sabato 28 aprile 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Francavilla al Mare * Mentana (con foto)


28 aprile 2018

Mentana * Francavilla al Mare * Mentana

Ci svegliamo e ci alziamo relativamente presto. Giulia è piuttosto assonnata e sembra non capire bene per quale motivo sia stata caricata sul BebèConfort nella Ford Focus ad un’ora tanto insolita. Partiamo verso Francavilla al Mare ma prima Papà Claudio fa una sosta a Mentana paese per prendere alcuni medicinali che spera lo possano aiutare a combattere un mal di testa che scoprirà poi essere causato da un attacco allergico e poi facciamo una sosta colazione nel solito Autogrill vicino al ‘confine’ interregionale.
Via Michetti Francavilla al Mare

La primavera tra Lazio e Abruzzo è semplicemente meravigliosa, in costante cambiamento e perpetuo rinnovamento. Le cime del Velino e della Majella sono imbiancate di neve mentre a valle le acacie selvatiche punteggiano le incredibili varietà di verdi.
Via Michetti Francavilla al Mare
Qualche edificio ci fa pensare ai Longobardi, forse perché Francavilla al Mare ha, pare, delle origini longobarde.

Quando arriviamo Nonni Lucilla e Pietro ci accolgono felici di rivedere Giulia dopo qualche giorno di assenza. Ci prepariamo e ci incamminiamo verso il mare. L’appuntamento col risotto alle fragole proposto da Nonno Pietro viene rimandato ad altra data per proseguire nell’esplorazione delle acque, limpide e ricche di pesci, granchietti e telline.

Francavilla al Mare
L’Adriatico si esprime nella sua pacata bellezza, con le enormi spiagge ora senza ombrelloni e l’acqua bassa, freddina e calda in taluni punti, con calette a mezzaluna di sabbia dorata, qualche cespuglio di alghe qua e là, conchiglie e arenili pulitissimi.
Francavilla al Mare

La pista ciclopedonale costeggia il mare ma preferiamo camminare direttamente nell’acqua. Così Mamma Valentina si inoltra nella secca con Giulia comodamente sgambettante nel marsupio Stokke mentre Papà Claudio, coadiuvato da Nonno Pietro e con il sostegno morale di Nonna Lucilla, trascina il Peg Perego sulla sabbia asciutta fino a che riesce a farlo camminare speditamente sulla rena umida.

La giornata sembra uno spettacolo di Pina Bausch immersivo. Gli elementi ci sono tutti: gesti quotidiani, l’acqua, taluni vestiti da cerimonia, elementi strampalati, almeno all’apparenza.

Francavilla al Mare
Dopo aver percorso circa tre chilometri guardiamo con ammirazione il monumento ai caduti in mare. Mamma Valentina pensa che sia emozionante, Papà Claudio, Nonni Pietro e Lucilla non troppo, Giulia non esprime giudizi in merito. Ci fermiamo non lontano dal pontile Sirena nel mare e ci rifocilliamo in un baretto gestito da una poco più che quarantenne polacca tutta felice perché, ci racconta facendo mille complimenti a Nonna Lucilla e accogliendoci in modo caloroso, tra qualche mese diventerà nonna anche lei, Mamma Valentina ridacchia per questioni anagrafiche.
Piazza San Domenico
Museo Michetti Francavilla al Mare

Dopo una breve passeggiata ci dividiamo, Nonni Pietro e Lucilla tornano verso il punto di partenza, Mamma Valentina, Papà Claudio e Giulia si incamminano verso il Museo Michetti.

La pinacoteca è chiusa e, ci spiegano in un bar, comunque non vi sarebbe moltissimo da vedere, essendo la gran parte delle opere alloggiata nel Conventino Michetti. La strana sensazione di essere involontariamente in uno spettacolo bauschiano persiste, forse perché in contemporanea c’è anche un incontro all’Accademia Nazionale di Danza di Roma con una danzatrice storica della coreografa tedesca che tanto ha rivoluzionato il teatro-danza.
Francavilla al Mare

Ci troviamo nel bel mezzo di un matrimonio con tanto di abito bianco e lungo velo, parenti e amici vestiti a festa, fiorai e persone che non sembrano particolarmente intenzionate a farci vedere le opere che cercavamo: dobbiamo prenotare telefonicamente.

