalegna che col sole è bellissima anche se perde un po’ di quel suo fascino fantastico che invece riesce a rendere perfettamente col temporale in lontananza.

 Risaliamo sulla Ford e torniamo verso Francavilla, Giulia si addormenta e andiamo direttamente al Porto turistico di Pescara per un festival delle birre artigianali organizzato in modo pessimo per cui torniamo verso l’appartamento dove sperimentiamo nuove ricette coi peperoni di Altino. Ci addormentiamo dopo aver ampiamente assaggiato i bocconotti rimasti.  

giovedì 30 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Colfiorito * Orsogna * Lanciano * Francavilla al Mare


30 agosto 2018

Francavilla al Mare * Colfiorito * Orsogna * Lanciano * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle otto, ci prepariamo, svolgiamo alcune faccende e andiamo in spiaggia, il mare è calmo ma l’acqua gelida. Giulia sguazza titubante e fa amicizia con alcuni bimbi, quando si addormenta, Mamma Valentina e Papà Claudio si cimentano nella risoluzione di uno schema di Bartezzaghi sulla Settimana Enigmistica fresca di edicola. Torniamo dunque verso l’appartamento, dove facciamo una bella doccia, mangiamo e ci rifocilliamo. Partiamo dunque alla scoperta della pluripremiata cantina Casal Thaulero Codice Citra dove non si effettua vendita al dettaglio, troviamo prima una cantina sociale dove stanno già portando camion carichi di uve bianche e che ci ispira ma è chiusa. I vigneti sono colmi di generosi grappoli scuri e paglierini. Attraversiamo con la Ford Focus SW carica di CAM curvi, borse Benetton e Samsonite, creme e Pampers, quadernone Natura Sì e pastelli acquistati nel Museo dell’Acqua di Villetta Barrea, sulla strada del vino fino ad arrivare a Colfiorito (?) e dunque alla Cantina Orsogna, che ci convince alquanto. Propongono, tra l’altro un’ampia selezione di vini con marchio Demeter, biologici, biodinamici e rispettosi di persone e ambiente. All’interno della cantina una donna ci spiega in modo molto dettagliato le varie opzioni e le differenze tra vini, metodi di coltivazione e vinificazione. Andiamo a Lanciano dove c’è la festa medievale che non facciamo in tempo a vedere per motivi di impellenti necessità alimentari. Torniamo quindi verso Francavilla al Mare, mangiamo e ci addormentiamo.

mercoledì 29 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare


29 agosto 2018

Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette, Mamma Valentina finisce di cuocere il sugo col muscolo e lo spezzatino mentre Papà Claudio e Giulia giocano e chiacchierano a loro modo. Svolgiamo alcune faccende domestiche, ci prepariamo e andiamo al mare dove incontriamo le solite persone e qualche nuova conoscenza. Il mare è calmo ma l’acqua un po’ torbida e freddina, ci rilassiamo un po’ sotto l’ombrellone, giochiamo con la sabbia, Mamma Valentina risolve qualche schema di parole crociate di un vecchio numero della Settimana Enigmistica e torniamo nell’appartamento. Ci laviamo, mangiamo e andiamo a Pescara per cercare di risolvere, invano, la questione connessione internet. Passeggiamo senza fretta nella zona pedonale della cittadina abruzzese, guardando le vetrine e fermandoci in un paio di bar pasticceria. Torniamo verso Francavilla, andiamo al bar del Conad per collegarci alla Rete, poi, finalmente, dopo varie discussioni e con grande gaudio di Mamma Valentina, andiamo a lavare la Ford Focus SW nell’autolavaggio a gettone Hurricane, nome che ovviamente non ci evoca tormente bensì la fervente mazziniana Miss Jane che tanta parte ha avuto nell’unificazione italiana. Torniamo dunque all’appartamento a mangiare e poi facciamo un salto da Cicco per il consueto gelato serale. Papà Claudio torna sulla Ford mentre Mamma Valentina preferisce andare a piedi sul lungomare spingendo Giulia placidamente addormentata nel Cam.

martedì 28 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Fara San Martino * Val di Sangro * Guardiagrele * Francavilla al Mare

28 agosto 2018

Francavilla al Mare * Fara San Martino * Val di Sangro * Guardiagrele * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle otto, il sole è caldo ma l’aria è ancora un po’ freddina, preferiamo dunque andare verso la Majella, a Fara San Martino. Carichiamo tutto il necessario sula Ford Focus SW, consultiamo il TomTom senza controllare sulla cartina del Touring Club Italiano e percorriamo, senza saperlo, una strada più lunga e impervia di quella del ritorno che ci dà la possibilità di ammirare la Val di Sangro e ripassare accanto a Casoli. Arriviamo allo spaccio aziendale della De Cecco, una delle tre fabbriche, insieme a Del Verde e Cavalier di Cocco, che utilizzano l’acqua del Fiume Verde per produrre ottima pasta secca, dove con nostra sorpresa troviamo prezzi più alti rispetto a quelli del supermercato, quantomeno quando ci sono le offerte da volantino. Acquistiamo un pacco di un formato particolare da regalare e proseguiamo i giri in paese. Torniamo nel forno dove acquistiamo pane, pizzette, l’unico calzone rimasto coi peperoni dolcissimi. Facciamo dunque un po’ di giri paesani e acquistiamo carne e companatico dal macellaio guardiagrelese naturalizzato farese e nel locale alimentari-emporio-Pitaciò, dove Giulia trova una bella focaccia colma di cipolla che suscita il suo interesse. Andiamo dunque verso le cascatelle del Fiume Verde, dove mangiamo sul muretto e poi proseguiamo il pasto in un baretto e punto ristoro carinissimo, ci rilassiamo al suono dell’acqua che scorre, Giulia esplora l’acqua in compagnia di Papà Claudio e di Mamma Valentina utilizzando ora l’uno ora l’altra come pedana o strumento utile a raggiungere le mete che di volta in volta si prefigge. Trascorriamo il pomeriggio e poi ci dirigiamo verso le Gole di San Martino, il tempo è splendido e qualche nuvola ci ombreggia il percorso proprio quando entriamo nella parte più aperta, rendendo più agevole la passeggiata, soprattutto per Papà Claudio che ha imbracato Giulia nello Stokke nonostante le sue proteste principalmente in forma di sit-in e qualche strilletto: vorrebbe giocare con i sassi o camminare ma appena scopre una gelida piscinetta d’acqua ritrova fiducia nelle capacità genitoriali di portarla in posti che sono di suo gradimento. La valle è una palestra di roccia a cielo aperto, una coppia di arrampicatori suscita la curiosità di escursionisti e passanti. Incontriamo un trio di camminatori di ritorno da un’escursione di dodici ore con 2600 metri di dislivello. Le gole ci emozionano immensamente per la loro maestosità e la bellezza di ascesa diretta, pareti di roccia che si stagliano da terra verso il cielo in verticalità vertiginose trasformando il brioso paesaggio collinare in un aspro scenario da western. Ci beiamo nell’immensità della natura e torniamo verso Francavilla passando da Guardiagrele, dove approfittiamo per mangiare polpette di cinghiale nel ristorantino Fuori dal Comune, dove Giulia incanta chiunque, e torniamo dunque a Francavilla al Mare. Mamma Valentina cucina prima di addormentarsi mentre Papà Claudio suona fino ad un orario imprecisato

