sabato 31 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Lago di Bolsena * Montefiascone * Bagnoregio * Mentana


31 agosto 2019

Mentana * Lago di Bolsena * Montefiascone * Bagnoregio * Mentana

Ci svegliamo non troppo presto, Mamma Valentina ancora avviluppata tra le spire di Morfeo, Giulia pimpante e Papà Claudio un po’ confuso. Decidiamo di andare a Bolsena, ci prepariamo molto pigramente e partiamo verso il Lago di Bolsena. Sull’Autostrada c’è traffico sostenuto il cielo sembra sgombro di nubi ma non limpido, potrebbe far presagire un temporale che puntualmente arriva nel primissimo pomeriggio. Arriviamo al lago, prendiamo un caffè in un bar con i tavolini esterni, poi ci dirigiamo verso la spiaggia vietata ai cani, non ci sono grandi intoppi se non un paio di arroganti cinofili prontamente bloccati dalle guardie zoofile che pattugliano l’area, facciamo il bagno ma è freddo, Giulia e Papà Claudio costruiscono castelli di sabbia con amici improvvisati, si tuffano nel lago, nuotano un po’. I cumulonembi si addensano fino a coprire completamente l’orizzonte aereo. Ci sbrighiamo ad andare a Montefiascone per mangiare ma finiamo in una trappola spennaturisti dove mangiamo poco, male e spendiamo tantissimo. Il temporale ci fa andar via velocemente, chiamiamo Giulio che ci risponde e ci accordiamo per vederci dopo qualche ora. Mangiamo, bene, nel supermercato di Bagnoregio non lontano dal monumento garibaldino, incontriamo Giulio, chiacchieriamo e poi ci incamminiamo per le strade del borgo in cui hanno aperto botteghe carinissime, artigianali e con offerte di gastronomia e frutta per tutte le tasche. Ci fermiamo nel solito bar per uno yogurt e altro, giochiamo, suoniamo, camminiamo per il corso fino al belvedere, dove c’è la festa degli arrosticini che attira bimbi con cui Giulia gioca contenta. Mangiamo e ci salutiamo con la voglia di rivederci presto. Torniamo a Mentana stanchissimi.


venerdì 30 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tor Lupara di Fonte Nuova * Mentana * Terme di Cretone * Mentana * Moricone * Mentana



30 agosto 2019

Mentana * Tor Lupara di Fonte Nuova * Mentana * Terme di Cretone * Mentana * Moricone * Mentana

Ci svegliamo presto, facciamo colazione e ci prepariamo per una visita medica. Saliamo sulla Ford Focus mentre Giulia dorme, passiamo a prendere Nonna Enza, ovvero Bambam, e andiamo in una struttura ospedaliera di Fonte Nuova dove Nonna saluta e conosce tutti quanti. Ci fermiamo poi da  MonteBianco per una colazione arrangiata e torniamo a Mentana, mangiamo, ci riposiamo un po’ e poi decidiamo, malauguratamente, di andare alle Terme di Cretone, dove proviamo un senso di squallore e di fastidio rimanendo alquanto delusi: da terme immerse nel verde e pulitissime sono diventate sporche, rivestite di materiale plasticoso, le meravigliose pietre calde che facevano da contrappeso alla temperatura gelida dell’acqua sono state sostituite da moquette, già lisa e rovinata, che ci fa immediatamente pensare con orrore ai bagni nordeuropei tappezzati da folta moquette e brulicanti di germi. Fortunatamente un temporale ci fa uscire velocemente dall’acqua, torniamo a Mentana, facciamo merenda e dunque andiamo a Moricone per mangiare, benissimo, e riconciliarci con la Sabina ammirando il meraviglioso panorama e passeggiando tra le stradine del piccolo borgo annidato sui Monti Lucretili in cui, ovunque si volga lo sguardo, ci si può immergere in ambienti naturali di rilassante bellezza. Torniamo a Mentana satolli e contenti.

