giovedì 31 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Rieti * Mentana

 

31 marzo 2022

 

Mentana * Rieti * Mentana

 

Ci svegliamo in orari differenti, la Primavera, preoccupata della siccità veneta, si esprime nella sua piovosa essenza. Nel pomeriggio carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per qualche ora fuori casa. Siliquastri fanatici si stagliano tra le cangianti tonalità di grigio, il verde pratino e le gemme degli alberi nella Sabina. Tra gli ulivi le querce ricordano la continuità dell’autunno, confondendo i sensi o semplicemente spiegando con la pazienza di un gigante buono la compresenza delle stagionalità, la bellezza della natura nella sua interezza diversificata e coerente. Arriviamo a Rieti senza troppe difficoltà, l’auditorium di Santa Scolastica ha un bell’organo, camminiamo per le stradine amichevolmente discorrendo della originale torta mimosa, la Mimosa di Adelmo, di politica, cani e femminismo. La piazza centrale di Rieti ci accoglie, tra i suoi vicoletti affastellati e mitteleuropei. Quanto è diversa questa città dalla caotica Roma eppure quante similitudini, quanta storia in comune. Torniamo verso Mentana dopo il tramonto, non accorgendoci neppure che l’ora è tarda. Le lucette della città vibrano saluti.

domenica 27 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Roma * Mentana

27 marzo 2022

 

Mentana * Roma * Mentana

 

Ci svegliamo tardi in una mattina lattiginosa di primavera. Spostiamo le lancette dell’orologio, svolgiamo alcune faccende domestiche, familiari e mentanesi e poi proseguiamo il nostro percorso sulle tracce di Cristina di Svezia. La Ford Focus SW ci porta fino a Prati, camminiamo, ci godiamo il quartiere, mangiamo in un ristorantino greco. Proseguiamo a piedi, ammiriamo il porticato di San Pietro. Torniamo verso la Ford Focus, con un po’ di stanchezza. Saliamo verso la Porta Pertusa dove pare che Cristina di Svezia sia stata ‘segretamente’ accolta dal Papa. Il portale che conduce alla Torre dei Venti è però murato, non vi sono targhe commemorative, niente sembra ricordare la ‘Regina di Roma’. Torniamo a Mentana, il tepore ci fa venire voglia di stare all’aperto, di ammirare le fioriture di alberi di Giuda, di peschi e biancospini, facciamo una passeggiatina veloce al Barco dove prati bianchi profumano le colline. Torniamo con la sensazione di aver trascorso una bella giornata.

sabato 26 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Mentana

 

26 marzo 2022

 

Mentana * Roma * Mentana

 

Ci svegliamo presto, svolgiamo alcune faccende domestiche e mentanesi. Laviamo finalmente la Ford Focus SW, pranziamo velocemente e poi andiamo a Roma, alla ricerca delle orme di Cristina di Svezia. Parcheggiamo non lontano dalla Via Flaminia, entriamo dalla porta del Popolo adornata per lei “in modo degno” con spighe da Gian Lorenzo Bernini, saliamo verso il Pincio per raggiungere Villa Medici e la fontana con la palla di cannone leggendariamente lanciata dalla sovrana per ricordare ad un nobile di essere puntuale. Sul percorso incontriamo la statua dedicata ai Cairoli, con la celebre frase di Garibaldi “la Grecia ebbe i suoi Leonida, Roma antica i suoi Fabi e l’Italia moderna i suoi Cairoli”. Il profumo di primavera sacralizza ancor di più il loro sacrificio per la nostra libertà. Roma è bellissima, come sa essere quando vuole mostrarsi. Passiamo accanto alla casa con le porte e le finestre mostruose, ci diverte tanto. Scendiamo verso l’affollata Via del Corso, bandiere dell’Ucraina campeggiano sui palazzi francesi e italiani. L’Europa non accetterà una ulteriore aggressione. Mi auguro, ci auguriamo che sia finito il tempo di tiranni e dittatori, per lo meno sul suolo europeo. Facciamo una piccola sosta ristoro alla Pasticceria Cinque Lune, proseguiamo verso Palazzo Farnese, dove ci perdiamo per ritrovarci immediatamente. Notiamo che le persone sono più attratte dai cuccioli che dai bambini, pensiamo che la società in cui viviamo sia un po’ bizzarra e ci rendiamo conto che il dittatore russo ha perso la guerra mediatica, e forse anche quella militare, grazie a giocattoli e animali domestici. Proseguiamo ancora verso Trastevere, non arriviamo a Villa Farnesina e a Palazzo Corsini ma ascoltiamo concerti improvvisati in piazza Trilussa. Torniamo verso la Ford Focus SW con una piccolissima sosta per far mangiare a Giulia un piatto di pasta e quindi a casa.

