Ha 'dda passa' 'a nuttata
Chiamiamo
Mamma Lucilla e Papà Pietro di buon mattino, stanno ascoltando la
radio e si impietosiscono quando raccontiamo delle nostre esigue
finanze, ci offrono di pagare il campeggio, ringraziamo e rifiutiamo.
Andiamo al mare, che è pieno di meduse rosse, andiamo a Lipari paese
dopo una bella doccia per assaporare gli arancini che Mancia e Fui ha
appena tirato fuori dalla friggitrice, ricarichiamo il telefonino,
compriamo il giornale.
Ci dirigiamo verso la fermata del bus dove
aspettiamo per circa mezz'ora in cui ci lamentiamo dei prezzi
isolani, arriviamo a Canneto con il nostro prezioso bottino di
arancini col tonno e col pistacchio.
Mangiamo in campeggio,
ritroviamo il telefonino e ci addormentiamo pigramente fino a
pomeriggio inoltrato, svegliati da qualche gocciolina d'acqua,
versione liparota del maltempo, che ben presto lascia il posto ad un
bel sole caldo.
Breve bagno in cui giochiamo quasi a riva, Claudio
scopre le comodità della sediola da spiaggia regalataci ad inizio
vacanza. Leggiamo un po' sulla spiaggia, Panarea e Stromboli sullo
sfondo, la macchia mediterranea alle nostre spalle e il rumore dolce
della risacca.
Al tramonto ci muoviamo verso il forno dove
acquistiamo del pane che farciremo con mortadella e accompagneremo
con olive condite e cous cous delle insalatissime Riomare.
Mangiamo
in campeggio, nella zona giorno desolata dall'assenza quasi totale di
campeggiatori. Corrado ci raggiunge col suo carico di pollo arrosto e
storie partenopee.
La notte è un inferno: se Claudio aveva accusato
il colpo dell'arancino caldo nel primo dopopranzo e vi aveva posto
rimedio con due pillole di Imodium, Valentina trascorre l'intera
nottata a correre tra la tenda e il bagno, dopo la quinta pillola di
Imodium riesce finalmente a trovare un po' di pace in un sonno
ristoratore.
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