Montecelio |
14 aprile 2018
Mentana * Velletri * Mentana * Montecelio * Mentana
Montecelio |
Ci svegliamo dopo una notte tra poppate e sonni profondi
verso le nove.
Decidiamo di partire verso Velletri per andare a conoscere il
posto dove Bisnonna Augusta ha vissuto una parte della sua vita, ci sembra il
momento giusto per una serie di ragioni.
Giulia è contentissima di avere Papà
Claudio da ‘scalare’.
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Ci prepariamo, facciamo colazione e usciamo senza fare
troppo rumore, tranne qualche strilletto.
Montecelio |
La strada è tortuosa e piena di
curve. Attraversiamo la Strada del Vino Castelli Romani e giungiamo senza
troppe difficoltà a Velletri, dove sono in vendita palazzetti liberty molto
carini.
Parcheggiamo, ci incamminiamo sul corso principale e Mamma Valentina toglie
Giulia dal suo Stokke per metterlo in quello di Papà Claudio: sembriamo un po’
una moderna famiglia di marsupiali felici.
Giulia è contentissima di guardare nuovi
luoghi stando all’altezza degli adulti e Papà Claudio raggiante di poterle far scoprire
tutto.
Ci fermiamo in un paio di negozi e proseguiamo fino alla Torre trecentesca
che svetta nella piazzetta centrale.
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Camminiamo ancora un po’, un affollatissimo
forno ci incuriosisce, è una bottega storica anche se Mamma Valentina vorrebbe
sedersi nel localino accanto, dove preparano estratti di frutta.
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Acquistiamo pizza
e pane suscitando reazioni ammirate per la voracità di Giulia nel divorare, a
suo modo, un pezzetto di pizza bianca gentilmente offerta dal fornaio.
Prima di
riprendere la Ford Focus SW ci incuriosiamo per un cartellone che pubblicizza
uno spettacolo dionisiaco farsesco nel locale teatro.
Torniamo verso Mentana
passando per Monte Compatri, i Pratoni del Vivaro, una strada che ci piace molto
di più di quella dell’andata, con tanto verde, parchi, cascine e ville sparse.
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Arriviamo
alla conclusione che i Castelli romani sono bellissimi ma rimaniamo innamorati
della Sabina. Torniamo giusto il tempo di cuocere la focaccia per Giulia e
occuparci di alcune questioni pratiche, poi usciamo per andare a visitare il
Museo archeologico di Montecelio, dietro segnalazione di Papà Claudio.
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Il museo
è chiuso, la rocca anche ma la piazza con Palazzo Cesi e il paese sembrano un teatro
a cielo aperto con scenografia escheriana, la farsa, più bacchica che
dionisiaca sembra materializzarsi davanti ai nostri occhi divertiti, in una sorta
di teatro particolarmente immersivo.
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Comunque, Montecelio è davvero molto
carina, una chicca con un panorama meraviglioso, quasi offeso dal cementificio
sottostante.
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Torniamo a Mentana dove giochiamo con Giulia ad una versione
casalinga e molto abbozzata della palla col bracciale, la specialità del leopardiano
garzon bennato.
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