5
settembre
Itinerario:
Sanremo * Levanto * Cinqueterre * Riomaggiore * La Spezia * Lucca *
Collodi * Mentana
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Le serre di Sanremo dall'autostrada |
Ci
alziamo prestissimo e senza colpo ferire sistemiamo, facciamo
colazione, azioniamo la lavastoviglie e carichiamo la macchina. Ci
soffermiamo qualche minuto, crogiolandoci nell'aria sanremese. La
piazza ci coccola con il suo vociare mattutino.
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La Liguria ci ammalia |
La gabbianella, forse
era un gabbiamo ma per un ideale ringraziamento a Sepulveda pensiamo
ad una gabbianella, che si aggirava tra le persone, l'orso di
vetroresina, le panchine finto marmo, i negozi e l'erba, non c'è
stamattina.
Ieri sera era venuta a dare uno sguardo, incuriosita dal
chiacchiericcio umano e aveva partecipato allo “struscio”
mettendo in mostra con fierezza il proprio piumaggio e guadando un
po' tutti quanti dall'alto del suo becco.
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Dialogo ligure tra sole e nuvole |
Il
sole non è ancora sorto, la grande edicola centrale sta
sistemando giornali, riviste e ammennicoli, i fiorai preparano
l'esposizione in perfetta armonia ancor più evidente a
confronto con i nostri modi mentanesi nel caricare la macchina. In
realtà abbiamo fatto tutto con grande collaborazione e in
forte armonia ma la “caciaronità” emerge soprattutto
quando intorno ci sono persone che si comportano in modo diverso.
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Difficile distinguere il cielo e il mare |
I
fiorai, un uomo e una donna, che Valentina saluta in francese,
stordita dal sonno e nel pieno dei ricordi transalpini, quando
abbiamo finito di caricare mettono in piazza una zamia e una
capelvenere.
La zamia che ha accompagnato in quasi tutti i luoghi in
cui siamo stati ma la capelvenere sembra quasi un richiamo verso
casa. Invece di restare un po' lì andiamo via verso Vernazza,
le Cinqueterre, per arrivare a Lucca. Dovremmo
pernottare lì ma non è aria.
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Levanto |
Arriviamo a Levanto, uno
sguardo veloce tra noi e in men che non si dica parcheggiamo la
macchina in un posto sicuro, paghiamo il parchimetro, ci infiliamo il
costume e ci tuffiamo nell'acqua cristallina e gelida, anche se le
tre ore canoniche da quando abbiamo mangiato non sono trascorse: è
tale e tanta la nostra voglia di mare che ci tuffiamo senza remore o
timori.
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Levanto |
Nuotiamo velocemente ridendo contenti, come bambini,
nell'acqua salatissima e meravigliosamente perfetta. Ci voleva
proprio un bel bagno rigenerante, tonificante, defatigante in uno dei
più bei mari del piante.
È mattina, intorno alle 9, la
nostra entusiastica foga ci regala le simpatie dell'addetto al
controllo ticket. “La mattina qui è inestimabile” sostiene
orgoglioso. La spiaggia, che fa vagamente pensare a Canneto di
Lipari, si riempie rapidamente e capiamo subito che non è
praticabile in piena estate, o almeno non per noi.
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Ci tuffiamo a Levanto |
Ci facciamo la
doccia di acqua fredda e dolce nella spiaggia pubblica e
perfettamente attrezzata con i servizi basilari, gratuiti, elementare
Watson. Ci rivestiamo di gran carriera e ripartiamo tonificati e
felici con la trasparente bellezza del Mar di Liguria negli occhi e
nei corpi.
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La baia di Levanto |
Altro che Costa Azzurra, commentiamo all'unisono. In
effetti qui è tutto più bello, perché vero e
vivo di quella vita che trapela dalla quotidianità.
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Cinqueterre dall'alto |
Anche le
Cinqueterre sono uno dei siti UNESCO e non è un caso: è
un luogo dove forse non c'è la medesima organizzazione
d'oltralpe, dove i cambiamenti sono più difficili e però
qui si respira anche uno dei pochi punti a favore di questa tipica
mentalità italiana, gattopardesca, quello per cui i luoghi
ameni rimangono splendidi gioielli puramente incontaminati.
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Le Cinqueterre, sito UNESCO |
Proseguiamo alla scoperta di questa parte di Liguria, non riusciamo
ad arrivare a Vernazza e andiamo direttamente verso Riomaggiore, una
delle tappe dove avevamo pensato di fermarci a dormire durante questo
viaggio. La scelta era poi ricaduta su Sanremo per praticità.
Le strade qui sono delle mulattiere asfaltate a doppio senso di
circolazione con rocce granitiche da una parte e strapiombi sul mare,
dall'altra.
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L'odore dei pini e del rosmarino in Liguria |
La visuale è a dir poco fiabesca, il profumo di
pini e rosmarino si intreccia con quello del mare creando un senso di
assoluto stupore. Se nelle Alpi Marittime francesi la fragranza
resinosa, pungente e rilassante del pino si univa a volte all'intensa
delicatezza del finocchietto selvatico, qui è il rosmarino ad
arricchirne l'essenza balsamica.
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Cantieri navali a La Spezia |
L'insieme è talmente bello da
far dimenticare qualunque forma di difficoltà per i tornanti a
strapiombo sul mare. E che mare! Anche dai punti più alti se
ne vedono le trasparenze verdi e blu, quello che non si riesce a
distinguere nitidamente è il confine tra il mare e il cielo
all'orizzonte. La sensazione di infinito tra queste calette e
insenature, che ricordano per qualche strana alchimia la complessità
dei merletti di Burano, è assoluta. Le reti sotto ulivi
abbarbicati sulle rocce, così come i paesini e i vigneti, sono
arrotolate nel perenne lavorio che richiedono queste piante secolari.
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La patria di Pinocchio |
Ci fermiamo in una cantina sociale per fare acquisti, incuriositi dal
sapore di un vino ottenuto da vitigni tanto difficili da raggiungere
da necessitare ingegnosi mezzi meccanici. L'alluvione relativamente
recente ha lasciato segni pensati ma non indelebili e la cocciuta
determinazione ligure ne ha ampiamente limitato le conseguenze
potenziali.
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Pinocchio ci saluta |
A Riomaggiore chiediamo informazioni e poco poco più,
senza poi fermarci, stupidamente, nell'ultimo avamposto delle
Cinqueterre prima di La Spezia. Attraversiamo velocemente le zone
marittime ad alta affluenza turistica, arriviamo a Lucca e andiamo
via subito. Peregriniamo verso Collodi, in un percorso che non poteva
non passare per la patria di Pinocchio. E poi via verso casa!
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Pinocchio e il Grillo Parlante |
Gli
uccelli sono stati una presenza costante e una assenza pesante in
alcuni punti. Oggi addirittura un falco, o qualcosa che gli
somigliava molto, ci ha fatto l'onore di porgerci un saluto mentre un
piccione curioso si è sgranchito le zampette con noi in
Autogrill. La luna crescete si è trasformata accompagnandoci
insieme a tanti altri elementi che avremo modo di comprendere meglio
nei prossimi giorni e mesi. E cantando torniamo verso la quotidiana
meraviglia del nostro amore.
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