lunedì 27 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Val Vibrata * Ascoli Piceno * Francavilla al Mare



27 agosto 2018

Francavilla al Mare * Val Vibrata * Ascoli Piceno * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette, il cielo è coperto e l’aria piuttosto freddina. Decidiamo di andare a fare una gita un po’ più lunga. Mamma Valentina propone Fara San Martino, idea subito bocciata da Papà Claudio per via del tempo incerto, andiamo dunque ad Ascoli Piceno. Vorremmo, ovviamente, andare a Livorno, per un ultimo saluto a Lindsay ma è troppo distante. Ci prepariamo, carichiamo gli Stokke, il Cam, il borsone Benetton pieno di abiti caldi e il beauty Samsonite trasformato decisamente in borsa per Pampers, Weleda baby, Bionike 50+, salviettine umidificate e Chicco antizanzare. Imbocchiamo la statale e prima di Pineto, dove ci fermiamo per acquistare fiadoncini e pizza con le patate nel Forno Pineto, rivediamo la torre che sembrerebbe rinascimentale e di cui ancora non abbiamo capito il nome, Cerrano o Borsacchio?, lo scopriremo nei prossimi giorni. Proseguiamo imboccando incautamente l’autostrada, dopo pochi chilometri ci troviamo nel pieno di un ingorgo, una coda di una quindicina di chilometri che, al ritorno raddoppierà fino a diventare di circa trenta chilometri per un incidente nella galleria di Grottammare, usciamo a Val Vibrata e scopriamo un’altra splendida valle abruzzese, con colline sinuose, in qualche modo simili a quelle che caratterizzano le Marche, la Toscana e una parte dell’Alto Lazio, contornate dalle montagne del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, punteggiate dagli inconfondibili campanili italiani e coltivate prevalentemente a vigneti rigonfi di nera uva quasi giunta a maturazione. Ci fermiamo nel parcheggio di un centro commerciale per studiare un percorso alternativo alle strade bloccate dal traffico, ne approfittiamo per una poppata di Giulia e per spostare gli spallacci del Bébéconfort cosicché Giulia possa stare più comoda. Arriviamo ad Ascoli Piceno giusto in tempo per mangiare qualcosa nella trattoria Cigno, individuata da Mamma Valentina che però non si trova benissimo ed esce più affamata che altro. Anche Giulia non trova il cibo di suo gradimento, forse anche data l’ora tardissima, e preferisce suggere il latte materno. Mamma Valentina prende dunque un caffellatte nello splendido Caffè Meletti, Ascoli è sempre bellissima anche se questa voglia sembra respingerci più che accoglierci. In piazza Duomo stanno allestendo un palco per il concerto del gruppo simbolo dello ska, i Ramones che si svolgerà la sera verso le nove. Torniamo dunque verso Francavilla al Mare, ci fermiamo a fare la spesa da Natura Sì, dove veniamo a sapere delle ritorsioni fatte alla Fattoria di Vaira, e alla Conad. Arriviamo stanchi e ci addormentiamo dopo aver lungamente parlato dell’eventualità di recarci a Livorno.

domenica 26 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pineto * Roseto degli Abruzzi * Casal Thaulero e dintorni * Teramo * Francavilla al Mare


26 agosto 2018

 Francavilla al Mare * Pineto * Roseto degli Abruzzi * Casal Thaulero e dintorni * Teramo * Francavilla al Mare

Colline abruzzesi
Ci svegliamo verso le sette, ci prepariamo e usciamo per andare in spiaggia. In edicola incontriamo una persona con cui avevamo chiacchierato di politica internazionale ma, con gli occhiali e tutta vestita, non la riconosciamo, lei, ovviamente, ci rimane male, incomprensioni estive. 

In edicola cerchiamo articoli su Lindsay, salutare un artista geniale che sa rendere meraviglioso e fantastico qualunque momento dell’esistenza non è semplice, evidentemente. 

La fantasia è una dote rarissima e lui sapeva stimolarla anche in chi non aveva idea di poter sognare ad occhi aperti, di conoscere quelle dimensioni ulteriori dell’immaginazione, della libertà e della bellezza. 

Colline abruzzesi
Lindsay aveva occhi per vedere e orecchie per ascoltare, riusciva a far danzare spiriti e corpi, attualizzando il mistero teatrale in un gioco perpetuo e raccontare tutto ciò dev’esser molto difficile, seppur comprenderlo intimamente sia tanto semplice quanto lasciarsi incantare dal sorriso felice di un bimbo che ti invita a guardare le nuvole e scorgere in esse mondi di forme e colori. 

In spiaggia Mamma Valentina non riesce a trattenere le lacrime mentre Papà Claudio e Giulia affrontano le onde del mare leggermente increspato dal vento che prelude al temporale. 
Colline abruzzesi

Chiacchieriamo con una famiglia di Pompei di politica italiana criticando alacremente il governo e i politicanti nel loro complesso in una disamina feroce che salva soltanto il Primo Ministro del Canada Justin Trudeau e il Capo di Stato vaticano Papa Francesco I Begoglio. 

