domenica 21 dicembre 2014

Cronachette di un viaggio in Italia, Natale 2014 § Verona, 21 dicembre


21 dicembre
Mentana * Verona
Cappuccino
Le valigie sono pronte da una settimana, Roxy è indispettito ma sa che Papà Giancarlo gli darà cibo e rifugio perla notte e che Saretta lo coccolerà con frequenza variabile in base ai suoi umori di bimba. Ci alziamo alle 4:30, cerchiamo di sembrare svegli e per le 5:20, 5:30 partiamo.

Buon viaggio” ci auguriamo reciprocamente con un bacio.la nebbietta di una mattina dicembrina ci accompagna per buona parte del viaggio, ci preoccupa un po' ma ci fa anche presagire una giornata di sole.

Cerchiamo di sembrare svegli
D'improvviso fa giorno, il buio si trasforma inn luce piena, lattiginosa e pallida. Un paio di soste all'Autogrill per pipì, Pocket Coffee e ricariche telefoni. Siamo in tempo per incontrare i monaci tibetani!

Chiamiamo il numero del ragazzo che dovrebbe aprirci la casetta oer chiedergli di appoggiare le valigie, torneremo più tardi. L'ara evidentemente assonnata ci fa presagire una sonora buca ai monaci. Costanza non c'è ad Aprire le porte del paradiso e ci troviamo nella vicina autorimessa con orari improbabili. Il ragazzo si presenta intorno a mezzodì assonnato e con l'aria accusatoria di chi è stato buttato giù dal letto nel pieno della notte. Sostiene di studiare fino a tardi.
 
Verona dall'alto
Claudio immagina che con quei ritmi sia parecchio fuori corso. Vabbe', dopo varie peripezie e un giro incantevole per Verona ci dirigiamo verso i monaci ma sulla strada incontriamo un bel negozio di dischi e giusto di fronte la Bottega della Gina, dove Valentina scopre che i tortelli di carne possono essere una squisitezza assoluta. Rifocillati e un po' spiumati ci avviamo alla ricerca della chiesa sconsacrata, dei monaci neanche l'ombra, ci sono delle ragazze con aria zingaresca e decidiamo di proseguire il nostro giro.

Verona
Ci fermiamo per un prosecco e latte macchiato in un caffè-libreria ovviamente irresistibile. Arriviamo verso l'appartamento e non v'è traccia delle pulizie, appena pensiamo di armarci di detergenti, scope e stracci arrivano le ragazze. Sostengono di essere donne delle pulizie, la sensazione è che siano le effettive abitanti. Torniamo dopo un po'. Nell'armadio troviamo lenzuola e varia roba ammucchiata che non è stata tolta. Claudio ha fastidio per il letto e per il come e per il quando decidiamo di andare alla ricerca di un piumone, che dopo varie peripezie troviamo in un negozio cinese molto carino. Giornata asiatica. Tra l'altro la fidanzata del fuori-corso-da-una-vita, ci racconta, è andata in Nepal ed è appassionata di 'queste cose'.

Claudio innervosito
Il piumone ha un disegno molto simile a quello che abbiamo scelto per il calendario della Giraffa Impertinente e questo ci fa ben sperare. Torniamo verso l'appartamento e puliamo energicamente cucina, stoviglie, bagno e camera da letto e energeticamente tutta la casa, non prima di aver girato un po' per trovare un supermercato aperto dove c'erano commessi sfiancati da ritmi evidentemente difficili da sostenere, e aver parcheggiato nell'Autorimessa Paradiso, dove abbiamo suscitato lo stupore del parcheggiatore per la chiusura automatica di porte e finsestrini della macchina.

Riusciamo per cercare un posto dove mangiare, siamo un po' stanchi e non ci va di cucinare. Alle 22:30 ci troviamo a cucinare un risotto con indivia belga, Chianti e kummel carvi. Andiamo a letto con la ferma determinazione di andare via e tornare a casa, anche se il clima natalizio si è espresso in tutta la sua veronesità dandoci il benvenuto in cittàcon una traversata dell'Adige in canoa di babbi-natale e ci ha salutati con un'esibizione improvvisa, per un compleanno, dei 'ciaramellari', come li chiama Claudio, ovvero gli zampognari, davanti alla Casa di Giulietta.

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