giovedì 29 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tivoli * Mentana


29 agosto 2019

Mentana * Tivoli * Mentana

Ci svegliamo presto, le giornate cominciano ad accorciarsi, dobbiamo accendere la luce di prima mattina e questo ci fa sentire l’imminenza dell’autunno. Ci prepariamo, usciamo per alcune incombenze mattutine e poi prendiamo la Ford Focus per andare a Tivoli e gironzolare un po’ tra vicoli grondanti storia italica, ville meravigliose e contemporaneità. Cantiamo, Papà Claudio brontola, in perenne saudade, nostalgia del futuro, lamentando di non essere coccolato abbastanza, né tenuto nella adeguata considerazione, vista e considerata la sua situazione di malato, non tanto convalescente da non divorare un intero piatto di fettuccine alla carbonara, ovvio. Decidiamo di rilassarci per qualche ora, senza star troppo a pensare a quanto spendiamo, per cui prendiamo pizzette e fette biscottate nello storico forno Zampaglioni proprio su Piazza del Plebiscito colorata dal mercato ortofrutticolo locale, baretti e curiosi. Molte attività chiuse per ferie, sulle serrande sorridenti cartelli con soli splendenti, sdraiette, ombrelloni e mare. Curiosiamo tra botteghe artigiane, deambuliamo dinoccolati per le strade cittadine, fermandoci di quando in quando in qualche bar o pasticceria. Mangiamo da Flo’s pranzando ottimamente in una sala affacciata direttamente sulle cascate e sul tempio della Sibilla, una visuale a dir poco meravigliosa, romantica, risorgimentale, selvaggia, antica e moderna. Ammiriamo i giardinieri acrobati che riescono ad usare il decespugliatore su alture che risulterebbero complicate anche per delle capre di montagna. Ci dirigiamo verso Villa Gregoriana dove Papà Claudio ha delle oggettive difficoltà di salute, presumibilmente dovute all’ingestione di melanzane alla parmigiana, mozzarella, fettuccine carbonare, ma che lui imputa alla nostra ipotetica noncuranza oppure, nel caso, al caffè. Niente di grave ma Mamma Valentina deve trascinare su per le scale pargola e Cam Curvi, fortunatamente abbastanza leggero, e poi deve avventurarsi con Giulia sotto il sole di agosto a ben trentotto gradi centigradi per andare a cercare un medicinale. Fortunatamente troviamo subito un’ottima farmacia, risolviamo l’inconveniente, recuperiamo Papà Claudio tra le risate di benevola compassione dell’addetto alla biglietteria, e riprendiamo la Focus per tornare a Mentana.

martedì 27 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Montefiascone * Mentana * Roma * Mentana


27 agosto 2019

Mentana * Montefiascone * Mentana

Ci svegliamo presto, intorno alle sette, Papà Claudio è già in tenuta da lavoro, pronto per recarsi in officina. 
Mamma Valentina e Giulia si preparano velocemente. 

Facciamo colazione, svolgiamo alcune faccende domestiche, accompagniamo Papà Claudio in officina e poi ci dirigiamo con la Ford Focus verso il Lago di Bolsena, che ci ha particolarmente affascinati, non prima, però di un giro al parco giochi. 

Arriviamo a Montefiascone senza particolari intoppi, tranne un pianto disperato di Giulia per un capello che le è finito sulla gamba per ragioni difficili da comprendere. 

Troviamo subito parcheggio, davanti al Bar Giusti, un baretto carinissimo con verandina e paste prodotte in sede, gustose. 

Un po’ caro ma ci sentiamo molto indipendenti ed importanti a prendere il caffellatte lì, noi due. 

Visitiamo il paese, che ci incanta tra stradine fiorite, chiese maestose e un belvedere mozzafiato, esploriamo la cripta che riesce a coniugare medioevo e modernità, dunque la cattedrale di Santa Margherita, fortunatamente vuota, dove Giulia si avventura alla scoperta delle differenti sonorità, eco e ritorni di voce tra opere d’arte e sublimi architetture. 

Speriamo che nessuno si offenda per una bimba che canta la felicità del vivere, esprimendo l’essenza stessa dell’infinito. 

Proseguiamo a piedi e col Cam Curvi verso lo spettacolare belvedere, fino alla Rocca dei Papi e nell’adiacente giardino, dove c’è un piccolo parco giochi e incontriamo un gruppetto di lombardi in gita. 

Torniamo dunque verso la Ford Focus e poi a Mentana non senza un’altra piccola sosta al baretto e una deviazione per una strada sbagliata che però ci fa risparmiare, a ben guardare, qualche curva e tortuosità.