 

giovedì 10 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Terni * Rieti * Mentana

  

10 marzo 2022

 

Mentana * Terni * Rieti * Mentana

 

Ci svegliamo presto. Esco da sola, salgo sulla Ford Focus SW che avrebbe decisamente bisogno di una lavata. Digito l’indirizzo della biblioteca di Terni e mi avvio. Non vi sono molte difficoltà, c’è un incidente vicino all’uscita di Orte ma niente traffico. Ascolto la radio e lascio scivolare via i pensieri in un vuoto riempito dai colori di fine inverno, le gemme, i fiori che si fanno strada, la neve che lascia intravedere il blu delle montagne in lontananza. Parcheggio in Piazza Dalmazia, vorrei che Giulia fosse con me, c’è un parco giochi e si sarebbe sicuramente divertita. Pago il parcheggio e mi dirigo a piedi verso la splendida biblioteca, un vero e proprio gioiello permeato di umbro senso civico. La piazza centrale di Terni è molto gradevole, non la conoscevo, vi ritrovo l’amata Umbria e un pizzico di care Marche, mi ci sento subito a mio agio. La bella giornata di sole mi indurrebbe ad indugiare ma, finito il mio impegno, sento il bisogno di tornare. Mi fermo in una norcineria per portare qualcosa. In ogni momento sento fortissima la loro mancanza, che strana cosa la libertà, difficile da definire include però l’amore e le relazioni con gli altri, la partecipazione civica e morale, la famiglia, qualunque cosa si intenda per famiglia. La solitudine non è una forma di libertà, può esserlo di introspezione ma infine si è sempre soli da qualcosa o da qualcuno e insieme alla saudade. Claudio e Giulia stanno bene, invece di tornare a Mentana vado direttamente a Rieti, attraversando vari tunnel in cui la radio non prende, ci sono i lavori in corso. Il prezzo della benzina sale durante il corso della giornata, questo mi spaventa, mi fa pensare alla crisi argentina, alle crisi economiche di cui ho letto nei libri di storia. È un periodo politicamente incerto. Sono fiduciosa ma se non fossi spaventata sarei un’incosciente. L’ennesima guerra europea, un dittatore furioso che arriva dal Nord, a poco più di un secolo dalla Rivoluzione Russa, dal Fascismo dalle guerre mondiali, dopo e nel corso di una pandemia, la minaccia nucleare. Il Novecento è stato il secolo breve? La velocità di cambiamento di questi primi vent’anni del XXI non mi sembrano lenti, anzi, direi che ci stiamo abituando a velocità supersoniche e tra le generazioni di ventenni non mi sembra di rintracciare germi di quella libertà che fan ben sperare in un futuro migliore, anzi, vedo poca fantasia, scarsa creatività, forza ideale e aspirazioni morali pressoché inesistenti. Speriamo che la prossima generazione di giovani riesca a sviluppare principi sani e tracciare nuovi solchi di libertà e felicità. Parcheggio dietro alla casa in cui Margareth Fuller Ossoli soggiornò a Rieti. Mangio alla Mattera, faccio un giro per la città che sembra mitteleuropea, c’è un silenzio innaturale per me, quello dell’ora di pranzo, negozi chiusi, pennichella. Non sento però le voci e il tintinnare di stoviglie tipico delle città italiane, i profumi e gli odori che ne adornano lo spazio olfattivo. Arrivo nella biblioteca, faccio un giro nel museo archeologico, poi mi siedo nel Caffè Napoleone dove incontro persone in cerca di socialità. Sciamo insieme ad amic* e compagn* mazzinian* e garibaldin* tra i luoghi del Risorgimento. È poi ora di tornare nella strada ormai buia di notte.

