mercoledì 22 giugno 2011

Gesti antichi alla riscoperta di strade e spiritualità

 
Camminare a piedi è una ritualità che a volte tendiamo a dimenticare, impegnati come siamo a rincorrere l'ultimo modello di automobile accessoriata con l'ultimissima novità in campo di tecnologie portatili per sopravvivere in lunghe file di traffico che, diciamoci la verità, chi vive in provincia ben conosce e spesso sa anche in che modo evitare. Automobili appena sfornate dall'industria pesante che sanno fare di tutto, anche il caffè e rimangono lì, ferme in mezzo a fiumi di traffico a scaldare l'ambiente e l'aria già arroventata della prima estate con moto, motorini e biciclette che sfrecciano con leggiadria e camminatori con zaini in spalla, un fazzoletto sul viso per non respirare lo smog e l'aria estasiata di chi si rilassa con un antico gesto, il camminare. Ma non il camminare per andare a prendere un autobus, no il camminare per ritrovare se stessi e la propria spiritualità, tra momenti di estasi alla riscoperta delle radici identitarie di un'Europa che esisteva ben prima dell'abbattimento delle barriere e dei muri tra i paesi e qualche difficoltà nel ripercorrere i passi dei pellegrini medievali che con coraggio, una sporta, un bastone e una benedizione attraversavano un continente ripercorrendo un cammino ideale verso i luoghi della cristianità, Roma, Gerusalemme. La strada era lunga e la determinazione era tanta ma soprattutto in quell'Europa nata all'ombra di imperi in disfacimento, superstizione e potere temporale delle autorità religiose, tra ideali e idee in fermento costante in una immaginaria cantina geografica, c'era una grande sete di conoscenza e uno spirito di avventura un po' folle, a guardare con gli occhi dei contemporanei, che spingeva le persone a muoversi su una ragnatela di strade che conducevano ai luoghi sacri e alla conoscenza profonda di sé. Le strade del cammino di Santiago e le Francigene, quella rete nodale di comunicazione che percorre alcuni tra i luoghi più suggestivi delle province italiane e francesi e che da qualche anno è stata riconosciuta dal Consiglio d'Europa.
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