18 aprile 2022
Mentana * Vignanello * Mentana
Ci svegliamo presto. Carichiamo
sulla Ford Focus SW il necessario per trascorrere all’aria aperta la giornata
di Pasquetta. La giornata è ventosa e freddina, i verdi di aprile si snodano nella
Sabina e nella Tuscia, il traffico è nervoso, l’autostrada trafficata.
Arriviamo a Vignanello passando per paesini da visitare la prossima volta. Nel
parcheggio del castello Ruspoli ci fermiamo in attesa di raccogliere il
gruppetto. Fa freddo, l’umore non è dei migliori. Infine entriamo. Il castello
è splendido, l’animazione decisamente poco adatta al luogo, sgradevole musica discotecara
toglie magia al luogo che è davvero incantevole. La visita al castello è impressionante.
Varcando il ponte levatoio sembra di entrare in un mondo ormai remoto, o che si
pensa sia lontano, in cui poche famiglie, per lo più imparentate tra loro, gestivano
i destini d’Europa e di gran parte del Pianeta. Un albero genealogico
millenario, un seme giunto dalla Scozia che in Italia ha trovato la sua
migliore espressione, camini che parlano di amori finiti male, di donne col
carattere indomito e forte come quello di guerrieri al fianco di Carlo Magno.
La caccia alle uova in versione nostrana è tra labirinti di antiche siepi in splendidi
giardini all’italiana. Andiamo via con la sensazione di aver guardato dal buco
della serratura le vicende private della Storia dell’Europa moderna. La Tuscia
lentamente intreccia le sue colline con la Sabina e torniamo evitando autostrada
e traffico.
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