3
aprile 2016
Mentana
* Roma * Mentana
Ci
svegliamo in orari diversi, prima delle 11,30 non riusciamo ad uscire
di casa. Ci avventuriamo nella caotica capitale trovandoci quasi
subito nel traffico del G.R.A. con l'intenzione di andare a vedere i
ciliegi giapponesi in fiore al Laghetto dell'E.U.R., non vediamo che
alcuni alberelli e ci viene da pensare che forse è meglio se
facciamo un giro tra le nostre campagne a vedere colline intere
rincorrersi tra ondose nuvole di fiori. Facciamo dunque tappa da
Claudio Torcè per un gelato, meno buono di quanto ricordavamo. Ci
avviamo dunque verso il Museo Pigorini, dove riscontriamo una
similitudine impressionante tra l'arte primitiva e quella di
popolazioni anche molto vicine geograficamente. Prima di arrivare
incontriamo alcuni cosplay che si fanno fotografare tra le colonne
fasciste. Ci colpisce in modo particolare la regressione culturale di
civiltà relativamente sviluppate, nel nostro modo di vedere, che
abitavano il Nord Africa. Il salto a ritroso nella conoscenza tecnica
e scientifica dalle sofisticate società fenicie, egizie e sumere del
tempo degli Antichi Romani alla rozzezza formale di manufatti datati
XIX secolo nella medesima area geografica è a dir poco spaventevole.
E il timore che il medesimo imbarbarimento sia dietro l'angolo nel
corso della storia 'occidentale' è forte. Uno strumento, nello
specifico, aumenta in noi questo terrore: uno strumento
incredibilmente simile, nei principi, al computer, sviluppato dalle
popolazioni Maya e Azteche, civiltà spazzate letteralmente via dagli
incivili conquistadores spagnoli e portoghesi. Per rianimare lo
spirito atterrito da tali nefaste preoccupazioni, ci dirigiamo verso
il museo delle tradizioni popolari, dove ci meravigliamo delle
capacità artigianali, ingegneristiche e tecniche dei mestieri
italiani. Per suggellare la meraviglia ci rechiamo nella vicina
Basilica papale di San Paolo fuori le mura, non senza essere prima
passati intorno alla Piramide Cestia. Nella chiesa ci accolgono le
note avvolgenti dell'organo suonato da un argentino, lì per caso a
studiare il complessissimo strumento musicale che richiede un'abilità
da ballerino. Torniamo dunque verso Mentana.
Nessun commento:
Posta un commento