martedì 29 agosto 2017

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Monteflavio * Mentana

29 agosto 2017

Mentana * Monteflavio * Mentana

Tramonto dalla pineta, Monteflavio
Ci svegliamo intorno alle sette per la prima poppata di Giulia. Papà Claudio fa finta di aprire

gli occhi ma poi si gira dall’altra parte e continua a ronfare beatamente.

Pineta Monteflavio
Trascorriamo la mattinata tra pigrizia, giochi e faccende domestiche, mangiamo e, nel secondo pomeriggio, decidiamo di uscire per andare nella pineta di Monteflavio, nel Parco Monti Lucretili. 

Il Book 51 Peg Pérego
Papà Claudio carica la Ford con tutto il necessario che gradualmente si sta ridimensionando mentre Mamma Valentina allatta Giulia prima di partire, dunque saliamo sulla Focus e ci dirigiamo verso Monteflavio. Un denso fumo nero segnala un incendio non lontano dal Barco, vicino o addirittura nel centro abitato di Mentana, carabinieri e vigili del fuoco arrivano velocemente, noi proseguiamo. 

La Sabina romana alla fine di agosto è meravigliosa, un insieme armonico di colori contrastanti con l’argilla e il verde argentato degli ulivi arrampicati sulle colline morbidamente appoggiate sui Pre-Appenini e i paesini con torri, castelli, chiese e casette abbellite un po’ alla volta, generazione dopo generazione.
Gli ultimi bagliori di luce

Arriviamo alla pineta in tempo per ammirare il tramonto sull’agro romano con alle spalle il Monte Pellecchia, non lontano dal rifugio Casa del pastore e dal luogo dove Loris Barbisan, “ottimo pilota” si legge nelle note di servizio, l'esperto Elio Pizzarri, Alfio Lorenzi e Luciano Locatelli hanno effettuato il loro ultimo volo con un Beechcraft C-45 MM 61684 Icaro 46. 

Pineta Monteflavio, Monti Lucretili
Sul percorso incontriamo alcune persone, tra cui un romano naturalizzato mentanese una mucca sul sentiero ci fa capire che forse è ora di tornare verso la Focus, d’altronde la luna è già alta e arriviamo quando gli ultimi bagliori di luce illuminano fiocamente il sasseto. Tornando ci fermiamo più volte per allattare e cambiare il pannolino e finalmente torniamo a Mentana. 



lunedì 28 agosto 2017

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Anello della Valle d’Arano * Mentana

28 agosto 2017

Mentana * Anello della Valle d’Arano * Mentana

Ci svegliamo intorno alle sei per la poppata di Giulia, ci prepariamo svolgendo le attività mattutine con la piccoletta e usciamo un po’ tardi, l’idea di trascorrere un paio di giorni sul Monte Amiata ci sembra poco razionale e decidiamo di andare dalle parti di Campo Felice oppure Ovindoli, comunque verso il Parco Sirente Velino. 

A Papà Claudio viene in mente l’anello della Valle d’Arano, intuizione che si rivela ottima. Carichiamo nella Ford tutto il necessario per la gita, plaid, pannolini, copertine, asciugamani, cuscini, il Peg Pèrego Book 51, cibo, acqua e tutto quello che ci sembra utile, per fortuna il bagagliaio della Focus station wagon è davvero molto ampio… 

Le montagne tra Lazio e Abruzzo si aprono in un verde abbraccio anche se l’aria sembra un po’ afosa. 


Sulla strada vediamo tanto fumo bianco, grandi incendi nei parchi, purtroppo al ritorno li vedremo ingranditi anche perché non abbiamo notato mezzi per spegnere le fiamme.
 
Arriviamo a Campo Felice e proseguiamo, non scorgiamo sentieri ombreggiati nello splendido altipiano, e dunque giungiamo nella Val d’Arano. Mamma Valentina allatta Giulia mentre Papà Claudio monta la culla sul telaio, prepara panini, mangia e si occupa di tutto ciò che è necessario per la passeggiata. Parcheggiamo di fronte ad una parete rocciosa dove una poiana ha fatto il nido, la vediamo volteggiare splendida con le sue grandi e bellissime ali. 


Finita la poppata ci incamminiamo sul sentiero, una strada bianca semialfaltata e piuttosto ombreggiata con una visuale meravigliosa. Sul percorso incontriamo varie persone alquanto incuriosite dalla presenza di Giulia, che fa un po’ la timidona e un po’ la fanatica, sorride con circospezione ma fondamentalmente si interessa ai seni di Mamma Valentina, dunque al cibo, e al braccio di Papà Claudio, utilissimo per la digestione, il riposo e le attività post-digestive. 


Camminiamo per quasi tre ore, fermandoci di quando in quando per le poppate e il cambio pannolini, con alcune scene a dir poco comiche. 

Cominciamo a rilassarci, con un po’ di sospetto iniziamo a ritrovare la voglia di stare insieme che negli ultimi tre giorni si era notevolmente affievolita.

Ci godiamo la giornata con la voglia di stare bene, Mamma Valentina cammina lenta e con qualche difficoltà ma si rilassa lo stesso respirando un po’ d’aria di montagna, ascoltando il silenzio pieno di campanacci, risate di bambini, canti di uccellini e suoni del bosco. 

Papà Claudio si adegua con qualche difficoltà alla lentezza del passo ma anche lui sembra ritrovare una certa serenità.

Arriviamo al culmine dell’anello e torniamo indietro sulla strada già percorsa, piuttosto ombreggiata dai faggi, invece di proseguire nel circuito. 

La Focus è all’ombra, agevolmente effettuiamo il cambio pannolino e la poppata pre-partenza. Passiamo per Ovindoli senza fermarci, accanto al bel castello di Celano e dalle parti di Avezzano Giulia inizia a piangere chiedendo a gran voce il seno materno. 

