domenica 29 agosto 2021

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pescara * Manoppello * L'Aquila * Mentana

29 agosto 2021

Francavilla al Mare * Pescara * Manoppello * L'Aquila * Mentana

Ci svegliamo intorno alle otto. L'aria è rinfrescata dalla pioggia. Svolgiamo alcune faccende domestiche, carichiamo la Samsonite sulla Ford Focus SW e ci dedichiamo ad alcune attività francavillesi. Ci avviamo dunque sul Lungomare verso Pescara. Le ceneri della Pineta Dannunziana ci fanno venire voglia di ripiantare i pini con le nostre mani. Proseguiamo. Il mare e il cielo abruzzesi hanno deciso di entrarci nella memoria sensoriale, mostrandosi nella loro splendente bellezza soltanto quando pensano di averci addomesticati come la volpe del piccolo principe. L'assordante lungomare pescarese ci respinge e ci dirigiamo verso Manoppello, dove ci fermiamo a mangiare un ottimo risotto in una trattoria. Proseguiamo senza prendere l'autostrada, la Majella e il Gran Sasso ci accolgono. L'antichissimo borgo di Capestrano occhieggia tra le colline. Ci fermiamo poi a L'Aquila animata dalla Perdonanza Celestiniana. Prendiamo caffè al torrone, gelato e tè caldo dai Fratelli Nurzia, quindi ci lasciamo coccolare dalla piazza in cui destini e immaginari si intrecciano magicamente. Torniamo sulla Ford Focus SW, a ritmo lento, nel tempo di adeguarci a tornare nel team tran quotidiano. La Sabina ci avvolge nella sua meraviglia.

martedì 24 agosto 2021

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Terminillo * Cinque confini * Città Ducale * Antrodoco * Silvi Marina * Francavilla al Mare

24 agosto 2021

Francavilla al Mare *  Terminillo * Cinque confini * Città Ducale * Antrodoco * Silvi Marina * Francavilla al Mare

Ci svegliamo presto o almeno ci proviamo, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere una giornata in montagna e una serata a Silvi. Ci dirigiamo verso l'autostrada e arriviamo al Terminillo attraversando il gigante abruzzese, che ci accoglie con generosa bellezza. Ci attende una mattinata di politica e giochi montani poi scopriamo panorami straordinari che ci svelano la rocciosa ondulazione degli Appennini. La Majella e il Gran Sasso danzano col Nacegna e il Cervia, il Velino si staglia indifferente alle umane vicende. Tutto esprime perfezione e assolutezza meditativa. Torniamo verso l'Abruzzo, andiamo prima a Silvi Marina per un gelato e dunque arriviamo a Francavilla al Mare.

domenica 22 agosto 2021

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Parco di Lavino * Roccamorice * Majelletta * Pretoro * Francavilla al Mare

22 agosto 2021

Francavilla al Mare * Parco di Lavino * Roccamorice * Majelletta * Pretoro * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle otto, svolgiamo alcune faccende domestiche e attività francavillesi, quindi decidiamo di andare in montagna. Dopo un veloce spuntino pranzesco ci dirigiamo verso la Majelletta. Sulla strada incontriamo unuogo ameno, il parco di Lavino, sorgente termale immersa nel verde che però non riusciamo a raggiungere. Lo visiteremo un'altra volta. Attraversiamo velocemente Roccamorice, un borgo incantevole alle pendici della Majella che ci accoglie nella sua floreale bellezza e ci respinge per il gran caldo. Proseguiamo su una strada abbastanza angusta e di estrema bellezza paesaggistica che ci avvolge in un abbraccio ondoso dal mare alla Majella fino al Gran Sasso, in fondo, al di sotto delle nuvolette curiose e un po' pettegole, si intrecciano patchwork agricoli, collinari e antiche città. Arriviamo alla Blockhaus e torniamo velocemente verso lo spiazzale con l'hotel Mamma Rosa. Ci fermiamo per una sosta, rinfrancante nelle intenzioni ma stressante nella realizzazione. Risaliamo sulla Ford Focus SW e proseguiamo fino alla stazione sciistica di Pretoro, che ci accoglie benevolmente. Giochiamo, chiacchieriamo, ci rilassiamo e quindi torniamo verso Francavilla al Mare dall'altro versante, un po' meno impressionante e un po' più agevole. Ci fermiamo nella pasticceria dei parrozzi ma è chiusa per cui, senza troppi pensieri, torniamo a valle.

sabato 21 agosto 2021

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Spoltore * Francavilla al Mare