Riscendiamo, fortunosamente troviamo un autobus, accanto al Lido Serenella, che ci porta verso la fermata Pinocchio.

Giulia gioca contenta col vetro del bus, Nonni Lucilla e Pietro ci rifocillano nella casa che fu di Prozia Egle e ripartiamo verso Mentana. Giulia si addormenta per cui non ci fermiamo dal Ghiottone, come pensavamo, e rimandiamo la sosta al primo Autogrill sulla strada del ritorno ai primi sbadigli di risveglio della piccoletta.

Torniamo verso casa, non senza fermarci per qualche acquisto che non facciamo.









domenica 22 aprile 2018

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Fattoria Agricoltura Nuova * EUR * Mentana



22 aprile 2018

Mentana * Fattoria Agricoltura Nuova * EUR * Mentana

Ci svegliamo di buon mattino, Papà Claudio esce prestissimo per qualche lavoro domestico e torna verso le otto. Giulia dorme e Mamma Valentina riesce a vestirsi con un certo agio. Partiamo sulla Ford Focus alla volta della Fattoria Agricoltura Nuova all’interno della Riserva Naturale Decima Malafede, dove abbiamo appuntamento con gli addetti al negozio Natura Sì per una visita guidata con laboratori e un gradito rinfresco.
Il posto è davvero particolare, un’enorme polmone verde tra palazzine alveare costruite in pieno periodo di speculazione edilizia romana e la storia di cui è testimonianza concreta molto interessante.
Ci lasciamo guidare alla scoperta dell’agricoltura biologica dopo aver parlato estesamente con la referente di una scuola steineriana e aver assaggiato qualche prodotto locale.
Papà Claudio va in avanscoperta per informarsi su come fare per migliorare le coltivazioni nell’orticello mentre Mamma Valentina cerca invano di convincere Giulia ad indossare un cappello per il sole e dunque trova escamotage per proteggerla. A conclusione della bella mattinata torniamo verso casa anche se facciamo una piccola sosta nella gelateria di Claudio Torcè e Giulia mangia per la prima volta il gelato.
Torniamo un po’ stanchi e piuttosto contenti.


sabato 21 aprile 2018

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Fiera di Roma * Fiumicino * Mentana


21 aprile 2018

Mentana * Fiera di Roma * Fiumicino * Mentana

Ci svegliamo di buonora con l’intenzione di andare alla Fiera di Roma per l’iniziativa Roma incontra il Mondo. Ci prepariamo, facciamo colazione e un po’ di pulizie casalinghe, dunque andiamo a trovare Nonna Enza e Nonno Giancarlo per un caffè e una chiacchierata. Ci avviamo sulla Ford Focus che avrebbe bisogno di una bella lavata verso la Fiera di Roma intorno a mezzogiorno, non è l’ora ideale ma almeno non troviamo traffico sul GRA. Giulia si addormenta quasi subito e arriviamo in tempo per l’inizio di molti spettacoli nel padiglione dedicato all’Oriente, il primo che visitiamo tra Irlanda e Scozia, That’s America, Nativi americani e cowboys, Sudamerica, Spagna. Gli stand sono moltissimi e la confusione anche. Assaggiamo cibi esotici e guardiamo la danza acrobatica del leone, uno spettacolo di danze irlandesi, un concerto irlandese, un’esibizione di flamenco e una quantità di colori, suoni e profumi. Usciamo stanchissimi, con le orecchie colme di rumore per il volume troppo alto delle casse, con le tasche alleggerite, un po’ di fame e la voglia di andare al mare. Arriviamo alla spiaggia di Fiumicino, che ci fa pensare per qualche istante a Faro in Portogallo, non senza qualche difficoltà stradale e quale meraviglia quando Giulia, saldamente in braccio a Mamma Valentina mentre Papà Claudio controlla che tutto sia perfetto, fa il suo primo bagno al mare, ridendo felice di una gioia che ottunde di bellezza.

