28
agosto
Itinerario:
San Giorgio * Mantova * Sabbioneta * Mantova
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Mantova è sempre uno spettacolo |
Ci
svegliamo in un clima freddo, grigio e ventoso ma decidiamo comunque
di non crogiolarci tra le lenzuola e di esplorare Mantova. Entriamo
dalla Porta San Giorgio: con il buio o con il giorno, con il bello o
il malo tempo è sempre uno spettacolo.
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Sant'Andrea a Mantova |
Abbiamo
intenzione di esplorare il percorso evidenziato dalla Madonna della
Vittoria e ci rechiamo a Sant'Andrea, passando prima per una
pizzeria/panificio dove abbiamo gustato una squisita focaccia e ci
siamo tolti definitivamente lo sfizio della torta di rose, buona ma
niente di che. Mangiamo la focaccia in Piazza delle Erbe, a fianco
alla basilica di San Lorenzo, pregevole costruzione circolare dove
stavano celebrando la messa. Una felice sensazione di raccoglimento
spirituale in una chiesa antica e semplicemente bella.
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I Norsa nella chiesa di Sant'Andrea... |
Il
personaggio Daniel Norsa ci accompagna in questo giretto cittadino.
Entriamo a Sant'Andrea e Valentina individua subito la cappella
minore dove è il quadro in questione ma non lo riconosce, si
fa confondere dai cartelli informativi posti all'ingresso della
cappelletta dove stanno montando un'impalcatura per restaurare la
chiesa dopo il terremoto che ha devastato la zona e ha rischiato di
far crollare il palazzo ducale, forse è destino che non la
dobbiamo vedere subito.
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... e di fronte alla chiesa di Sant'Andrea |
L'interno è maestosamente arioso e,
cercando il quadro con Norsa, ci imbattiamo in una serie di quadri e
personaggi, tra opere di restauro e restauratrici così
impegnate nel loro lavoro da non avere idea di dove sia questo
quadro, di cui effettivamente non conoscevano la storia. Una di loro
ci accompagna dal sagrestano e viene a vedere la cappella minore con
noi, riferirà alle altre, altrettanto incuriosite dalla nostra
ricerca tra le vicende mantovane.
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Non si può stare a dieta a Mantova! |
Il
quadro non soltanto è presente, ma è anche piuttosto
evidente la presenza dei personaggi che ci avevano incuriosito. Come
immaginato, Norsa è un vero e proprio Shylock simpatico, forse
era anche un po' burlone, fosse stato cattolico in quel tempo sarebbe
forse diventato una sorta di marchese del Grillo, il senso
dell'umorismo tipicamente ebraico traspare dallo sguardo scanzonato e
il gusto del dispetto eclatante per mettere in luce le contraddizioni
logiche sembra essere il tratto distintivo con cui il pittore lo ha
voluto immortalare.
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Casa di Andrea Mantegna |
Usciamo dalla chiesa contenti e baldanzosi seppur
Claudio si sia fatto irretire dal nervosismo dopo l'incontro con un
mendicante di origine africana che parlava inglese e chiedeva monete
in cambio di aiuto anche se non si è ben capito di quale aiuto
avremmo avuto bisogno passeggiando turisticamente tra le vie di una
città a noi ignota eppur già familiare, dove le antiche
culture di popoli diversi sembrano incontrarsi senza troppi
pregiudizi.
L'Umanesimo
par qui esprimere tutte le proprie potenzialità e il
Rinascimento sembra un buon auspicio per questa nostra Italia
contemporanea, tanto confusa da corrotti e corruttori di bassa lega,
senza il minimo afflato ideale o amor patrio.
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Agli antipodi nel cortile di Mantegna |
Camminiamo
alla ricerca vana della casa di Andrea Mantegna, incontriamo invece
le pescherie di Giulio Romano. Riprendiamo la macchina e ci avviamo
verso la casa del Maestro, è chiusa al pubblico ma il cortile,
con la perfetta quadratura del cerchio e il sole nella pavimentazione
a ciottoli si schiude ai nostri occhi.
Sembra particolarmente
simbolico per la nostra storia: Vale e
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Al centro dell'Universo |
Claudio da parti opposte del
Globo, ci guardiamo, comunichiamo, utilizziamo la tecnologia e ci
riuniamo per non lasciarci mai più... la perfetta quadratura
del cerchio. Una persona ci cede il suo biglietto di parcheggio, deve
essere un'usanza qui, la solidarietà cittadina. Abbiamo pochi
minuti e va bene così.
Torniamo velocemente all'appartamento,
indecisi se andare a fare un giro sui barconi delle mini crociere
fluviali o proseguire per Sabbioneta.
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La sbrisolona :) |
Optiamo per la seconda ipotesi
e con l'occasione guardiamo da fuori Palazzo Te, circondato da
apparati industriali e intasato dal mercato settimanale. Sabbioneta è
particolare ma non scendiamo neanche dalla macchina: le città
ideali, le lingue artificiali non hanno quella vitale stratificazione
che le fa essere vive ed evolvere in un costante cambiamento.
Torniamo verso l'appartamento, il Tomtom ha ripreso a funzionare, ci
addormentiamo di un sonno profondo e prepariamo i bagagli.
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Birra e dolcetto |
Concludiamo la serata a Mantova con uno strano sentimento di disagio e
affezione. Sembra che i ciottoli di questa città
innervosiscano Claudio rendendolo irascibile e pronto allo
sproloquio. Forse gli ci vuole una birretta.
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Le cartiere Burgio |
Strani effetti collaterali di un agglomerato urbano di
cui non vuole nemmeno assaporare le bevande alcoliche. Da quando
siamo arrivati, all'entusiasmo di Valentina per il cibo, si è
accompagnato un diffidente disinteresse di Claudio per i vini locali
e, in generale, per i sapori e gli aromi di queste fertili terre.
Salutiamo la città di Virgilio, ringraziandola in cuor nostro
per averci mostrato alcuni suoi percorsi, alcuni tesori che
contraddistinguono la sua ricchezza visiva...
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Virgilio |
La bussola senza il suo
ago (Claudio) e la vagante senza senso dell'orientamento (Valentina)
si sentono smarriti e perplessi nella Storia italica.
L'ultima
impressione di Mantova è che 'Nemo propheta in patria' è
proprio vero, persino se il 'Nessuno' in questione è
Virgilio...
Tornando
alla normale quotidianità nel vicinato del nostro alloggio sentiamo una nuova forma di litigata contemporanea:
Quante?
Quante
volte?
Quante
volte ti ho detto che la carta del caffè va nella plastica?
Scritto da Valentina Cosimati
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