17 ottobre 2020
Mentana * Blera * Mentana
Ci svegliamo presto, pieni di buone intenzioni e poi ci riaddormentiamo.
All’ora di pranzo riusciamo, misteriosamente, ad uscire dalle sabbie mobili
della pigrizia autunnale. Ci dirigiamo verso Blera, dove pare ci sia un centro
di archeologia sperimentale. Il cielo ha tutte le possibili sfumature del
grigio, il sole ottobrino illumina a sprazzi ciuffi dorati di gialli platani, i
pioppi neri si mostrano nella loro natura di cirri conficcati accidentalmente
nel terreno come dardi piumosi. Cespugli di rossissima vite americana attirano
lo sguardo su dettagli di pietre e merletti. Papà Claudio guida, Giulia e Mamma
Valentina dormono come ghiri. Ci svegliamo nel paesino di Blera, un quadro,
come spesso capita nei borghi italiani e arriviamo nel sito archeologico gestito
dall’associazione Antiquitates. Ci accoglie uno stalliere e dunque un gentilissimo
archeologo con cui parliamo di progetti educativi. Ci racconta delle collaborazioni
con l’opera montessoriana, con le università, con la cattedra di Pedagogia
Generale a Roma Tre della Professoressa Sandra Chistolini, di storie e di
storia: Mamma Valentina ascolta, discute, chiacchiera con lui mentre Papà
Claudio e Giulia esplorano il sito con ricostruzioni di abitazioni
villanoviane, preistoriche, etrusche, romane e ‘’chiacchierano’ con gli animali
presenti. Ce ne andiamo felici e colmi di informazioni. Sulla strada del
ritorno, adornata di altocumuli, cumulostrati, strati, cirri e cumulonembi, una
varietà di nuvole tutta autunnale che ben si combina con la meravigliosa giustapposizione
naturale di quasi tutti i colori dello spettro, facciamo una piccola sosta
presso la Cimina per acquistare nocciole e altre prelibatezze della Tuscia.
Torniamo a Mentana un po’ infreddoliti ma contenti.
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