1
settembre
Itinerario:
San Donà di Piave * Aquileia * Grado * Bibione * Caorle *
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Mosaico del Pavone, Aquileia |
Ci
svegliamo in una mattinata grigia e uggiosa, la giornata al mare a
Pellestrina è fuori discussione per cui pianifichiamo un nuovo
itinerario e ci dirigiamo verso Aquileia, luogo storico creato da
fanti romani con famiglia al seguito sviluppatosi ulteriormente nel
Medioevo.
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Fonte battesimale, Aquileia |
Entriamo
nella basilica e ci incantiamo nella sala col fonte battesimale
ottagonale, un'emozione fortissima, ci sono dei mosaici, belli e con
una varietà cromatica impressionante.
Nella basilica vera e
propria un'energia potente ci pervade: il mosaico!
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Navata centrale, Aquileia |
Che meraviglia e
non capiamo perché ma queste piccole tesserine che compongono
disegni e geometrie tutto sommato piuttosto semplici emanano una
forza e un senso di pace unici.
È tardi per salire sulla torre
e ci dirigiamo verso Grado, non senza aver prima gustato una bavarese
alla pesca che esprimeva la perfezione dolciaria in una sinfonia
perfettamente armonica di sapori e consistenza, e una fetta di torta
con squisite noci e lamponi in un baretto fantastico appena fuori il
complesso monumentale.
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Il mosaico! Aquileia |
In
Friuli Venezia Giulia si trovano i sapori semplici e genuini che
caratterizzano la cucina italiana, ce ne accorgiamo appena passato il
Tagliamento in una latteria tipica dove acquistiamo una quantità
di squisiti formaggi.
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Aquileia, particolare |
Claudio insiste per passare a Grado da Aquileia
invece di andare direttamente alle Terme di Bibione come avevamo
programmato, e fa proprio bene. La cittadina è molto carina,
forse più nota per una cattedrale su un isolotto che è
un po' il simbolo di questa regione nell'iconografia fotografica
friulana.
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Cripta, Aquileia |
Entriamo
in una cattedrale, forse il duomo, e ci stupiamo per la semplice
bellezza di queste chiese concrete, essenziali, senza fronzoli, forse
anche il carattere degli abitanti è così, o almeno lo
si potrebbe pensare leggendo il pensiero di un letterato di qui,
Pasolini.
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Cripta, Aquileia |
Le
Alpi Giulie ci accompagnano alla scoperta di terre a noi
fondamentalmente ignote nella loro fantastica semplicità, che
prevede un trono in marmo per il Vangelo dove nessun uomo possa
sedersi per non lordare la purezza del Verbo.
Torniamo
verso le terme e ci fermiamo nuovamente ad Aquileia: la torre a
quell'ora è aperta.
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Cripta, Aquileia |
Ci inerpichiamo sui centoventisette,127!,
gradini dopo aver ammirato una pavimentazione musiva. Claudio ha un
momento di claustrofobia e scende la ripida e stretta scaletta a
chiocciola mentre Valentina si sfiata dietro ad un settantacinquenne
vergognandosi fortemente.
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Mosaico, Aquileia |
I buoni propositi devono essere messi in
pratica! A settembre ginnastica, passeggiate e nuoto.
Per ora
godiamoci la strepitosa visuale. Mentre Valentina pensa che vorrebbe
che Claudio vedesse questo spettacolo lui arriva ansimante. La
discesa è ancor più complessa ma ne è valsa la
pena.
Considerata la relativa distanza, decidiamo di fare un salto a Palmanova, dove Papà Pietro ha avuto una brutta esperienza in gioventù. La cittadella è molto particolare, un po' marziale.
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Grado |
Geometricamente squadrata, con un'ampia piazza e i palazzi bassi, ovunque si respira un'aria militaresca.
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Grado |
Costruita nel XVI secolo dai veneziani come città fortezza ha la caratteristica forma di stella a nove punte che ne abbellisce la rigidità lineare e rende meno opprimente la presenza di polveriere.
Claudio non conosceva la vicenda del terrorismo irredentista alto atesino.
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Grado |
Una volta unita l'Italia non è stato facile unire gli italiani e non lo è ancor oggi.
Ci dirigiamo verso le terme ma non è giornata, non è
l'orario di ingresso e ci chiediamo quanto zolfo possa esserci in una
piscina piena di cloro? Pochissimo... quindi meglio così.
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Grado |
Andiamo
a Caorle sperando di gustare un piatto di spaghetti con le vongole
locali ma i prezzi sono esorbitanti e torniamo verso San Donà
dissetati nello sguardo e affamatissimi.
Mele e mascarpone non sono
in programma, per tornare non c'è molta strada da percorrere e
aspettiamo con gli stomaci in subbuglio.
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Palmanova |
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Nella torre di Aquileia |
Appena
entriamo veniamo invitati a mangiare un piatto di spettacolari
faglioli tex mex preparati dalla Signora Secco... erano stati
ordinati dagli amici della figlia il cui fidanzato era in procinto di
partire per Francoforte con il programma Erasmus pur non conoscendo
una parola di tedesco.
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In macchina |
Facciamo amicizia e discutiamo animatamente,
dopo qualche istante di comprensione, di arte, di politica,
architettura (cos'altro? Ovviamente il pargolo è uno studente
di architettura), mazzinianesimo, cittadinanza, libertà e
cultura.
Siamo felici, ci sentiamo parte di questo piccolo mondo
veneto.
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In macchina |
Ci auguriamo reciprocamente fortuna e felicità.
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