Ci salutiamo e torniamo verso l’appartamento col vento che stravolge la tranquillità delle strade francavillesi. 

Colline abruzzesi
Mangiamo, dormicchiamo, studiamo e usciamo per andare a fare la spesa. Idea che cambiamo in corso d’opera perché abbiamo voglia di continuare ad esplorare questa parte d’Abruzzo e per la quantità di automobili che affollano i centri commerciali e i megastore in una giornata piovosa. 

Arriviamo a Pineto, parcheggiamo la Ford ma non possiamo vedere, se non dall’esterno, la torre del Borsacchio e la pineta per una pioggia obliqua, quasi olandese che coglie Mamma Valentina e Papà Claudio impreparati e impropriamente svestiti anche se Giulia è, ovviamente, ben coperta e protetta. 
Teramo

Dopo aver acquistato un maglioncino in ipersaldo risaliamo sulla Focus SW che avrebbe decisamente bisogno di una bella lavata e proseguiamo verso Roseto degli Abruzzi, decidiamo dunque di spostarci verso l’entroterra. 

Teramo
Le colline dolcemente aspre ci incantano nella loro bellezza, il nostro sguardo si bea della bellezza vivace in un orizzonte ondoso, marino, collinoso e montano al contempo. 

Un arcobaleno fa capolino tra le nubi e il mare. 

Proseguiamo cercando un bar ma non ne troviamo e andiamo a Teramo. 

Teramo
Abbiamo un po’ di difficoltà a parcheggiare, la città è pressoché vuota, qualche bar rimane aperto, una panineria, qualche pizzeria. 

Decidiamo di mangiare in un ristorante giapponese blasonatissimo, usciamo con la pancia e le tasche vuote ma tanta allegria. 

Torniamo verso Francavilla al Mare senza troppe difficoltà mentre Giulia dorme beata, dopo una cospicua poppata, sul Bèbèconfort. 

Mamma Valentina, dopo un’altra poppata giuliesca, fa un paio di spuntini notturni nonostante il frigo vuoto e ci addormentiamo stanchissimi.

sabato 25 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare

25 agosto 2018

Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare

La luna
Ci svegliamo intorno alle sette, svolgiamo alcune faccende, ci innervosiamo per le difficoltà di connessione ad internet, ci prepariamo e usciamo per andare a Pescara alla ricerca di un vestitino per Giulia, che troviamo in un negozietto molto carino nell’area pedonale. 

La città, moderna e vivace, ci accoglie nelle vie dello shopping tra baretti modaioli e adatti alle famiglie, ampi marciapiedi e un’euforia frizzante che sembra caratterizzare questa città creata dalla volontà politica, intellettuale e popolare in anni relativamente recenti.

Francavilla al Mare
Camminiamo godendoci un po’ di innovazione architettonica declinata in stile adriatico e abruzzese, con frequenti rimandi alle bellezze locali, stilizzate in elementi decorativi o strutturali, dai trabocchi alle montagne. 

In un negozio ascoltiamo alla radio una notizia che ci rattrista moltissimo: la dipartita di Lindsay Kemp. 

Torniamo dunque a Francavilla al Mare, soddisfatti del nostro acquisto, contenti per la gita pescarese e con un fortissimo senso di malinconia, mangiamo e risolviamo, almeno all’apparenza i problemi di connessione internet. 

Francavilla al Mare
Dormicchiamo un po’ e poi usciamo per andare a vedere la partita di pallone, nonostante le vibranti proteste di Mamma Valentina che sarebbe contraria, per lo meno dopo aver saputo di una protesta in atto da parte degli esercenti francavillesi uniti, più o meno, nel chiedere un adeguamento delle tariffe per guardare e far vedere le partite di campionato. 

Andiamo al Siren’s Corner e ne approfittiamo per cenare, possiamo dunque andare con un certo agio a vedere lo spettacolo evento per celebrare i fasti del Cenacolo michettiano e visitare, finalmente, il Mumi, Museo Francesco Paolo Michetti che finora avevamo sempre trovato chiuso. 

Francavilla al Mare
La luna, dapprima arancione e poi bianca, campeggia nel cielo stellato e ci saluta, emergendo dal mare. Per qualche inspiegabile motivo, la manifestazione sembra permeata dello spirito di Lindsay, tutto appare kempiano, dall’allestimento delle tovaglie sui tavoli ai costumi, dai trucchi alle lampade, dalle musiche alla funambolica magia delle sue ultime rappresentazioni. 

Le scenografie scarne e barocche al contempo, le coreografie che invitano lo spettatore ad essere meraviglioso e prendere parte a quello spettacolo infinito che è la vita nel suo essere assolutezza e momento presente intriso della memoria del passato nel futuro. Le passioni tratteggiate con colpo di pennello netto, essenziale e fortemente espressivo, tutto, davvero tutto fa pensare a lui. Ci sono finanche le piume su un quadro e La Vie en Rose dal vivo. 
Francavilla al Mare

Mamma Valentina danza e piange lacrime sincere augurando allo spirito del suo grande Maestro di danzare con le stelle nello spazio infinito. 

Un enorme ‘for you’ le affiora sulle labbra, il ricordo della necessità di essere sempre splendidi, in qualsiasi momento. Torniamo dunque all’appartamento e ci addormentiamo.

venerdì 24 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al mare * Montesilvano Colle * Città Sant’Angelo * Francavilla al Mare


