giovedì 29 agosto 2013

Cronachette di un Viaggio in Italia § Eolie e Messina

29 agosto

Si riparte
 
La mattina l'intestino di Valentina è in perfetta forma.
Prepariamo le valigie e smontiamo la tenda in men che non si dica, lasciamo i bagagli nella zona giorno e andiamo al mare, dove incontriamo Corrado, ci facciamo quattro risate con le sue storie partenopee.
 
Facciamo il bagno, tra pesciolini che cominciamo a riconoscere e pesci che ci meravigliano perché siamo convinti di non aver mai visto.
 
Andiamo a fare il nostro giro di compere mattutine, salutiamo la fornaia, acquistiamo qualche souvenir gastronomico e l'occorrente per i panini. Il cielo si rannuvola per qualche minuto, giusto il tempo di farci ombra mentre camminiamo e ridare poi spazio al sole durante l'ultimo bagno.
 
 Recitiamo l'ohm nell'acqua e salutiamo a nostro modo Canneto. Poi via al campeggio dove incontriamo Corrado e un ragazzo taciturno, Corrado ci saluta, magari ci incontreremo di nuovo un giorno, chissà. Ci facciamo la doccia, mangiamo e ci prepariamo per andare a prendere l'aliscafo dal porto di Lipari.
 
Aspettiamo un po' sul pontile, il tempo di ripercorrere con la memoria visiva la meraviglia dell'isola, con la sua zona archeologica, la movida, il castello, gli anfratti e le baie da favola. Saliamo sull'imbarcazione, salutiamo le Sette Sorelle, chiacchierando mentalmente con le varie isole.
 
La costa siciliana ci dà l'idea di terra, anche un po' desiderata, come dopo un lungo viaggio in mare.
 
Dal porto degli aliscafi al deposito bagagli il tratto è breve, lasciamo le valigie e ci incamminiamo nel città. Messina ci offre le sue delizie, prima tappa, le ceramiche, poi la sosta obbligata al Chioschetto ottocentesco dove è possibile gustare la più buona spremuta d'arancia che si possa immaginara, per cui decidiamo di bissare dopo aver pasteggiato con gli spettacolari e giustamente rinomati arancini di Famulari, che ci 'concede' di portare fino a Mentana un vassoio di arancini se e soltanto se gli promettiamo solennemente di rispettare alcuni accorgimenti per poterli gustare ancora buoni nonostante lo strapazzo del viaggio.
 
 Il pullman sembra non voler arrivare e quando giunge è pieno e non c'è posto per i bagagli. L'autista trova il modo di farci salire a bordo. Passiamo lo stretto salutando dal ponte le 'nostre' isole e ci addormentiamo a fatica.

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