domenica 12 giugno 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Capestrano * L’Aquila * Mentana

 12 giugno 2022

 

Francavilla al Mare * Capestrano * L’Aquila * Mentana

 

Ci svegliamo presto e di buon umore. Il mare è calmo, pieno di conchiglie, meraviglioso in questo periodo dell’anno. Svolgiamo attività francavillesi e poi risaliamo sulla Ford Focus SW per tornare a Mentana e votare. Decidiamo di non percorrere l’autostrada ma scegliamo una strada differente, la prima sosta è a Capestrano, che aveva già suscitato la nostra curiosità sia per essere il luogo di ritrovamento del Guerriero custodito nel Museo di Chieti, sia per l’oggettiva bellezza del borgo, a cavalcioni sulle colline montuose della Valle del Tirino. Troviamo parcheggio nella piazza principale. C’è un matrimonio e quindi possiamo visitare il meraviglioso castello e anche il municipio senza troppe difficoltà. Chiacchieriamo di Garibaldi, di libertà e di felicità. Ci concediamo un aperitivo in piazza, dove chiacchieriamo, facciamo amicizia. Capestrano è un luogo ancestrale, rimane scolpito nella memoria di chi viene accolto tra le sue pietre e la sua abruzzese gentilezza, ruvida all’apparenza e sincera nell’essenza. Proseguiamo. La strada è più agevole, leggermente meno profumata rispetto alla Tiburtina Valeria ma molto suggestiva anch’essa. Ci fermiamo a L’Aquila, mangiamo in centro, prendiamo l’immancabile caffè al torrone dai Fratelli Nurzia, giri di giostra e poi ripartiamo, salutando la bella città che esprime anche nel nome tutta la forza femminile. Continuiamo e arriviamo a Mentana giusto in tempo per votare per i referendum, anche se il quorum è ai minimi storici. 

sabato 11 giugno 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tagliacozzo * Scurcola Marsicana * Castel di Ieri * Francavilla al Mare

 

11 giugno 2022

 

Mentana * Tagliacozzo * Scurcola Marsicana * Castel di Ieri * Francavilla al Mare

 

Ci svegliamo presto ma non troppo, svolgiamo alcune faccende domestiche e mentanesi, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario e partiamo tra le nove e le dieci. Il cielo è terso, l’aria frizzante e non rovente. Decidiamo di non percorrere l’autostrada ma di andare con lentezza, la strada è più impervia ma ci troviamo in poco tempo immersi tra ginestre in fiore, profumo di elicriso, afrore di bosco e paesaggi che cambiano con la velocità tipica del Centro Italia. Colline, montagne, borghi incontaminati si lasciano esplorare con lentezza, mentre delicatamente giriamo tra le curve e i tornanti non larghi sulla strada con poche automobili, molte biciclette e qualche segnale di vita agreste. Giugno è nel suo pieno splendore, i colori pieni della primavera si intrecciano sinuosi con i verdi intensi e gli alberi che fanno presagire le dolcezze della cornucopia estiva. Facciamo colazione al Bar Piccadilly di Tagliacozzo, chiacchieriamo, di rilassiamo, poi proseguiamo. Ci fermiamo a Scurcola Marsicana, così senza neanche sapere bene perché. Il paese è incantevole, da un momento all’altro ci aspettiamo di veder sbucar fuori qualche fatina o per lo meno un elfo, un* gnom* eppure ci sono persone, un matrimonio e tre splendide chiese, tutte e tre dotate di organi a canne. La prima ha una scala che abbraccia il sagrato da cui si gode una visuale meravigliosa, dentro fiori e allestimenti per le nozze, cui non partecipiamo, se non come augurio. Una violinista illuminata da un raggio di sole prova un concerto e noi ci soffermiamo ad ascoltarla, con viva emozione. Ci inerpichiamo ancora e troviamo la seconda chiesa e infine la terza ben restaurata con i denari della popolazione scurcolese emigrata in America. Alcuni lampadari in prezioso vetro, presumibilmente di Murano, illuminano l’ecletticità che contraddistingue il luogo di culto. Torniamo verso la Ford Focus SW, chiacchieriamo con una scurcolese e proseguiamo anche se proprio non ci capacitiamo sul perché tante case siano in vendita in quel luogo così particolare e caratteristico, a neanche 45’ da Roma e con ben due uscite autostradali nei pressi. Tra tornanti, nuvole di ginestre fiorite, boschi, montagne, monti e colline ci troviamo in un paesello dal nome curioso, Castel di Ieri. Facciamo una sosta ma solamente nella piazza del paese, mangiamo panini anche se avremmo molta voglia di fermarci nella locale trattoria Lisa. Qualcosa ‘stona’: in piazza, nei bar, nei luoghi di ritrovo sono solamente uomini, niente donne. Sembra davvero un tuffo in un paesino di tanti anni fa, quando le donne non andavano nei bar perché era considerato sconveniente, inopportuno. Andiamo via e arriviamo a Francavilla al mare, dove svolgiamo attività francavillesi e ci addormentiamo all’imbrunire.

sabato 4 giugno 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Cantalupo * Vescovio * Torri in Sabina* Cottanello * Rieti * Mentana