24 agosto 2018

Francavilla al mare * Montesilvano Colle * Città Sant’Angelo * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette, svolgiamo alcune faccende, ci prepariamo e andiamo in spiaggia non senza aver acquistato il giornale e il CD di Umbria Jazz 2018 in edicola. Il mare è calmissimo e trasparente, l’acqua non troppo fredda, all’orizzonte velieri e imbarcazioni di lusso punteggiano la linea di confine tra acqua e aria. Mamma Valentina e Papà Claudio si rinfrescano mentre Giulia si diverte a fare un lungo bagno dopo aver giocato nella sabbia e aver fatto amicizia con tre bimbi e dunque si addormenta felice e satolla di latte materno sotto l’ombrellone cullata dallo sciabordio delle onde e dalla frescura della brezza marina. Viene svegliata dall’inconfondibile richiamo del rivenditore di cocco, sembra frastornata, è tardissimo per lei, decidiamo di andare a mangiare dal Ghiottone. Torniamo nell’appartamento, ci prepariamo e usciamo. Carichiamo il Cam e gli Stokke sulla Ford e ci avviamo verso Città Sant’Angelo ma facciamo una sosta a Montesilvano Colle causa incessanti proteste dall’alto del Bébéconfort. Il paesino è molto carino e la visuale è spettacolare, seppure la foschia non permetta una visione cristallina della costa e delle valli. Non senza difficoltà risaliamo sulla Focus SW e ci dirigiamo verso Città Sant’Angelo dove c’è la sagra della pizza, condita bene ma, forse per il clima o per il forno, molliccia e non croccante. Il panorama dal belvedere è meraviglioso, sembra un’ambientazione fantasy, con le montagne traslucide che fanno da sfondo alle vanitose colline che si ergono isolate tra vallate ricche di fiumi e di coltivazioni per giungere veloci e allegre fino alla morbida costa. Il paesino, annoverato da un’importante rivista statunitense tra i dieci nel mondo dove è più gradevole vivere, è effettivamente molto grazioso e presenta elementi di pregio artistico e architettonico. Una targa nella piazza che accoglie verso il paese alto ci incuriosisce, è dedicata ai maestri del fuoco, una famiglia stroncata da un incendio nel deposito di fuochi artificiali di proprietà immediatamente prima di andare a ritirare un importante riconoscimento europeo. La serata è allietata, curiosamente, dalle note musicali di un gruppo in cui canta una superstite della famiglia di fochisti e durante la sagra chiacchieriamo, più o meno inevitabilmente, di politica con Mamma Valentina che non si lascia sfuggire una ilare discussione con sostenitori dell’attuale governo. Torniamo dunque verso Francavilla al Mare e ci addormentiamo stanchissimi.

giovedì 23 agosto 2018

Aggiornato Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Città Sant’Angelo * Valle calanchi * Atri * Silvi Marina * Silvi * Francavilla al Mare


23 agosto 2018

Francavilla al Mare * Città Sant’Angelo * Valle calanchi * Atri * Silvi Marina * Silvi * Francavilla al Mare

Valle atriana
Ci svegliamo intorno alle sette, svolgiamo alcune faccende, Giulia si addormenta e rimaniamo in casa a cucinare fino a circa le undici. 


Valle atriana
Mangiamo polpette, semolino e focaccia, ci prepariamo e usciamo. Carichiamo sulla Ford il Cam e il cibo per la merenda, Giulia accetta di buon grado di trascorrere del tempo sul BèbèConfort e ci dirigiamo verso la Valle con i calanchi di Atri. 


Cattedrale Atri
Facciamo una deviazione verso Città Sant’Angelo, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, non ci fermiamo ma proseguiamo rimandando la gita a quando avremo più tempo da dedicargli. Torniamo verso la Statale e giriamo su una stradina suggerita dal TomTom e approvata da Mamma Valentina che controlla sulla cartina del Touring Club Italiano.
Cattedrale Atri

Attraversiamo la splendida Valle atriana con un susseguirsi di calanchi, vigneti, uliveti, borghi, orti e macchia selvaggia di rara bellezza. 

I nostri occhi si dissetano di meraviglie natural paesaggistiche e si inebriano di arte nella splendida cattedrale della cittadella teramana. 


Cattedrale Atri
L’Abruzzo ci sta davvero stupendo e pensiamo che è una regione che ha tutto ciò che caratterizza l’Italia nel suo complesso: montagne e parchi nazionali, mare e riserve naturali, campagne, colline, borghi, artigianato, cibo e città d’arte. Comprendiamo l’orgoglio espresso dagli abitanti in varie occasioni. 

Proseguiamo il nostro giro verso il Palazzo Ducale dove Giulia prova un Hoffmann a parete nel cortile dell’edificio utilizzato ora per uffici comunali. Le piace ed è abbastanza difficile farle intuire che dovremo continuare a camminare. 
Cattedrale Atri

Si gira più volte a cercare la tastiera bianca e nera, Mamma Valentina la asseconda mentre Papà Claudio si preoccupa per l’utilizzo non autorizzato del pianoforte. 

Continuiamo il nostro giro tra viuzze e strade larghe che si snodano tra palazzetti in stile adriatico, coi mattoncini chiari, e chiese abbellite e decorate da Delitio ed altri con maestria degna di quei grandi maestri che hanno reso universale l’arte italiana nel mondo. 

Cattedrale AtriA malincuore non riusciamo a vedere il teatro civico con una storia tutta da raccontare che ascolteremo la prossima volta, una buona occasione per ritornare, magari anche ad assaggiare la liquirizia De Rosa o il Pan Ducale. 

Ci fermiamo in un forno dove acquistiamo fiadoni e biscottoni, molto buoni. Proseguiamo verso Silvi Marina per un caffè con i parenti italo-francesi, Cugina Rossana e Cugina Marina, che salutiamo con amorevole premura e sincera felicità di vederci prima di proseguire la nostra esplorazione.

Arriviamo a Silvi percorrendo strade deformate dal naturale movimento terrigno che si trova in zone con i calanchi, tipicamente franoso. 


Paesaggi d'Abruzzo
Ci chiediamo con quale criterio abbiano potuto costruire un ponte in cemento armato in una valle argillosa e in perpetuo movimento, non riusciamo a spiegarcelo ma preferiamo non percorrerlo, soprattutto visto e considerato che è segnalato tra i ponti ‘a rischio’ dopo la strage di Genova. 


Silvi
Per qualche minuto non riusciamo a vedere il tramonto, c’è un po’ di foschia ma la visuale si estende per tutta la costa evidenziando cale e baie morbidamente ondose che danzano con colline che si adagiano comodamente sulle montagne. Mandiamo un messaggio di auguri ad un cuginetto. 