21 agosto 2021

Francavilla al Mare * Spoltore * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle otto, la giornata è limpida, l'aria frizzantina. Svolgiamo alcune faccende domestiche, facciamo colazione e ci dedichiamo ad attività francavillesi. Dopo pranzo, nel pomeriggio, decidiamo di andare a Spoltore per un festival musicale. Passiamo per Pescara alla ricerca della pece per il violino ma il negozio di musica è chiuso per ferie. Proseguiamo senza indugio verso il paesino che ospiterà, tra gli altri, il dio Pan del jazz. Il concerto è ovviamente sold out, i biglietti sono esauriti velocemente. Sulle tracce di Paolo Fresu, però, scopriamo un borgo meraviglioso, abbarbicato su un monticello a pochi chilometri da Pescara eppure così distante dal mare nelle architetture di borgo composito, orgoglioso e fiero. La Majella lo protegge, maestosa, l'Adriatico è orizzonte visivo che esalta il nitore swing delle vivaci colline abruzzesi, svelte ad esprimere la loro variegata bellezza. In alto, nell'agorà del paese che sembra racchiudere tra pittoresche stradine le peculiarità di Puglia, Sicilia e Ssrdegna, oltre che dell'Abruzzo, vi è una chiesa sconsacrata sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso con una targa dedicata alla banda del paese. Ad ogni passo ci pare di essere accompagnat* dalle note della tromba e del flicorno di Fresu, ci sembra quasi di vedere l'emozione del suono su contorti alberi scolpiti dal tempo, le risate con la banda paesana, gli stranieri che cercavano "quello che suona la tromba" senza nulla conoscere delle storie di pastorizia e di speranze della grande isola, tanto simili a quelle abruzzesi. Torniamo a Francavilla al Mare stanchi e contenti, con n storie da scoprire ed esplorare.

giovedì 19 agosto 2021

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Chieti * Francavilla al Mare

19 agosto 2021

Francavilla al Mare * Chieti * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle otto, svolgiamo alcune faccende domestiche, facciamo colazione e le usuali attività francavillesi. Nel pomeriggio ci avviamo pigramente verso Chieti, briosa e modestamente fanatica nella sua stratificata essenza. Palazzetti colorati si abbracciano stretti mostrandosi a turno, moderni palazzi occhieggiano alle imponenti e maestose montagne ondeggianti sulle fitte colline fino al mare, segnali grafici e cartelloni che invitano alla ripartenza cocciuta e testarda, senza lamenti ma con riferimenti al settecentenario dantesco, l'agorà domina ancora il promontorio. Visitiamo lo splendido museo della Civitella, facciamo un aperitivo alla Casina dei tigli, grazioso bistrò collegato al locale Lion's Club, giochiamo in piazza, non facciamo in tempo a vedere il guerriero di Capestrano e torniamo a Francavilla al Mare con tanta voglia di dormire.

mercoledì 18 agosto 2021

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pesaro * Chiaravalle * Jesi * Francavilla al Mare

 18 agosto 2021

Francavilla al Mare * Pesaro * Chiaravalle * Jesi * Francavilla al Mare

 Ci svegliamo più tardi del previsto, intorno alle otto, salutiamo le nostre amiche e i nostri amici piemontesi con una colazione non buona ma allegra, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere una giornata fuori e ci dirigiamo verso Pesaro guardando sul telefonino Il viaggio a Reims in diretta sul canale Facebook del Rossini Opera Festival. Pesaro ci respinge oppure non ne comprendiamo appieno la bellezza, forse abbiamo troppe aspettative. Camminiamo tranquillamente tra le chiare strade della città di Rossini, visitiamo musei, ammiriamo sculture, acquistiamo introvabili libri per bambini e DVD rossiniani, assistiamo ad una battaglia vocale tra giovani cantanti nel chiostro dei Musei civici, ripercorriamo le tracce topografiche di Sara Levi Nathan quindi ci dirigiamo verso Jesi, la città in cui Costanza d'Altavilla partorì in piazza lo stupor mundi Federico II di Svevia, non prima di una breve sosta a Chiaravalle per rendere omaggio a Maria Montessori, lì nata. A Jesi una giovane direttrice di museo ci accoglie con un corso di scrittura medievale e la città ci invita con la sua fortificata dolcezza a tornare. Torniamo dunque a Francavilla al Mare.



martedì 17 agosto 2021

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Guardiagrele * Roccascalegna * Francavilla al Mare

