lunedì 1 settembre 2014

Cronachette di un viaggio in Italia ** San Donà di Piave * Aquileia * Grado * Bibione * Caorle

1 settembre

Itinerario: San Donà di Piave * Aquileia * Grado * Bibione * Caorle *

Mosaico del Pavone, Aquileia
Ci svegliamo in una mattinata grigia e uggiosa, la giornata al mare a Pellestrina è fuori discussione per cui pianifichiamo un nuovo itinerario e ci dirigiamo verso Aquileia, luogo storico creato da fanti romani con famiglia al seguito sviluppatosi ulteriormente nel Medioevo.

Fonte battesimale, Aquileia
Entriamo nella basilica e ci incantiamo nella sala col fonte battesimale ottagonale, un'emozione fortissima, ci sono dei mosaici, belli e con una varietà cromatica impressionante.

Nella basilica vera e propria un'energia potente ci pervade: il mosaico!

Navata centrale, Aquileia
Che meraviglia e non capiamo perché ma queste piccole tesserine che compongono disegni e geometrie tutto sommato piuttosto semplici emanano una forza e un senso di pace unici.

È tardi per salire sulla torre e ci dirigiamo verso Grado, non senza aver prima gustato una bavarese alla pesca che esprimeva la perfezione dolciaria in una sinfonia perfettamente armonica di sapori e consistenza, e una fetta di torta con squisite noci e lamponi in un baretto fantastico appena fuori il complesso monumentale.

Il mosaico! Aquileia
In Friuli Venezia Giulia si trovano i sapori semplici e genuini che caratterizzano la cucina italiana, ce ne accorgiamo appena passato il Tagliamento in una latteria tipica dove acquistiamo una quantità di squisiti formaggi.


Aquileia, particolare
Claudio insiste per passare a Grado da Aquileia invece di andare direttamente alle Terme di Bibione come avevamo programmato, e fa proprio bene. La cittadina è molto carina, forse più nota per una cattedrale su un isolotto che è un po' il simbolo di questa regione nell'iconografia fotografica friulana.

Cripta, Aquileia
Entriamo in una cattedrale, forse il duomo, e ci stupiamo per la semplice bellezza di queste chiese concrete, essenziali, senza fronzoli, forse anche il carattere degli abitanti è così, o almeno lo si potrebbe pensare leggendo il pensiero di un letterato di qui, Pasolini.

Cripta, Aquileia
Le Alpi Giulie ci accompagnano alla scoperta di terre a noi fondamentalmente ignote nella loro fantastica semplicità, che prevede un trono in marmo per il Vangelo dove nessun uomo possa sedersi per non lordare la purezza del Verbo.

Torniamo verso le terme e ci fermiamo nuovamente ad Aquileia: la torre a quell'ora è aperta.

Cripta, Aquileia
Ci inerpichiamo sui centoventisette,127!, gradini dopo aver ammirato una pavimentazione musiva. Claudio ha un momento di claustrofobia e scende la ripida e stretta scaletta a chiocciola mentre Valentina si sfiata dietro ad un settantacinquenne vergognandosi fortemente.

Mosaico, Aquileia
I buoni propositi devono essere messi in pratica! A settembre ginnastica, passeggiate e nuoto.

Per ora godiamoci la strepitosa visuale. Mentre Valentina pensa che vorrebbe che Claudio vedesse questo spettacolo lui arriva ansimante. La discesa è ancor più complessa ma ne è valsa la pena.

Considerata la relativa distanza, decidiamo di fare un salto a Palmanova, dove Papà Pietro ha avuto una brutta esperienza in gioventù. La cittadella è molto particolare, un po' marziale.


Grado
 
Geometricamente squadrata, con un'ampia piazza e i palazzi bassi, ovunque si respira un'aria militaresca.

Grado
Costruita nel XVI secolo dai veneziani come città fortezza ha la caratteristica forma di stella a nove punte che ne abbellisce la rigidità lineare e rende meno opprimente la presenza di polveriere.

Claudio non conosceva la vicenda del terrorismo irredentista alto atesino.

Grado
Una volta unita l'Italia non è stato facile unire gli italiani e non lo è ancor oggi.

Ci dirigiamo verso le terme ma non è giornata, non è l'orario di ingresso e ci chiediamo quanto zolfo possa esserci in una piscina piena di cloro? Pochissimo... quindi meglio così.
Grado

Andiamo a Caorle sperando di gustare un piatto di spaghetti con le vongole locali ma i prezzi sono esorbitanti e torniamo verso San Donà dissetati nello sguardo e affamatissimi.

Mele e mascarpone non sono in programma, per tornare non c'è molta strada da percorrere e aspettiamo con gli stomaci in subbuglio.
Palmanova
Nella torre di Aquileia
Appena entriamo veniamo invitati a mangiare un piatto di spettacolari faglioli tex mex preparati dalla Signora Secco... erano stati ordinati dagli amici della figlia il cui fidanzato era in procinto di partire per Francoforte con il programma Erasmus pur non conoscendo una parola di tedesco.

In macchina
Facciamo amicizia e discutiamo animatamente, dopo qualche istante di comprensione, di arte, di politica, architettura (cos'altro? Ovviamente il pargolo è uno studente di architettura), mazzinianesimo, cittadinanza, libertà e cultura.

Siamo felici, ci sentiamo parte di questo piccolo mondo veneto. 
In macchina
 


Ci auguriamo reciprocamente fortuna e felicità. 

Scritto da Valentina Cosimati

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