sabato 29 dicembre 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Desenzano del Garda * Reggio Emilia * Bologna * Casalecchio di Reno



29 dicembre 2018

Desenzano del Garda * Reggio Emilia * Bologna * Casalecchio di Reno

Ci svegliamo prima del sorgere del sole e abbiamo modo di ammirare l’alba sul Lago di Garda in tutto il suo splendore. Prepariamo la colazione, mangiamo e ci riaddormentiamo. Ci alziamo pigramente, carichiamo i bagagli sulla Ford Focus, cerchiamo di recuperare i soldi del biglietto non utilizzato nelle terme di Colà Lazise e ce ne andiamo via, verso Mantova o Modena. Decidiamo lungo la strada di andare a Parma ma desistiamo dall’intento perché c’è la partita Parma – Roma e non abbiamo molta intenzione di trovarci nel bel mezzo di tafferugli tra tifoserie. Mangiamo a Reggio Emilia, dove veniamo accolti da una persona che ci indica molto gentilmente i punti di interesse della città. Ci riempiamo lo stomaco di cibo ottimo che non riusciremo a digerire fino alla sera tardi. C’è qualcosa di bello ed accogliente nella cittadina emiliana ma tutto sembra un po’ troppo rilassato, tranquillo. Proseguiamo dunque il nostro viaggio attraverso la Pianura Padana, percorriamo la Via Emilia, luogo di narrazioni, di balli, invenzioni, musica, cibo e canzoni dove si fa fatica a scorgere uccelli o nidi di volatili. Notiamo che il sistema di controllo delle acque è ancora quello inventato da Leonardo da Vinci e ci meravigliamo per la sua genialità: a distanza di secoli il suo sistema è ancora il più efficace, le sue intuizioni ingegneristiche sono ancora talmente innovative e funzionali da resistere ed essere insuperate ed insuperabili, mai obsolete. Forse è proprio nella costante attualità delle sue invenzioni, un misto di senso pratico e ingegnosità degna di un semidio mitologico, che risiede il segreto della genialità leonardesca. Man mano che ci avviciniamo a Bologna, e agli Appennini, cominciamo a rivedere qualche elemento faunistico, un paio di cicogne, qualche upupa, addirittura un falco o due, piccioni e qualche uccellino piccino, forse passeracei o simili, sparuti gruppuscoli di paperelle. Vedere distese così vaste di campi irrigati da fiumi, canali e ruscelli, fondamentalmente senza uccelli ci impressiona sempre molto negativamente, così come, ovviamente ci fanno inorridire le stalle perfettamente ordinate da cui le mucche non possono, evidentemente, mai uscire.
Troviamo un parcheggio piuttosto caro a Bologna che ci incanta con la sua bellezza ridondante, non fastidiosa nonostante la mole di persone che ne affolla le vie.
Mamma Valentina la trova semplicemente bellissima, Papà Claudio non può negare l’evidenza e Giulia è alquanto combattuta tra il piacere di scoprire luoghi nuovi e diversi e i fastidi del viaggio. Incontriamo un gruppetto di mentanesi, ci scaldiamo in un caffè e proseguiamo verso l’albergo, piuttosto gradevole, almeno all’apparenza, anche se la camera è piccolina, prenotato, tramite booking.com con la carta di credito di Mamma Valentina dal servizio turistico della città di Bologna.

Nessun commento:

Posta un commento