4 giugno 2022

Mentana * Cantalupo * Vescovio * Torri in Sabina  * Cottanello * Rieti * Mentana


Ci svegliamo pigramente in questo sabato di giugno. Svolgiamo alcune faccende domestiche e mentanesi poi, a ritmo lento, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere una giornata fuori e ci dirigiamo verso la Sabina Reatina occidentale, fuori dai percorsi turistici di massa. Prendiamo un caffè freddo e un aperitivo nella micropiazzetta di Cantalupo. Intorno a noi colline variegate, i preappennini, paesini e borghi che chiacchierano dai cocuzzoli con vanitosa umiltà. Le rotoballe già ai bordi dei campi, tra boschi disordinati, vigneti e uliveti che si alternano in ritmi pettinati e spontanei. L'aria è tersa, respiriamo subito meglio, il livello del rumore è basso, si riescono a distinguere i canti degli uccellini, le voci che rimbalzano tra le chiare pietre sabine. Facciamo un primo aperitivo giocosi a Cantalupo, treat scivolate e dondolate nel parchetto ombreggiato da antichi lecci, roveri e querce e una piazzetta in cui parlottare del giubileo di diamante della Regina Elisabetta in perfetto inglese. Il clima è leggermente uggioso e il grigiore mette in risalto la varietà talvolta sottovalutata dei verdi di giugno. Proseguiamo il nostro giretto seguendo le indicazioni della coppia italo-inglese. Arriviamo a Vescovio, luogo splendido che evoca atmosfere solarpunk hygge. C'è un matrimonio, non è un royal wedding, mancano cappellini e fascinator, ma è molto suggestivo. Mangiamo pesce accanto al Forum Novum e nell'abbraccio petroso del medioevo sabino, in un bel chiostro con giardino all'italiana. Ci rilassiamo, chiacchieriamo con una famiglia che sta celebrando un compleanno e con un terzetto belga-fiammingo. Proseguiamo verso Torri un Sabina a pochi chilometri. Tutto è silenzioso, è l'ora della pennichella. Un bar libreria edicola è aperto. Donne dentro, uomini fuori a pigliare il fresco. Ci incamminiamo nel delizioso borgo dove incontriamo una coppia toscana in gita. Chiacchieriamo camminando, senza stress, ridiamo benevolmente della delirante solitudine di un vecchio, ci raccontiamo storie paurose della Sabina tra lo sguardo divertito di un uomo col cappello di paglia, comodamente appoggiato sulla panchina a godersi il panorama. Proseguiamo, saltando saltando alcune tappe per vari motivi, tra strade ombreggiate maestosamente da grandi alberi in ottima salute. Arriviamo a Cottanello dove un maestro di musica perpetua la gloriosa tradizione di chi porta note, ritmi, melodie e armonie anche nei comuni più piccoli. Pensiamo a Paolo Fresu e in un istante ci rendiamo conto dell'importanza di ciò che quell'insegnante compie ogni giorno. Anche lui è un eroe a suo modo ma le sue azioni non vengono celebrate con statue e ricorrenze. Le sue gesta non sono narrate nei libri di testo né vengono omaggiate durante la parata del 2 giugno. Cavalli di Tolfa da trekking ci accolgono. Andiamo a Rieti e pian piano che scendiamo verso la piana reatina l'aria di fa più puzzolente di smog. Rieti ci accoglie simpaticamente, camminiamo, chiacchieriamo, giochiamo, mangiamo e torniamo a Mentana. 

giovedì 2 giugno 2022

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Montelibretti * Bocchignano * Poggio Mirteto * Bocchignano * Mentana

 2 giugno 2022

 

Mentana * Montelibretti * Bocchignano * Poggio Mirteto * Bocchignano * Mentana

 

Ci svegliamo pigramente e con umore instabile in questo due giugno in cui festeggiare la Repubblica Italiana e celebrare il 140mo anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi. Svolgiamo alcune faccende domestiche, carichiamo la Ford Focus SW con il necessario per una giornata fuori e poi ci dirigiamo verso l’Umbria, alla scoperta delle vie dello zafferano, almeno nelle intenzioni. Evidentemente l’idea di prendere l’autostrada a metà mattina di un giovedì festivo e di ponte lungo non è molto originale, il traffico è statico e non abbiamo intenzione punto di entrarvi. Cambiamo strada e andiamo a Montelibretti, che ci accoglie come i paesi della Sabina sanno fare quando decidono di essere accoglienti. Troviamo un bar che ci serve un ottimo aperitivo sotto l’ombra naturale di tigli non ancora fioriti la fiammante fioritura una bouganville carminio e magenta. Tutto è perfetto, c’è anche l’edicola dove acquistare giornali e riviste, fare quattro chiacchiere e un paio di famigliole locali che ci suggerisce un paio di ristorantini. Mangiamo pesce tra le colline, giochiamo al parco giochi e respiriamo i profumi di giugno nell’aria pulita e gradevole. Con lentezza vacanziera proseguiamo verso Bocchignano dove c’è un festival jazz, è troppo presto e prendiamo un caffè nell’unico bar. Proseguiamo verso Poggio Mirteto, vivace e attiva, molto più ricca all’apparenza. Ci rilassiamo tra un mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato, un gelato, una birra artigianale sabina e un laboratorio creativo sulle api. Torniamo quindi a Bocchignano, splendida, in cui il ritmo del jazz si intreccia con le antiche mura di un paese che sembra più una grandissima casa che una città. Ha circa cento abitanti in tutto e pare proprio di poter vivere quell’atmosfera un po’ medievale di comunità in cui le storie e le passioni sono anche condivisione. A pochi chilometri da lì il deposito del più grande sito di commercio online mostra tutta la superflua ambizione all’immediatezza consumistica. Il concerto è carino ma quel che è davvero meraviglioso è che tutto il paese, o quasi, partecipa al piccolo grande evento. Le colline e i preappennini danno sfoggio di sé e la Sabina mostra la sua straordinarietà.

Torniamo a Mentana con un senso di tranquillità e serenità.