Dopo qualche ora decidiamo di andare a Roma. Chiamiamo lo 060608 per sapere se vi sono spettacoli in serata e optiamo per un concerto di pianoforte della giovanissima Giulia Toniolo all’interno della ormai storica manifestazione I concerti del tempietto, nell’area archeologica del Teatro di Marcello. Mangiamo, come ormai da tradizione, maluccio spendendo tanto e infine possiamo accomodarci su bianche sedie di plastica all’esterno del teatro di Marcello per assistere al concerto della talentuosa pianista. Torniamo a Mentana stanchi.



sabato 24 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma Villa Borghese * Mentana * Terme di Orte * Poggio Mirteto * Mentana


24 agosto 2019

Mentana * Roma Villa Borghese * Mentana * Terme di Orte * Poggio Mirteto * Mentana

Ci svegliamo presto con la voglia di fare una passeggiata a Roma per vedere qualche museo, ci prepariamo, svolgiamo alcune faccende domestiche, prepariamo lo zaino frigo, carichiamo la Ford Focus SW e andiamo verso Villa Borghese. Troviamo subito parcheggio, la città è sporca, la spazzatura fa bella mostra di sé da obsoleti cassonetti a ridosso di lussuosi villini, le strade polverose, piene di foglie, residui di immondizie, zozze. L’aria è pesante, appesantita da una cappa di inquinamento nonostante la città, che è pur sempre una tra le più belle del mondo se non la più bella, praticamente vuota. Giulia si accomoda senza difficoltà sul Cam Curvi, Papà Claudio paga il parcheggio per tutta la giornata, ci incamminiamo sui viali della prestigiosa villa nell’elegante cuore della capitale di uno tra i Paesi più importanti ed industrializzati d’Europa. Appena arriviamo troviamo l’indicazione per la biglietteria, inaccessibile con passeggino, Mamma Valentina e Papà Claudio lo caricano sulle spalle, non c’è tanta fila ma un bel cartello con su scritto che i passeggini debbono essere depositati al guardaroba. I biglietti sono piuttosto cari, torniamo verso la Focus in pochi minuti e ci dirigiamo verso le terme, passando prima da Mentana per prendere la borsa con gli asciugamani e il necessario per trascorrere quel che resta della giornata nel più completo relax. Sull’autostrada il traffico è relativamente scorrevole ma ci sembra abbastanza pericoloso, costituito prevalentemente da persone che non sono abituate a guidare a lungo sulle superstrade. Arriviamo senza problemi, consultiamo ilmeteo.it dal telefonino Meizu di Mamma Valentina, le previsioni indicano pioggia e rovesci temporaleschi. Guardiamo il cielo, non ci pare sia da pioggia imminente e decidiamo di andare comunque. Le terme sono pressoché vuote, ci rilassiamo, Mamma Valentina abbandona per un momento le tensioni che le hanno avvinghiato la cervicale per giorni e giorni, torniamo verso Mentana, sull’autostrada è segnalato un incidente, usciamo a Soratte, ci fermiamo a Poggio Mirteto Scalo dove finalmente riusciamo a mangiare, tra l’altro benissimo anche se in porzioni piuttosto risicate, alle Ecofattorie sabine mentre un temporale illumina il tramonto di lampi arancioni e dorati. Torniamo a Mentana giusto in tempo per fare addormentare Giulia e far portare Papà Claudio al pronto soccorso dai Nonni per una dolorosissima ed innocua colica renale.

venerdì 23 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Roma * Città del Vaticano * Roma * Mentana


