13 luglio 2019
Mentana * Perugia * Mentana
Ci svegliamo presto dopo una notte pressoché insonne e ci
prepariamo velocemente per andare a Perugia per alcuni eventi di Umbria Jazz in
un quartiere molto vivace che non conoscevamo. Carichiamo sulla Ford Focus che
necessita di una lavatina il necessario per trascorrere qualche ora fuori casa,
tra cui la borsa Zucca Stregata, regalo di Berto e Rossana cui va un nostro
affettuoso pensiero, il gateau r le salsicce preparate da Nonni Lucilla e
Pietro con cui Giulia fa colazione dall'alto del suo Bèbèconfort. Il primo
evento, un concertino di swing molto parlato e scarsamente partecipato nello
Spazio Fiorivano le viole ex Balù, ci entusiasma poco mentre il secondo, nel
bellissimo chiostro San Fiorenzo, poco distante, ci piace moltissimo. Giulia
suona il violino grazie ad un'insegnante molto divertita dalla sua curiosità
poi si lancia nell'esplorazione di percussioni e vari strumenti per la lezione.
Ci incamminiamo dunque verso la piazza, acquistiamo pane e pizza in un forno,
assistiamo ad un concerto e ci dirigiamo verso il Museo per ammirare la Madonna
Benois di Leonardo che ci incanta nella sua straordinaria bellezza espressiva. Ciò
che non riusciamo a capire, di quel quadro prestato eccezionalmente, in
occasione del cinquecentenario leonardesco, dall’Ermitage in cui è solitamente
custodito al museo perugino, è perché Leonardo, tanto interessato alla scienza,
abbia dipinto i denti della Madonna tracciando una sottile linea bianca, senza
il minimo gusto per la ricerca anatomica e, soprattutto, per quale motivi si sia
lasciato sfuggire, lui tanto appassionato di ottica, l’occasione di dipingere
un meraviglioso riflesso con un gioco di illusioni e rimandi all’interno del medaglione,
che è invece quasi liquidato con un tratto di bianco neanche troppo perfetto,
comparato alle sue pennellate di straordinaria efficacia espressiva, in
particolare per quanto concerne proprio la luce, oggetto di suoi molteplici
studi. Torniamo sui nostri passi, acquistiamo la salsa la tartufo, prendiamo un
aperitivo nel Bar Duomo e mangiamo all’Osteria del Gufo. Riprendiamo la Ford,
miracolosamente all’ombra, e Papà Claudio guida verso Mentana mentre Mamma
Valentina e Giulia stramazzano sui rispettivi sedili, stremate da caldo e notte
insonne.
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