domenica 23 giugno 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tuscania * Viterbo * Mentana (aggiornato)


 23 giugno 2019

Mentana * Tuscania * Viterbo * Mentana

Ci svegliamo intorno alle sei, svolgiamo una serie di faccende, pranziamo e usciamo nel pomeriggio con l’intenzione di andare a vedere i campi di lavanda nella Tuscia. 
Tuscania
Carichiamo sulla Ford Focus, rinfrescata dall’aria condizionata e tenuta in ombra, tutto il necessario per qualche ora fuori casa. 
Sulle colline cominciano a spuntare i girasoli, alcune sono punteggiate da rotoballe, altre rigogliose di verde pronto a trasformarsi in succulenti ortaggi, pannocchie e pomodori, prevalentemente. 
Tramonto viola e blu
L’erba aglina si tinge di viola, giallo intenso si alterna all’oro del foraggio maturo, la creta grezza danza con le chiome piene di querce e lecci. 
Arriviamo a Tuscania, che ci accoglie coi suoi suggestivi scorci. 
Ci dirigiamo verso Tarquinia, convinti che vi siano campi dell’odoroso fiore ma non troviamo traccia alcuna di colline viola. 
Giriamo come trottole per strade, stradine e straduzze, seguendo indicazioni disparate finché entriamo in paese e, in un negozietto di prodotti locali molto carini e gustosi, troviamo l’indicazione per l’agriturismo Sensi che produce un olio essenziale eccellente e altre meraviglie nell’ex casino di caccia di un importante cardinale. 
Gli alveari di fronte alla lavanda
Camminiamo sul corso dove un tripudio di farfalle ci accoglie, alcune baciano Giulia sulla fronte, lei sembra essere molto incuriosita e un po’ stupita dalla loro presenza ma, dopo un primo momento di sbigottimento, rimane incantata dalla danza, perché sembra davvero una coreografia armoniosa e un po’ caotica, degli alati insetti. 
Agriturismo Sensi, Tuscania, al tramonto
Vorremmo fermarci in piazzetta ma la gracchiante voce di un prete diffusa da altoparlanti d’altri tempi ci dissuade, proseguiamo e troviamo una gelateria naturale con prodotti locali. Papà Claudio rimane affascinato da un liutaio ebanista in una curiosa caffetteria e bottega di bric-à-brac. Mamma Valentina intanto chiacchiera con una donna nel punto vendita di un agriturismo non lontano da Tuscania, ad Arlena che ci ripromettiamo di visitare, un giorno. Il sole sta quasi per tramontare, o almeno così ci pare, torniamo dunque sui nostri passi, salutiamo i ragazzi del negozietto di tipicità locali, riprendiamo la Focus SW e ci dirigiamo verso il luogo indicatoci. Mamma Valentina ha la sensazione di aver sognato, tempo fa, un punto di Tuscania che non ricordava di aver visto ma che probabilmente aveva già visitato. 
La via della lavanda
Nell’Agriturismo Sensi veniamo accolti con gentilezza da una donna, che ci racconta l’affascinante storia di quel luogo splendido, un tempo abitato dal potentissimo diplomatico Cardinal Ercole Consalvi Brunacci, della lavanda provenzale a Tuscania e la sua personalissima avventura di coltivatrice del prezioso fiore. Ci inebriamo di colori e profumi, riempiamo gli occhi di una luce impossibile da ricreare con l’obiettivo del telefonino Meizu, forse soltanto qualche artista straordinario potrebbe rendere anche soltanto minimamente l’idea della densità cangiante dei raggi solari la cui luminosità sembra assorbita e amplificata, trasformata, dal viola verde blu che tanto piace alle api. 
Acquistiamo un olio essenziale a dir poco spettacolare, salutiamo con l’intenzione di tornare per fare acquisti, un altro giorno, dopo la raccolta della lavanda. Salutiamo, risaliamo sulla Focus, cercando di spiegare a Giulia che il BebéConfort è comodissimo, e andiamo a mangiare una pizza pinsa in una pizzeria a taglio dove ci rechiamo solitamente quando andiamo a Viterbo. Torniamo dunque verso Mentana, dove ci attende una bella scossetta di terremoto con epicentro a Colonna.

