sabato 16 gennaio 2016

Cronachette di un viaggio in Italia. Itinerari mentanesi. Mentana * Isola del Liri * Arpino * Cassino * Venafro * Isernia * Castel di Sangro * Mentana

16 gennaio 2016

Mentana * Isola del Liri * Arpino * Cassino * Venafro * Isernia * Castel di Sangro * Mentana

Ci svegliamo con comodo verso le otto di mattina dopo una notte serena e tranquilla. Ci prepariamo, facciamo colazione e sbrighiamo alcune faccende di casa, portiamo due piantine a casa di Papà Pietro e Mamma Lucilla, che è allettata con un brutto mal di gola. Ci dirigiamo verso Arpino, paese natio di Cicerone. Valentina ha letto un libro sulla vita del più illustre avvocato della storia e le è venuta voglia di saperne di più. Prima di arrivare passiamo a Isola del Liri, con la suggestiva cascata nel pieno del paesino che sorge in mezzo al fiume Liri, che avevamo visto in forma di torrente durante il pranzo di matrimonio di Kari e Dafne, a Castellafiume, in Abruzzo. A Isola del Liri il torrentello è un fiume ampio e impetuoso, su cui sorgono due ali del paese con varie isole e lungofiume con baretti e pasticcerie molto invitanti. Proseguiamo verso Arpino, il pittoresco paesino nel frusinate è un gioiellino di italianità che si snoda su una ripida collina, con la piazzetta coloratissima, le botteghe, la chiesa, il Municipio, il belvedere e il bar storico. La parte alta, chiamata forse in onore proprio ai maestri greci che insegnarono a Cicerone l'arte oratoria, 'agorà di Civita vecchia', da non confondere ovviamente con il porto di Civitavecchia che si trova nel Nord della medesima regione. L'agorà è molto carina, con le mura ciclopiche e la torre. Due canucci carinissimi ci scondinzolano il benvenuto appena arriviamo, la voglia di portarli con noi è enorme, ripartiamo verso Cassino attraverso le colline e le montagne del Lazio meridionale con le cime imbiancate. Nella città famosa per l'Abbazia che osserva il mare nella sua bianca maestosità, compriamo giacche per Claudio e facciamo colazione nel solito baretto che non si smentisce e ci serve un caffè macchiato che è uno spettacolo. Vorremmo andare verso Sperlonga ma non abbiamo mai visto Isernia, ma Mariagrazia e Massimiliano ci hanno parlato molto bene del Molise e pensiamo di andare a mangiare lì. Attraversiamo quel lembo di terra al confine tra Lazio, Campania e Molise, arriviamo a Venafro, dove ammiriamo il castello imponente e turrito che affaccia sulla valle che abbraccia le tre regioni che uniscono il Centro e il Sud Italia in un'unica visione di bellezza paesaggistica. Arriviamo a Isernia quasi alle tre del pomeriggio, stanchi, infreddoliti e affamati. Quando stiamo per andarcene sconsolati troviamo finalmente un ristorantino dove mangiamo benissimo. Ritorniamo verso casa passando per l'Abruzzo, lungo il percorso una telefonata ci allieta la già piacevole giornata. Passiamo verso Miranda e un pensiero va indubbiamente a Carlos Miranda, l'Incredibile Orlando che, ormai cieco, ballava sui trampoli negli spettacoli dell'uomo delle stelle, Lindsay Kemp, amico e compagno di avventure del Duca Bianco, David Bowie. Facciamo una sosta a Castel di Sangro, un vero e proprio presepe con tanto di nevicata in diretta. Ci sbrighiamo a tornare verso Mentana per evitare di rimanere bloccati dalla neve, anche se in realtà il pericolo non sembra particolarmente tangibile, chi è abituato alle nevicate avrebbe potuto parlare di due fiocchetti che a noi sono sembrati una bufera invernale. Prendiamo l'autostrada a Sulmona, ci fermiamo a prendere CD e un libro nell'Autogrill immediatamente prima del confine tra Abruzzo e Lazio. Arriviamo stanchissimi e contenti. Un saltino a casa di Mamma Lucilla e Papà Pietro per vedere se l'influenza è passata e poi via a Mentana.


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