23 agosto 2019

Mentana * Roma * Città del Vaticano * Roma * Mentana

Ci svegliamo presto con l’intenzione di piantare i bulbi di croco acquistati a Città della Pieve, svolgiamo alcune faccende, facciamo colazione con Nonni Lucilla e Pietro, Papà Claudio risolve dei problemi con una persiana e andiamo a fare un giretto in città per alcune questioni burocratiche. Non c’è traffico, le strade sono libere e si trova facilmente parcheggio, è quasi ora di pranzo per cui ne approfittiamo per mangiare dal Catanese, a Prati, e dunque, visto che siamo in zona e non sembra esserci la solita fila spropositata di turisti, decidiamo di andare a vedere i Musei Vaticani, splendidi, meravigliosi ma, al solito, non strutturati per la fruizione delle opere d’arte da parte delle tante persone che tutti i giorni si recano alla Città del Vaticano per ammirare i capolavori ivi custoditi. Quello che stordisce è l’impossibilità dello studio, la non accessibilità ai simboli stessi del potere temporale, alla visione approfondita, di conoscenza, di quel vitello d’oro, finissimamente intarsiato contro cui si scagliano gli stessi dei venerati tra quelle stanze grondanti ori e stucchi, arazzi e affreschi. Tra i tanti ascensori ne prendiamo uno, fantastico, di legno, donato dalla Germania in una data particolarmente complessa per la storia europea in generale e tedesca in particolare. Per una strana coincidenza di eventi, infatti, il 1932 può essere indicato come momento in cui la democratica Repubblica di Weimar collassò sotto il peso insostenibile dello squadrismo qualunquista hitleriano, cui venne, dopo una diplomatica opposizione papale, un placet pontificio, una giustificazione da rosario e acquasantiera ad indicibili torture, massacri, genocidi e crimini contro l’umanità in nome della purezza di una ipotetica quanto fasulla e improponibile razza bianca, ariana, cattolica. Tutti quegli ori e quegli stucchi, i dettagli artigianalmente perfetti mostrano un potere senza scrupoli che, in nome di una tanto ipotetica quanto improbabile e fasulla evangelizzazione, uccide, tortura, sposta denari e mezzi, persone e governi, appoggia dittatori sanguinari che distruggono foreste e predica la pace e l’ambientalismo. Finanche Raffaello ispessisce e incupisce la leggiadra levità che caratterizza i suoi capolavori più belli nelle stanze vaticane. Torniamo nella Roma del Risorgimento, ringraziamo mentalmente tutte le garibaldine e i garibaldini, tutte le mazziniane e i mazziniani che hanno liberato l’Italia, nonostante moltissimo ci sia ancora da fare. Risaliamo sulla Ford e riprendiamo la strada verso Mentana.

giovedì 22 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Piediluco * Labro * Rieti * Mentana


22 agosto 2019

Mentana * Piediluco * Labro * Rieti * Mentana

Ci svegliamo presto, pronti per la gita programmata al lago di Piediluco. Sentiamo i Nonni Lucilla e Pietro, carichiamo sulla Ford tutto il necessario per una mezza giornata fuori e partiamo. Arriviamo quasi senza intoppi, tranne un controllo stradale ai nonni, al solito baretto, dove troviamo un tavolo proprio sul lungolago. Facciamo colazione, giochiamo e trascorriamo una bella mattinata, poi ci dirigiamo verso Labro. Giulia si addormenta, proseguiamo comunque, troviamo parcheggio davanti al bar Ulisse, Mamma Valentina adagia la piccoletta sul Cam Curvi e ci incamminiamo verso il borgo, inaccessibile col passeggino. Mentre nonni e Papà Claudio si inerpicano alla scoperta dello splendido borghetto ternano, Mamma Valentina cerca di disegnare le complicatissime geometrie e fughe prospettiche che si ammirano dall’arco della Porta Reatina. Proseguiamo dunque verso Rieti per mangiare alla Mattera e prendere un gelato alla gelateria Fredda passione. Attraversiamo la Riserva di Lago Lungo e Ripasottile dove ammiriamo colture di girasoli, granturco, cereali e alianti trainati da aerei, parapendii e altri oggetti volanti. Ci rifocilliamo, poi ci salutiamo, chiacchieriamo con una famiglia di esuli brasiliani che ci forniscono un’immagine evidente dell’orrore di qualunque dittatura: un avvocato con la sua bionda ed elegante moglie e le loro educate figliole emigrati dalla loro patria in un Paese in cui hanno lontani parenti e di cui possono vantare un passaporto senza lavoro, conoscenza della lingua o della cultura, alla ventura. Torniamo a Mentana non senza una sosta alle fonti Cottorella che però sono chiuse.



martedì 20 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Terme di Orte * Mentana