Riprendiamo la Focus SW e torniamo verso Francavilla, non facciamo in tempo né ad andare a mangiare alla Sagra della pizza di Città Sant’Angelo né ad andare al concerto all’Aurum. 
Paesaggi d'Abruzzo

Quando arriviamo a Francavilla Giulia dorme, Mamma Valentina e Papà Claudio decidono di prendere un gelato da Cicco e andare a dormire, Papà Claudio con la Ford e Mamma Valentina a piedi col Cam sulla ciclabile dove si susseguono i concerti di musica rock dal vivo.

mercoledì 22 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pescara * Ortona * Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare


22 agosto 2018

Francavilla al Mare * Pescara * Ortona * Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette, facciamo colazione, svolgiamo alcune faccende e ci prepariamo per andare al mare. Arriviamo in spiaggia non senza aver acquistato il giornale in edicola e aver ricaricato il telefono in tabaccheria. Trasciniamo il Cam sulla sabbia fine e piantiamo l’ombrellone vicino alla riva, attraversando un percorso ad ostacoli tra ombrelloni piantati lì dalla sera precedente da ignoti. L’acqua è calmissima, trasparente e non freddissima. Sguazziamo felici e poi usciamo leggendo il giornale a turno. Giulia riesce a stare in piedi da sola, sperimenta la forza di gravità e l’equilibrio necessario a relazionarvisi senza lasciarsene vincere ma poi preferisce dedicarsi a creare forme con le mani e a poppare il seno di Mamma Valentina, che legge il giornale prima di Papà Claudio. Quando è troppo caldo per rimanere in spiaggia torniamo verso l’appartamento. Prepariamo il pranzo, mangiamo, ci prepariamo per uscire e Giulia si addormenta per cui restiamo in casa fino al suo risveglio. Andiamo a Pescara verso le cinque ma non ci sono eventi al Porto turistico per cui andiamo a fare una piccola gita nella vicina Ortona, concludendo il percorso di San Tommaso ove l’apostolo sarebbe stato sepolto dopo una serie di peripezie che inclusero anche l’intervento di Federico II di Svevia e varie traslazioni, con probabili furti di reliquie, azioni e colpi di scena degni di un romanzo di fantastiche avventure. Ortona è molto carina, col Castello aragonese in decente stato di conservazione ornato da piante di cappero, gli orticelli e i panni stesi, la Passeggiata orientale e i ricordi di un glorioso passato nobiliare e artistico ma qualcosa ci convince poco. Per un motivo che non sapremmo definire se non con quel senso di repressione ed oppressione che si prova spesso nelle terre dominate un tempo dai Borbone, non riusciamo a sentirci a nostro agio nella cittadina confinante con Francavilla. Mangiamo nella Ford le polpette preparate da Papà Claudio e Mamma Valentina e proseguiamo verso Pescara. Il pianto di Giulia dall’alto del suo Bebèconfort ci fanno fermare per una sosta da Cicco anche se il gelato ci sembra diverso dal solito e l’atmosfera ci piace sempre meno. Proseguiamo verso Pescara, troviamo parcheggio dietro l’Aurum, facciamo un aperitivo in un localino che ci fa aspettare un tempo piuttosto lungo per un prosecco e una tonica. Arriviamo giusto in tempo per il concerto, Giulia dorme ma si sveglia verso la fine: sembra contentissima e ovviamente fa innamorare tutti quanti. Papà Claudio mangia arrosticini e bruschette nell’osteria davanti all’Aurum con la luna che fa capolino tra le chiome della Pineta dannunziana e torniamo a Francavilla. Ci addormentiamo stanchissimi.

martedì 21 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare



21 agosto 2018

Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette intontiti dal viaggio di ieri e da una lieve scossa di terremoto che si è sentita fin qui. 
Aurum, Pescara

Ci prepariamo, prendiamo l’ombrellone, carichiamo teli mare nella comodissima borsa Benetton, Pampers e altri ammennicoli nella rete sotto il passeggino leggero CAM e ci incamminiamo verso la spiaggia, fermandoci in edicola per acquistare i giornali. 

Il mare è calmo, nel corso della mattinata si agita un po’, giusto per darci la possibilità di giocare con le onde. Rimaniamo più a lungo del solito, godendo la frescura della brezza marina. Giulia sembra molto interessata a guardare gruppi di bimbi che creano castelli, dighe, fortini e laghi artificiali sul bagnasciuga, Mamma Valentina le insegna a fare piccoli cumuli di sabbia con le mani. Facciamo un paio di bagni, di cui uno piuttosto avventuroso. 
Aurum, Pescara

Lasciamo che il sole ci accarezzi dolcemente riverberando i suoi raggi tramite la rena finissima. Mangiamo una grattachecca portata direttamente davanti agli ombrelloni con un freezer su trabiccolo cingolato, cosa che ci dà tanto l’idea di estate e che però ci farà saltare il consueto gelato da Cicco per evitare un eccessivo accumulo di calorie e zuccheri. Torniamo verso l’appartamento con una bella sensazione di rilassamento. 

Papà Claudio mangia con gusto il brodo di carne mentre Mamma Valentina e Giulia preferiscono assaporare qualcosa di più delicato e adatto alla stagione. Dormicchiamo fino al pomeriggio, dunque andiamo Pescara. 

Cerchiamo invano di prendere il bus, carichiamo il necessario sulla Ford Focus SW e ci dirigiamo verso l’Aurum, la Fabbrica delle Idee, inizialmente lido Kursaal e poi distilleria abbandonata, divenuto luogo di cultura dopo un restauro di una decina di anni fa. 

Pineta dannunziana, Pescara
Ci fa da Cicerone un italo-canadese, Giulia si diverte a sperimentare i vari effetti della voce quando si accorge che c’è un’acustica differente e non riesce a trattenere una sonora risata appena scorge un pianoforte su cui, inevitabilmente, pone le delicate manine con un’emozione difficilmente descrivibile. 