domenica 16 giugno 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Centro commerciale di Roma * Mentana * Tivoli * Mentana


16 giugno 2019

Mentana * Centro commerciale di Roma * Mentana * Tivoli * Mentana

Ci svegliamo abbastanza presto, il caldo sembra essersi leggermente placato. Decidiamo dunque, dopo aver svolto varie faccende, di andare al centro commerciale per alcune compere e per giocare con lo Smart Trike visto che Giulia ha delle vescichette sui piedini che le rendono poco agevole il camminare. Torniamo a Mentana dove trascorriamo la giornata tra cose da fare, preparazione di cibo, lavoretti all’orto, gatti da sfamare, musica, pittura, salti sul lettone e altre attività. Intorno al tramonto, dopo aver brevemente cenato, usciamo con la Ford Focus per una passeggiata nei dintorni di San Polo de’ Cavalieri. Torniamo verso Tivoli giusto in tempo per vedere il sole tramontare e la luna sorgere dai Preappennini. Parcheggiamo la Focus SW, Giulia sale sul Cam Curvi con i piedini ancora un po’ doloranti per la presenza delle vescichette che la esentano dal camminare con le scarpine. La città della Sibilla tiburtina ci accoglie nel suo salotto buono, la serata è rinfrescata dagli alberi e dal fiume. Giulia e Papà Claudio mangiano un gelato mentre Mamma Valentina sugge con gran soddisfazione un estratto di melone da Maurizio, accanto a Piazza Plebiscito. Un leggero venticello deumidifica l’aria con un piacevolissimo effetto di frescura. La luna ci saluta dal Castello di Rocca Pia, nelle cui scuderie si era appena svolta una sfilata di moda. Bambini giocano in piazza e tutto sembra perfetto. Torniamo a Mentana con un paesaggio magrittiano negli occhi e una estiva serenità interiore.

sabato 15 giugno 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Terminillo * Rieti * Mentana


15 giugno 2019

Mentana * Terminillo * Rieti * Mentana

Ci svegliamo intorno alle sei dopo aver dormito pochissimo, svolgiamo alcune faccende e finalmente, intorno alle nove, riusciamo ad uscire diretti verso Rieti e il Terminillo alla disperata ricerca di un po’ di refrigerio dalla calura estiva. Spalanchiamo i finestrini della Ford Focus e Giulia si addormenta placida sul Bebéconfort lasciando a Mamma Valentina qualche minuto di relax per poter ammirare la complessità del paesaggio sabino in cui alberi di fogge diversissime, foglie e fiori di colori e forme differenti creano un’armonia dolcissima in cui lo sguardo si ammorbidisce e si rinfresca. Arriviamo al Terminillo senza troppi intoppi, parcheggiamo nel grande piazzale quasi deserto. Un’insegna luminosa con scritto APERTO lampeggia dietro il vetro di un bazar, per il resto una desolazione da Baghdad Cafè. Un’arietta fresca tonifica le gambe, la testa, il corpo. Guardiamo con ammirazione i ciclisti giunti fino in cima e ci incamminiamo sul sentiero planetario ma Giulia esprime ben presto il suo disappunto per essere in montagna anziché a sguazzare alle terme, in piscina, tra pozzanghere, al mare, in un ruscello, insomma ovunque vi sia la possibilità di zompettare nell’acqua. Torniamo molto a malincuore verso Rieti, dove ci rifocilliamo nel solito forno La Mattera e scopriamo un’interessante gelateria di gelato naturale Fredda passione, che ci ripromettiamo di esplorare con più attenzione nelle prossime visite nel centro della Sabina reatina. Facciamo una passeggiatina nel centro dove c’è un’iniziativa di promozione sportiva. Cartelli con sagre interessantissime ci inviterebbero a restare in zona ma è davvero caldo per cui ci limitiamo ad arrivare al fiume Velino per giocare con papere e germani reali e dunque tornare verso Mentana tra urla e grida di protesta che si placano un po’ quando la Ford prende un po’ di velocità e l’aria entra dai finestrini, scompigliando capelli e lamenti.

