17 agosto 2019
Mentana * Ovindoli * Valle Arano * Ovindoli * Mentana
Ci svegliamo presto, ci prepariamo, carichiamo il
necessario per trascorrere una giornata in montagna sulla Ford Focus SW e
partiamo verso l'Abruzzo dopo varie telefonate con Nonni Lucilla e Pietro. Ci
fermiamo nel solito autogrill, le autostrade sono ancora listate a lutto. Le
montagne abruzzesi ci accolgono mostrandosi con vanitoso pudore, il maestoso e
impervio Velino si fregia di un grazioso cumulonembo che crea intriganti intarsi
di luci ed ombre. Usciamo a Magliano de’ Marsi e proseguiamo verso la Valle d’Arano,
meta della nostra gita. Ad Ovindoli è tutto un brulicare di turisti, non
troviamo parcheggio ma riusciamo comunque ad acquistare pane e pizza in un
vapoforno celanese che ci fa tanto pensare alla rosticceria di Canneto, Lipari.
Raggiungiamo dunque la Valle d'Arano, la stradina di accesso è bloccata nel
mese di agosto per evitare ingorghi, un ampio parcheggio libero è proprio accanto
a stalle e maneggi. Dopo un primo momento di perplessità, ci lasciamo cullare
nell'accogliente ventre del Sirente. Il percorso è piacevolmente ombreggiato,
fresco, decisamente affollato ma non in modo fastidioso, le faggete e il
meraviglioso scenario naturale ossigenano occhi, pensieri e animi. Mangiamo ai
tavoli da picnic un pranzo al sacco con salsiccette nostrane, formaggio trentino
e sardo, panini, pizze e focacce. Giulia non mangia quasi niente, neanche le
polpette premurosamente preparate dalla nonna. Torniamo verso il parcheggio, ci
fermiamo per una sosta poppata, Giulia si addormenta e si lascia adagiare sul
Cam Curvi, giungiamo al parcheggio dopo aver camminato per circa otto
chilometri, salutiamo Nonni Lucilla e Pietro, che proseguono autonomamente e
riprendiamo la via di casa. Ci fermiamo ad Ovindoli in cerca di cibo ma non ne
troviamo se non in un carinissimo caffè-forno celanese dove Giulia mangia
ottima pizza con salsicce. Ci rendiamo conto che lavarsi le mani prima di toccare
il cibo non è un concetto particolarmente diffuso in zona, forse aggiunge un po’
di sapore. Torniamo a Mentana passando, senza fermarci, per Celano dove
ammiriamo lo spettacolare castello e i molti palazzotti antichi che dialogano
ancor oggi con una povertà eradicata nel resto dell’Abruzzo. Ci fermiamo all’autogrill
di Avezzano per mettere benzina e torniamo a Mentana un po’ stralunati. Un
tramonto fucsia e viola con rarissime nubi Mammatus, andiamo a dormire di
pessimo umore.
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