13 gennaio 2018
Mentana * Rapolano Terme * Siena * Mentana
Ci svegliamo tardissimo, intorno alle nove, dietro
insistenti richieste di Giulia e decidiamo di andare a rilassarci alle terme dopo
la faticata in cucina per la festa di Papà Claudio e ‘Zia’ Mariagrazia. Carichiamo sulla Ford Focus il Cam Curvi, il beauty
Samsonite, le borse Diadora e Decathlon con il necessario per una giornata alle
terme, ovviamente senza dimenticare le ciammelle a cancellu, la cioccolata trappista
e l’acqua. La
campagna laziale e umbra ci incanta, quella toscana ci delizia con le sue linee
ordinate, più nordiche. Mamma Valentina e Papà Claudio concordano sulla
bellezza variegatissima e complessa del Centro Italia. Il parcheggio delle
terme è pieno, Papà Claudio prevede molto affollamento, previsione che si
rivela corretta, anche perché la piscina più grande è ad una temperatura adatta
per il nuoto ma non per il relax termale e l’altra struttura, dotata di circa
sette piscine è chiusa. Giulia è un po’ perplessa ma contenta, nonostante la
calca ci rilassiamo e trascorriamo parecchio tempo in acqua, facendo attenzione
a non prendere freddo e, nel contempo, a rinfrescare il corpo. Facciamo amicizia
con alcune persone, tra cui una famiglia australiana. Mangiamo, ci ri-immergiamo
in acqua, quindi usciamo e andiamo a far merenda a Siena, nel Consorzio
Agrario, dove Mamma Valentina sfoga il suo bisogno di carne mangiando tre etti
di prosciutto crudo, Giulia mangia con gusto la pizza rossa appena sfornata e Papà
Claudio ritempra corpo e spirito con pizza e panini imbottiti. Usciamo contenti
e felici per le strade della città toscana che tanto amiamo, due studenti di
fiati jazz molto talentuosi ci introducono alle bellezze della cittadina del
Palio. Arriviamo a Piazza del Campo, splendida, dove i bambini giocano, corrono,
si rotolano e ridono. Giulia si avvicina ad alcuni di loro con titubanza poi
decisamente verso un gruppetto di quattro ragazzine che, prima di domandarle il
nome, le chiedono “di che contrada sei?”. Loro sono dell’Istrice, del Bruco,
del Nicchio e della Chiocciola. Immediatamente colgono l’occasione di giocare,
chi di loro riceverà un abbraccio e un bacio vincerà. Sebbene la più
intraprendente sia la bimba che tifa Bruco, Giulia dà un bacio a quella della Chiocciola
e ben due a quella dell’Istrice. Le quattro ragazzine, che sembrano in tutto e
per tutto delle fatine o delle eroine di disegni animati, accolgono il
risultato con gioia, delusione e, soprattutto, sincerità, la abbracciano, se ne
innamorano all’istante e la salutano, dandole ad intendere che questo incontro rimarrà
nella loro memoria. Andiamo via ebbri di medievale stordimento e torniamo a
Mentana non senza pianti disperati, forse l’incontro con le contradaiole
rimarrà indelebilmente impresso anche nei ricordi della piccola Giulia.
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