13 giugno 2020
Mentana * Monterotondo * Trevignano Romano * Mentana
Ci svegliamo intorno alle otto dopo una settimana abbastanza
sgradevole. Saliamo sulla Ford Focus SW e ci dirigiamo verso il Lago Sabatino,
dopo una sosta in un familybar di Monterotondo che fa pensare in modo
impressionante al BarLume dei racconti di Malvaldi con tanto di barista
pettoruta, attraversiamo velocemente Bracciano e andiamo a Trevignano. Facciamo
una passeggiata sul lungolago e poi ci inerpichiamo tra le vie del borgo che,
curiosamente, non conoscevamo punto. Tra vicoletti e scale arriviamo nella
chiesa dell'Assunta dove ammiriamo velocemente l'abside decorato da un pittore
della bottega di Raffaello, probabilmente schizzato su carta e progettato dal
Maestro rinascimentale. Proseguiamo verso la Rocca ormai in rovina, da cui si
gode, però una splendida visuale. La storia del rudere è piuttosto interessante
e, come spesso accade nei territori non lontani dalla Capitale, si intreccia a
quella d'Italia e delle lotte tra potenti famiglie per ottenere l'ambitissima
carica pontificale. Esisteva infatti già nel XIII secolo e, dopo vari cambi di
proprietà, arrivò agli Orsini, i cui beni vennero però confiscati da Alessandro
VI, Borgia, per i pochi mesi che gli restarono da vivere dopo tale decisione.
Gian Giordano Orsini dismise la rocca ma non la distrusse, il tempo l'ha erosa,
rendendola oggi poco più di una meta da raggiungere per godere un panorama splendido
sul lago e sul borgo. Scendiamo verso il municipio passando sotto l'arco con la
torre dell'orologio e ci fermiamo per una gustosissima colazione da Ermete.
Dopo lunga e animata discussione portiamo con noi Rocky, ossia Roxy in versione
canina, e torniamo a Mentana.
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