21 dicembre
Mentana * Verona
Cappuccino |
Le
valigie sono pronte da una settimana, Roxy è indispettito ma sa che
Papà Giancarlo gli darà cibo e rifugio perla notte e che Saretta lo
coccolerà con frequenza variabile in base ai suoi umori di bimba. Ci
alziamo alle 4:30, cerchiamo di sembrare svegli e per le 5:20, 5:30
partiamo.
“Buon
viaggio” ci auguriamo reciprocamente con un bacio.la nebbietta di
una mattina dicembrina ci accompagna per buona parte del viaggio, ci
preoccupa un po' ma ci fa anche presagire una giornata di sole.
Cerchiamo di sembrare svegli |
D'improvviso
fa giorno, il buio si trasforma inn luce piena, lattiginosa e
pallida. Un paio di soste all'Autogrill per pipì, Pocket Coffee e
ricariche telefoni. Siamo in tempo per incontrare i monaci tibetani!
Chiamiamo
il numero del ragazzo che dovrebbe aprirci la casetta oer chiedergli
di appoggiare le valigie, torneremo più tardi. L'ara evidentemente
assonnata ci fa presagire una sonora buca ai monaci. Costanza non c'è
ad Aprire le porte del paradiso e ci troviamo nella vicina
autorimessa con orari improbabili. Il ragazzo si presenta intorno a
mezzodì assonnato e con l'aria accusatoria di chi è stato buttato
giù dal letto nel pieno della notte. Sostiene di studiare fino a
tardi.
Verona dall'alto |
Claudio immagina che con quei ritmi sia parecchio fuori corso.
Vabbe', dopo varie peripezie e un giro incantevole per Verona ci
dirigiamo verso i monaci ma sulla strada incontriamo un bel negozio
di dischi e giusto di fronte la Bottega della Gina, dove Valentina
scopre che i tortelli di carne possono essere una squisitezza
assoluta. Rifocillati e un po' spiumati ci avviamo alla ricerca della
chiesa sconsacrata, dei monaci neanche l'ombra, ci sono delle ragazze
con aria zingaresca e decidiamo di proseguire il nostro giro.
Verona |
Ci
fermiamo per un prosecco e latte macchiato in un caffè-libreria
ovviamente irresistibile. Arriviamo verso l'appartamento e non v'è
traccia delle pulizie, appena pensiamo di armarci di detergenti,
scope e stracci arrivano le ragazze. Sostengono di essere donne delle
pulizie, la sensazione è che siano le effettive abitanti. Torniamo
dopo un po'. Nell'armadio troviamo lenzuola e varia roba ammucchiata
che non è stata tolta. Claudio ha fastidio per il letto e per il
come e per il quando decidiamo di andare alla ricerca di un piumone,
che dopo varie peripezie troviamo in un negozio cinese molto carino.
Giornata asiatica. Tra l'altro la fidanzata del
fuori-corso-da-una-vita, ci racconta, è andata in Nepal ed è
appassionata di 'queste cose'.
Claudio innervosito |
Il
piumone ha un disegno molto simile a quello che abbiamo scelto per il
calendario della Giraffa Impertinente e questo ci fa ben sperare.
Torniamo verso l'appartamento e puliamo energicamente cucina,
stoviglie, bagno e camera da letto e energeticamente tutta la casa,
non prima di aver girato un po' per trovare un supermercato aperto
dove c'erano commessi sfiancati da ritmi evidentemente difficili da
sostenere, e aver parcheggiato nell'Autorimessa Paradiso, dove
abbiamo suscitato lo stupore del parcheggiatore per la chiusura
automatica di porte e finsestrini della macchina.
Riusciamo
per cercare un posto dove mangiare, siamo un po' stanchi e non ci va
di cucinare. Alle 22:30 ci troviamo a cucinare un risotto con indivia
belga, Chianti e kummel carvi. Andiamo a letto con la ferma
determinazione di andare via e tornare a casa, anche se il clima
natalizio si è espresso in tutta la sua veronesità dandoci il
benvenuto in cittàcon una traversata dell'Adige in canoa di
babbi-natale e ci ha salutati con un'esibizione improvvisa, per un
compleanno, dei 'ciaramellari', come li chiama Claudio, ovvero gli
zampognari, davanti alla Casa di Giulietta.
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