20 agosto 2019

Mentana * Terme di Orte * Mentana

Ci svegliamo presto, svolgiamo alcune faccende domestiche, mangiamo e dopo pranzo decidiamo di andare al lago. Carichiamo sulla Ford Focus SW bianca tutto il necessario per trascorrere un pomeriggio all’aria aperta, prendiamo l’autostrada in direzione Orte, siamo stanchi e non abbiamo molta voglia di percorrere altri chilometri, senza neanche una discussione ci dirigiamo verso le terme. Troviamo parcheggio all’ombra, stendiamo il plaid Decathlon e i teli mare vicino ad una quercia frondosa, giochiamo in acqua, ci tuffiamo e ci divertiamo, senza pensieri. Decidiamo di viziarci un po’ e di mangiare al ristorante adiacente alle terme, che però è ancora chiuso quando chiude lo stabilimento termale. Dopo una discussione di Mamma Valentina con il personale del ristorante riusciamo a mangiare, di gusto, dunque risaliamo sulla Ford e riprendiamo la via di casa. Verso Firenze la rampa è bloccata, forse per un incidente, ma non troviamo neanche traffico e in poco più di mezzora siamo a Mentana.

lunedì 19 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Santa Severa * Parco dell’Uccellina * Marina di Grosseto * Pescia Romana * Lago di Bolsena * Mentana


19 agosto 2019

Mentana * Santa Severa * Parco dell’Uccellina * Marina di Grosseto * Pescia Romana * Lago di Bolsena * Mentana

Ci svegliamo intorno alle cinque per andare al mare senza trovare traffico, carichiamo sulla Ford Focus il necessario per trascorrere una giornata fuori dopo aver svolto alcune faccende domestiche e una blanda colazione. Le strade sono pressoché deserte e arriviamo a Santa Severa senza intoppi. Parcheggiamo in un’area dedicata, lorda di spazzatura e residui di qualche serata organizzata a ridosso dello splendido castello per l’estate laziale. Sulla spiaggia, sformata da miriadi di orme umane e animali, persone accampate in tende igloo oppure rinchiuse in sacchi a pelo. L’acqua è trasparente e freddina. Papà Claudio e Giulia non hanno intenzione punto di fermarsi lì e, dopo esserci sistemati con l’ombrellone e il plaid Decathlon, decidiamo di risalire sulla Ford per tornare a casa, forse a Francavilla. Decidiamo di proseguire verso il Parco dell’Uccellina, dove arriviamo intorno alle 9.20, orario improbabile in agosto. Il parcheggio è pieno e decidiamo di andare a Marina di Grosseto, avremmo voglia di fermarci al Redipuglia per salutare la Signora Paola e famiglia ma pensiamo che li disturberemmo soltanto oppure all’alimentari di Rispescia ma ridimensioniamo il nostro ego pensando che probabilmente non si ricordano nemmeno di noi. A Marina di Grosseto troviamo parcheggio sotto l’ombra a poche centinaia di metri dalla spiaggia libera, dove sistemiamo ombrellone, plaid, teli mare. L’acqua è gelida e ci bagnamo le gambe ma non molto di più, Giulia si addormenta dopo una poppata e Papà Claudio la segue immantinente, Mamma Valentina vorrebbe emularli ma preferisce divorare mezza salsiccia e un pacchetto di fette biscottate. Torniamo verso la Ford all’ora di pranzo, la Chiccheria è ancora chiusa nonostante su internet sia indicato che apre alle 12, proseguiamo verso il supermercato centro commerciale ma ci fermiamo in un caseificio sulla via per Grosseto dove mangiamo mozzarelle di bufala e un gelato in fretta e furia pagando cifre esorbitanti tra una pioggia di ‘no’ e dialoghi surreali del tipo: ‘avete mozzarella?’ ‘a tonnellate’ ‘ bene allora mi dia una treccia’ ‘no, non ce l’ho’ ‘la burrata?’ ‘ce l’ho ma non gliela posso dare’ ‘il gelato al gusto indicato qui?’ ‘non ce l’ho’ e così via. Scappiamo dalla Toscana che tanto abbiamo amato e ci fermiamo a Pescia Romana, dove per lo meno troviamo una pizzeria al taglio e ci possiamo rilassare un po’. Proseguiamo con l’intento di ripercorrere la strada d’andata e recarci finalmente a Tolfa ma deviamo per il Lago di Bolsena, dove arriviamo stremati e riusciamo finalmente a fare un bagno insieme ad una famiglia italo-giapponese. Torniamo a Mentana giusto in tempo per la cena.

domenica 18 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Marmore * Piediluco * Mentana