Mamma Valentina e Papà Claudio cominciano a pensare al costo di uno strumento di tal fatta e giungono alla conclusione che, per il momento, andrà benissimo il piano nella biblioteca comunale e la tastiera di Papà Claudio. Proseguiamo il nostro giro nella Pineta dannunziana, col laghetto che, per inspiegabili motivi, a Mamma Valentina evoca l’enorme Lago Ontario. Torniamo a Francavilla dopo aver fatto un po’ di spesa ed esserci informati sul concerto della sera, che però non vediamo perché Giulia si addormenta e Mamma Valentina e Papà Claudio svolgono alcune faccende.

lunedì 20 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Sulmona * Mentana * Francavilla al Mare


20 agosto 2018

Francavilla al Mare * Sulmona * Mentana * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette, svolgiamo alcune faccende domestiche, prepariamo le polpette e andiamo in spiaggia senza passare in edicola o dal tabaccaio giocattolaio. Il mare è mosso e Giulia si diverte a giocare con le onde. L’ombrellone, piantato con solerzia da Papà Claudio nella rena sottile, vola via appena lui decide di fare un bagno da solo. Sebbene il venticello rinfreschi l’aria, il sole è piuttosto caldo e decidiamo di tornare verso l’appartamento, appena ci spostiamo una famiglia russo-avezzanese si piazza sulle nostre posizioni. Mangiamo nell’appartamento, Giulia si addormenta mentre Mamma Valentina e Papà Claudio preparano alcuni regalini da portare alla Prozia Enza giunta dalla Sicilia a Mentana. Usciamo dunque, carichiamo la Ford e partiamo verso Mentana senza passare per l’autostrada, almeno fino a Sulmona, dove mangiamo una pizza ‘insaporita’ dalla mancanza di senso del pulito da parte del pizzaiolo. Trascorriamo il pomeriggio in famiglia.

domenica 19 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Rapino * Guardiagrele * Ripa Teatina * Francavilla al Mare


19 agosto 2018

Francavilla al Mare * Rapino * Guardiagrele * Ripa Teatina * Francavilla al Mare

Ci svegliamo verso le sette, facciamo colazione, sbrighiamo alcune faccende domestiche e usciamo per andare a Rapino e Guardiagrele. Guidiamo tra le briose colline abruzzesi fino a raggiungere con la Ford Focus la prima tappa della nostra gita. Parcheggiamo comodamente sotto una freschissima ombra non lontano dal Parco della Rimembranza in cui maestosi alberi di tiglio simboleggiano i caduti della Prima guerra mondiale. Proseguiamo il giro, Giulia scandisce il nostro ritmo dall’asticella di protezione del suo Cam ultraleggero. Passeggiamo per il paesino, le botteghe di ceramisti e artigiani sono chiuse, di aperto c’è soltanto una chiesa in cui stanno celebrando la messa, ci pare poco opportuno entrarvi durante le rituali celebrazioni domenicali per una visita turistica, e un baretto con tavoli all’esterno ma abbiamo già fatto colazione. Riprendiamo la Ford Focus, Giulia protesta un po’ dall’alto del BebèConfort e scansa la mano di Mamma Valentina dal suo bracciolo con aria tra lo stizzito e il giocoso. Arriviamo quasi subito a Guardiagrele, passando per Bocca di Valle senza fermarci per mancanza di parcheggio. Il paese degli artigiani ci accoglie e respinge al contempo. Torniamo verso Francavilla cercando invano l’accesso all’anfiteatro e alla Civitella, visitiamo Ripa Teatina, paese di origine dell’imbattuto campione di boxe Rocky Marciano che Papà Claudio considera il più grande boxeur di tutti i tempi, presumibilmente a ragione visto che non ha mai perso un match. Il paese sembra fuori dal tempo cronologico, per lo meno per quanto concerne l’evoluzione sociale e femminista dell’Italia. Torniamo dunque a Francavilla e cerchiamo di decidere se andare a vedere la Notte della Pizzica a Francavilla oppure i New Trolls a Giulianova Teatina, la scelta si orienta verso lo storico gruppo progressive prodotto dalla RCA. Il sonno post poppata di Giulia risolve la questione, rimaniamo a casa e crolliamo addormentati.

sabato 18 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare


18 agosto 2018

Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette, facciamo colazione e svolgiamo alcune faccende domestiche. Andiamo al mare caricando il Cam con il borsone carico di asciugamani e giochi non senza aver acquistato il giornale in edicola, In spiaggia incontriamo la famiglia bresciana e una famiglia di Pompei, forse anche quella di Carlotta con cui Giulia aveva giocato a palla prima di Ferragosto. L’acqua è un po’ torbida ma pulita, facciamo il bagno giocando più che nuotando. La spiaggia si popola di personaggi che sembrano voler partecipare ad una specie di grande coreografia spontanea e inconsapevole. Salutiamo e prima delle undici torniamo verso l’appartamento dove Mamma Valentina e Papà Claudio preparano un paio di focacce. Risolviamo l’enigma del forno: ha un sistema di raffreddamento a ventilazione interna. Giocando giocando Mamma Valentina si ritrova con l’unghietta di Giulia conficcata in una pupilla, cosa un po’ dolorosa ma non preoccupante. Nonostante la giornata di lutto nazionale non troviamo bandiere a mezz’asta o la sensazione che il Paese si sia fermato per qualche istante di riflessione e meditativo silenzio. Decidiamo di fare un giro a Pescara, cerchiamo di capire dove sia il centro storico e capiamo che è nella parte delle ville dannunziane, splendido quartiere da esplorare quando capiremo in che modo accedere a tale percorso della memoria culturale e architettonica della città marinara piuttosto moderna e vivace. Torniamo verso Francavilla, Mamma Valentina non si sente benissimo, Papà Claudio presagisce un accesso di fame, probabilità che si rivela fondata dopo qualche ora di disagi e malesseri diffusi. Mangiamo e usciamo in cerca di un’erboristeria aperta e un luogo ove vedere la partita di calcio. Non troviamo né l’una né l’altro, ci dividiamo brevemente e ci ritroviamo a pochi passi dalla solita gelateria. Proseguiamo verso il Pontile Sirena e infine, dopo vari tentativi e una fugace prenotazione subito annullata, ci rechiamo al Siren’s Corner, dopo una breve sosta da Mondadori, ci rifocilliamo godendo la tranquillità del luogo, torniamo verso l’appartamento quando iniziano i giochi pirotecnici correndo per non disturbare l’udito di Giulia che dorme tranquilla nello Stokke appoggiata al seno di Mamma Valentina con le orecchie coperte dalle mani e dal petto materno. I fuochi artificiali sull’acqua sono spettacolari, riusciamo a vederli ben bene in un lido vicino a Cicco. Giulia si sveglia, sorpresa ammira le luci nel cielo, sempre con le orecchie ben coperte seppure la distanza sia piuttosto sicura, sorride felice e applaude insieme agli altri scatenando un’ondata di orgogliosa felicità nei cuori di Mamma Valentina e Papà Claudio. Torniamo quindi e ci addormentiamo quasi subito.

