10 febbraio 2022
Salerno * Cetara * Maiori * Amalfi * Salerno
Ci svegliamo abbastanza presto, curiose, un po’ stanche. Il
mare ci dà il buongiorno. Facciamo colazione dopo doccia e veloce rassettata di
robe, capelli e pensieri. Qualche capriccio, altro paio di scarpe, forse aveva
una piccola vescichetta, per fortuna erano in saldo. L’idea di andare a Napoli
ci viene bocciata dalla città: niente gira nel verso giusto fino a che
decidiamo di andare in Costiera Amalfitana, che è molto più bella di come viene
descritta per il semplice motivo che servirebbero parole che sappiano suonare i
sentimenti come un archetto ben tenuto sul ponte di uno Stradivari per
raccontarne l’essenza. Facciamo un bagnetto, tra la curiosità delle persone, il
rumore dei trapani di lavoratori attaccati alla scogliera per sistemare la rete
metallica, uomini ragno che imbrigliano fragilità paesaggistiche. Assaggiamo squisitezze
e ci ricordiamo che fidarsi è bene ma non fidarsi è saggio. Secondo stop:
Maiori, paese ampio, parco giochi, chiacchierate, amicizie estemporanee, rapide
e intense come la malinconia in questi luoghi dove non si riesce a distinguere il
punto in cui il cielo incontra il mare. Amalfi ci impressiona: è davvero
splendida! Caffè con scorzetta di limone in piazza a 5 euro, giochi al parco giochi
sulla spiaggia, torniamo esauste. La Costiera ci saluta con un tramonto da
primi canti del Paradiso dantesco, una luminescenza meravigliosa senza però vedere
il sole. Si intuisce lo splendore della nostra Stella ma non si vede. Torniamo
a Salerno, stanche ma ancora con la voglia di conoscenza. Tutto va nel verso
giusto e infine ci addormentiamo stremate.
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