18 agosto 2019

Mentana * Marmore * Piediluco * Mentana

Ci svegliamo intorno alle otto con l’intenzione di andare a fare una gita alla cascata delle Marmore, facciamo colazione, suoniamo un po’, carichiamo sulla Ford Focus tutto il necessario per trascorrere una giornata fuori casa. Prendiamo la Salaria, trafficata da pericolosi automobilisti domenicali che sembrano non aver mai visto una strada prima di percorrere la Via Salaria, c’è chi va lentissimo, chi supera in curva, chi si muove a zig-zag, chi va decisamente troppo piano per una strada extraurbana, chi inchioda ad ogni ipotesi di autovelox. Giungiamo comunque alle cascate delle Marmore, Papà Claudio ha l’intuizione di passare per il Belvedere inferiore, parcheggiamo in una specie di prato recintato accanto a gabbie contenenti galline e tacchini al prezzo di 3 euro ‘volontari’. Passiamo sotto un ponte e finalmente riusciamo ad entrare, pagando un biglietto di 10 euro che ci sembra francamente eccessivo. Giulia si diverte a guardare le carpe nello stagno ma non le piace punto attraversare le cascate, nonostante gli arcobaleni, l’impetuosa forza naturale ed uno scenario spettacolare. Mentre Papà Claudio cammina bardato di borsa con cambio pannolini, vestitini, cremine e la borsa frigo, Mamma Valentina arranca sulle scalette con Giulia comodamente seduta sul suo fianco. Riprendiamo la Focus SW e ci dirigiamo verso Piediluco, incantati dal paesaggio umbro, che in estate si tinge di meravigliosi colori, caldi, avvolgenti, morbidi, accoglienti. Parcheggiamo in un’area dedicata e ci incamminiamo, Giulia si rifiuta di salire sul Cam Curvi che viene dunque utilizzato come carrellino di extra-lusso. Ci fermiamo in un baretto che ci piace molto, proprio davanti al lago che tanto amiamo, ci rilassiamo e ci rifocilliamo. Mamma Valentina riesce anche a dedicare del tempo a disegnare, suo nuovo hobby, mentre Giulia e Papà Claudio incantano gli avventori con discorsi e racconti serissimi. Incontriamo varia umanità e poi un bel giro sull’altalena. Camminiamo pigramente, a passo lento, assaporando con gli occhi il gustoso paesaggio. Giulia e Papà Claudio giocano un po’ con delle fontanelle pubbliche, facciamo una passeggiatina sul lungolago e risaliamo sulla Focus. Dopo uno spuntino Giulia si addormenta profondamente sulla via per il pittoresco borgo di Labro, che vedremo un’altra volta. Torniamo dunque a Mentana.

sabato 17 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Ovindoli * Valle Arano * Ovindoli * Mentana


17 agosto 2019

Mentana * Ovindoli * Valle Arano * Ovindoli * Mentana

Ci svegliamo presto, ci prepariamo, carichiamo il necessario per trascorrere una giornata in montagna sulla Ford Focus SW e partiamo verso l'Abruzzo dopo varie telefonate con Nonni Lucilla e Pietro. Ci fermiamo nel solito autogrill, le autostrade sono ancora listate a lutto. Le montagne abruzzesi ci accolgono mostrandosi con vanitoso pudore, il maestoso e impervio Velino si fregia di un grazioso cumulonembo che crea intriganti intarsi di luci ed ombre. Usciamo a Magliano de’ Marsi e proseguiamo verso la Valle d’Arano, meta della nostra gita. Ad Ovindoli è tutto un brulicare di turisti, non troviamo parcheggio ma riusciamo comunque ad acquistare pane e pizza in un vapoforno celanese che ci fa tanto pensare alla rosticceria di Canneto, Lipari. Raggiungiamo dunque la Valle d'Arano, la stradina di accesso è bloccata nel mese di agosto per evitare ingorghi, un ampio parcheggio libero è proprio accanto a stalle e maneggi. Dopo un primo momento di perplessità, ci lasciamo cullare nell'accogliente ventre del Sirente. Il percorso è piacevolmente ombreggiato, fresco, decisamente affollato ma non in modo fastidioso, le faggete e il meraviglioso scenario naturale ossigenano occhi, pensieri e animi. Mangiamo ai tavoli da picnic un pranzo al sacco con salsiccette nostrane, formaggio trentino e sardo, panini, pizze e focacce. Giulia non mangia quasi niente, neanche le polpette premurosamente preparate dalla nonna. Torniamo verso il parcheggio, ci fermiamo per una sosta poppata, Giulia si addormenta e si lascia adagiare sul Cam Curvi, giungiamo al parcheggio dopo aver camminato per circa otto chilometri, salutiamo Nonni Lucilla e Pietro, che proseguono autonomamente e riprendiamo la via di casa. Ci fermiamo ad Ovindoli in cerca di cibo ma non ne troviamo se non in un carinissimo caffè-forno celanese dove Giulia mangia ottima pizza con salsicce. Ci rendiamo conto che lavarsi le mani prima di toccare il cibo non è un concetto particolarmente diffuso in zona, forse aggiunge un po’ di sapore. Torniamo a Mentana passando, senza fermarci, per Celano dove ammiriamo lo spettacolare castello e i molti palazzotti antichi che dialogano ancor oggi con una povertà eradicata nel resto dell’Abruzzo. Ci fermiamo all’autogrill di Avezzano per mettere benzina e torniamo a Mentana un po’ stralunati. Un tramonto fucsia e viola con rarissime nubi Mammatus, andiamo a dormire di pessimo umore.


