Lago d'Iseo |
Ci
svegliamo di buonora dopo una nottata riposante e un buon sonno.
Ci vestiamo e Valentina si accorge di non aver portato la giacca che voleva indossare e la magliettina di seta preparata da Mamma Lucilla a cui tiene moltissimo.
Facciamo una colazione veloce e via verso The Floating Piers di Christo in memoria di Jeanne-Claude.
Attraversiamo la Valle dell'Oglio dove ferve una certa eccitazione per l'evento di cui si parla in tutto il mondo.
La tranquilla vita di provincia delle valli lombarde sembra improvvisamente attraversata da una fremente vitalità.
L'attesa per il grande evento artistico e mediatico è forte, un anno di preparativi, strani oggetti, modificazioni di un ambiente familiare che è sempre stato lì, qualcosa che soltanto il capriccioso vento del Lago può mutare radicalmente.
Le rive
coccolate con costanti migliorie, un vaso di fiori qui, una panchina
là, una decorazione sul cornicione di un palazzo o la messa in
sicurezza di un molo sono le azioni che si compiono con un lago ma
costruire un intero ponte galleggiante in pochi mesi per far
camminare la gente sull'acqua, una enorme passerella che collega le
rive, che oltrepassa l'acqua e ne diventa parte, beh, quella è tutta
un'altra storia.
E la gente!
Tutto prenotato, anche i puntaspilli, da settimane, Expo doveva far venire un sacco di gente ma nelle Valli tante persone così non se n'erano mai viste tutte insieme.
Il placido trenino a due vagoni che congiunge i paesini sull'Iseo con le sue venti corse al giorno su un unico binario è stato assaltato da orde di persone da ogni dove, le corse sono passate a 52, i vagoni triplicati ma le banchine sono stracolme e nei parcheggi organizzati in campi incolti, davanti a scuole, palestre, piscine pubbliche, oratori e le chiese con le melodiose campane lombarde si riesce a malapena a stipare tutte le macchine confluite da ogni dove.
Trovare un alloggio a Sulzano o a Isola è
pressoché impossibile, gli abitanti si organizzano con quello che
possono per dare assistenza e guadagnare qualcosa, una frenesia
insolita fa ingegnare commercianti e amministratori, giovani,
giovanissimi e persone più grandi vengono ingaggiati per far fronte
alle ventiquattrore di fiumana del popolo dell'arte.
Ieri abbiamo
visto Il Quarto Stato e oggi ne vediamo e siamo parte integrante di
un altro 'stato', di un'altra 'classe sociale interclassista', il
Popolo della Cultura, guidato dal Pirata Steam Punk Christo che, coi
suoi folti capelli bianchi conduce l'esperienza sensoriale di
migliaia di esseri senzienti dal suo battello, senza aver
presumibilmente dormito molto negli ultimi giorni, ma d'altronde,
sembra suggerire la sua magrezza nervosa, dormire senza aver accanto
Jeanne-Claude è più che altro un atto di dolore che si ripete
all'infinito.
Guarda i moli galleggianti che avevano immaginato insieme, noi applaudiamo fluttuando sull'acqua grazie ai raggi di sole che ha costruito insieme alla gente di qui e a tante altre persone, e la sente vicina, la sente accanto a sé.
Pare quasi di
vederla, la sua compagna, accanto a lui sul battello essenziale come
le linee del movimento energetico creato con chilometri e chilometri
di tessuto giallo arancio, molto simile a quello tibetano.
I cigni si
avvicinano curiosi, le anatre ci guardano indecise se fidarsi di
quegli strani bipedi che camminano nel loro territorio liquido, la
vita del lago è stata così frenetica in questi giorni!
Eppure proprio i cigni col loro collo lungo che si atteggia a formare la metà di un romantico cuore stilizzato, col loro becco dello stesso colore della stoffa pare vogliano comunicare un messaggio di amore profondo a chi ha tanto scombussolato la lacustre tranquillità.
Appena appoggiamo i piedi sul molo galleggiante togliendoci le scarpe abbiamo la sensazione fortissima di essere parte di un'onda creata dalle onde, la leggenda di un grande amore che va a ricominciare si attua attraverso i nostri movimenti e la danza dialogante tra i nostri corpi e la densità acquosa dell'Iseo.
Le nostre emozioni si
adeguano al movimento e all'opera d'arte ambientale da cui è
generato, si uniscono a quelle delle altre persone, proviamo un assoluto e
profondissimo sentimento di comunione con gli altri, ci sentiamo
partecipi di un ambiente al contempo quotidiano ed extra quotidiano, un
ambiente sensibile e fortemente comunicativo.
Arte, gioia e bellezza
sono le prime parole che affiorano alle labbra, poi pian piano ci
acclimatiamo e ci rendiamo conto di essere in meditazione assoluta,
ci sentiamo elementi imprescindibili di un ambiente formalmente ameno
e concretamente unico, siamo creatori e fruitori della nostra
esperienza artistica, siamo completamente collegati gli uni agli
altri, non soltanto perché siamo fisicamente sulla medesima
piattaforma fluttuante ma perché siamo un unico corpo che si muove e
agisce in modo indipendente e interagente nel medesimo tempo.
Gironzoliamo felici mentre gli altrui sorrisi comunicano
con i nostri sorrisi, ci sdraiamo ove è possibile per godere appieno
del piacere sensuale prodotto dalla inusualità di camminare
sull'acqua, o meglio su un telo fluttuante color giallo tibetano
inserito tra il blu e il verde del Lago Iseo, esposti ai capricci
dello spirito dispettoso del vento lacustre e ci stiamo rilassando
agendo un atto sociale.
Forse il nome dell'artista che ha dipinto
questa esperienza è particolarmente azzeccato e quello che esperiamo
è un momento di estasi collettiva.