Ci sbrighiamo a prendere l’autostrada e, appena acceleriamo sull’asfalto liscio, Giulia si calma e si addormenta, almeno per un po’. 

Ci fermiamo un paio di volte per poppata e cambio pannolino e torniamo a Mentana nel tardo pomeriggio. 

domenica 27 agosto 2017

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Rieti * Terminillo Pian De’ Rosce * Rieti * Barco * Mentana

27 agosto 2017

Mentana * Rieti * Terminillo Pian De’ Rosce * Rieti * Barco * Mentana


Ci siamo svegliati intorno alle 6 per la poppata mattutina di Giulia, assonnati e di umore a dir poco migliorabile. Dopo un sabato da incubo con continue interferenze in quei pochi momenti che ci sarebbero serviti per recuperare energie e forze necessarie ad uscire dalla convalescenza e per riprendere il tran tran quotidiano, una nottataccia e una mattina che si presentava decisamente pessima abbiamo deciso di accantonare momentaneamente l’idea di lasciarci, almeno per la giornata odierna, e di andare a fare una passeggiata. Vista la precedente esperienza con l’Abruzzo optiamo per Rieti, se dovesse far caldo in città c’è sempre il Terminillo. Carichiamo nella Focus i vari bagagli facendo attenzione a non fare prendere sole e caldo a Giulia che, come molti bimbi, si addormenta dopo pochi minuti di macchina. Quando arriviamo il termometro segna 34°C, ci fermiamo in una pizzeria a taglio per prendere qualcosa da mangiare, memori di una precedente esperienza da dimenticare con le strutture ricettive della montagna reatina. Visto che non ci sono parcheggi all’ombra, Papà Claudio rimane in macchina con Giulia, fa inversione e aspetta con l’aria condizionata accesa. Mamma Valentina entra nella pizzeria con idee confuse ma alla fine riesce ad uscire con il necessario per un lauto picnic. Ci dirigiamo senza ulteriori indugi verso il Terminillo, appena iniziamo a salire a Papà Claudio viene in mente che forse il monte è troppo alto, per fortuna ha scaricato un altimetro sul telefonino che risulta particolarmente utile. Intorno ai mille metri di altitudine c’è Pian de’ Rosce, con possibilità di parcheggiare all’ombra e una stradetta che può essere parzialmente percorsa con la navicella. Il trio Book 51 Peg Pèrego riesce a cavarsela abbastanza bene sullo sterrato, su una strada molto polverosa, quasi sabbiosa, in salita e in discesa, siamo molto soddisfatti della nostra scelta. Giulia inizialmente non capisce bene dove siamo, è più che altro interessata alla poppata post scorrazzata in macchina, appena arriviamo in mezzo al bosco e si rilassa il suo interesse per la luce che filtra tra le foglie e i rumori di campanacci, uccellini, insetti, aerei è alquanto difficile da descrivere. Quale bellezza, sembra pensare, che piacevole il lieve refolo sulla pelle e il profumo di resina e tronchi è così gradevole, che particolare questa musica composta di suoni tanto armoniosi. Stare un po’ all’aria aperta le piace e il bosco parrebbe apprezzare tale meraviglioso interessamento. Dopo un po’ è ora di tornare, c’è da cambiare il pannolino, operazione che Papà Claudio compie piuttosto agevolmente, coadiuvato da Mamma Valentina, nell’ampio e comodo bagagliaio con l’attrezzatura del caso, non essendoci acqua corrente per il bidet utilizziamo un po’ di quella minerale acquistata a Rieti, è alla giusta temperatura, non troppo calda né troppo fredda. Risaliamo in macchina, Giulia si addormenta quasi all’istante, passiamo a Rieti per una bottiglia d’acqua e per provare una gelateria che però ci convince poco per cui optiamo soltanto per la bottiglia d’acqua e torniamo verso Mentana. Sulla strada Giulia richiede a gran voce il latte, per cui facciamo alcune soste per allattarla al seno, l’ultima all’ingresso della Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e del Barco, dove incontriamo una nostra conoscente intenta in una delle sue lunghe passeggiate, ci saluta contenta di vedere la piccola e riprende la sua passeggiata. Torniamo a Mentana con la voglia di ricominciare a viaggiare. 

martedì 22 agosto 2017

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Fonte Cerreto * Mentana

 22 agosto 2017

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Fonte Cerreto * Mentana

Ci svegliamo presto, intorno alle 6 per la poppata mattutina di Giulia, vorremmo partire subito per la nostra prima gita in tre ma ci addormentiamo e ci risvegliamo intorno alle 7.30 con Giulia che reclama l’altro seno. Dopo il cambio del pannolino, la doccia e i bagagli per una carovana, usciamo, ci fermiamo a prendere cornetti in un’alimentari aperto di Casali e facciamo colazione da Nonni Lucilla e Pietro. L’aria è più fresca, 20°C alle 8, temperature ben diverse rispetto a quelle delle scorse settimane quando alle 6 di mattina, prima del sorgere del sole il termometro indicava i 26°C.

L’aria è tersa, con qualche nube di incendio qua e là, le montagne sono splendide, pregustiamo una splendida giornata, usciamo dal casello, entriamo nel Parco, vestiamo adeguatamente Giulia, facciamo una passeggiatina di circa 15’ e dopo neanche mezz’ora siamo di nuovo in macchina, diretti verso Mentana: se Campo Imperatore ha sentieri anche piuttosto facili, a Fonte Cerreto, con la navicella Peg-Pérego, anche se è manovrabile e adatta a qualunque terreno, si può fondamentalmente camminare soltanto sulla statale. Le prospettive di viaggio con Giulia cambiano molto. Torniamo a Mentana in tempo per pranzo.