sabato 14 novembre 2020

Cronachette di un viaggio in Italia. Mentana * Tolfa * Santa Severa * Mentana

14 novembre 2020

 

Mentana * Tolfa * Santa Severa * Mentana

 

Ci svegliamo intorno alle otto, svolgiamo alcune faccende domestiche, carichiamo sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere fuori una giornata, tranne il passeggino e ci dirigiamo, dopo una tappa locale, a Tolfa. Le previsioni meteo promettono pioggia e temporale ma decidiamo comunque di andare. L’autunno ci sorride nella sua infinita varietà di colori, il mare fa capolino, lingua d’argento tra i monti del Lazio settentrionale e la via che dall’Autostrada ci porta nel paese a forma di sella è un esempio perfetto di foliage stagionale con rossi, arancioni, gialli, verdi, grigi, neri, animali al pascolo, rocce differenti e il cielo indaco plumbeo. Tutto è perfetto. Arriviamo in paese e ci incamminiamo verso il centro, senza il Cam Curvi ad aiutarci nella gestione delle volontà deambulatorie infantili. Facciamo un giro nelle botteghe artigianali in cerca di una borsa ultraresistente, ci fermiamo per un brunch in un localino ma chi lascia la via vecchia per la nuova sa quello lascia e non sa quello che trova, per cui usciamo con la fame e acquistiamo due ottimi panini nella Norcineria Vecchioni e una tazza di orzo e latte caldo nel caffè del Tocco, in piazza. La rocca ci invita a visitarla ma le nuvole sembrano minacciose, per cui preferiamo rimandare la scarpinata a data da destinarsi. Risaliamo sulla Ford Focus SW e ci dirigiamo verso il mare. Arriviamo a Santa Severa, il solito parcheggio è chiuso per scavi archeologici volti a recuperare la cinta muraria del castrum di Pyrgi, ve n’è comunque un altro accessibile. Entriamo nel castello, meraviglioso, e trascorriamo tutto il pomeriggio in quell’ambiente fiabesco, di straordinaria bellezza e suggestione. Ritroviamo nell’antico borgo, nelle mura del castello la serenità che in questo momento di pandemie e isterismi collettivi è un po’ difficile da mantenere, nonostante la presenza di Giulia che più cresce e più ci fa superare ogni difficoltà senza neanche accorgerci di aver avuto bisogno di affrontarla. L’arco di Urbano VIII ci fornisce l’occasione per parlare di scienza e di Galileo Galilei. La piccoletta fa subito amicizia con una bimba che si chiama Anita, in onore di Anita Garibaldi, che veste un cappello giacobino e stivali coloratissimi. Gli adulti, per ovvi motivi, si adattano ai ritmi delle bimbe. Ci salutiamo dopo il tramonto, quando loro sono stanche e hanno fame. Torniamo dunque a Mentana

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