giovedì 4 settembre 2014

Cronachette di un viaggio in Italia ** Sanremo * Menton * Nizza e Costa Azzurra * Aix-en-Provence * Saint-Maximin-La-Sainte-Baume * Provenza e Alpi Marittime * Montecarlo

4 settembre

Itinerario: Sanremo * Menton * Nizza e Costa Azzurra * Aix-en-Provence * Saint-Maximin-La-Sainte-Baume * Provenza e Alpi Marittime * Montecarlo

Ci svegliamo nell'aria tiepida di Sanremo dopo una notte agitata da sogni inquietanti ma nel complesso molto riposante. Valentina prepara la colazione e cerca di far alzare Claudio che non ha intenzione alcuna di srotolarsi dal lenzuolo.

Guidiamo verso la Francia
Pianifichiamo la gita nella vicina Francia e partiamo armati di buone intenzioni e di tanta voglia di cantare. La piazza si anima di fiori e persone, si veste di un'allegria mattutina con un ritmo frenetico seppur rumoroso.

Francia... 1 chilometro
Decidiamo di guidare sulla strada normale, la distanza è breve, inutile prendere l'autostrada, pensiamo, ignari della quantità di curve e tornanti che caratterizzano queste minuscole stradine.

 La visuale è meravigliosa ma alla seconda ora in macchina dopo aver percorso una trentina di chilometri, decidiamo che la litoranea è panoramica ma in fondo a noi l'autostrada è tanto simpatica. Giulietto aveva evocato Frittole e l'autostrada francese, blu e non verde, è un dazio medievale con caselli a pagamento vicinissimi tra loro e un costo esorbitante.

La Dogana che non c'è più
Notiamo subito, però, che la benzina costa meno che in Slovenia e questo ci fa imprecare sulle assurde tassazioni italiche. Vabbe'.

Sorvoliamo su questo punto e anche sull'IVA a 2 punti percentuali in meno rispetto a noi. Arriviamo a Menton ma non ci fermiamo per mancanza di parcheggi.

Menton
Proseguiamo verso Nizza e capiamo che la Costa Azzurra è un luogo per danarosi che non amano la natura e preferiscono lo “struscio”. Il gioco del “ce l'ho più grande io” qui si esplicita negli yacht, visto che spazio per costruire imponenti palazzi in orizzontale non c'è e debbono 'accontentarsi' di appartamenti costosissimi in grattacieli avveniristicamente brutti.

Ci addentriamo nella Provenza e arriviamo a Aix-en-Provence, parcheggiamo in Rue Schuman, dove altro?, vicino all'università.

Menton e Costa Azzurra
Ci addentriamo nei vicoletti, addentiamo un croissant che è puro piacere gastronomico. Claudio nota dei quadrati metallici sul marciapiede con la scritta “Cezanne”. Evidentemente la città non dispregia i suoi artisti. Ci troviamo subito davanti all'ingresso di un interessantissimo museo ma abbiamo voglia di esplorare la Provenza e ci dirigiamo verso un Ufficio Informazioni Turistiche, sperando che ci sia, Aix non è grandissima.

Montecarlo dall'alto
Claudio indica il chioschetto di un'edicola, forse è quello? No, non lo è. L'Ufficio del Turismo è piuttosto un palazzo con all'interno modernissime tecnologie e informazioni per qualunque tipologia di viaggiatore, interessato alle piccole città o ai dintorni, all'arte, alle terme, allo shopping, al cibo, all'avventura. Qualunque informazione è disponibile in forma cartacea o digitale, il personale cerca di capire cosa chiede il turista e semplicemente fornisce tutte le possibili indicazioni.

Provenza
Ovviamente lasciando ampie possibilità di scelta fra le molteplici soluzioni offerte. Usciamo storditi dall'organizzazione francese e, al solito, pensiamo con una malinconia mista a rabbia alla miriade di potenzialità italiane sprecate a causa di una gestione insulsa del patrimonio artistico, culturale, naturale e paesaggistico.

Nuvoletta provenzale
Decidiamo di andare a vedere il museo e poi di procedere in un percorso provenzale rapido ma ricco di spunti e suggestioni.

Le collezioni presenti sono ovviamente zeppe di quadri italiani o di riferimenti all'Italia, l'immagine sui cartelloni è un quadro di Modigliani, nonostante vi siano numerosi Picasso, Van Gogh, Braque, Cézanne e via discorrendo.

Il 'Colorado francese'
Non sappiamo se incavolarci più per il fatto che i francesi mandino avanti i loro bei musei con opere, tante, italiane oppure perché gli italiani non sanno gestire l'immane patrimonio artistico in modo decente, ovvero così da avere la possibilità di farlo fruttare.... Francesi e preti, costoro guadagnano dal nostro ingegno!!