martedì 8 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Fiumicino * Porto * Fiumicino * Mentana

8 marzo 2022

Mentana * Fiumicino * Porto * Fiumicino * Mentana

Ci svegliamo presto, svolgiamo alcune faccende domestiche e prima di pranzo andiamo a Fiumicino con la Ford Focus SW. Qualche aereo decolla e atterra ma l'aeroporto di Fiumicino è quasi fermo rispetto al traffico aereo in tempi non pandemici. Mangiamo nella via principale, senza infamia e senza lode, gironzoliamo un po' e poi ci fermiamo al Porto di Traiano e Claudio. Esploriamo l'area archeologica con piacere e gioia, poi torniamo verso Mentana. 

domenica 6 marzo 2022

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Sabaudia * San Felice Circeo * Faro di Punta Rossa * Sabaudia * Roma * Mentana

  

6 marzo 2022

 

Mentana * Sabaudia * San Felice Circeo * Faro di Punta Rossa * Sabaudia * Roma * Mentana

 

Ci svegliamo presto e di buon umore, con la voglia di una bella giornata da trascorrere a Sabaudia e nel Parco del Circeo. Carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per una giornata all’aperto. L’aria è freddissima, l’inverno svolazza coi fiocchi di neve sulle montagne rimanendo abbarbicato sulle sue posizioni, con tutta l’intenzione di non cedere un centimetro alla primavera, per lo meno non prima dell’equinozio, ma i biancospini, i pescheti già rosati e i germogli su colline e cime degli alberi raccontano storie di tepidi risvegli nell’aria ingentilita dal canto degli uccellini. La danza si ripete nell’Agro pontino, già colmo di zucchine, e i Monti Lepini, spruzzati di neve fresca. Il cielo è tra l’indaco e il nero, tra il perlaceo e il celestino, un grigio scuro che mette in risalto il giallo, il verde e le sfumature più delicatamente frizzanti. Il mare è indeciso, non sa se vestirsi di verde o di blu oggi. Sabaudia ci trasmette un senso di banalità fascista e ci rendiamo conto che il fascismo è la negazione stessa dell’italianità, manca quel senso di grazia e bellezza che nasce dal dialogo costante tra differenze e caratterizza il genio italiano. La strada che conduce a Torre Paola è splendida, con le dune del litorale laziale non ancora distrutte dalla speculazione selvaggia. Qui e là si intravedono ville e case di gran lusso. Incontriamo per caso una gara di canoa, andiamo oltre e saliamo sul promontorio della Maga Circe, il borgo medievale di San Felice ci avviluppa tra i suoi vicoli, l’odore di cibo non ci convince, proseguiamo verso il faro, dove ci fermiamo, scendiamo a piedi, arrampicandoci e destando un’ammirazione un po’ gelosa di chi vorrebbe saltellare tra le onde e non lo ritiene abbastanza sobrio. Palmarola, Ponza e Zanone ci salutano dal mare, risaliamo sulla Ford Focus con l’intenzione di tornare a Roma ma ci fermiamo in un punto ristoro dove mangiamo ottima mozzarella, melanzane grigliate e altre gustose specialità. Torniamo verso Roma, raggiungiamo la manifestazione ucraina e torniamo a Mentana.