venerdì 16 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Lago Trasimeno Castiglion del lago * Città della Pieve * Terme di Orte * Moricone * Mentana



16 agosto 2019

Mentana * Lago Trasimeno Castiglion del lago * Città della Pieve * Terme di Orte * Moricone * Mentana

Ci svegliamo presto, intorno alle sei, l’aria è finalmente un po’ più fresca, Giulia è pimpante e vuole uscire. Facciamo colazione, prepariamo la borsa frigo, il Cam Curvi fresco di lavaggio accurato con sapone di Marsiglia oltre al solito lavaggio in lavatrice, la borsa per la piscina, i colori, il plaid Decathlon, creme solari e tutto il necessario per trascorrere una giornata fuori con l’intenzione di fermarci a Monteleone d’Orvieto per la sagra degli umbrichelli, una pasta lunga umbra tipo pici. Papà Claudio carica sbuffando la Ford Focus e tenta di brontolare contro l’universo intero. Partiamo senza troppi intoppi. Giulia si addormenta quasi subito sul Bebeconfort, l’autostrada è listata a lutto per ricordare la tragedia di Genova. Arriviamo al lago dalla parte di Castiglion del Lago, ci viene voglia di fare il bagno ma la consistenza fangosa della spiaggia e la densità cupa delle acque ci fanno ben presto desistere, ricarichiamo tutto sulla Focus SW in men che non si dica e ci dirigiamo verso Città della Pieve, dove ammiriamo dapprima una interessantissima mostra di Kossuth sulla mitopoiesi, dunque l’Adorazione dei Magi del Perugino e la sobria bellezza della cittadella in mattoni rossi che a Papà Claudio evoca Ravenna e a Mamma Valentina vagamente Senigallia tinta di rosso. Acquistiamo bulbi di zafferano, mangiamo in un forno, sorbiamo caffè in un baretto, poi andiamo via con la sensazione di esser stati troppo tempo in quel luogo. Ci dirigiamo verso Monteleone d’Orvieto ma, per una serie di difficoltà, tra cui il parcheggio impossibile, desistiamo e riprendiamo l’autostrada diretti verso un luogo termale, Cretone o Orte? Optiamo per Orte, dove l’acqua è più calda rispetto a quella gelida di Cretone. Trascorriamo piacevolmente metà pomeriggio, dunque decidiamo di andare a mangiare una pizza a Moricone, dove ci attende un tramonto spettacolare sulla Sabina e su Roma. Torniamo a Mentana stanchissimi.

giovedì 8 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Mentana


9 agosto 2019

Francavilla al Mare * Mentana

Ci svegliamo prestissimo dopo una notte pressoché insonne per Mamma Valentina, andiamo al mare, acquistiamo Il Centro dal giornalaio e ci incamminiamo verso la spiaggia libera, occupata ormai da rocce e scogli artificiali per contenere, pare, l’erosione della costa adriatica. L’acqua è freddina, la spiaggia poco accogliente, torniamo all’appartamento e decidiamo di riprendere la via di casa. Mangiamo, prepariamo le valigie e carichiamo tutto sulla Ford Focus SW. Facciamo rifornimento di gasolio, dunque prendiamo l’autostrada, ci fermiamo in un autogrill nei pressi di Avezzano e proseguiamo verso Mentana.