Aix-en-Provence
Qualcosa di fondamentale deve cambiare nel nostro Paese! L'ingresso al museo E alla mostra ci costa 7 €, ovvero meno della metà di quanto sarebbe costato a Roma. D'altronde 'ma che te voi anna' a vede' e mostre quanno c'hai 'e chiese?'.

I nostri occhi si dissetano e si sfamano di cultura, la stanchezza sembra dissiparsi. Riflettiamo sulle evoluzioni dell'arte contemporanea e arriviamo alla conclusione che il percorso verso l'astrazione è stato tanto importante e fondamentale quanto deleterio. Da Picasso si arriva a Fontana e poi alla negazione dell'artigianalità nell'arte e questo ci sembra a dir poco assurdo. La figurazione ha una sua intrinseca essenzialità, è un distillato necessario di bellezza e urgenze comunicative, di sublime elevazione dell'umana arte al genio universale che sa attraversare i secoli e i confini tra culture.
Piazzetta Aix-en-Provence

Ci incamminiamo verso la macchina e ci fermiamo nel parco celebrato da Cézanne, mangiamo un po' di pasta. La baguette si è ormai 'insuchita' nella migliore tradizione francese grande conoscitrice di profumi e ignara dell'esistenza di saponi e affini, almeno per gli standard italiani. Qui i bagni nei locali ci sono e sono anche puliti ma è inutile sperare di lavarsi le mani se non con l'acqua semplice...
Aix-en-Provence
Partiamo da Rue Schuman alla scoperta della Provenza, non senza aver prima messo benzina, a 40 eurocents in meno rispetto al prezzo italiano. La prima tappa è Saint-Maximin-La-Sainte-Baume, graziosa cittadina con una basilica semidistrutta da qualche terremoto o bombardamento della Seconda Guerra Mondiale.

Parcheggiamo di fronte al fotografo Claude che ci fornisce alcune informazioni di base e ci racconta, divertito, dalle nostre reazioni, alcuni fatti sull'organizzazione sociale e pubblica d'oltralpe, anche se qui in effetti siamo quasi nelle Alpi Marittime, luogo magico in cui l'odore dei pini marittimi abbarbicati su rocciose montagne rosse e bianche si fonde con quello dei boschi creando un'essenza inebriante che stordisce, rilassa e ridona forza e vigore a chi lo percepisce nella sua pienezza corposa.
L'esposizione
Attraversiamo la strada, tanto per andare a dare un'occhiata al locale centro provinciale per le arti. Restiamo affascinati e per qualche strano motivo, anziché arrabbiarci con lo Stato italiano, ci sentiamo pervadere da una determinazione sempre più forte a costruire nel nostro piccolo, nelle nostre terre quella stessa possibilità. Luoghi per tornare cittadini liberi cui sia garantito il diritto alla cultura.
Il paesaggio caro a Cézanne
Il fotografo Claude ci indica un Centro socio culturale a pochi passi dalla chiesa e dalla piazzetta centrale del paesino. Ci fermiamo per dissetarci e poi ci dirigiamo verso il luogo indicatoci. Incontriamo delle signore che si stavano riunendo per un'iniziativa. Capiscono cosa cerchiamo di sapere e ci spiegano per filo e per segno in che modo è strutturato il centro e anche in che modo funziona il Polo delle Arti.

Saint-Maximine-La-Sainte-Baume
Le ringraziamo e proseguiamo nella nostra gita alla scoperta della Francia, attraverso la Provenza e i diritti sociali e culturali di cittadine e cittadini liberi, uguali e fraternamente uniti nella costruzione di uno Stato che è amico e solidale. Vabbe' dai non esageriamo... sempre francesi sono però qualcosa di buono ce l'hanno anche loro...

Saint-Maximine-La-Sainte-Baume
Torniamo verso l'Italia con negli occhi la terra rosso bruna, gli odori dei pini che danzano con gli aromi del finocchietto selvatico, i cervelli in attività per capire in che modo non farci proprio battere senza speranza dai “figli di Carlomagno” e proseguire nella nostra azione di resistenza civile, culturale, mazziniana e garibaldina.

Attraversiamo Montecarlo e il suo sfarzoso lusso di vuote ricchezze oltre ogni nostra possibile immaginazione. 
Il profumo dei pini nelle Alpi Marittime

Non possiamo non pensare che un paio di giorni di attracco di quegli yacht potrebbero creare proprio quel polo culturale che ci piacerebbe tanto realizzare. Torniamo nella fioritissima Sanremo con un certo senso di felicità per essere su suolo italiano, nonostante tutto. La piazza ci accoglie con il suo ritmato chiacchiericcio serale, crolliamo addormentati senza neanche mangiare.




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