lunedì 11 maggio 2020

Cronachette di un viaggio in Italia * Mentana * Pineta di Monteflavio * Mentana

10 maggio 2020 .

Ci svegliamo verso le sette. Il cielo è coperto, controlliamo le previsioni meteo, non dovrebbe piovere. Ci prepariamo, indossiamo le mascherine, carichiamo cibarie, acqua, tè caldo, colori, scarpe di ricambio, marsupio Stokke, e ci avviamo verso il parco naturale più vicino e più facilmente fruibile con la piccoletta. Le strade sono quasi deserte, qualche ciclista corre in gruppi di due o tre bici, a distanza di sicurezza. La primavera si esprime in tutto il suo luminoso splendore. Dopo cinque mesi - tre di influenze varie e due di lockdown COVID-19 - ci sentiamo quasi sovrastare dalla meraviglia. La piccola vomita appena arriviamo quindi si rannicchia nello Stokke e sale dapprima sulla schiena di Papà Claudio e poi, dopo pochi metri, su quella di Mamma Valentina che trova più confortevole. Camminiamo in un'immensità di verde, spazio, colori e profumi cui non eravamo più abituati. Gli altri camminatori indossano mascherine, ci salutiamo e ci teniamo a distanza. Incontriamo un gruppo di cavalli, pasteggiamo frugalmente non lontano dalla casa del pastore e poi ci dirigiamo verso i resti del Beechcraft precipitato nel 1960, fotografiamo il fossile con la grande conchiglia, Claudio ammira la meccanica dello sportello delle ruote posteriori, ancora funzionante, mentre la piccoletta si rammarica di non avere con sé chiodi e attrezzi per aggiustarlo. Giulia cammina, facendo un po' di storie, per più di un chilometro di terreno misto, tra salite, discese, sassi, manto erboso. Bramerebbe un ristorante ma si accontenta di un tavolo con le panche, panino, biscotti, sesamini e, ovviamente, tetta. Riprendiamo il cammino con la scricciola nello Stokke, Mamma Valentina arranca un po' ma c'è la fa. Ci riposiamo nell'area picnic, Mamma Valentina recupera forza nella schiena ammirando due arcobaleni ad x e l'evolversi delle nuvole. Torniamo a Mentana con la contentezza e l'eccitazione di un lungo viaggio avventuroso. Incontriamo i nonni, ceniamo, ammiriamo le stelle e poi crolliamo addormentati fino alle cinque, ora in cui ci svegliamo di soprassalto, scossi da un terremoto 3.3 con epicentro la riserva della Marcigliana, a pochi metri dall'uscita del GRA Nomentana Mentana.

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