mercoledì 7 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare



8 agosto 2019

Francavilla al Mare

Ci svegliamo abbastanza presto dopo una notte pressoché insonne per Mamma Valentina e di sonno non troppo ristoratore per Papà Claudio e Giulia. Andiamo direttamente al mare, carichiamo l’occorrente sul Cam Curvi e ci dirigiamo verso la spiaggia, parzialmente erosa da alcune barriere di scogli che limitano molto la superficie dell'arenile non occupato da stabilimenti balneari. L’acqua è abbastanza trasparente e fredda, Giulia fa comunque un bel bagno mentre Mamma Valentina preferisce non avventurarsi troppo nell’algido liquido. Vi sono alcuni tipi di alghe, per lo più con la forma di insalata, non sappiamo se possa essere considerato un segno positivo di restaurazione degli equilibri biologici oppure un segnale di inquinamento. Torniamo verso l’appartamento dove svogliamo una serie di attività domestiche per poi uscire a fare una passeggiatina e la spesa. Passiamo davanti alla chiesa di Sant’Alfonso dove il palco per il concerto di rock progressivo italiano con tutti, o quasi, i nomi più importanti della scena degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso ancora in vita e in attività. Di nuovo nell’appartamento Mamma Valentina cucina mentre Papà Claudio e Giulia giocano con la tastiera Alesis, Trascorriamo gran parte della giornata in casa, seguendo telefonicamente la nascita di Christian e altre questioni familiari, usciamo nel pomeriggio per il concerto, un po’ di buona musica rock progressiva accompagnata da villeggianti chiacchierate. Riprendiamo la strada ciclopedonale e, mentre Giulia sugge il latte dal seno di Mamma Valentina, Papà Claudio cucina. Ci addormentiamo con la stanchezza di chi non riesce ancora a rilassarsi per potersi riposare un po’.

martedì 6 agosto 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Avezzano * Le Cese * Pescina * Francavilla al Mare



6 agosto 2019

Mentana * Avezzano * Le Cese * Pescina * Francavilla al Mare

Ci svegliamo presto, o meglio Papà Claudio fa alzare dal letto Mamma Valentina intontita da insoliti sogni mentre Giulia dorme beatamente giusto il tempo di preparare le Samsonite e caricare tutto il necessario sulla Ford Focus SW. Svolgiamo alcune faccende, facciamo colazione e dunque partiamo. Ci fermiamo al solito autogrill. Il Lazio ci saluta nella sua splendente rigogliosità estiva, il sole gioca con le foglie d’ulivo creando geometrie affatto insolite, morbide, piene, sensuali. L’Abruzzo ci accoglie con l’imponente meraviglia delle sue montagne, quasi sorridendoci, ora che ne abbiamo finalmente compreso la bellezza. Quando ci distraiamo ci mostra un angolino insolito, uno scorcio di monte che non avevamo ben guardato in precedenza. Ci fermiamo ad Avezzano per acquistare un mazzolino di fiori da portare ai defunti e facciamo il giro dei cimiteri per porgere un ideale saluto oltre lo spazio e, soprattutto, il tempo. Facciamo una piccola sosta alla pasticceria Casereccia dove assaporiamo i torroncini alla cannella appena sfornati, una vera prelibatezza, ci riforniamo di carburante e riprendiamo l’autostrada per giungere senza intoppi a Francavilla al Mare, dove tutto sembrerebbe a posto.
Cerchiamo di svuotare le valigie ma siamo stanchissimi, per cui andiamo a fare una passeggiata con lo Smartrike sul viale alberato, per prendere un po’ di fresco. Ci fermiamo in un parco giochi, poi proseguiamo verso il centro di Francavilla, Giulia si sta stancando e vuole fare qualcosa di bello, attraversiamo il fiume e ci facciamo un bel bagno nella prima spiaggia libera. Papà Claudio le fa fare i tuffi e ci divertiamo tantissimo ma ci viene una gran fame per cui mangiamo un bel panino al Siren’s Pub. Guardiamo il sound check di una cover band di Rino Gaetano e andiamo a gustare un gelato da Cicco, dunque torniamo verso casa sulla ciclabile, che Giulia percorre a piedi quasi per metà della lunghezza, dunque davvero un lungo tragitto! Quando arriviamo ci viene lo sconforto per il letto ma soprattutto sentiamo una stanchezza insolita: alla normale fatica si aggiunge un fastidio per la banalità della musica che abbiamo sentito durante tutto il pomeriggio.