6 agosto 2019
Mentana * Avezzano * Le Cese * Pescina * Francavilla al
Mare
Ci svegliamo presto, o meglio Papà Claudio fa alzare dal
letto Mamma Valentina intontita da insoliti sogni mentre Giulia dorme
beatamente giusto il tempo di preparare le Samsonite e caricare tutto il
necessario sulla Ford Focus SW. Svolgiamo alcune faccende, facciamo colazione e
dunque partiamo. Ci fermiamo al solito autogrill. Il Lazio ci saluta nella sua
splendente rigogliosità estiva, il sole gioca con le foglie d’ulivo creando
geometrie affatto insolite, morbide, piene, sensuali. L’Abruzzo ci accoglie con
l’imponente meraviglia delle sue montagne, quasi sorridendoci, ora che ne
abbiamo finalmente compreso la bellezza. Quando ci distraiamo ci mostra un
angolino insolito, uno scorcio di monte che non avevamo ben guardato in
precedenza. Ci fermiamo ad Avezzano per acquistare un mazzolino di fiori da
portare ai defunti e facciamo il giro dei cimiteri per porgere un ideale saluto
oltre lo spazio e, soprattutto, il tempo. Facciamo una piccola sosta alla
pasticceria Casereccia dove assaporiamo i torroncini alla cannella appena
sfornati, una vera prelibatezza, ci riforniamo di carburante e riprendiamo
l’autostrada per giungere senza intoppi a Francavilla al Mare, dove tutto
sembrerebbe a posto.
Cerchiamo di svuotare le valigie ma siamo stanchissimi, per
cui andiamo a fare una passeggiata con lo Smartrike sul viale alberato, per
prendere un po’ di fresco. Ci fermiamo in un parco giochi, poi proseguiamo
verso il centro di Francavilla, Giulia si sta stancando e vuole fare qualcosa
di bello, attraversiamo il fiume e ci facciamo un bel bagno nella prima
spiaggia libera. Papà Claudio le fa fare i tuffi e ci divertiamo tantissimo ma
ci viene una gran fame per cui mangiamo un bel panino al Siren’s Pub. Guardiamo
il sound check di una cover band di Rino Gaetano e andiamo a gustare un gelato
da Cicco, dunque torniamo verso casa sulla ciclabile, che Giulia percorre a
piedi quasi per metà della lunghezza, dunque davvero un lungo tragitto! Quando
arriviamo ci viene lo sconforto per il letto ma soprattutto sentiamo una
stanchezza insolita: alla normale fatica si aggiunge un fastidio per la
banalità della musica che abbiamo sentito durante tutto il pomeriggio.
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