venerdì 17 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Sambuceto * Manoppello * San Valentino in Abruzzo Citeriore * Abbateggio * Caramanico Terme * Salle * Tocco da Casauria * Francavilla al Mare


17 agosto 2018

Francavilla al Mare * Sambuceto * Manoppello * San Valentino in Abruzzo Citeriore * Abbateggio * Caramanico Terme * Salle * Tocco da Casauria * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette, svolgiamo alcune faccende domestiche e andiamo in spiaggia, passando prima in edicola per acquistare il giornale. Il mare è increspato dalle onde e una leggera brezza rinfresca l’aria. Giulia gioca tra il timoroso e l’emozionato con il nuovo elemento, rassicurata dalle braccia paterne. Torniamo sulla sabbia e Giulia inizia a giocare con Andrea e Daniele, due bimbi conosciuti lì per lì i cui genitori, Giada e Francesco, sembrano contenti della nuova conoscenza. Torniamo verso l’appartamento, mangiamo e ci prepariamo per andare verso le montagne. Saliamo sulla Ford Focus e facciamo una sosta all’Auchan di Sambuceto per acquistare pannolini in offerta che però non ci sono e scarpine di pezza. Papà Claudio si incastra una mano nel Cam dopo aver preso in giro due persone che stavano evidentemente cercando di risolvere un problema meccanico ad un’altra Ford. Proseguiamo la nostra gita e ci troviamo, dopo una serie di deviazioni frittolesche, a Manoppello, nel Santuario del Volto Santo, luogo particolarmente importante per i cattolici in quanto custodisce ciò che per la Chiesa Cattolica Romana è la dimostrazione pratica della resurrezione del Cristo, che nascendo a nuova vita, avrebbe impresso la luce del suo volto su un tessuto idrorepellente. Entrando è più che evidente che il posto è particolarmente importante per i cattolici, Mamma Valentina sente quasi di disturbare scattando alcune foto senza flash. Donne sgranano rosari, moderni confessionali sono aperti a tutte le ore e in varie lingue, marmi, ori, statue e stucchi testimoniano una profonda devozione e un bisogno di lavare gli umani peccati, guadagnando sempiterna gloria, tramite opere dispendiose. Papà Claudio, seppur molto impressionato dalla reliquia, ha la sensazione che non vi sia religiosità, Mamma Valentina ha la dimostrazione pratica, se ve ne fosse bisogno, della falsità e ipocrisia religiosa in cui tutto le sembra il contrario di ciò che viene predicato. I fasti, i mercanti nel tempio, il bisogno di un pezzo di stoffa per vivere la propria spiritualità e per credere nella luce e nella meraviglia della vita, tutto ciò le sembra fasullo e poco corrispondente a quella ‘verità rivelata’ tanto importante per i religiosi. Il santuario è comunque molto importante per la cristianità e la simbologia che testimonierebbe molto bella e piena di gioia. Al contrario della Sindone, che affermerebbe il dolore della morte, e della veronica del calvario, associata alla sofferenza, il Volto Santo di Manoppello sarebbe testimonianza di luce, nascita e rinascita, di vita e di amore eterno, di assoluto misticismo nell’illuminazione meditativa nell’eternità della perfezione. Un simbolo di gioia e amore tra i tanti di sofferenza e martirio della religione cattolica. Proseguiamo il nostro giro tra campagne e colline puntellate di paesini, ognuno con la sua storia e la sua identità, talvolta tragicamente legata all’emigrazione di massa e, in questa zona, alla strage di Marcinelle, in Belgio. La Majella protegge e coccola anse e vallate, vigneti che si insinuano tra i calanchi alle sue pendici. Senza fermarci attraversiamo San Valentino in Abruzzo Citeriore e Abbateggio fino ad arrivare, per strade in condizioni migliorabili, a Caramanico Terme, dove acquistiamo cipolle, pane, ferratelle, pangrattato, pizza bianca e mangiamo un gelato ispirato al parco. Torniamo sulla Ford Focus e arriviamo al castello semidiroccato di Salle, che a Mamma Valentina fa inevitabilmente pensare al palazzotto di Don Rodrigo. Concludiamo la nostra gita a Tocco da Casauria, paese natio di Michetti, il pittore francavillese di adozione carissimo amico di D’Annunzio. Mangiamo un pezzo di pizza nella pizzeria ‘Da Giulia’ e torniamo a Francavilla. Non facciamo in tempo ad assistere al concerto in piazza.

giovedì 16 agosto 2018

Aggiornato. Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Avezzano * Le Cese * Francavilla al Mare



16 agosto 2018

Francavilla al Mare * Avezzano * Le Cese * Francavilla al Mare


Ci svegliamo verso le sette, ci prepariamo, sentiamo telefonicamente Nonni Lucilla e Pietro e ci accordiamo per trascorrere la giornata in famiglia. Carichiamo il Cam leggero, gli Stokke e tutto il necessario sulla Ford e partiamo alla volta di Avezzano. 

Il Fucino
Salutiamo la Majella per incontrare il Gran Sasso e dunque il Velino nel giro di relativamente pochi chilometri. Il paesaggio cambia in modo sostanziale quando attraversiamo le vallate punteggiate da paesini e paesaggi espressione di millenni di differenze. Incontriamo i Nonni e la Cugina Ivana al Bar Risorgimento dove prendiamo ottime pastarelle. 

Le Cese
Chiacchieriamo amabilmente, ci abbracciamo felici di rivederci dopo qualche giorno di distanza poi Papà Claudio e Nonno Pietro si dirigono verso la casa di famiglia, vicina al castello e Nonna Lucilla, Cugina Ivana e Mamma Valentina si incamminano a piedi godendo della mite frescura estiva, Giulia si alterna tra la posizione con seno materno a portata di bocca nello Stokke e quella da capitano sul suo Cam. 

