2
settembre
Itinerario:
San Donà di Piave * Treviso * Colli Euganei * Vigoleno * Castelnuovo Fogliani
A Garibaldi, Treviso |
A Mazzini, Treviso |
La
potenza mercantile è evidente dalla lingua, dal dialetto, che
si sofferma per cercar di capire cosa pensa l'interlocutore e poi
corre via veloce per far rincorrere il pensiero dalle menti ormai
incuriosite, una melodia distillata sapientemente durante secoli e
secoli di rapporti commerciali con l'Oriente, l'Occidente, il
Meridione e il Settentrione.
Abbiamo
avuto la fortuna anche di incontrare ospiti (nel senso di ospitanti)
molto solari e venetamente allegri, conviviali.
La tradizione sartoriale trevigiana |
Dovrebbe essere anche 'saper fare', il proverbio 'impara l'arte e mettila da parte' non è e non può essere il trade, il lavoro, come dicono gli anglosassoni perché in Italia la tradizione artigiana è interlacciata fortemente con l'arte dei capolavori geniali prodotti da pittori, scultori, architetti, musicisti, artisti.
Mulino ad acqua, Treviso |
Influenze veneziane a Treviso |
La
pittura, gli affreschi e le sculture erano il Vangelo dei poveri, il
modo per ricordare e celebrare eventi importanti ma anche una forma
di decorazione di cui si sentiva l'urgenza.
Le maestose cattedrali, i
palazzi sfarzosi e quelli popolari, ponti e strade erano costruiti
rispettando il fondamentale criterio di necessità, alla
funzionalità veniva unito il bello, la bellezza e la maestria
nella realizzazione.
Incontriamo fortificazioni... |
Le
idee dibattute nella cena della sera precedente si muovono ancora
nelle nostre teste, Mazzini e Garibaldi sono stati l'ovvio corollario
di una stimolante chiacchierata e proprio questi due personaggi
sembrano volerci accompagnare idealmente nel nostro viaggio da Est a
Ovest.
...attraversiamo borghi e paesi |
Dobbiamo
proprio partire, abbracci, sorrisi e voglia di tornare. Arriviamo a
Treviso verso l'ora di pranzo, il freddo dell'aria che arriva dalle
Alpi Giulie ci fa tremare e irrigidisce ancor di più le nostre
gambe già provate dalle passeggiate veneziane e dai
centoventisette scalini del campanile di Aquileia.
Aree industriali... |
Ci sediamo in un caffè vicino ad un mulino ad acqua incastonato tra case
...si alternano a campagne coltivate |
Torniamo
in macchina dove accendiamo i riscaldamenti per toglierci di dosso
quella sensazione di freddo umido. Passiamo di sfuggita attraverso i
punti che avevamo deciso di vedere, ci stupiamo per l'enormità,
per gli standard italiani, delle zone industriali e proseguiamo,
andando verso Mantova e San Giorgio, che ci emozionano e ci fanno
sentire a casa, in quel sentimento di riconoscimento dei luoghi in
cui si è vissuto con partecipazione e piacere anche soltanto
qualche giorno.
Finalmente a Vigoleno |
Salutiamo
idealmente le persone che abbiamo incontrato qui e Andrea Mantegna,
ormai nostro nume tutelare.
Proseguiamo cantando e mangiucchiando, senza realmente fermarci, passiamo attraverso un borgo fortificato e proviamo un'intensa emozione quando vediamo le onde di pietra che si stagliano sulla pianura rendendola viva nel dialogo geologico tra Colli Euganei e gli Appennini, testimonianza antica, per gli esseri umani eterna, e rocciosamente possente di ere liquide.
Al castello! |
Proseguiamo cantando e mangiucchiando, senza realmente fermarci, passiamo attraverso un borgo fortificato e proviamo un'intensa emozione quando vediamo le onde di pietra che si stagliano sulla pianura rendendola viva nel dialogo geologico tra Colli Euganei e gli Appennini, testimonianza antica, per gli esseri umani eterna, e rocciosamente possente di ere liquide.
Arriviamo
felici e gaudenti al Castello, con nostro disappunto il bagno era
sporco e decidiamo di cercare un'altra sistemazione. Il reiki di
Mamma Lucilla e Papà Pietro ha effetto immediato e troviamo
appena a valle un bellissimo agriturismo gestito da una coppia di
trentenni che, strana coincidenza, sono rimasti insieme da quando
avevano tredici anni.
Andando via dal castello che ci aveva fatto pensare a Frankenstein Junior nonostante la presenza di un stemma con San Giorgio una vipera attraversa il nostro cammino e l'incontro con la natura in rapporto più armonico con le persone ci fa piacere.
Papere, cigni, mucche, caprette e i vari animali della
fattoria ci fanno sentire che siamo nel luogo giusto.
Il castello con sorpresina |
Andando via dal castello che ci aveva fatto pensare a Frankenstein Junior nonostante la presenza di un stemma con San Giorgio una vipera attraversa il nostro cammino e l'incontro con la natura in rapporto più armonico con le persone ci fa piacere.
Castello di Vigoleno |
Mangiamo
affamati e discorriamo amabilmente con uno degli avventori e i
ragazzi dell'agriturismo.
Andiamo a dormire stanchissimi e assonnati ma contenti. Il nuovo filo conduttore sembra essere la musica seppure il Risorgimento sia la nostra linea-guida.
Andiamo a dormire stanchissimi e assonnati ma contenti. Il nuovo filo conduttore sembra essere la musica seppure il Risorgimento sia la nostra linea-guida.
Siamo nella terra di Demetrio Stratos e di Verdi. A letto Valentina sente freddo e chiede a Claudio di andare a prendere il sacco a pelo e la copertina di pile. Scende stordito e insofferente e torna in
Agriturismo La Rondanina |
Scritto da Valentina Cosimati
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