Non qualcosa di complicato, più che altro qualcosa che ha a che fare con la percezione dell'essere qui ed ora, nel momento presente e insieme agli altri, di essere parte del tutto e di essere il tutto nel medesimo istante, un misticismo che esula dalle sovrastrutture religiose e che ha a che fare solamente con l'esperienza individuale e collettiva, la creazione.
Ci vestiamo e Valentina si accorge di non aver portato la giacca che voleva indossare e la magliettina di seta preparata da Mamma Lucilla a cui tiene moltissimo.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Facciamo una colazione veloce e via verso The Floating Piers di Christo in memoria di Jeanne-Claude.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Attraversiamo la Valle dell'Oglio dove ferve una certa eccitazione per l'evento di cui si parla in tutto il mondo.
La tranquilla vita di provincia delle valli lombarde sembra improvvisamente attraversata da una fremente vitalità.
L'attesa per il grande evento artistico e mediatico è forte, un anno di preparativi, strani oggetti, modificazioni di un ambiente familiare che è sempre stato lì, qualcosa che soltanto il capriccioso vento del Lago può mutare radicalmente.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Lago d'Iseo |
E la gente!
Tutto prenotato, anche i puntaspilli, da settimane, Expo doveva far venire un sacco di gente ma nelle Valli tante persone così non se n'erano mai viste tutte insieme.
Il placido trenino a due vagoni che congiunge i paesini sull'Iseo con le sue venti corse al giorno su un unico binario è stato assaltato da orde di persone da ogni dove, le corse sono passate a 52, i vagoni triplicati ma le banchine sono stracolme e nei parcheggi organizzati in campi incolti, davanti a scuole, palestre, piscine pubbliche, oratori e le chiese con le melodiose campane lombarde si riesce a malapena a stipare tutte le macchine confluite da ogni dove.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Guarda i moli galleggianti che avevano immaginato insieme, noi applaudiamo fluttuando sull'acqua grazie ai raggi di sole che ha costruito insieme alla gente di qui e a tante altre persone, e la sente vicina, la sente accanto a sé.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Eppure proprio i cigni col loro collo lungo che si atteggia a formare la metà di un romantico cuore stilizzato, col loro becco dello stesso colore della stoffa pare vogliano comunicare un messaggio di amore profondo a chi ha tanto scombussolato la lacustre tranquillità.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Appena appoggiamo i piedi sul molo galleggiante togliendoci le scarpe abbiamo la sensazione fortissima di essere parte di un'onda creata dalle onde, la leggenda di un grande amore che va a ricominciare si attua attraverso i nostri movimenti e la danza dialogante tra i nostri corpi e la densità acquosa dell'Iseo.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Non qualcosa di complicato, più che altro qualcosa che ha a che fare con la percezione dell'essere qui ed ora, nel momento presente e insieme agli altri, di essere parte del tutto e di essere il tutto nel medesimo istante, un misticismo che esula dalle sovrastrutture religiose e che ha a che fare solamente con l'esperienza individuale e collettiva, la creazione.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Attraversiamo la Valcamonica e la simbologia atavica delle iscrizioni rupestri emana un'energia arcaica di cui ci pare di riuscire a comprendere il senso profondo nel momento stesso in cui smettiamo di cercare di decifrarlo.
Edolo è carinissima ma non ci fermiamo, andiamo diretti verso Teglio ma non abbiamo proprio voglia di restare in quel luogo, l'impressione è contrastante e non abbiamo voglia di rovinare il senso di armonia del molo galleggiante.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Andiamo in albergo per rinfrescarci e tornare verso la Città Alta per mangiare qualcosa.
Arrivando a Bergamo incontriamo la poesia libera in movimento su delle strisce pedonali.
Ci fermiamo ad un semaforo rosso e un uomo di una certa età si guarda intorno con aria giocosa poi attraversa la strada ballando una danza di felicità, gioia e libertà con movimenti leggiadri e laconicamente ritmici, ammicca e sorride.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Ridiamo felici come bambini e andiamo verso la città con la gioia nel cuore.
Troviamo parcheggio, prendiamo la funicolare insieme ad un gruppetto di non altrimenti specificati 'jugoslavi' e con una famigliola locale i cui discorsi ed espressioni sembrano rispecchiarsi nell'arte cittadina.
Camminiamo tra le stradine, mentre Claudio mostra un'arlecchinica fame, Valentina sente il bisogno di andare verso la cattedrale, che è, strano per quell'ora, aperta e piena di persone.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Non abbiamo bisogno di parole e ci sediamo per entrare a far parte del meraviglioso mondo della felicità artistica.
Siamo immersi in una delle più belle chiese lombarde tra note e canti celestiali.
Non proviamo il medesimo sentimento della camminata sul molo fluttuante, quella era più qualcosa che afferiva alla partecipazione e al misticismo intimo all'interno di uno spazio culturale creato dal nostro movimento su un'istallazione creativa, di una leggenda emotiva mentre nella chiesa ci sentiamo avvolti da un ambiente artistico di eccelsa beltà.
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
#FloatingPiers Lago d'Iseo |
Cerchiamo un luogo dove rifocillarci e ci fermiamo nuovamente nel pub dove avevamo mangiato ieri.
Scendiamo verso la piazza della funicolare non senza aver prima assaggiato alcuni dolcetti in una pasticceria.
Torniamo verso la macchina col cuor contento, un po' ombroso, e Valentina con lo stomaco vuoto.
Siamo stanchi ma decidiamo di andare comunque a rivedere il molo galleggiante dove non si può andare per ragioni di sicurezza e incertezza meteorologica.
Lombardia |
Nessun commento:
Posta un commento