Il Fucino
I viali alberati, le case basse tipiche di questa parte d’Abruzzo si mostrano accattivanti nella loro modesta superbia di provincia contadina e borghese, affrancata da quelle ignobili vessazioni da parte della famiglia Torlonia così ben raccontate in Fontamara dall’immortale scrittore pescinese Ignazio Silone. La grande casa si schiude ai nostri occhi rivelando una polvere lieve che non riesce ad affievolire i ricordi d’infanzia, il sapore indimenticabile delle crostate di Bisnonna Antonina, lo squisito parrozzo di Prozia Egle, l’afrore inconfondibile del succo d’uva fragola. 

San Rocco, Le Cese
Nell’androne sembra ancora di sentire le grida allegre della vendemmia, le voci felici degli alunni nella vicina scuola, lo scorrere gelido dell’acqua di fonte. Le memorie corrono emozionate e si sbatacchiano contro la scala su cui morì Bisnonno Sabatino potando le sue amate viti, per poi riprendere a galoppare libere nella grande cucina riportando gli odori di aglio e cipolla, mandorle e cioccolato, il freddo intenso dell’inverno e la frescura pungente dell’estate. Usciamo ricordando con un sorriso le persone che hanno vivacizzato quell’edificio cui siamo tanto affezionati. Saliamo sulle automobili e andiamo a mangiare dal Cugino Antonio ormai definitivamente soprannominato Zi’ Antonio, con la ‘zeta’ ammorbidita dall’accento avezzanese, nel ristorante che gestisce insieme a Cugina Delia, Il Palentino


Arriviamo alle Cese, ci abbracciamo felici di ritrovarci, mangiamo benissimo come al solito, chiacchieriamo di storie familiari e parliamo quello strano linguaggio tra consanguinei che si distilla negli anni e che forse è un po’ iscritto anche nel DNA. 

Trascorriamo il pranzo e il pomeriggio a conversare amabilmente e a suonare il pianoforte con il Cugino Pierpaolo, bravissimo e restio a suonare, e con il Cugino Francesco che nel frattempo ci ha raggiunti dopo concitate giornate lavorative a ridosso del Ferragosto. 

Facciamo una piccola passeggiata a San Rocco, una chiesetta montana molto frequentata dai fedeli e che ha una storia di guerra e sofferenze legata alla nostra famiglia. La spianata del Fucino si dischiude generosamente ai nostri occhi offrendo un panorama di rara bellezza. 

Incontriamo altri parenti e amici dell’infanzia di Nonno Pietro che camminano in processione dietro la statua di San Rocco. Ci salutiamo, Nonni Lucilla e Pietro ci donano un vassoietto di dolci di mandorle e amaretti acquistati nella pasticceria di Pescina che è diventata ormai tappa fissa e proseguiamo prendendo strade diverse. 

Torniamo a Francavilla, ceniamo e ci addormentiamo stanchi e felici.

mercoledì 15 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Lanciano * Francavilla al Mare


15 agosto 2018

Francavilla al Mare * Lanciano * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle otto, il tempo è variabile, l’arietta fresca, non è l’ideale per andare al mare. Facciamo colazione, svolgiamo alcune faccende domestiche, inizia a piovere e usciamo diretti verso Lanciano. Papà Claudio vuole andare a vedere il Polo Museale, Mamma Valentina, che si è scottata una mano preparando polpette di melanzane e di tonno, insiste sull’eventualità che a Ferragosto i musei siano chiusi ma Papà Claudio è convinto del contrario: ha consultato internet sul suo telefonino, che non ha intenzione di collegarsi al computer, “e su Google c’è scritto che è aperto”. Crichiamo gli Stokke, il Cam e il beauty case Samsonite sulla Ford Focus SW e partiamo tra fulmini e saette. Attraversiamo il ponte autostradale con un po’ di soggezione, dopo quello che è accaduto a Genova. Giulia strilla dall’alto del suo Bebè Confort e placa il suo disappunto giocando col libro parlante che le hanno regalato i parenti franco-abruzzesi. Arriviamo a Lanciano, il Polo Museale è chiuso, Mamma Valentina stringe il siberino, che nel frattempo si è scaldato, e cerca di mordersi la lingua per non recriminare, cosa che le riesce alquanto complicata dopo una serie di affermazioni, azioni e lamentazioni da parte di Papà Claudio. Il centro del paese è molto carino, troviamo parcheggio e quasi subito da discutere con un oriundo ma anche un bar dove ci forniscono indicazioni sulla farmacia di turno, dove riusciamo a trovare una crema e Mamma Valentina può finalmente abbandonare il siberino ormai decisamente caldo. Torniamo verso il centro di Lanciano, facciamo una colazione senza infamia e senza lode al Bar Portici, chiacchieriamo con tre donne di cosa vedere, poi ci incamminiamo tra le viuzze del borgo antico, molto carino e ben tenuto. Individuiamo un’osteriola dall’evocativo nome Patria, tra straduzze con nomi che evocano il Risorgimento ed una certa predilezione per Garibaldi e Mazzini, Cavour rimanendo relegato ad un vico stretto e angusto. È piena per cui continuiamo il nostro giro, quando torniamo si è liberato un posto. Mangiamo un’ottima melanzana alla parmigiana e un pasto completo casareccio e, anche questo, senza infamia e senza lode, ma il ristorantino è da vedere assolutamente. Il locale ha oltre un secolo, è stato rilevato da una famiglia di ristoratori che ai caotici ritmi milanesi di un grande ristorante hanno preferito la tranquillità di un localino semplice, alla buona. A Mamma Valentina viene in mente un libro irlandese con una storia simile anche se a Lanciano è completamente declinata al femminile. Quando usciamo la chiesa del Miracolo eucaristico è aperta, proseguiamo il giro verso l’altra parte del borgo, dunque ci fermiamo a prendere un prosecco e un aperitivo analcolico, che consiste in una centrifuga di cocomero, nel bar Portici, per la “modica” cifra di 12 euro. Torniamo a Francavilla dove ci addormentiamo senza colpo ferire fino al mattino.