4 giugno 2018
Mentana * Rieti * Mentana
Ci svegliamo alla solita ora, trascorriamo la giornata in
modo usuale e nel pomeriggio decidiamo di andare a fare un giro da qualche
parte, optiamo per Rieti. La Sabina, romana e reatina, dischiudono valli brevi
e ondose montagnole, punteggiate di ulivi, vigneti, alberi in pieno germoglio e
disseminate di ginestre selvatiche che incorniciano con i loro vivaci contrasti
i borghi incastellati e i paesini tipici della zona. Arriviamo a Rieti senza
troppi intoppi, parcheggiamo accanto al Monumento alla Lira, l’aria è frescolina
e cerchiamo di acquistare un paio di calzini per Giulia ma è ora di chiusura e
l’unico negozio aperto, di giocattoli, ha scarpine non adatte alla bisogna. Guardiamo
il Ponte Romano, ci incuriosisce un gruppetto di cigni e quella che a noi pare la
nuova illuminazione. Ci affrettiamo sul corso principale, è ora di cena, forse
c’è un festival dello sport, e cerchiamo ristoro in una trattoria storica della
cittadella, usciamo delusi per il cibo e incuriositi da un gruppo di austriaci
in tenuta sportiva. Ci incamminiamo verso il lungofiume, percorriamo la
ciclopedonale, ci addentriamo nella città vecchia, tra vicoli e vicoletti, un
locale ci incuriosisce, ci fa pensare molto all’Austria. Dev’essere giornata,
anche il clima è piuttosto frizzantino e il Terminillo protegge aguzzo la
città. Papà Claudio incontra una persona che conosce, parlano di musica, è un
po’ troppo umido per fermarci lì, riprendiamo la Focus non senza aver fatto una
piccola sosta in una pizzeria a taglio dove eravamo stati qualche mese fa.
Mamma Valentina si rifocilla con un pezzetto di margherita e ripartiamo alla
volta di Mentana.
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