mercoledì 23 settembre 2015

Cronachette di un viaggio in Italia * Itinerari mentanesi * San Pietro

Mercoledì 23 settembre 2015

Itinerari mentanesi: San Pietro

Ci siamo svegliati prestissimo, Claudio doveva accordarsi per un lavoro a Roma e la sveglia ha suonato alle 5.30. Valentina si è alzata senza svegliarsi e sempre in sonnambulismo si è lavata, vestita, ha sorbito il caffè lungo preparato da Claudio ed è riuscita a salire in macchina. Dopo oltre un'ora di traffico intenso alleggerito dalle parole delicate della rassegna stampa e di altre trasmissioni di informazione arriviamo e troviamo quasi subito parcheggio accanto alla Stazione San Pietro.

Claudio si incammina verso il luogo di lavoro e Valentina comincia a gironzolare ma la fascinazione del Cuppolone che si intravede tra i tetti irregolari della Capitale è assolutamente irresistibile. Prima delle 9 di mattina, prima del caos, prima del vociare dei turisti, prima che tutto diventi 'normale' Valentina entra nella Basilica attraversando il colonnato del Bernini, illuminato da raggi obliqui di sole dorato e polveroso in una grigia mattinata nuvolosa.

Qualche refolo di vento smuove leggermente l'acqua nelle fontane, rendendole meduse evanescenti e solidissime in uno dei più bei luoghi di culto mai immaginati, progettati e realizzati dall'operosità umana.

Papa Francesco, il papa cristiano, è in quello stesso momento impegnato in altra conversazione, in un sogno all'apparenza irrealizzabile di Fidel Castro, quello di un pontefice sudamericano a dialogo con un presidente degli USA nero. I fedeli stanno pregando per questo incontro, stanno inviando a loro modo un pensiero di speranza e di benedizione.

Entrando nella Basilica l'impressione è potente, immensa. Sulla sinistra la Pietà di Michelangelo, protetta da vetri e da una transenna che non riesce ad oscurarne la meraviglia.

L'emozione si fa sempre più forte man mano che si avanza verso l'altare maggiore, dove una rappresentazione dello Spirito Santo sprizza energia con la protezione benefica di due Sante Donne e verso la Dimora Eterna di quel Pietro che qui viene venerato. Il sole ha deciso di mettersi a ballare con le tesserine dei mosaici, di rendere vive le marmoree statue con un effetto scenografico a dir poco sorprendente.

La cupola sembra muoversi nella sua solida leggerezza in questo movimento perpetuo delle meraviglie.

Lo stordimento è fortissimo quando dal pavimento salgono le voci armoniose di un coro femminile, sembra di poter vedere 'l'amor che move il sole e l'altre stelle', e il piacere spirituale si spande nel corpo, avvolgendolo come le spirali che torcono le possenti colonne poste a protezione di Pietro, proprio sotto la Cupola.

Quando sembra di aver raggiunto la pace interiore ecco che dall'altare maggiore si spande un canto di voci maschili che perfettamente si integra con quello che sembra arrivare direttamente dal pavimento.

La testa gira nella enorme divina bellezza, brividi di puro piacere percorrono i nervi e i muscoli, fin dentro le ossa e sembra che arrivino ai capelli per poi proseguire in un'unione perfetta con il cosmo.

I raggi del sole sempre più impertinenti penetrano dalle vetrate creando giochi e movimenti che tolgono il senso del tempo, del mondano, di ciò che è finito.

Ma non basta, ecco che dal fondo della Basilica inizia un canto di voci femminili, un coro di cori. Estasi pura.

Ecco uscire nel tenero abbraccio del colonnato per ricominciare il cammino nella quotidianità è un piacere immenso.  

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