Mente Mamma Valentina osserva Giulia capisce il motivo della presenza della poiana quando è nata: da una certa angolazione l’arcata sopracciliare e il profilo degli occhi chiusi di Giulia fanno pensare ad una poiana con le ali spiegate, mente il labbro superiore al volo di tale rapace con le ali chiuse. 
Torniamo verso la Ford Focus e ripartiamo, Giulia si addormenta stanca dalla lunga giornata e ci dirigiamo senza indugio verso Mentana, dove svolgiamo qualche lavoro domestico e poi ci concediamo una cenetta alla Segreta, un ristorante nel borgo antico che ci piace molto, dove Giulia fa subito amicizia. Quando torniamo a casa Giulia dorme stanca e felice.


sabato 14 aprile 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Velletri * Mentana * Montecelio * Mentana

Montecelio

14 aprile 2018

Mentana * Velletri * Mentana * Montecelio * Mentana

Montecelio
Ci svegliamo dopo una notte tra poppate e sonni profondi verso le nove. 
Decidiamo di partire verso Velletri per andare a conoscere il posto dove Bisnonna Augusta ha vissuto una parte della sua vita, ci sembra il momento giusto per una serie di ragioni. 
Giulia è contentissima di avere Papà Claudio da ‘scalare’. 
Montecelio
Ci prepariamo, facciamo colazione e usciamo senza fare troppo rumore, tranne qualche strilletto. 
Montecelio
La strada è tortuosa e piena di curve. Attraversiamo la Strada del Vino Castelli Romani e giungiamo senza troppe difficoltà a Velletri, dove sono in vendita palazzetti liberty molto carini. 

Parcheggiamo, ci incamminiamo sul corso principale e Mamma Valentina toglie Giulia dal suo Stokke per metterlo in quello di Papà Claudio: sembriamo un po’ una moderna famiglia di marsupiali felici.
Giulia è contentissima di guardare nuovi luoghi stando all’altezza degli adulti e Papà Claudio raggiante di poterle far scoprire tutto. 

Ci fermiamo in un paio di negozi e proseguiamo fino alla Torre trecentesca che svetta nella piazzetta centrale. 
Montecelio
Camminiamo ancora un po’, un affollatissimo forno ci incuriosisce, è una bottega storica anche se Mamma Valentina vorrebbe sedersi nel localino accanto, dove preparano estratti di frutta. 
Montecelio
Acquistiamo pizza e pane suscitando reazioni ammirate per la voracità di Giulia nel divorare, a suo modo, un pezzetto di pizza bianca gentilmente offerta dal fornaio. 

Prima di riprendere la Ford Focus SW ci incuriosiamo per un cartellone che pubblicizza uno spettacolo dionisiaco farsesco nel locale teatro. 

Torniamo verso Mentana passando per Monte Compatri, i Pratoni del Vivaro, una strada che ci piace molto di più di quella dell’andata, con tanto verde, parchi, cascine e ville sparse. 

Montecelio
Arriviamo alla conclusione che i Castelli romani sono bellissimi ma rimaniamo innamorati della Sabina. Torniamo giusto il tempo di cuocere la focaccia per Giulia e occuparci di alcune questioni pratiche, poi usciamo per andare a visitare il Museo archeologico di Montecelio, dietro segnalazione di Papà Claudio. 
Montecelio

Il museo è chiuso, la rocca anche ma la piazza con Palazzo Cesi e il paese sembrano un teatro a cielo aperto con scenografia escheriana, la farsa, più bacchica che dionisiaca sembra materializzarsi davanti ai nostri occhi divertiti, in una sorta di teatro particolarmente immersivo. 

Montecelio
Comunque, Montecelio è davvero molto carina, una chicca con un panorama meraviglioso, quasi offeso dal cementificio sottostante. 
Montecelio

Torniamo a Mentana dove giochiamo con Giulia ad una versione casalinga e molto abbozzata della palla col bracciale, la specialità del leopardiano garzon bennato.