 17 agosto 2021

Francavilla al Mare * Guardiagrele * Roccascalegna * Francavilla al Mare

Ci svegliamo un po' assonnati, dopo la giornata e la serata in spiaggia con amiche, amici, chitarra, arpa celtica, frutta, vento, mare, stanchezza e spensierata felicità estiva. Svolgiamo alcune attività casalinghe e poi andiamo al mare, che però è un po' sporco, mosso e insolitamente poco accogliente. Decidiamo dunque di andare a fare una gita al il  Roccascalegna, che con il tempo nuvoloso è particolarmente suggestiva. È quasi ora di pranzo e ci fermiamo per una sosta polpette di cinghiale a Guardiagrele, o meglio con la speranza di poter gustare tale prelibatezza. Facciamo un giro tra artigiani, viuzze, storie di mani e di mercanti, artisti e giganti. Ci riempiamo occhi e spirito di dettagli, scorci incantevoli e panorami mozzafiato in cui l'infinito si arricchisce di morbide linee collinari che si uniscono al placido mare estivo e solide asperità appenniniche. Arriviamo a Roccascalegna giusto in tempo per visitare la rocca, gustare ottima birra nel locale microbirrificio e poter ammirare spirali rosate di tramonto e cumulonembi danzare tra roccia e castello. Torniamo a Francavilla stanchi, affamati e con una bottiglia di birra torbata.


venerdì 13 agosto 2021

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Macerata * Francavilla al Mare

13 agosto 2021 

 Francavilla al Mare * Macerata * Francavilla al Mare

Ci svegliamo pigramente, malcelando in una assonnata indifferenza l'eccitazione per la serata: la nostra prima volta allo Sferisterio di Macerata e per vedere La Traviata 'degli specchi' nel centenario dell'istituzione del prestigioso festival operistico. Svolgiamo alcune faccende domestiche e francavillesi, dunque carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per una serata all'opera, giacche, scarpe e vestiti un po' più eleganti del solito, profumo, ventaglio e inspiegabilmente dimentichiamo il cannocchiale regalo di Nonno Pietro e Nonna Lucilla. Sulla strada, l'Abruzzo si mostra nel suo brio estivo, fatto di caldo ocra, cupo verde, blu di montagna e limpido celeste. Nella valle dei calanchi si aggiunge il bianco argilloso delle franose pieghe collimari, arancione e viola intenso. L'accogliente mare abruzzese srotola sfumature di azzurro, mai troppo intense, né scure o cristalline, bensì perfettamente armonizzate all'oro della sabbia non troppo fine o grossolana. Il paesaggio si allunga, non più il ritmo completo tra mare, collina, cittadelle, campagna e mare del fiero Abruzzo ma ondose, puntute e turrite colline digradanti dolcemente verso il mare delle austeramente vivaci Marche. Ragioniamo sulla opportunità di visitare altri luoghi oltre Macerata, preferiamo però parcheggiare vicino allo Sferisterio e goderci il pomeriggio maceratese, lasciandoci andare al basculante andirivieni del passeggio turistico, a passo lento e respiro ampio. La città ci colpisce alquanto. Non ne comprendiamo subito l'essenza eppure siamo attratti da questo luogo in cui le persone sorridono limpidamente con gli occhi, le chiese sono scarne e gli orologi raccontano la scienza. Già dalle vetrine di botteghe e librerie ci accorgiamo che qui c'è qualcosa di particolare, un fermento di idee, pensieri, arti degno di prestigiosi cenacoli. Non riusciamo a visitare i musei, per a che cosa qualche motivo non riusciamo a fare i turisti, preferiamo immergerci tra piazze, caffè, botteghe fare sane e belle chiacchierate casuali. Il pomeriggio volge al termine, ci cambiamo d'abito arrangiandoci come possibile e poi ci dirigiamo verso lo Sferisterio, ideato come stadio per il gioco del pallone al bracciale, di cui anche il recanatese Leopardi era un ammiratore tanto da dedicare verso immortali al "garzon bennato" Didimmi, e che è oggi un gioiello involontario di acustica teatrale, amato perfino dall'immenso Luciano Pavarotti. Lo spettacolo è splendido, la regia spettacolare, le voci meravigliose, la direzione d'orchestra perfetta. Usciamo con gli occhi, le orecchie e il cuore colmi di pura felicità. Rimaniamo ancora un po' in Piazza Mazzini, dialogando idealmente con la città natale di Giuseppe Tucci e poi torniamo a Francavilla al Mare, cercando di non trovarci troppo in difficoltà con l'intenso traffico vacanziero e ferragostano.