mercoledì 5 giugno 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Settebagni * Monterotondo Scalo * Mentana


5 giugno 2019

Mentana * Settebagni * Monterotondo Scalo * Mentana

Ci svegliamo presto, svolgiamo alcune faccende mattutine, ci prepariamo, facciamo colazione, Papà Claudio esce e poi torna: deve andare a Settebagni per incontrare un suo amico in lutto per la recente dipartita della madre. Mamma Valentina e Giulia ne approfittano per andare nella stazione ferroviaria per vivere una nuova appassionante avventura: salire su un treno per la prima volta. In biglietteria non c’è nessuno, purtroppo, ma c’è la biglietteria automatica, facciamo il biglietto per Fidene ma dovremmo attendere oltre 20’ per il treno successivo per cui andiamo verso Monterotondo Scalo, sempre ad una stazione di distanza. Il sottopasso è decorato con cani in movimento e deliziosi mosaici creati da bambini. Ci ripariamo sul marciapiede mentre due treni veloci sfrecciano via, lentamente un notturno proveniente da Vienna, forse in ritardo, si accosta per lasciarli passare. Finalmente il nostro trenino metropolitano giunge, le porte si aprono, Mamma Valentina prende in braccio Giulia per aiutarla a superare l’ampio spazio tra binario e soglia. Ci sediamo sui primi sedili disponibili, Giulia stringe la mano di Mamma Valentina, emozionata e molto seria. Scendiamo dunque, camminiamo in un sottopasso e poi proviamo a rilassarci in un parco giochi dove un bambino capriccioso e la sua mamma pronta allo schiaffone urlano e schiamazzano, andiamo via per evitare incidenti sulle giostre. Ritroviamo dunque Papà Claudio sulla strada e risaliamo sulla Ford Focus SW diretti a Mentana.

martedì 4 giugno 2019

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tivoli * Mentana



4 maggio 2019

Mentana * Tivoli * Mentana

Ci svegliamo presto, la giornata è fresca e senza nuvole, svolgiamo alcune attività mattutine, ci prepariamo, facciamo colazione, Papà Claudio esce per le solite faccende mentre Mamma Valentina e Giulia si preparano per andare a Tivoli e visitare Villa Gregoriana. Carichiamo sulla Ford Focus lo stretto necessario per qualche ora fuori casa e ci dirigiamo verso Tivoli, prendendo la Tiburtina. Arriviamo al parcheggio alle 10, orario di apertura della Villa, e ci incamminiamo verso l’ingresso del bene recuperato e restituito alla collettività dal FAI, cui ci siamo iscritti domenica scorsa, quando avevamo tentato invano di esplorare il parco dovendo tornare sui nostri passi per improvvisi rovesci temporaleschi. Vediamo brevemente la grande cascata dall’alto e poi ci avventuriamo tra i sentieri che ci porteranno, dopo una discesa non agevolissima e un’altra non comodissima salita, fino ai templi sibillini. Camminare tra quelle viuzze di terra abbracciate dagli alberi e dalla vegetazione scapigliata, tra suoni di cascate, natura selvaggiamente agghindata e qualche incursione di modernità, è un atto di romantico misticismo. Nei momenti di stanchezza la indiscutibile bellezza della Valle dell’Aniene, del Parco e delle antiche rovine ridona forza e sprona a continuare il cammino. Giungiamo infine nel punto di ristoro, dove veniamo accolte con gentilezza e torniamo verso casa, attraversando il centro storico di Tivoli.